luna di fiele (1992)

In amore vince chi umilia. Per Roman Polanski, il sentimento amoroso di fine millennio passa attraverso la depravazione e il piacere inflitto; ne consegue che il tema della crisi di coppia venga raccontato come un'escalation torbida di eros e claustrofobia che passa dalla commedia sentimentale in stile francese al sadomaso, con un mare sempre più burrascoso a delimitare gli spazi del confronto sessuale (interessante l'idea di ambientare la vicenda su una nave da crociera, la cui instabilità data dal moto ondoso si riflette sul racconto stesso). Peter Coyote e Emmanuelle Seigner risaltano nella loro ferocia, Hugh Grant e Kristine Scott Thomas fanno splendidamente da contraltare e fungono da alter ego di uno spettatore che si ritroverà ad assumere consapevolezza attraverso il trauma e il contatto con la morbosità.

Polansky e' uno dei miei registi preferiti. La storia di un amore malato, morboso…e chissa' quanti vi ci si saranno ritrovati...magari non in tutto (spero) vista la fine tragica, ma sicuramente in qualche aspetto, in qualche meccanismo...
Tuttavia preferisco altri film diretti dal bravissimo regista. Ma nessuno dei suoi film mi ha mai deluso fin'ora.