lo zio di brooklyn regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco Italia 1995
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lo zio di brooklyn (1995)

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locandina del film LO ZIO DI BROOKLYN

Titolo Originale: LO ZIO DI BROOKLYN

RegiaDaniele Ciprì, Franco Maresco

InterpretiGiuseppe Di Stefano, Salvatore Gattuso, Ernesto Gattuso, Luigi Cinà, Pippo Agusta, Antonino Bruno, Rosario Carollo, Francesco Arnao

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 1995
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1995

•  Altri film di Daniele Ciprì
•  Altri film di Franco Maresco

Trama del film Lo zio di brooklyn

Due nani mafiosi obbligano un quartetto di fratelli a dare ospitalità a un anziano padrino italo-americano in contrapposizione alla banda di don Masino, capofamiglia della zona. Una vicenda quasi ridotta al grado zero sostiene una catena di quadri, scenette, siparietti in un universo da incubo, situato in un tempo indeterminato che prefigura una Palermo periferica e deserta, anzi desertificata, dove "sembra sia avvenuta la fine del mondo".

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Voto Visitatori:   7,96 / 10 (28 voti)7,96Grafico
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Voti e commenti su Lo zio di brooklyn, 28 opinioni inserite

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Filman  @  20/06/2023 11:42:30
   7 / 10
Daniele Ciprì e Franco Maresco iniziano a sperimentare l'uso del lungometraggio con LO ZIO DI BROOKLYN, che tuttavia si ispira ad un cinema decostruito e privo di struttura. La verità di questo film, che contiene sequenze oniriche bellissime ed un immaginario siciliano indelebile, è che il neorealismo magico che i due registi ricreano non va più bene per raccontare i tempi che corrono e, per quanto la volontà sia favolistica, il rischio è quello di presentare in forma surreale qualcosa che è già di per sé mito e falsità, ottenendo un risultato facile e stucchevole.

Guy Picciotto  @  06/08/2015 18:33:40
   10 / 10
I 2 iconoclasti registi ci hanno fatto vedere come sarebbe diventata l'italietta di oggi 20 anni prima.
Un paese spettrale, l'italietta di Silvio, di Matteo e della dittatura della Troika, l'Italia che si avvia verso il terzomondo, con lande di desertificazione industriale e cinesizzazione del lavoro, l'Italia dell' ultimo modello di smartphpone, del Bunga Bunga, dell'evasione fiscale, delle escort, delle veline; delle mogli trofeo, della fidanzate trofeo; delle accompagnatrici trofeo, di quelli che "la Boschi che carina..farà di sicuro un ottimo lavoro pekke è così carinaa".
E ancora: Maria De Filippi; Antonellona Clerici; Carlo Conti; il film di Natale di De Sica e aldo giovanni e gioacomo, il famoso presentatore televisivo scrittore; il famoso politico scrittore; il famoso attore scrittore; il famoso calciatore scrittore; il famoso cuoco scrittore; il famoso giornalista scrittore; il famoso scrittore scrittore; Dolce & Gabbana; la parrucchiera; l'estetista; fare footing parlando al alta voce; il festival di Sanremo, Luciano Ligabue; Laura Pausini; Andrea Bocelli; Giovanni Allevi; Fabio Volo; Il Volo; l'aperitivo; gli intellettuali de sinistra Fazio e Saviano tutto ciò che è mangereccio, preferibilmente a base di salumi, vino bianco e fritti; Carlo Cracco, Farinetti ed eataly, ; il lavoro nero; il commercio in nero; la Mafia; i tatuaggi; i telefilm americani; i film americani; gli attori americani; i cantanti americani; gli atleti americani; i poliziotti americani; i soldati americani; i serial killer americani; gli adolescenti americani; i wasp americani; i negri americani; i bambini canterini in televisione; i bambini in pubblicità; i bambini nei telefilm; i bambini nella fame nel mondo; gli abusi edilizi; gli abusi finanziari; le discariche abusive di rifiuti; i condoni; le deroghe; l'emergenza; la crisi; la crescita; che ***** menefregaammé; la Spending Rewiew, Monti ha salvato l'Italia. tutto quel che fa radical chic e radical & chic, social media manager, social media influencer, viaggi per espandere la coscienza e esperienze transpersonali da condividere poi su facebook, inventare tag, inventare app e diventare ceo di startup. Amare ogni causa relativa a migranti, naufraghi, rifugiati politici, attività negli ex manicomi etc etc.
Tutto ciò racchiuso in un ora e mezza di film.

Melefreghista  @  28/07/2013 13:40:33
   10 / 10
La vera natura dell'uomo emerge in questo limbo di dannati fuori dallo spazio/tempo.
Fotografia indimenticabile, personaggi disgustosamente morbosi, Paviglianiti gigantesco.

Un'esperienza devastante.
Capolavoro assoluto del duo Ciprì-Maresco.

pinhead88  @  07/07/2013 22:07:30
   8 / 10
L'anticinema che si autoincorona, non si sa se come modello supremo o come martire, o semplicemente un meta-cinema che mira a sfottere quelli che sono i limiti della settima arte che tutti conosciamo.
L'incipit è fantastico, ma in esso si può leggere l'allegoria senza nessuna conferma. Un uomo dal volto deforme che si leva di proposito il suo occhio di vetro, (citazione Bunueliana? può darsi) come a voler dire ''meglio la cecità'' che assistere a questa mèrda di film. O al contrario, meglio non vedere l'arte con tutti i suoi limiti, e schierarsi quindi nella ''corte dei miracoli'' di se stessa.
Il film è tutto un susseguirsi di vicende surreali e al limite del grottesco, dove anche i cani randagi diventano protagonisti, come a dire: se gli attori sono dei cani, mancano solo dei cani veri per completare questo quadretto metafisico di degrado e miseria.
è un film-incubo di spirito sardonico, ma non apocalittico.
Finale felliniano.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  06/05/2013 23:38:26
   8½ / 10
Neorealismo andato a male.

File di registi, italiani e non, si sbracciano e si arrovellano per ritrarre la nostra penisola, riuscendo, nel migliore dei casi, solo a tirarne fuori una caricatura.
Ciprì e Maresco, con la dovuta distorsione del filtro grottesco, rappresentano il sud. Il più ostile, isolato, volgare e incivile - nel senso proprio di ignaro della civiltà - sud che, perdiana, esiste.
La Palermo in rovina diventa quindi simbolo di tutti quei borghi e ruderi dispersi e lontanissimi dai centri della cultura, dove gli individui non possono che sognare ingenuamente e rinchiudersi nella loro brutalità e ignoranza.
Per una buona mezz'ora iniziale ci si scompiscia dalle risate, il realismo del parlato e dei gesti sfonda lo schermo e geniale anche il personaggio che conversa con il regista. L'arrivo dello zio di Brooklyn, che sembrerebbe uno snodo focale della storia dato il titolo, fa abbandonare definitivamente le speranze a chi ricercava una trama o una logica.
Solo rutti, scoregge e turpiloquio. Playboy playboy playboy. Certamente !

BraineaterS  @  14/03/2013 00:10:50
   8 / 10
Certamente!


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baskettaro00  @  18/09/2012 21:24:23
   6 / 10
pesantuccio,sbagliata l'idea di ridurre la visione a solo coloro che digeriscon il dialetto si****,per quanto ci si sforzi gli assurdi personaggi mozzan le parole e dubito che anche chi capisce 'sto dialetto sia riuscito a comprender tutto.
prevale la noia;apprezzato lo scenario spoglio,dove regnan grigiore e miseria.
non per tutti.

C.Spaulding  @  10/07/2012 12:13:14
   6 / 10
Film grottesco e disturbante....sinceramente non l'ho trovato così bello da dargli un voto alto. Sicuramente è un film originale ma non mi ha dato tutte queste emozioni. Bravi comunque Ciprì e Maresco che hanno confezionato un prodotto molto coraggioso. Da vedere se non si ha altro di meglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/01/2012 13:03:53
   7½ / 10
E' una vera e propria estetica dello squallido e del grottesco, una provocazione continua fra palazzi in macerie, strade che portano verso il nulla ed un'umanità talmente gretta da far paura. Non c'è grazia, non c'è bellezza e non c'è posto per donne, solo personaggi fenmminili interpetati da uomini. Un mondo in piena decadenza che la fotografia di Bigazzi rende ai limiti del metafisico.
Il coraggio a questi due registi non manca di certo e Totò che visse due volte ne sarà la conferma.

Gabo Viola  @  19/11/2011 17:32:30
   8½ / 10
Come al solito notevoli i due ultimi geni del cinema italiano. Crialese, Garrone e Sorrentino in confronto sembrano tre macchiette del bagaglino. Premetto che i citati registi, tutti interessanti e competenti, non riescono a raggiungere lo stato di grazia delle leggende viventi palermitane. Questo è proprio "altro" cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/01/2010 12:23:01
   7 / 10
Primo lungometraggio per questa coppia molto particolare di registi.
Le prime due sequenze sono veramente da ricordare. Si omaggia in modo plateale Bunuel nella prima,e poi quella dell'asino...
Un uso del grottesco esilarante come non mai e anche fastidiosi e malato. Un'opera surreale veramente ben confezionata. Purtroppo la trama in sè è difficile da seguire per 2 motivi:
Ci si attiene molto a scene splendide e surreali ma a volte la trama la si lascia da parte.
Poi il film è in dialetto Siciliano e per capire delle frasi ho dovuto risentire gli spezzoni. Chiaramente questo è un mio problema e non influisce più di tanto sul voto.

Come detto è un film che per chi è abituato al solito canone del cinema italiano risulta un pugno nell'occhio.
Avendo visto di peggio non mi sono scandalizzato più di tanto tranne che in qualche scena.
Comunque devo anche dire che mi sono fatto veramente tante risate in più scene.

La Palermo post-apocalittica,invasa dai cani e dallo squallore,priva di donne (solo attori maschi,anche quello che fanno ruoli femminili) è inquietantee incredibilmente veritiera.
L'unico difetto è la trama,che c'è ma è difficile da seguire e poi delle scene lente e abbastanza inutili.

VikCrow  @  10/06/2009 13:21:18
   10 / 10
Neorealismo cinico, violento, disturbante, orrido, schifoso, vomitevole e volutamene misogino. L'uomo vive in una realtà destrutturata aspaziale, priva di ogni stilema caratterizante. Un rigurgito contro la putrida realtà.
Sentimental... resteremo a respirare peti per il resto della nostra esistenza.


R.I.P. Giuseppe Paviglianiti

phemt  @  21/04/2009 16:44:30
   8 / 10
L’esordio registico degli alfieri del weird all’italiana è un esempio di cinema come in Italia non se ne è mai fatto, anzi è un esempio di anticinema all’italiana…

Una Palermo post atomica fuori dal tempo e dal forte sapore metafisico (grazie anche ad un’eccellente fotografia), una carrellata di freak, nani e personaggi insensati, un cast tutto al maschile, una storia di fondo che effettivamente non c’è per raccontare la Sicilia aldilà dei luoghi comuni…
Già la prima scena richiama fortemente Un Chain Andalou (caposaldo assoluto nonché effettivo iniziatore del genere weird) della coppia Bunuel/Dalì, la scena di zoofilia (amore interspecie la chiamerebbe il Jay di Clerks 2) mette le cose in chiaro e consegna, di fatto, il film al culto… Poi una serie di scenette con macchina da presa perlopiù immobile sull’umana (ma manco tanto) variegata popolazione siciliana dove non mancano personaggi schizzati e una buona dose di autoironia fino ad arrivare all’ascensione finale verso un mondo migliore per chiudere alla grande con il tizio che dà nome al film…

Genialmente cinico e volgare nella sua inconcludenza Lo Zio di Brooklyn è uno di quei film che fanno male a chi è abituato solo a quello che gli viene imposto dalle logiche mainstream perché altro non fa che mostrare tutte le brutture che ci portiamo dentro…

DarkRareMirko  @  30/10/2008 13:49:56
   7½ / 10
Opera prima di Ciprì e Maresco, di intensità e critica sociale pari a Totò che visse due volte, ma un pò inferiore a quest'ultimo.

Tutto è un unico pretesto per rappresentare un paese alla deriva, senza più valori, reso perfettamente dalla magnifica fotografia di Bigazzi e dalla sempre ottima regia dei due autori, che dichiaratamente disprezzano il popolo italiano.

In bilico tra dramma e grottesco, filmando un a paese con ripetute scene di zoofilia e assolutamente senza elementi femminili, Ciprì e Maresco realizzano un buon film, ma assolutamente non per tutti.

Invia una mail all'autore del commento Rusty il Selvag  @  26/11/2007 14:44:44
   9 / 10
La persuasione e la rettorica


***** ma questo è l'inferno!!!

***** ma questa è Palermo!!!

***** ma questo è il mondo civile?

***** ma questo è l'essere umano, topi e porci, e l'anima?

dov'è la tua bella anima?

ma il cielo è sempre più blu vero???

hahahahah

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  20/04/2007 16:38:07
   9 / 10
playboy, playboy, playboy;

playboy, playboy, playboy;

playboy, playboy, playboy;

PLAYYYBBBBOOOOOOOOOOYYY!!!!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

mister_snifff  @  11/10/2006 02:12:58
   9 / 10
un film per tutti i ragazzi romantici che credono ancora nell'amor

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/01/2010 13.30.35
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sweetyy  @  23/09/2006 21:01:07
   8½ / 10
Secondo me superiore a ''Totò che visse due volte''...ci sono scene veramente assurde..basta vedere già i primi 10 secondi di film!

lupin 3  @  23/09/2006 14:43:14
   8½ / 10
Scioccante, raramente si vedono film del genere, le scene ti lasciano letteralmente allibito!

Invia una mail all'autore del commento gei§t  @  22/03/2006 17:54:11
   8 / 10
Non è alla pari del successivo "Totò che visse due volte" ma resta comunque un film da vedere, l'umanità più bassa e schifosa descritta senza censure

Gra'75  @  24/01/2006 19:07:40
   9 / 10
Film dal sapore dolce-amaro. Sembra assurdo ma lo definirei comico-drammatico. Comico per come si svolgono le scene e per l'interpretazione degli attori (non professionisti). Drammatico perchè la storia (amarissima)fa senz'altro riflettere. Dove arriva la finzione ed inizia la realtà?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Antoniusblock  @  26/12/2005 11:31:20
   9 / 10
Un pelino inferirore a Totò che visse due volte.
Spiazzante e cattivo, Film così fanno male ai puristi benpensanti.

silvhia80  @  19/06/2005 17:21:31
   8 / 10
Arte blasfema a metà tra comicità e inquitudine. Film assurdi questi di Cipri'' e Maresco


benzo24  @  18/06/2005 20:21:21
   8 / 10
L'estetica del brutto, il fascino del disgusto, corpi sfatti, l'incarnazione dell'ignoranza.....

Moderator  @  04/06/2005 17:42:32
   8 / 10
forse il migliore di cipri' e maresco

MisterJavaX  @  25/03/2005 20:12:40
   7 / 10
Altro bel film di Ciprì e Maresco.
Però mi è piaciuto di più Totò che visse due volte.

aglioween  @  25/01/2005 00:37:32
   7 / 10
Film SHOCK ! Attenti, ci vuole lo stomaco forte o non ce la fate. L'ho visto al cinema con una amica e siamo state malissimo..il giorno dopo scoppiavamo dalle risate! Film "comico" grottesco e amaro. Non ve lo dimenticherete (nel bene o nel male).

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