lo stravagante mondo di greenberg regia di Noah Baumbach USA 2010
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lo stravagante mondo di greenberg (2010)

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locandina del film LO STRAVAGANTE MONDO DI GREENBERG

Titolo Originale: GREENBERG

RegiaNoah Baumbach

InterpretiBen Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Chris Messina, Sydney Rouviere, Susan Traylor, Merritt Wever, Koby Rouviere, Emily Lacy, Mina Badie, Aaron Wrinkle

Durata: h 1.46
NazionalitàUSA 2010
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2011

•  Altri film di Noah Baumbach

Trama del film Lo stravagante mondo di greenberg

Il film racconta la storia buffa, intensa e commovente di due anime alla deriva a Los Angeles, che cercano di costruire un rapporto.

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Voto Visitatori:   5,59 / 10 (40 voti)5,59Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Lo stravagante mondo di greenberg, 40 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Mauro@Lanari  @  07/10/2019 17:03:02
   8 / 10
Il lato positivo di questo film rispetto a "Il lato positivo" è che non ostenta ruffianamente alcun univoco lato positivo. Lei è bella o brutta? Lui è simpatico o antipatico? I dialoghi sono banali o intelligenti? Los Angeles è o no una location consona e adeguata? Come mai lui ha l'esclusiva del titolo a scapito di lei? Si tratta d'un dramma camuffato da commedia o viceversa? Ottimo: proprio come la vita, regista & consorte s'ostinano per l'intera pellicola a fornire risposte ambigue, ambivalenti, più di preciso: complesse. Non s'è mai sempre solo belli, brutti, simpatici, antipatici, banali, intelligenti, drammatici, commedianti, ecc. Indecidibilità postmoderna, teoria del caos, un'opera degna del Santa Fe Institute. "Io avrei voluto incidere quel disco". "Ma noi non saremmo mai sopravvissuti in un'etichetta importante con quei vincoli". "Come càzzo fai a saperlo?" "Perché non funziona così il mondo". "Ma che cosa ne vuoi sapere tu di qual è il modo in cui funziona il mondo?" [...] "Che cosa vuoi che ti dica, eh? Che vuoi che ti dica? Come... I... Io non avevo idea che sarebbe stata l'unica offerta. Non credevo di avere il potere di bruciarla. Io credevo che stessimo soltanto esprimendo le nostre idee. Io credevo... Càzzo, non credevo che proprio io avrei mandato la band in mille pezzi. Sai, forse ovviamente mi sarei comportato in modo diverso oggi. So cos'è vivere una vita diversa da quella che avevi in mente. Che càzzo di vita pensi che stia vivendo adesso?" Eccellente esempio dell'effetto Lorenz: sistemi sensibili alle condizioni iniziali, basta una variazione anch'esigua e si modifica del tutto la traiettoria a venire. E nessuno ha ancora trovato come gestire, governare, amministrare questo nuovo livello di consapevolezza sulla natura profonda dell'esistenza. In "Greenberg" i personaggi principali vivono una crisi costante, una persistente incapacità decisionale, i 25enni come i 40enni, non è una questione di puer vs senex ma una propensione attitudinale, indipendente dall'età anagrafica, a percepire il problema stesso. Altrimenti feste da sballo con coca e Korn diventano per chiunque, giovani e attempati, i nuovi (?) sintomi di superficialità ed escapismo. Il film termina mozzato, troncato, aperto fino a spiazzare: non ha soluzioni da offrire ("Io voglio non fare niente. Non faccio niente per scelta") poiché comunque è già l'esistenza che decide al posto nostro ("Io non guido la macchina"; "Mia nipote. Ha quattro anni. Le ho preso questi burattini per il suo compleanno": https://i.imgur.com/Vqc8k2m.jpg), così si limita a esporre e mostrare, e in ciò potrebbe proseguire all'infinito, suggellando il senso di sospensione che pervade ogni scena ("Uno strizzacervelli mi ha detto che ho problemi a vivere il presente e indugio sul passato perché so in realtà di non averlo mai vissuto davvero"; "Il mondo mi fa arrabbiare così tanto, lo sai? Se sapessi a chi scrivere una lettera sulla stupidità del mondo lo farei"; "Chi è ferito finisce per ferire. È scontata, lo so"). Forse il vero difetto dell'opera è che i protagonisti sono egoticamente troppo presi dal far sopravvivere il loro microcosmo per interessarsi anche d'altro, degl'altri, dell'Altro, del macrocosmo e di quanto li circonda. Ps: considerata la collaborazione fra Baumbach e Wes Anderson, non ritengo che quest'ultimo abbia mai raggiunto simili livelli qualitativi. Anderson è ben più intento a forgiare e sfoggiare un proprio stile invece di mettersi al servizio dei suoi film con un atteggiamento tanto dimesso e sotto le righe.

Mauro Lanari e Orietta Anibaldi

kako  @  23/10/2013 19:07:49
   3 / 10
bruttissimo, un film noioso e totalmente inutile, che cerca di essere impegnato senza riuscirci e risultando vuoto e senza senso. Ben Stiller non è male, ma la storia non ha nulla da dire, superficiale e senza alcun coinvolgimento. Man mano che va avanti aumenta sempre più il disinteresse e la speranza che si concluda.

topsecret  @  27/12/2012 10:17:57
   6 / 10
Anche per Ben Stiller è arrivato il momento di cambiare, provare qualcosa di più adulto dei soliti ruoli da imbranato, timido e innamorato con cui l'attore americano ha evidenziato la sua carriera.
In questo film diretto da Baumbach il nostro eroe è un solitario, uomo in decadimento mentale che fatica ad accettare il suo ruolo dimesso e critico che la società e i suoi stessi amici e parenti gli contestano.
Tutta la storia sembra avvolta in una patina di grigio in cui filtra poca luce e gli sprazzi di originalità mancano e si sentono, non riuscendo ad essere così interessante da meritarsi più della sufficienza.

baskettaro00  @  05/08/2012 17:26:10
   7½ / 10
in bilico tra commedia e dramma,un film che scava nella psicologia contorta del protagonista,ben interpretato da stiller,un uomo con problemi a interagire alla meglio con gli altri.come già ampiamente marcato è un film lento però sa il fatto suo e il suo poco ritmo non è certo un difetto.

C.Spaulding  @  25/07/2012 17:34:52
   6 / 10
Per quanto ami i film con Ben Stiller devo dire che questo non va oltre la sufficienza. Una commedia drammatica che non coinvolge in pieno e a tratti annoia un pochino. Ben Stiller è bravissimo ma non basta a far decollare il film. Da vedere se non si ha altro di meglio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/05/2012 13:11:02
   6½ / 10
Sicuramente chi si aspettava una commedia divertente per la presenza nel cast di Stiller rimarra' deluso...infatti i commenti negativi sono proprio legati alla noia che puo' suscitare la pellicola!
Il punto forte del film sta nella sceneggiatura che ci regala dei dialoghi intensi e curiosi...i due protagonisti sono tratteggiati in maniera accurata e particolare.
Il tema dell'esaurimento nervoso è trattato con garbo e inteligenza e Stiller e la gerwing sono perfetti nell'incarnare questi due "esseri" con difficolta' di interagire con il prossimo.
Il recente "Mr. Beaver" , che tratta piu' o meno lo stesso argomento, risulta inferiore a questo.
Il ritmo non è certo elevato ma probabilmente l'intento del regista è proprio quello di far entrare lo spettatore nel Mondo piatto e lento del protagonista!

DarkRareMirko  @  05/04/2012 00:09:27
   7½ / 10
A me il film è piaciuto, ma non riesco comunque a dare torto a tutti quei 4, 5 ecc che si vedon nel sito.

Un film alternativo, recitato benissimo, coraggioso, professionale, certo, ma anche piatto, anonimo, un pò noioso, lento.

Arrivare al minuto 107 non è proprio cosa semplicissima, ma ad ogni modo di rado oggigiorno ho potuto constatare ritratti esistenziali così cupi e angosciosi, resi perfettamente (e una fotografia indicata aiuta pure).

Se magari a tale capacità fosse stati aggiunto anche un messaggio più marcato, un finale con più senso, più chiarezza, sarebbe stato anche meglio.

Buono come film, ma le sue ambizioni autoriali paradossalmente sono anche i suoi limiti.

Stiller da applausi, fantastica la Jason leigh che di rado sbaglia film, che in questo caso produce anche.

Andry West  @  25/12/2011 06:07:04
   3½ / 10
Noioso e insensato... Mi dispiace per Ben Stiller ma nelle vesti di attore non comico non c'è lo vedo proprio... Mal riuscito

markos  @  21/10/2011 18:32:09
   4 / 10
non mi è piaciuto proprio...dall'inizio x poi non parlare del finale...Ben Stiller che è un ottimo attore mi ha tratto in inganno!!! pessimo!!!

Alex83  @  20/10/2011 04:17:10
   7½ / 10
Beh, ritengo clamoroso che questo film abbia una media così bassa, probabilmente molti si aspettavano Stiller in versione comico demenziale (che io adoro tra l'altro). Ho visto questo film con la consapevolezza che il regista fosse lo stesso de il calamaro e la balena, prodotto che ho apprezzato all'epoca, quindi conscio dello stile di Baumbach. Ottima interpretazione di Ben Stiller, che si conferma attore a 360°.

vale1984  @  05/09/2011 15:24:26
   3 / 10
mamma mia...stiller in questa versione non è credibile, ma sprattutto il film non ha senso...la storia è bruttarella, non spiega niente, non ha verve, non ha emozioni...due pazzi che si conoscono e storie senza senso tutte intorno...malinconico, drammatico e angoscioso...finale assurdo e senza senso...non è una commedia ma un'accozaglia di roba buttata a caso per dare l'idea della dimensione folle del protagonista.

calso  @  05/09/2011 12:23:25
   4 / 10
Un film che cerca di essere impegnato; forse già il titolo in italiano è stato tradotto male; poi uno vede Ben Stiller tra gli interpreti ed a maggior ragione si aspetta un film comico, sul demenziale; non certo qualcosa che vorrebbe essere seria.
La storia narra di questo uomo pieno di problemi, arrabbiato con tutti e col mondo, ed in realtà questa cosa il regista riesce a trasmetterla, lo spettatoreavrebbe proprio voglia di prendere a calci il protagonista; ma a parte questo effetto riuscito per il resto la trama è debole e il film non mi ha lasciato proprio niente...Ben Stiller comunque, al di là del film, credo possa fare anche ruoli seri effettivamente...però è solo una mia opinione.

isaber  @  17/08/2011 10:46:12
   9 / 10
Noah Baumbach si conferma al suo terzo film come un regista che riesce veramente a trasmettere qualcosa, anche se lo fa disturbando lo spettatore. Dalle crisi dei rapporti familiari (Il calamaro e la balena e Il matrimonio di mia sorella) passa qui alla crisi totale di un uomo nei suoi rapporti con il resto del mondo, e con se stesso.
Credo che il film sia stato presentato male al pubblico. Il titolo originale, semplicemente Greenberg, è più adatto dello stupido titolo italiano, che reca false promesse di una commediola su un tizio svitato. Vedendo poi che il protagonista è Ben Stiller molti saranno caduti nella trappola "questa è una commedia alla tutti pazzi per mary o lo spaccacuori". Invece Greenberg è un film sottile e complesso. Dategli un'occasione.

Wolverine86  @  24/05/2011 19:42:36
   4 / 10
Completamente INUTILE.
Non capisco il perchè di questo film! Non è nè divertente, nè toccante, non trasmette nulla.
Un'insieme di scene senza capo nè coda, montate a caso tipo collage.

La parte più bella:
tipe: "dovresti venire anche tu in Australia con noi"
Stiller ci pensa: "è proprio quello che farò"
prepara la roba al volo, sale in macchina ed esclama: "no, non posso venire, fatemi scendere".
Nessun senso!

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Ultima risposta 02/06/2011 00.11.04
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grillone  @  21/05/2011 15:43:09
   5 / 10
peccato, questo attore si sta rovinando...

Vinicius  @  06/05/2011 20:40:07
   4½ / 10
A me non è piacito. Il film non riesce nè a divertirmi nè ad emozionarmi. Ben Stiller non riesce a trasmettermi la confusione del suo personaggio risultando vuoto e insignificante. In un film non ci possono essere dei protagonisti che non riescono a trasmettere niente, neanche se è quella l'intenzione del regista.

scofield  @  04/05/2011 14:21:10
   6 / 10
Nooooooo, Ben Stiller è capace di meglio.
Se non ci fosse lui ad interpretare il protagonista, probabilmente sarebbe uno dei peggiori film dell'anno.
Speriamo solo che invecchiandosi non entri a far parte di film dalla trama cosi scadente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  04/05/2011 14:08:51
   7½ / 10
Una pellicola disturbante oserei dire. Soprattutto quando espone senza censure verità fondatissime della natura umana, sulle quali tutti noi, legati come da un accordo silenzioso, stendiamo un velo d'omertà onde evitare spiazzanti (imbarazzanti) riscontri. Quest'arduo odiosissimo compito è affidato al personaggio di Greenberg (bravo Ben Stiller, ma è davvero una novità?). Un pesce in agonia, schizofrenico, snob, tragicamente insicuro. Sfugge clamorosamente alla comprensione altrui, ne soffre e se ne bea al contempo. Dall'altra parte c'è Florence (alias lo spettatore), presa poi mollata, maltrattata ma affascinata. Inciampa in questa relazione scapestrata e per molti versi autodistruttiva. Non può farne a meno, sa che altrimenti sarebbe sopraffatta da una sgradevole sensazione, quella d'essersi persa qualcosa di vitale importanza. C'è un Ulisse occasionale in ognuno di noi, meno furbo, meno previdente.
Baumbach, meglio come sceneggiatore che come regista, tocca corde scomode e lo fa con apprezzabile concisione.
Alla fine resta il dubbio. Dire quello che si pensa, sempre e comunque, è poi questa tanto acclamata qualità? Non sarà che la sincerità è sopravvalutata?

aiemmdv  @  01/05/2011 19:23:51
   5 / 10
Non sono un fan di Ben Stiller nè tantomeno mi aspettavo di vedere un film leggero e disimpegnato, ma questo film mi ha deluso.
Il film non si capisce bene se debba essere una commedia o un dramma e in tal senso rimane sempre in bilico ta questi 2 generi senza essere mai nè incisivo nè appassionante.
Da salvare solo la prova di Ben Stiller(ebbene si non mi sarei mai sognato di dire nulla di simile) vittima di una sceneggiatura frivola e di una regia poco coinvolgente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  27/04/2011 17:55:29
   7½ / 10
ovviamente molte persone sono rimaste deluse da questo film, perchè vedendo ben stiller come protagonista si aspettavano una commedia (e la colpa è ovviamente del film, mi sembra quasi superfluo rimarcarlo, non di chi va al cinema senza avere la più pallida idea di quello che si accingerà a vedere).
ed invece questo è un ottimo film, che sceglie deliberatamente una trama solo accennata e di NON essere una commedia, per intraprendere un'analisi profonda e dettagliata sul protagonista, sollevando strati su strati del suo carattere per mostrarne l'essenza più intima.
a tratti quasi alleniano, ma con pennellate di realismo molto più marcate.
miglior prova in carriera per stiller.

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Ultima risposta 29/04/2011 02.05.21
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stiffa  @  20/04/2011 21:04:04
   4 / 10
Ben Stiller .... trovati un lavoro vero...
peccato perche eri uno dei miei preferiti.
Questo film? risposta.... Ma perche?....

Burdie  @  17/04/2011 22:41:36
   4½ / 10
IceKiller  @  17/04/2011 16:24:36
   4 / 10
La trama che curiosisce, Ben Stiller come protagonista, l'anteprima che esalta i pochi attimi "buffi" (ma solo perchè presi singolarmente, visti nel procedere della storia non lo sono), la rititolazione italiana "lo stravagante mondo di...", possono incuriosire ma sono uno "specchio per le allodole", questo film offre per la maggior parte della sua visione il "vuoto", poi appena prima della fine vuole dare "tutto insieme in un'attimo", ma non compensa in "nulla", anche il finale inconcludente non aiuta, evitabile.

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Ultima risposta 17/04/2011 16.25.32
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Clint Eastwood  @  16/04/2011 12:19:32
   5½ / 10
Riassunto :

- Ma tu cosa fai nella vita ?
- Io cerco di non fare niente ...

Lo stravagante mondo di Greenberg.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  15/04/2011 12:57:43
   7½ / 10
Noah Baumbach ci regala un film dalla sceneggiatura solida e ottimamente interpretato da Stiller e da Greta Gerwig. Dialoghi interessanti e brillanti ambientati in una Los Angeles a misura d'uomo.
Bella la colonna sonora e coraggioso il modo di affrontare l'esaurimento nervoso e il disorientamento personale.

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camifilm  @  14/04/2011 21:51:37
   4 / 10
Difficile trovare un film totalmente divertente ultimamente di Ben Stiller.
Commedie su commedie, per un attore divenuto importante per il genere, soprattutto per il passato... ora come ora personalmente non mi attira più. Deve cambiare rotta, o sceneggiatori... forse, perchè sta proponendo solo film che non hanno nulla o quasi da dire.
Attore troppo forte del passato successo, ma che rischia l'affossamento... sua fortuna (come di altri attori) è che sembra non vi siano grandi promesse, almeno per il genere, in giro.

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Ultima risposta 08/06/2011 22.55.18
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  14/04/2011 21:32:56
   5½ / 10
Le note positive del film stanno nell'ottima prova di Stiller (ma non aspettatevi certo il Ben comico di Tutti pazzi per Mary tanto per fare un esempio) e in una certa ed introspettiva descrizione dell'America ormai alla deriva., con una generazione di quarantenni che rimpiange gli anni ottanta e le occasioni perdute ed un'altra, quella dei ventenni, che invece sembra aver perso ogni bussola di riferimento. La speranza unica è forse quella di una storia d'amore (ma è così?) tra il quarantunenne Stiller e la venticinquenne Gerwig.
Peccato che il tutto suoni ormai di una banalità che manca sia del nichilismo di un American Beauty, che del cinismo di un Grande Freddo. Alla fine sa tutto di già visto e a prevalere è solo la noia.

TheLegend  @  14/04/2011 20:58:22
   6 / 10
Ho guardato questo film incuriosito e sperando di capire chi,tra i precedenti votanti,avesse "ragione".
Naturalmente sono a conoscenza del fatto che la bellezza di un film sia molto soggettiva.
Bè devo dire di non trovarmi d'accordo con chi lo ha stroncato,ma di non essere altrettanto d'accordo con chi lo ha esaltato.
Alla fine risulta un film estremamente semplice e con poco di nuovo da dire,ma allo stesso tempo mi è sembrato sincero e profondo.
Bisogna ammettere che la visione risulta abbastanza piatta e priva di momenti emozionanti.
Film che rispecchia il protagonista.

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  13/04/2011 23:57:35
   4 / 10
Che dire... è stata dura la visione per l'intera durata dell' "opera": questo Greenberg non offre nulla, al di là di una piatta, monotona e scialba rappresentazione dell'ennesimo modello di eterno "peterpan" perdente, nerd e svitato, in mezzo ad amici altrettanto perdenti e ragazzine sbandate...
Pochi i momenti da salvare, pochissimi i dialoghi da apprezzare.
La pellicola scorre (... si fa per dire...!) in modo pesante e retorico, rivelando una malcelata presunzione filosofeggiante, con un'aria di amara indifferenza e di cupa mestizia "snob", tanto compiaciuta quanto effimera.
Affresco, quello mielosamente dipinto dall'insipido regista, che deve piacere proprio ai nuovi saccenti sapientoni melliflui hollywoodiani, fra i quali inizia a prender piede, ahimè, il sempre più apatico Ben Stiller.
Bah...!

Betelgeuse  @  13/04/2011 22:49:47
   3 / 10
Mi trovo d'accordo col commento di PaoloMontero - film scialbo, piatto e incerto fino alla fine.

forzalube  @  13/04/2011 04:31:53
   7 / 10
Chi vedendo sulla locandina Ben Stiller pensava ad un film comico/demenziale ha sbagliato sala.
Nel film prevalgono i toni drammatici e le venature comiche sono dovute per lo più a battute sarcastiche o ad humour nero. Forse il ritmo è un po' troppo lento, ma i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi sono senz'altro validi.
Ottimo il cast.

PaoloMontero  @  13/04/2011 01:30:08
   3 / 10
Un film pessimo, non giudico chi gli ha dato 7, ma giudico chi gli ha dato 4,5 - 4 per non sfigurare con chi aveva dato 7, se poi nei commenti si leggono solo cose abbondantemente negative.
Non si salva niente, altro che dialoghi schietti e amari, dialoghi banali, cose veramente al limite del ridicolo.
Inutile sforzarsi nel dare un senso altro a questo film, di alto sto film ha solo il prezzo del biglietto che ho dovuto pagare! Soldi buttati!

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Ultima risposta 13/04/2011 11.13.46
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/04/2011 22:17:53
   7½ / 10
Un pregio che ho trovato in questo film è che riesce a trasmetterti quella sensazione sgradevole di sentirsi fuori posto, in mezzo al guado. Greenberg sicuramente ha avuto un crollo nervoso dovuto a quei cosidetti bilanci della propria vita che ogni tanto si fanno e il peso delle scelte operate nel passato, che pesano nel presente nella forma di un rimorso, piuttosto che un rimpianto. E' incapace di creare quel minimo di approccio con gli altri e tenta ostinatamente correggere ciò che considera degli errori, coinvolgendo in questo disegno, in maniera molto maldestra, le persone del proprio passato e togliendo dalla propria visuale il presente.
E' una commedia amarissima, dal tono molto dimesso e con personaggi ben disegnati. Stiller è molto lontano, per non dire antitetico, ai suoi ultimi film: estremamente misurato nella sua intepretazione, una rabbia soffocata con improvvise esplosioni in cui si vede la fragilità e la paura di un uomo solo.

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Ultima risposta 04/05/2011 15.04.51
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werther  @  12/04/2011 19:45:20
   4½ / 10
Un film che sa ben poco di commedia,ma come sa ben poco di dramma e finisce per non essere ne carne ne pesce,Ben Stiller in un ruolo diverso e più serio,un quarantenne mentalmente disturbato da qualche nevrosi e qualche sfogo nervoso che tenta di vivere una vita "normale",ha paura dei giudizi della gente,ha paura di avere un legame,ha paura di non saper gestire le situazioni difficili.Per carità magari non l'ho capito io,ma a parte la bella prova di recitazione che offre Stiller in un ruolo non suo tutto questo gran film non l'ho visto,anzi,la noia la fa da padrone per gran parte del film,non si ride,non si riflette sul benchè minimo contenuto o quasi a parte qualche battuta a effetto,insomma come dire ne carne ne pesce.

Avvocauto  @  12/04/2011 14:04:17
   4½ / 10
Avevo voglia di un film leggero e così appena ho visto che c'era al cinema l'ultimo di Ben Stiller ho deciso di andare al vederlo. Ma già dopo 10 minuti ho capito che non è la commedia che mi aspettavo, ma qualcosa di diverso; un film atipico in cui ti aspetti che da un momento all'altro succeda qualcosa che lo faccia decollare...ma non è così. Un'ora e tre quarti imperniati sulla vita di un anonimo quarantenne americano, tal Greenberg appunto, alle prese con una crisi d'identità portata avanti dal regista in maniera estremamente banale e semplicistica. Tanto banale quanto sconclusionato il film non decolla mai al punto da non riuscire neanche a far capire a chi lo vede quale sia il suo tema portante. Se fosse la salute mentale, come hanno sostenuto alcuni, la superficialità con cui viene affrontato dal regista è a dir poco disarmante tanto da farti venir voglia di scrivere al caro Ben Stiller e compagnia una lettera di critiche pungenti, un po' come ama tanto fare il suo Greenberg. Sarà che sono giovane e quindi non mi riesco per niente ad immedesimare nel protagonista, l'ho trovato un film noioso, a tratti irritante.

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Ultima risposta 30/05/2011 23.58.16
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arturo  @  11/04/2011 12:30:18
   7½ / 10
Invece è proprio una commedia, ma nel senso migliore della parola: con personaggi a tutto tondo, risvolti anche amari. Una bella commedia per un pubblico maturo ed evoluto.

Bartebly  @  11/04/2011 12:08:57
   8 / 10
Presentato sia nel trailer che nell'orrendo titolo italiano come una commedia per fortuna non lo è. Non è una commedia! Chi si aspetta un Ben Stiller dei fratelli Farrelly si astenga e non lo vada a vedere. Se invece volete vedervi un bel film, scritto bene, interpretato da un magistrale Ben Stiller e incorniciato da altrettanti ottimi protagonisti questo film non deluderà.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/04/2011 02:00:22
   7 / 10
Se per cinema intendiamo una buona sceneggiatura, allora questo film ne ha una coi fiocchi, insomma è scritto benissimo, recitato anche meglio, vanta un plauso incondizionato per i dialoghi, così amari (ironia nerissima) e sarcastici da rasentare la perfezione. E' una buona commedia à la Rob Reiner per intenderci, anche se nelle intenzioni ricorda vagamente "Qualcosa è cambiato", un vecchio/nuovo film con Jack Nicholson. Ben Stiller non è certo un attore che mi ispiri simpatia, tuttavia stavolta ho pensato che mi avrebbe sorpreso, ed è stato così per molti versi. Ma nonostante uno splendido drive iniziale e un epilogo tutto sommato non compiacente, la regia è talvolta informale, univoca, ora si prende troppo sul serio ora - al contrario - sembra quasi che l'autore non sia del tutto convinto delle sue potenzialità. Per questo il film, che non è facile e non ha certo un ritmo scoppiettante (ehm vien voglia di prenderli sul serio, i ragazzi di un party, quando reclamano la musica dei korn o degli Ac/Dc) risulta complessivamente monotono e un pochetto snob, talvolta fin troppo invadente nelle sue derive autoriali.
Eppure questo Greenberg merita un plauso convinto, perchè al di là delle sue cadute di tono mette in scena la maschera dell'irrazionalità - più che dell'idiozia - e pure una feroce cattiveria che maschera l'insicurezza di non essere mai capìti fino in fondo. L'impegno del protagonista è commovente quanto le sue gaffes, ma non è certo peggio del fratello pronto a insediare un albergo nel Vietnam, che continua a trattarlo alla stregua di un fannullone psicolabile.
Oltretutto, qui si parla di un tema (la salute mentale) con un coraggio oserei dire raro per il cinema (o del crollo emotivo che può accadere a chiunque?!).
La scena del party, con la filosofia ermetica e forse brutale di Greenberg - con il suo patetico bisogno di aspirare a una giovinezza con vent'anni di ritardo - è emblematica.
Un personaggio che può irritare o far sorridere, ma resta nello spettatore il bisogno anche disagevole di capirlo.
Perchè nella sua chiusura c'è anche quel desiderio di mettersi in mostra che lo rende un anonimo dei nostri tempi, un outsider in fondo coerente con i suoi limiti espressivi

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/04/2011 12.54.38
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Leonida86  @  10/04/2011 01:18:35
   4 / 10
Film noioso e piatto all'inverosimile.
commedia di cosa poi non si sa.
questo è un film che racconta di un esaurito che cerca di tornare alla normalità, ma è reso così superficialmente che un documentario sarebbe stato molto più profondo.
sconsigliato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  29/03/2011 12:49:44
   7½ / 10
Più dramma che commedia, Greenberg è la storia di due outsider immersi in una Los Angeles reale e fuori dai classici riflettori. Un ritratto più amaro che ironico di un'anima perennemente in******* e in lotta con il mondo, dove l'unica nota positiva sembra l'incontro con Florence.
Purtroppo, guardando il trailer, vien da pensare alla classica storiella d'amore tra il burbero nevrotico e la bella 25 enne alla prime armi, ma così non è: il regista lascia tutto ai margini concentrandosi sulla figura di Roger, diviso tra difficoltà a relazionarsi, insicurezze e un mal di vivere che non gli permette di andare avanti. Le linee guida sono quelle del cinema indipendente americano, minimalista, verboso, sensibile e brillante nei dialoghi, ma qui l'arma vincente è sicuramente Ben Stiller: il suo è un personaggio sgradevole, immaturo e arrogante, dell'attore comico visto e stravisto in decine di pellicole demenziali non vi è traccia. All'inzio sei pronto subito a fare il tifo per lui, con lo scorrere dei minuti lo prenderesti a schiaffi. Mi era già capitato di vedere Stiller in versione drammatica o quantomeno impegnata, qui supera di gran lunga le mie aspettative grazie anche alla natura autoriale dell'operazione. Perfetta l'alchimia con Greta Gerwin: star hollywoodiana e attrice indie - completamente al servizio del suo personaggio - convivono perfettamente, creando una delle coppie più vere viste di recente al cinema. Bravi anche gli altri, da Jennifer Jason Leigh - compagna del regista nella realtà e complice della sceneggiatura - a Rhys Ifans, l'amico scemo di Hugh Grant in Notting Hill. Una bellissima sopresa.

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