Lora Meredith è vedova ed ha una bambina, Susy; benché si trovi in strettezze ella accoglie nella sua casa una donna nera, Emy Johnson, che ha anch'essa una figliola, Sara Jane. Lora desidera ardentemente di affermarsi come artista di teatro. Un giovane fotografo disoccupato, Steve, avendola conosciuta, s'innamora di lei, e appena trova un'occupazione, le chiede di sposarlo...
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Gran melodramma, recitato benissimo soprattutto dalle due protagoniste e molto moderno nel modo di affrontare tutte le proprie tematiche (insolitamente esplicite le difficoltà incontrate da Lana Turner nel trovare una parte nel mondo del teatro, considerando che il film è del 1959). Sirk è bravissimo nel dosare tutta la carne che mette sul fuoco senza strafare e senza mai perdere il filo del discorso: si spazia dal riscatto sociale al rapporto madre / figlia (declinato in due diverse tipologie), dal problema razziale al disagio del diverso, dall'amore all'abbandono all'emancipazione femminile. C'è veramente tantissimo in questo film, decisamente da recuperare.