loro 1 regia di Paolo Sorrentino Italia 2018
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loro 1 (2018)

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locandina del film LORO 1

Titolo Originale: LORO 1

RegiaPaolo Sorrentino

InterpretiToni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Lorenzo Gioielli, Ricky Memphis, Alice Pagani, Elena Cotta, Iaia Forte, Duccio Camerini, Yann Gael, Mattia Sbragia, Max Tortora, Milvia Marigliano, Caroline Tillette, Michela Cescon, Roberto Herlitzka

Durata: -
NazionalitàItalia 2018
Generebiografico
Al cinema nell'Aprile 2018

•  Altri film di Paolo Sorrentino

Trama del film Loro 1

Dai trailer diffusi si ha la sensazione che almeno la prima parte, LORO 1, si concentrerà su un Silvio Berlusconi nel pieno della carriera e del potere, quindi post-1994.

Film collegati a LORO 1

 •  LORO 2, 2018

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Voto Visitatori:   6,80 / 10 (40 voti)6,80Grafico
Miglior attrice protagonista (Elena Sofia Ricci)Miglior acconciatore (Aldo Signoretti)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attrice protagonista (Elena Sofia Ricci), Miglior acconciatore (Aldo Signoretti)
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Voti e commenti su Loro 1, 40 opinioni inserite

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polbot  @  10/01/2023 21:10:20
   6½ / 10
Non tra i migliori di Sorrentino.. Un po' inutile, verrà dimenticato come speriamo il protagonista

Goldust  @  21/06/2022 11:22:25
   7 / 10
Ho visto solo la versione da 150 minuti che condensa i due capitoli di "Loro", e quindi questa recensisco. Il lavoro di Sorrentino è come spesso una bulimia di stili e generi, e ricorda nelle atmosfere alcuni suoi classici come "Il Divo" e "La grande bellezza" mescolati con l'esuberanza giovanile à la "The Wolf of Wall Street". Ingabbiare la figura di Berlusconi in qualcosa di definito è impresa francamente impossibile per chiunque cineasta ed allora Sorrentino cerca di indagarne l'umanità, il suo candore fanciullesco, la sua voglia di fare, l'orgoglio plurisottolineato di essersi fatto da solo, la sua capacità - presunta - di non offendersi mai, la necessità quasi morbosa di farsi attorniare da personaggi consenzienti. Tra bagordi, feste, intercettazioni e scandali ne esce un ritratto edulcorato dai tanti lati bui dell'epopea berlusconiana, ma anche la visione immutata di un sognatore che ha traghettato l'Italia in un periodo di storia ovattato ed esternamente luccicante. Attorno a lui, un nugolo di personaggi secondari mai chiamati con il proprio nome ( Scamarcio è Tarantini, la Smutniak è la Began ) che perdono pian piano spessore fino a scomparire dalla scena man mano che la pellicola progredisce ed abbraccia gli affari personali di Berlusconi ( il vibrante faccia a faccia finale tra lui e la Lario non fa sconti e probabilmente neanche vincitori ). Lo stile registico di Sorrentino è questa volta tecnicamente più controllato ma le musiche sono eccessive ed a tratti, nella prima parte, sembra quasi di essere di fronte ad un musical; non mancano come sempre passaggi di grande cinema insieme ad altri inutili o ridondanti. Tra le mie scene preferite: gli insegnamenti di nonno Silvio al nipote che gli chiede se andrà in prigione; la telefonata notturna di Berlusconi ad una donna sconosciuta per confermare a se stesso di essere ancora un grande venditore; la già citata litigata finale. Cast come sempre di ottimo livello con una Smutniak fatalona da togliere il fiato, un Servillo a volte un pò troppo macchietta ma insuperabile nella sua maschera comica e tragica insieme, una Elena Sofia Ricci che sottolinea bene l'apatia di una vita coniugale ormai sempre più castrante e piena di umiliazioni. Forse la versione che ho visto è meglio amalgamata nel racconto e soprattutto sfrondata da sequenze inutili rispetto alle due originariamente uscite in sala. Sicuramente è più che sufficiente per cogliere il senso del lavoro del regista e capace di lasciare il segno.

TheLegend  @  09/03/2021 20:28:29
   7½ / 10
Sorrentino non ai massimi livelli ma sempre unico.

7219415  @  01/10/2020 21:03:47
   7 / 10
Non è male, ma Sorrentino ormai è lontano anni luce da quello de "le conseguenze dell'amore"

Oskarsson88  @  02/12/2019 11:00:05
   6 / 10
Premessa: ho visto la versione unificata da 145 min.
Commento: solito film di Sorrentino, molto patinato, esteticamente bello, ma troppo sulla stessa linea della Grande Bellezza sulla corruzione e decadenza dell'ambiente e della classe politica. Inoltre, il personaggio di Berlusconi mi sembra eccessivamente una maschera, lo stile mi è sembrato troppo sul farsesco / commedia mentre avrei preferito qualcosa di più concreto, cinico e accattivante. Ovviamente non è da buttare, ma mi sembra un film "già visto" e che non dice niente di troppo interessante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/10/2019 14:02:08
   8 / 10
Film sgargiante, vistoso, cafone e chiassoso.
Soprattutto un film intelligente sul potere, sulla politica, sulla conquista.
Ottimo Servillo, ormai inutile sottolinearlo.
Mi è piaciuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  23/03/2019 19:25:14
   5½ / 10
film di grande impatto visivo con tante situazioni al limite della censura il tutto condito con una fotografia da fumetto quasi a ironizzare sui luoghi della vicenda .
Script comunque abbastanza circolare che alla fine annoia quasi . sicurmente migliore la seconda parte .

VincVega  @  08/03/2019 12:06:02
   6½ / 10
Visionando la versione unica di "Loro", ho avuto la conferma del livellamento verso il basso delle ultime opere di Sorrentino. "L'Uomo in Più" e "Le Conseguenze dell'Amore" sono abbastanza un ricordo. "Loro" mi è sembrata una pellicola pretenziosa, sicuramente dal soggetto interessante e affascinante, ma altalenante nello sviluppo di una sceneggiatura che alterna cose buone ad alcuni momenti un po' forzati e non riusciti. In generale però questo biopic "sui generis" intrattiene a dovere e la versione unica è il prodotto migliore, invece dei due film usciti a scopo commerciale (a mio avviso è stata una zappata sui piedi).
A parte Elena Sofia Ricci che non offre una buona prestazione, interpretazioni generalmente discrete, niente di memorabile, in linea con la qualità generale del film.

ValeGo  @  19/01/2019 18:27:01
   5 / 10
Avrei preferito vedere anche altro oltre a festini e festone.

the saint  @  10/09/2018 12:10:55
   5½ / 10
prima parte abbastanza noiosa, manca sicuramente la figura principale e si vede!

marimito  @  13/07/2018 16:25:26
   5½ / 10
Si tratta di un film preparatorio, un film in cui Sorrentino mostra la serie di ambigui personaggi che diventeranno in seguito la corte di Berlusconi; egli narra di una realtà triste, fatta di arrivismo e asservimento al potere e fa ciò con assoluta retorica; immagini che vogliono colpire ma che in realtà rappresentano spesso un noioso "già visto". Anche l'aspetto introspettivo deficita. Non lo consiglierei. Sempre bella la fotografia.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  09/06/2018 11:18:09
   8 / 10
- film ritmicamente diverso dagli altri, quasi timido nel suo essere frenetico.
- ormai è chiaro che lui è ossessionato dalla tenerezza.
- si registra una sola costante: le recensioni ai suoi film sono tanto deludenti quanto la delusione che cercano di far trasparire.
- si parla di una presunta trilogia del potere, comprendente Divo e Grande Bellezza, ma tutta la carriera di questo regista è incentrata su tale tematica. Ha ragione Vitaliano Trevisan a dire che i registi come categoria sono ossessionati dal potere.
- La presenza di due protagonisti forti (Lui e Morra) mi ha ricordato la struttura binaria della sua migliore sceneggiatura, "L'uomo in più".
- È l'unico autore che comincia un film con problemi di teoria letteraria. Nonché l'unico che cerca un legame con la tradizione, da Manganelli a Saramago.
- I suoi film sono mostre/buffet: scegli le parti che ti sono piaciute di più.
- Lo andrei a rivedere, possibilmente non massacrato dalla suddivisione.

Arielone  @  18/05/2018 05:40:28
   5½ / 10
non mi è piaciuto. questo film mi sembra una scopiazzatura di "The wolf of wall street".
pesante,volgare e a tratti inquietante. salvo solo la parte finale in cui compare "berlusconi",a un quarto d'ora dalla fine finalmente il film decolla,lasciandoti "desideroso" di vedere il seguito.
un giudizio completo va dato solo alla visione della seconda parte.

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STEn  @  16/05/2018 23:29:44
   5½ / 10
La prima ora, quella incentrata sul personaggio interpretato da Scamarcio, è pura noia. Si ha l'impressione che si voglia shockare lo spettatore mostrando la corruzione e le depravazioni del peggio dell'Italia. Peccato che a livello di immagini sia tutto così ordinario e tutto sommato aspettato e l'introspezione dei personaggi mi è sembrata superficiale. Questa prima parte rischia persino di risultare un po' moralista e ingenua nelle modalità in cui rappresenta alcune situazioni

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La seconda parte risulta certamente più godibile, anche per via dei temi trattati e della dimensione intimista del protagonista: LUI
Francamente se la prima parte fosse durata una mezz'ora il film non credo ne avrebbe perso, anzi. Ma in tal caso non si sarebbe potuto spezzare questo film in una prima e seconda parte con relativa diminuizione degli incassi.
Ho deciso di vedere questo film invitato dal trailer che prometteva di far assaporare certe atmosfere e immaginando che dal punto di vista estetico fosse sulla linea tracciata da La grande bellezza. In effetti lo stile estetico è quello, forse meno potente, ma non spenderei altri 9 euro per vedere la seconda parte, mi sentirei preso in giro

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Ultima risposta 16/05/2018 23.43.45
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daaani  @  16/05/2018 15:35:30
   5½ / 10
Fotografia e scenografia stupendi. Ma non bastano a far decollare il film, che a mio parere risulta noioso dopo alcuni minuti dall'inizio.

Non penso vedrò loro 2.

Truman84  @  15/05/2018 18:48:01
   9 / 10
Film molto bello. Andate a vederlo, e poi non perdete la seconda parte.

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Ultima risposta 16/05/2018 13.11.53
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suzuki71  @  12/05/2018 13:37:34
   8½ / 10
Più Antonioni che Fellini, con una bella citazione della memorabile scena finale di Zabriskie Point, libero da intenti didascalici e moralisti, il primo capitolo sui sudditi di Berlusconi, metafora della disponibilità a qualsiasi cosa pur di arrivare al successo, è un lavoro finalmente riuscito nella magnifica fotografia e nel suo essere quasi fine a se stesso: un video clip lungo due ore, non privo di sazi riflessivi sui limiti di un personaggio che qui esce fuori decisamente amabile e condivisibile.
Un caleidoscopio magnifico di *******simo, varia umanità, drogareccia e amorale, ma la coppia provinciale Sergio/Tamara resiste con principi d'altre terre.
A volte si perde in scene purtroppo non pienamente convincenti (la festa in piscina è molto più moscia di quello che vorrebbe), ma il film funziona benissimo nel raccontare l'effimero della Vita, proprio senza schiaffartelo in faccia: e proprio per questo, forse, avrà meno successo soprattutto negli States, così amanti di un senso chiaro e ben servito.
Bravissimi tutti gli attori principali, convincente Servillo e conferma della bravura di Scamarcio, un po' troppo sottovalutato. Musiche delicate e perfette.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  09/05/2018 19:43:39
   7 / 10
A metà strada tra il Divo e la Grande Bellezza, tutto molto bello ma tutto anche molto scontato, prevedibile anche nella resa scenica.

Sorrentino sembra citare se stesso, vediamo il secondo e capiremo meglio cosa ci voleva dire..

dagon  @  09/05/2018 19:29:06
   5 / 10
Sorrentino non sa proprio cosa voglia dire rinnovarsi. Tutto già visto. Inizia con l'ennesima simbologia animale. Dopo la giraffa, il canguro, la capra ora è il turno di pecora e rinoceronte. Prima metà che è una variante de "la grande bellezza", scontata sia in cosa vuol dire sia in come lo dice. Dubito che il secondo capitolo riesca a risollevare questo, ma vedremo. Ho preferito la parte con Berlusconi, comunque anche quella nel solito stile del regista.

gemellino86  @  09/05/2018 17:21:14
   7½ / 10
Sorrentino descrive la figura di Berlusconi sia personale che socio-politica. A me personalmente il film è piaciuto soprattutto nella parte con Scamarcio. Cinico al punto giusto.

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Light-Alex  @  09/05/2018 11:33:33
   7 / 10
Dopo gli ultimi due film di Sorrentino, decisamente onirici, fatti di sensazioni, molto vicini al concetto di cinema come di strumento artistico fatto di immagine e suono, ma poi lacunosi in termini di trama ecco che qui Sorrentino sorprende, andando in controtendenza e proponendo un film differente dai suoi ultimi lavori.

Meno poeticità su larga scala, giusto qualche frammento "sorrentiniano". Al contrario una storia che, a sorpresa, si lascia seguire con un filo ben preciso, ovvero gli sforzi di Sergio nel jetset italiano, al fine di attirare l'attenzione di questo pseudo Berlusconi. E quando ci riesce l'attenzione viene spostata proprio su Berlusconi, andando a dipingere un ritratto di insolita intimità di un personaggio di cui apparentemente avevamo sentito già tutto.

Prima parte sfarzo e lussuria. Sessualità e droghe, quasi a prendere spunto da Scorsese e dal suo Wolf of Wall Street. Divertente e curioso come si sia riuscito a creare un film del genere nella realtà italiana. Quasi un continuo della vuotezza illustrata nella Grande Bellezza, ma meno grottesca e più tristemente realistica (per quanto comunque estremamente spettacolarizzata).

Seconda parte che cerca di inseguire il ritratto intimo di Berlusconi, nel momento di maggiore crisi del suo matrimonio, nel tentativo di tenerlo in piedi, per quanto la tentazione sia sempre dietro l'angolo...

Una lunga attesa prima di arrivare a Lui, protagonista tanto atteso.
Da capire se l'attesa sarà premiata da un secondo capitolo valido. Per adesso un primo capitolo che introduce e carica lo spettatore che ho trovato ben fatto.

Scuderia2  @  08/05/2018 22:01:52
   7 / 10
Aspirazioni sociali.
Aspirazioni sentimentali.
Aspirazioni nasali.
Stavolta, rispetto a Youth, i corpi sono tonici e torniti e, a dirla tutta, c'è proprio tanta vagina, parecchia vagina davvero.
È un Bagaglino più coreografato ma addirittura più trash. Avanspettacolo alla Sorrentina in diretta su Pizza Channel.
A Roma piove immondizia; in Sardegna piovono pasticche per sentimenti inanimati e panorami malinconici.
Il Cavaliere Slanciato è il King con la sua corte di menestrelli, registi, bomber Michel Martinet e tanti, tanti leccac.ulo.
Per adesso ne esce malissimo la figura di Veronica che pare la Laura Antonelli apatica e snob di Roba da Ricchi.
Sipario.

john doe83  @  08/05/2018 17:35:37
   3 / 10
Spazzatura di sinistra per poveri ex comunisti ormai avviliti. Sorrentino è il classico regista italiano mediocre, paraculato di sinistra, che dirige in modo elementare. Ma certa gente si emoziona a vedere queste pellicole propagandistiche e di parte (assolutamente vuote di contenuti o intrattenimento), io personalmente le trovo patetiche.

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Ultima risposta 11/05/2018 22.41.41
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farfy  @  05/05/2018 07:49:44
   9 / 10
Una magnificenza di corpi, sederi, interni e Esterni di lusso; di architetture sfarzose, di bocche opulenti, di sogni mai sazi. Il tutto attraverso una fotografia divina che fa fermo immagine su ritagli di vita che appaiono pitture. Un film che continua il senso di lusso e vuoto della "grande bellezza " e che invita a spiegare la trasformazione sociale e culturale del presidente sul popolo italiano.

Manticora  @  03/05/2018 11:05:54
   8½ / 10
Scordatevi il Divo, scordatevi LA GRANDE BELLEZZA, in Loro Sorrentino cambia (in parte) registro e mostra una politica e una società italiana protoberlusconiana di rara onesta bruttezza, in una parola soldi e FAIGA.
Qualche critico ha definito il film "una spettacolarizzazione in cui l'italiano può riconoscersi , il resto l'intimità dell'uomo è poco interessante, perchè Sorrentino non SI ESPONE nelle sue fantasie. Non mi dispiace DISSENTIRE da questa affermazione della critica del Manifesto. Cosa vuol dire "in fondo a Berlusconi questo film piacerà?" siamo sicuri? Un uomo che pesta una ***** e dice che ha pestato del terriccio, che non risponde alle domande perchè tanto GLI ITALIANI NON SONO INTERESSATI ALLE RISPOSTE, perchè vogliono essere come LUI. Invece le cose cambiano sempre, non restano uguali, non serve una "consapevolezza politica" per fare un film su Berlusconi, serve spiattellare in faccia alla GGENTE I FATTI. Lui è un puttaniere, a cui cortigiani, ruffiani e traffichini volevano arrivare , per SVOLTARE. E tutto qui, il solito malaffare made in italy, con uno Scamarcio Brutto dentro, che grugnisce, pippa coca e si scopa le ******** che gli garantiscono l'appalto per le mense del funzionario di turno ROCCO. Non c'è nessun compiacimento nel mostrare lo squallore sociale, morale ed economico che Sorrentino mette in scena, non siamo nella grande bellezza ma nella GRANDE MONNEZZA. In cui Lui rimane appartato e invisibile per tre quarti di film e infine apparire in modo spiazzante, vestito da odalisca, con due mazzi di fiori strappati dalle aiuole del giardino per riconquistare la moglie, scoprendo il sorriso di plastica da Clown milanese, accompagnato dal servo Apicella. Una delle tante immagini simbolo di LORO, ma non l'unica. Il branco di zoccole che a piedi deve raggiungere Palazzo Grazioli attraverso i Fori, Morra/ Scamarcio che rimane dietro una tenda per due ore, aspettando lui, ma non arriva, è rimasto in Sardegna, Santino, un Bentivoglio in stato di grazia ASSOLUTA che si fà portare un vestito da zoccola per la sua amante-ricattatrice, in un parcheggio assolato e desolato. Infine la festa orgiastica con cui Morra-Scamarcio vuole attirare l'attenzione di Lui, ma sembra non riuscirci, tra pioggia di MDM, musica ipnotica e delirio assoluto di una corte dei miracoli che NON SA FARE NIENTE. In questo Candida prima scelta di Morra come ESCORT ricorda che UNA VOLTA era una ginnasta, ma poi si è infortunata, quindi carriera finita, e adesso serve alla stessa tavola dove cercano di servirsi le altre olgettine. Tra cui spicca anche Kasia Smutiniak, novella APE REGINA, che prima di Ruby e di Noemi Letizia(breve apparizione della prima lolita di PAPY) era la cortigiana preferita. Ottima prova anche di Euridice Axen, che tra una pippata e l'altra ai figli abbandonati davanti alla televisione li sfama con tre sofficini scaldati in 30 secondi di microonde. In tutto questo il tatuaggio di Berlusconi sul fondoschiena di una CANDIDA ESCORT è l'immagine simbolo di un paese che ha scelto di fottere e soprattutto FARSI FOTTERE per avere qualche avanzo monetario da LORO E LUI, il resto non importa, perchè la banalità di corrotti e immorali è lo specchio di quello che è stato per vent'anni la società italiana.
"tutto documentato, tutto arbitrario"
"ogni riferimento a fatti, persone o cose è PURAMENTE CASUALE"
La pecora che schiatta per la condizionata a zero gradi, immagine casuale ma non troppo.

mrmassori  @  02/05/2018 23:35:32
   6½ / 10
Depravazione Sesso e droga nell'era del Berlusca che ha saputo plagiare orde di italiotti accecati dalla mediocrità. Sorrentino dirige un film quasi manieristico che ha qualche bella trovata e ha come unico pregio la sua regia raffinata e d'impatto. per il resto un'orgia di vuoto assoluto che ha voluto esasperare per mostrare quello che questa gente rappresenta, ovvero il nulla.

Cinemaworld  @  02/05/2018 22:12:17
   6 / 10
Ho trovato il film superficiale, con un'eccessiva presenza di Scamarcio. Toni Servillo é convincente nel ruolo del Cavaliere, ma non ho capito il senso di questa prima parte.....Forse, la seconda ci stupirá, come Sorrentino spesso sa fare....sufficienza stentata: spero nel secondo capitolo!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/05/2018 21:35:48
   7 / 10
Trattandosi di un film dove la figura di berlusconi è centrale, è fin troppo ovvio parlare anche di Loro come di un film sul potere, ma un potere con caratteristiche diverse da quello già raccontato da Sorrentino ne Il Divo. Nel Divo il potere è oscuro ed inaccessibile che rivela fin da subito la sua natura diabolica, con Andreotti che percepiva se stesso come strumento della volontà divina. In Loro il potere è qualcosa che si presenta più accessibile. La pellicola stessa non ha le tinte scure del Divo, ma è sgargiante, variopinto nonchè più cafone e buzzurro. Loro quindi sono da una parte il tramite del Basso che andare verso l'alto scalando i gradini del potere giungendo fino a Lui (Morra verso Berlusconi), ma allo stesso tempo Loro sono il tramite di Lui per riconquistare un amore in aria di divorzio e l'affetto degli elettori che lo hanno costretto all'esilio dorato a Villa Certosa. Si dice che i bambini piccoli facciano la pipi a letto per attirare l'attenzione dei genitori. Il meccanismo in Loro per arrivare a Lui ha pressapoco lo stesso principio, solo che alla pipì si usano culi e tette per attirare l'attenzione da una parte e dall'altra regali, barzellette e menzogne dette come verità. Se Il Divo era il decadimento della prima repubblica, Loro è l'inizio del decadimento della seconda. Dal volto oscuro del potere a quello ridicolo e farsesco impersonati dallo stesso attore Servillo.

ghigo buccilli  @  01/05/2018 17:42:12
   7 / 10
Un Sorrentino che viaggia con il pilota automatico. Il film indubbiamente si fa guardare e non annoia, alcuni dialoghi lasciano il segno e non guastano, ma non è un capolavoro ed eviterei la visione del secondo film perché è lampante la trovata commerciale: questo infatti non è di durata esorbitante, e se si voleva davvero aggiungere qualcosa niente vietava di allungarlo di una mezz'oretta evitando di imporre la doppia visione. Inoltre ha lo stesso difetto del Caimano di Moretti: è perfetto per non capire nulla di chi sia in realtà Berlusconi. Ma questo forse non lo sa nemmeno lui, e un film davvero interessante andrebbe centrato proprio su questo tema, cosa che non hanno fatto né Moretti né Sorrentino.

Lucone  @  01/05/2018 16:38:37
   4½ / 10
Delusione quasi totale .. La regia di Sorrentino si vede ed è uno dei pochi lati positivi ! Scamarcio se la cava benissimo . Per il resto , molto noioso , Servillo che non assomiglia per niente al Berlusca sia nell'aspetto che nell'imitazione . A tratti molto volgare , trama confusa e che non fa capire chi sono i personaggi. Volgarità estrema in alcuni punti , per più di mezz'ora di film è la fiera del Lato B .. Nettamente inferiore ad altri lavori/capolavori del regista .. Peccato mi aspettavo una storia più completa , invece manca praticamente tutto . Spero che il secondo capitolo sia migliore !

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  01/05/2018 01:04:08
   5½ / 10
Deludente. Mi aspettavo un film biografico che raccontasse i successi i fallimenti e le controversie dell'Ex Cavaliere sia come imprenditore che come politico. Non è stato così e pertanto non sono ansioso di vedere il seguito

Tautotes  @  28/04/2018 18:17:43
   8½ / 10
Attendo la seconda parte per dare un giudizio definitivo. In questa prima parte il film affronta con profondità temi apparentemente superficiali. Se da un punto di vista artistico Sorrentino ci offre un altro ottimo lavoro, a livello sociopolitico un film del genere cela risvolti inquietanti.

LaCalamita  @  28/04/2018 16:30:46
   8½ / 10
Venuto a conoscenza del nuovo film di Sorrentino su Berlusconi, si sono scatenati in me una serie di pensieri:
- è l'autore de La Grande Bellezza...farà sicuramente bene!
- è un film su Berlusconi, come si porrà moralmente??
- a Sorrentino sono morti entrambi i genitori da piccolo...non posso credere che si lascerà ingannare da quel mondo!
- ma politicamente parlando, al referendum si è schierato apertamente con il Sì, quindi Renzi e famiglia, Boschi e famiglia e...Napolitano! Oh no temo il peggio!

Ora che l'ho visto posso dire...è andata bene!
Il film è esteticamente eccezionale, davvero. Sorrentino ha raggiunto livelli altissimi. C'è ancora spazio per la contemplazione visiva (e di contenuto), ma facendo un paragone con La Grande Bellezza, questo Loro 1 possiede un ritmo notevolmente maggiore. Mi fa strano dirlo, ma a tratti è persino frenetico.

Tante le scene memorabili, voglio citarne una, forse meno appariscente di altre, ma a mio parere una di quelle con più significato sullo squallido mondo rappresentato nel film:


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Questa illusoria fantasia è quella che pervade le menti d mezza (e molto di più) Italia quando sbava davanti la televisione a guardare le donnine portate lì dal barattolo o chi per lui o chi come lui, vivendo così una realtà che non esiste, con conseguenti frustrazioni per lui e per la povera donna accanto, quella che pare sia la sua compagna di vita.

Ben fatta anche la scena della villa in Sardegna

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Affetti che sono già dentro di noi (è la nostra natura), ma per colpa di questi malati modelli di riferimento (come il barattolo), si perdono.

Poi

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wuwazz  @  27/04/2018 22:27:51
   6½ / 10
Il fatto che i film di Sorrentino siano dei lunghi trailer di sè stessi è una cosa inquietante e paradossale.

Per quanto riguarda la forma siamo di fronte alla solita maniera (a tratti fastidiosa) sorrentiniana: l'occhio e il cervello dello spettatore devono essere continuamente colpite ed impressionate da immagini inaspettate e spettacolari: la sequenza di una capra che muore-stacco-la sequenza di una noce che cade in una pozza di fango che si trasforma in cielo blu con nuvole verdi-stacco- una suora nana che fuma (cit.)-stacco- l'inquadratura ravvicinata di un ginocchio-stacco-un carosello in mezzo a un deserto ecc ecc, intervallati dal becchime per il povero spettatore demente: la trama o una simil storia da seguire.

Se da una parte tutta questa inconsistenza fa storcere il naso (e allo stesso tempo anche arrapare i VERI ARTISTI INTENDITORI DI CINEMA), dall'altra è innegabile che a livello di fattura i film di Sorrent sono tra i top del top: sono quasi ipnotici: il ragazzo ha buon gusto. tuttavia il suo più grande difetto e limite è quello di insistere ad ignorare il basilare funzionamento della ritmica di un film. A mio parere non è poi così funzionale costruire un film con un susseguirsi di immagini/sequenze notevoli e spettacolari, è come assistere ad una rassegna fotografica di due ore, il che avvicina il prodotto medio sorrentiniano più ad un esercizio di stile in cui inserire una trama qualunque.

Detto questo, capisco la scelta di caratterizzare la figura di Berlusconi riempiendolo con tutti i luoghi comuni possibili, ma alla fine della fiera questa scelta si rivela solo parzialmente vincente ed azzeccata.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/06/2019 14.06.11
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JOKER1926  @  27/04/2018 01:46:17
   7½ / 10
A distanza di qualche tempo , dopo la serie televisiva del giovane papa, ritorna sul grande schermo la produzione firmata Paolo Sorrentino.

Il regista italiano domina la scena del clamore e della curiosità; insomma siamo difronte ad una regia particolare (eufemismo) che ha ormai creato uno stile incomparabile , fra svariati difetti e pregi accattivanti, i film di Sorrentino fanno discutere, alle volte , se è il caso, si fanno anche odiare.

"Loro" è nell'ordine cronologico l'ultima fatica di casa Sorrentino. Il film (diviso per palesi esigenze economiche in due blocchi) narra a suo modo parte della vita del politico Silvio Berlusconi (Servillo).
Difficile trovare una trama in questa sfrenatezza , esiste però una densa e istrionica sceneggiatura che detta inesorabilmente i tempi del gioco.
La produzione cinematografica si avvale dei soliti simboli e di un preziosissimo lavoro registico, persino i virtuosismi gratuiti di Sorrentino , questa volta, possono esser giustificati, il film ha un suo movimento. Dinamismo e godibilità i tasselli che lo rappresentano.

"Loro" (titolo che richiama determinati personaggi) è una macelleria a cielo aperto; la droga e le donne. Le donne e la droga.
Se si dovesse analizzare la cosa su un aprioristico modello etico, il fallimento sarebbe inesorabile. Analizzando, invece, il film di Sorrentino in una prospettiva diversa, si può giungere ad una mera soddisfazione. "Loro" è un pulp, arrogante ed esplicito.
Sorrentino geniale (vedere la scena della piscina ) e maestro superfluo e dannato delle inquadrature: il camion che vola fotografato dall'arco è poesia su pellicola.

Buona la prima parte dunque; la seconda dovrebbe proseguire (probabilmente) su questa linea. Babele di immagini. Sorrentino all'ennesima potenza.

The Legend  @  26/04/2018 21:25:20
   6½ / 10
Avendo visto TUTTI i film di Sorrentino, disegno una riga tra Le Conseguenze dell'amore - il mio preferito - e gli altri primi film fino al Divo, che ho apprezzato molto, e quelli da This must be the pacco in poi, tutti pallosissimi e di una noia mortale.

Questo si colloca nel mezzo: non è geniale ma nemmeno noioso, sembra esserci finalmente un abbozzo - almeno quello - di trama, dei personaggi che si riescono a capire, ed intrattiene parecchio in tutta la sua durata pur nei suoi innegabili eccessi, riuscendo alla fine persino a far digerire le troppe scene sessuali presenti (all'inizio pensavo quasi di aver sbagliato sala, e di essere entrato a vedere un film a luci rosse).

Finalmente torniamo a dare a Sorrentino un voto di sufficienza...Anch'io vedrò sicuramente il 2

matt_995  @  26/04/2018 20:19:55
   8 / 10
Un Sorrentino (e aggiungerei anche un Contarello) completamente e definitivamente impazzito e a briglie sciolte (segno probabilmente che i produttori ormai gli permettano di fare tutto ciò che vuole) per un film che è sfacciatamente, deliberatamente e orgogliosamente barocco, kitch e volgare come d'altronde è barocco kitch e volgare il mondo e i personaggi che si raccontano. Ci si muove tra dialoghi ottimamente scritti, scene divertentissime e al limite dell'assurdo (il dottore che spiega gli effetti della droga fa effettivamente molto wolf of wall street) in una prima parte che tuttavia pur essendo molto coinvolgente non è in fondo nulla di speciale. Avrei preferito vedere un racconto diverso delle figure che gravitano attorno a LUI (magari parlare maggiormente dei fedelissimi come la Santanché/Brambilla - Bonaiuto o magari entrare nei dietro le quinte degli squallidissimi programmi Mediaset). La sensazione per la prima parte è di vedere una Grande Bellezza ancora più volgare e cattiva, salvata da buone scene sparpagliate qua e là e dalle ottime interpretazioni (chi l'avrebbe detto) di Scamarcio e Smutniak. Non sufficienti Bentivoglio e la moglie di Scamarcio... troppo troppo sopra le righe!
Ma poi... quando la noia sembra prendere il sopravvento ecco che finalmente ed improvvisamente arriva LUI, in un'introduzione al personaggio tra le più memorabili viste al cinema negli ultimi anni. Berlusconi è, per quanto poco si sia visto, centrato a pieno con un Servillo mostruoso che mi ha sorpreso decisamente per quanto poco rassomigliante. Gli basta un piccolo movimento del viso, un sorrisino che si trasforma in smorfia di amarezza, per raccontare tantissimo di un personaggio che magari è appena accennato ma che fa quasi tenerezza (ancora, chi l'avrebbe mai detto) per come è ormai destinato all'isolamento e al declino.
In sostanza è un film che finisce sul più bello e termina proprio con la sua parte migliore ma che raggiunge decisamente l'obbiettivo di farmi desiderare che l'uscita di Loro2 arrivi più presto possibile.

Wilding  @  25/04/2018 21:14:07
   7½ / 10
Guardando il trailer diffuso in queste settimane, non avrei dato un nichelino a questa pellicola, mentre poi si è rivelata una piacevolissima sorpresa positiva. Il film scorre via che è un piacere, tra bravissimi interpreti, la solita regia di Sorrentino pacata, patinata, ricca di atmosfere e fotografie bellissime, mentre la trama, pur se si tratta di una storia "semivera", propone spunti di riflessione e di discussione in quantità industriale. Aspetto impaziente il seguito in uscita tra qualche settimana.

FABRIT  @  25/04/2018 19:51:55
   8 / 10
Prima parte alla The Wolf of Wall Street, il Berlusconismo più becero e feroce sempre in botta di sesso, cocaina e pasticche; nella seconda parte entra in scena uno strepitoso Servillo/Berlusconi in crisi coniugale... un primo tempo fantastico da vedere tutto d'un fiato, in attesa del gran finale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  25/04/2018 11:47:53
   8½ / 10
Metà di LORO 1 pattina su un sontuoso festival di corpi da bagaglino, corpi da mirino, migliaia di corpi che compiono centinaia di azioni e che come corpus unico di presenza si contrappongo all'eterea assenza di LUI, l'innominato. È presenza vs assenza. Ma qual è la vera presenza?
E nel frattempo Sorrentino ci regala accelerazioni improvvise e orgiastiche e inchiodate poetiche, leziosità con/senso, pecore come rabbits, sontuosità simmetriche, che rimangono a picchiare negli angoli degli occhi.

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