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Film che pare sia stato molto divisivo. Ha un suo fascino e la figura del diavolo mi sembra ben riuscita ma si fa comunque decisamente fatica a seguire la linea logica narrativa della storia. Non mi ha fatto impazzire...
All'inizio confusionario poi pian piano diciamo che un filo logico emerge, non mancano ricercatezze figurative e apprezzabili spunti macabri, però l'andamento è troppo sonnambolico. Musiche e cast potevano essere migliori.
Un film bavoso e non perchè lo dirige Bava ma perchè è repellente sotto ogni punto di vista. L'unica cosa che, forse, si salva è la fotografia, unita alla violenza di alcune scene, mentre il resto è un ammasso informe senza capo nè coda, con dialoghi che fanno cascare tutto il cascabile, un montaggio confuso e una prova attoriale fiacca e priva di spessore, certamente non all'altezza dei nomi che annovera il cast. Davvero noioso e privo di pathos.
Sicuramente non è fra gli horror (e in generale i film) più memorabili di Bava, complice anche la sua difficile storia a livello produttivo. La mano del regista, però, si vede: la fotografia è molto buona sia a livello di inquadrature che a livello cromatico e di illuminazione. Per il resto, in generale, non è probabilmente il film giusto se si vuole iniziare a guardare qualcosa di questo regista, gli attori pur essendo molto bravi hanno reso meglio in altre parti e lo stesso Bava ha realizzato sicuramente opere migliori rispetto a questa, e non di poco. Ripeto: a mio parere non da stroncare ma Bava ha fatto di meglio.
Pellicola lenta a tratti soporifera, trama confusa, un villain con zero carisma e zero mordente. Non c'è niente di horror, decisamente un film sbagliato e riuscito peggio!!
Per quanto estimatore del regista, devo dire che questo film non l'ho proprio apprezzato. Seppur racchiudente molto del suo cinema, l'ho trovato fiacco e poco affascinante. Si salva qua e là qualche scena, soprattutto verso l'inizio, qualche momento gotico/macabro, ma è un po' poco.
Bava è un grande regista,e lo dimostra anche in questo Lisa e il diavolo (film di cui girano ben due versioni,una rimaneggiata con il nome "La casa dell'esorcismo" e questa, quella originale, leggermente superiore all'altra),che rientra sicuramente tra le sue opere minori. Visivamente superbo,questo horror di Bava non convince a causa della sceneggiatura che risulta confusa e di difficile comprensione,non aiutata anche da un ritmo eccessivamente lento,sopratutto nella parte centrale, che non invoglia a seguire con la massima attenzione la pellicola. Lascia piuttosto delusi anche la recitazione,gran parte del cast mi è apparso inespressivo. Arriva alla sufficienza grazie alla maestria del regista.... Non tra i migliori ma con un fascino particolare.
E a sto punto metto il commento sul film vero senza scene di esorcismo (che non sapevo fossero state VIOLENTEMENTE inserite nella versione degli anni 70).....
Sono dell'idea che i veri lavori di Mario Bava(quelli davvero significativi) sono tutti nella decade dei 60, dopodichè c'è stata una fase sempre più calante che l'ha portato a fare filmetti più scarni e modesti(io ad esempio non sono tra quelli che amano particolarmente film come "Reazione a catena" o "Shock"). Tuttavia la prima metà degli anni 70 ancora si salvava un pò; pellicole come "Lisa e il diavolo" erano ancora accettabilissime e riuscivano a colpire per il background del decennio precedente(che ci regalò opere fantastiche come ("Sei donne per l'assassino" o "Operazione Paura"), alimentato dal genere gotico che all'epoca andava per la maggiore. "Lisa e il diavolo" è un film che mostra il vecchio e il nuovo Bava; Mario cominciò a sperimentare la nuova corrente orrorifica che stava nascendo...più occulta e inquietante; quella corrente che poi avrebbe spopolato di brutto e avrebbe fatto nascere tanti thriller/slasher cruenti e sanguinolenti. L'unica cosa è che questo ibrido convinceva un pò poco; secondo me la regia vecchio stile(tipica anche di alcuni peplum come "Ercole al centro della terra") non si associava tanto bene al nuovo modo di dirigere alcuni thriller o polizieschi, tant'è che per questa ragione i primi lavori anni 70 di Bava, per quanto sempre a loro modo affascinanti, li ho sempre sentiti già più mediocri..... Comunque questa pellicola ha di curioso che quando uscì originariamente in Italia, fu la versione tagliata e modificata per la distribuzione americana, e fu portato con il titolo "La casa dell'esorcismo"....solo nel 2004 Sky lo propose con la traduzione dal titolo originario e con il montaggio e le scene inserite da Bava inizialmente....ed è quella che ho visto..... ....al di là di tutto rimane ancora un film più che gradevole da inserire tranquillamente tra le opere di Bava da vedere o scoprire....
film che mi ha lasciato un pò l amaro in bocca, in primis per le uccisioni che in alcuni casi mi sono sembrate inutili o un modo per riempire il film... poi la storia non mi è parsa molto chiara lasciandomi molte domande e poca voglia di rivederlo una terza volta, tipo mi sono chiesto perchè uno dei protagonisti muore due volte, è un fantasma?? la recitazione, a parte savalas che ho apprezzato molto, non mi ha convinto troppo sembrandomi troppo teatrale e poco realista... peccato perchè i primi minuti, quando lisa si ritrova smarrita nelle viette di toledo, mi hanno fatto sperare in un altra perla del regista, ma pian piano mi sono dovuto ricredere... belle alcune inquadrature, soppratutto quelle dei vari riflessi uno di lisa nel pendolo, un altro della coppia nel portasigarette e il riflesso di leandro nel vino dopo che una bottiglia si rompe a terra.... altra cosa che ho apprezzato molto il suono del carryn on di leandro veramente molto bello....
Martoriato e rimontato all'uscita ,oggi "Lisa e il diavolo" è stato riproposto nella versione originale diretta da Bava ed è considerato da molti come uno dei suoi migliori film.
Sicuramente Lisa e il diavolo ha dalla sua dei pregi non trascurabili, ma anche dei difetti che non gli consentono di brillare come altri titoli del maestro sanremese. Come sempre con Bava l'atmosfera è curata,inquietante e calzante; la nebbia avvolge perennemente la location e i protagonisti , cosa che trasmette una sensazione straniante ottima per un horror. Bene anche l'ambientazione ,una magione sospesa nel nulla,isolata e curata in ogni gotico dettaglio. Lisa e il diavolo inoltre rappresenta uno dei pochi casi in cui Bava pote lavorare con attori decenti e questo fattore si vede tutto con un cast all'altezza della situazione. Ottimi i primi minuti e il finale e discreti i momenti violenti , ben girati e dal tasso di sangue soddisfacente.
Purtroppo non tutto fila come dovrebbe: la trama è molto surreale e in alcuni punti troppo confusionaria. La parte centrale è eccessivamente lenta e noiosa,spezza di brutto il ritmo e appesantisce la visione. Anche sotto il profilo della tensione Bava stecca , visto che il film non incute timore e non riesce a spaventare come dovrebbe.
In sintesi una pellicola per me minore del maestro che comunque merita una visione.
Un Bava inedito alle prese con una sceneggiatura delirante, deturpata in seguito da Alfredo Leone, un cast tra i più prestigiosi con il quale abbia lavorato, il film è uno sconnesso viaggio onirico-surreale di difficile interpretazione, i personaggi assassinati a più riprese rinvengono, Leandro equivalente del Diavolo manipola dei manichini (gli ospiti) che tormentano Lisa che a sua volta si riscopre essere uguale alla moglie defunta di Max, il contesto qui si rifà al fotoromanzo e il cadavere scheletrico della moglie è un chiaro riferimento a Psycho. Il capolavoro non riconosciuto di Bava o semplicemente il bluff che sembra... mah!
Uno dei film più amati dallo stesso Mario Bava, una storia impalpabile e confusa, un film fatto più che altro di atmosfera, in cui non sembra succedere nulla e in cui invece succede di tutto… Bava, con la sua solita maestria, porta lo spettatore in una storia costantemente sospesa in una dimensione irreale, barocca e morbosa in cui scompare il concetto stesso di tempo e in cui non esiste di fatto nessuna relazione causa-effetto… Il tutto suona come un sogno/incubo a occhi aperti dalla grande forza magnetica… Bava a volte esagera (ci saranno un centinaio di zoom in tutto il film) ma ha una capacità di "creare" atmosfera seconda a pochi registi nella storia…
Adeguato il cast in cui spiccano la Valli e un ironico e luciferino Savalas, che proprio qui avrà l'idea del lecca lecca che consegnerà al mito la figura di Kojak (che Savalas comincerà ad interpretare l'anno successivo)… Regia e fotografia come sempre impeccabile (ogni inquadratura di fatto è un quadro), pesano un po' qualche lungaggine nella parte centrale e una sceneggiatura poco ispirata… Ma dal punto di vista strettamente visivo è una gioia per gli occhi!
Dallo scarso successo di pubblico il produttore Alfred Leone tenterà di renderlo commerciale rimontandolo e aggiungendo scene dando al contesto una storia di tipo esorcistico… Finirà per rovinare un piccolo gioiello che merita di essere recuperato e rivalutato! A posteriori si può vedere come la chiusura della trilogia dei manichini dopo Sei Donne per l'Assassino e il Rosso Segno della Follia…
Clamoroso scivolone di Bava, che confeziona un horror troppo debole e che proprio nn funziona. Quante volte abbiamo visto un gruppo di persone perdersi ed essere poi soccorsi da una famiglia di psicopatici? Quante volte abbiamo visto i cadaveri delle persone uccise, sedute attorno ad un tavolo per mangiare? E la villa come teatro in cui sguazza l’assassino? Va bene che questo film è datato 1973, però invece di spaventare, l’unica cosa che provoca è una noia mortale. Inoltre la regia di Bava nn mi è piaciuta, in quanto ho notato molti stacchi fatti male da un’inquadratura all’altra. Buone invece le interpretazioni, dove il calvo Kojak (Telly Savalas) e il suo sguardo penetrante la fanno da padrone. Ma nn è sufficiente a salvare la baracca!
Noioso film di Mario Bava, scandito da una sceneggiatura lenta e meccanica e da musiche ripetitive. Come al solito le scenografie e la parte estetica in generale sono belle e curate, ma questo non basta a risollevare il film.
Bava prova ad imitare Corman proponendo la classica storia dell'orrore all'interno di un nobile castello! Peccato che si dia troppo spazio alle vicende d'amore dei castellani che rallentano la vicenda in maniera eccessiva! Poca suspence e nemmeno il colpo di scena finale riesce a sollevare le palpebre... Inquietanti solo i manichini...
Bellissimo film surreale di M. Bava. Fantastiche scenografie (come al solito), atmosfera inquietante e misteriosa, buoni attori, violenza inaspettata, e solita bellissima regia di Master Bava. Forse un pò lento ma uno dei film più belli e, in qualche modo, più impegnati del grandioso Mario Bava.
Onestamente non ho trovato questo film tanto malvagio. La Sommer è bellissima. L'atmosfera è inquietante. Il finale lascia spiazzati e con qualche dubbio. Non certo il suo miglior film, ma si difende.
Per la serie: non tutte le ciambelle riescono con il buco...Mario Bava, solitamente attento al ritmo ed alla compattezza della trama, sbraca in maniera piuttosto evidente con una pellicola noiosa e poco interessante. Due sequenze notevoli (il risveglio e quella nell'aereo) riescono a sollevare di poco le quotazioni finali...peccato. Tra gli attori, Telly Savalas guascone e (per lo meno) divertente.
Un racconto gotico dove la sceneggiatura in molti punti mostra delle falle e dove Bava ci mette qualche pezza con il mestiere. ci sono delle scene interessanti come la macabra messa in scena del pranzo di matrimonio e la buona prova di Savalas, sardonico e beffardo, accompagnato da quel vezzo del lecca-lecca che lo renderà celebre nelle serie televisiva Kojak.
Mi dispiace ma i voti che do ai film di Mario Bava sono progressivamente sempre più bassi… Lisa e il Diavolo è davvero mediocre, la trama latita moltissimo, la regia dimostra che il buon Mario sta invecchiando e la visione risulta davvero pesante. Sono salvabili solo alcune scene e gli attori sono sufficienti. Ammetto che ad un certo punto non seguivo più bene il film e magari non vorrei aver perso qualche punto significativo… ed è per questo che non voglio mettere un voto bassissimo… ma il fatto che il film mi annoiava non può essere un punto a favore! Spero di rifarmi presto con Bava, infatti ho intenzione di guardare anche La Maschera Del Demonio e Reazione a Catena.
Non c'è niente da dire, a me Mario Bava per quello che ho potuto vedere mi sembrava abbastanza capace di fare i film horror, invece con questo Lisa e il Diavolo devo rivedere qualcosa. Come trama mi era anche abbastanza piaciuto e mi aveva convinto a guardarlo, poi qualcosa non deve essere andato per il verso giusto: e tutta una totale noia, tranne qualche scene di buon livello e qualche momento abbastanza inquietante, ma per il resto non c'è stato nulla, soprattutto una colonna sonora che ho trovato scandentissima e pessima. Infine un film con il quale non voglio essere troppo cattivo, ma qulacosa in più lo si poteva fare, per renderlo almeno piu seguibile (ad un punto non l'ho piu seguito) e interessante.