l'intrepido regia di Gianni Amelio Italia 2013
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l'intrepido (2013)

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locandina del film L'INTREPIDO

Titolo Originale: L'INTREPIDO

RegiaGianni Amelio

InterpretiAntonio Albanese, Livia Rossi, Gabriele Rendina, Alfonso Santagata, Sandra Ceccarelli

Durata: h 1.44
NazionalitàItalia 2013
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 2013

•  Altri film di Gianni Amelio

Trama del film L'intrepido

Antonio Pane, quarantenne separato con un figlio ventenne musicista, in attesa di trovare un lavoro vero si ingegna facendo il "rimpiazzo": in pratica, per pochi spiccioli, sostituisce chi ha bisogno di assentarsi per qualche ora dal proprio posto di lavoro e non vuole essere scoperto.  Pronto a qualsiasi occupazione e a cogliere sempre il lato positivo di ogni esperienza lavorativa, Antonio dovrà però misurarsi con un nuovo dolore prima di poter ritrovare il sorriso.

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Voto Visitatori:   5,21 / 10 (21 voti)5,21Grafico
Voto Recensore:   5,00 / 10  5,00
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Voti e commenti su L'intrepido, 21 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DarkRareMirko  @  01/02/2022 21:34:15
   8 / 10
A me è piaciuto; quoto più o meno chi lo definisce inconcludente ma, se preso per cio' che è, credo un film semifavolistico, si lascia apprezzare.

Albanese tiene in piedi tutto o quasi, senza di lui il film avrebbe perso moltissimo; il film regge e solo qua e là si vedono cadute di tono (la scena del negozio di scarpe, per dire).

Sottovalutato e non da tutti capito.

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topsecret  @  25/03/2016 20:01:05
   5 / 10
Il film di Amelio non mi ha trasmesso nulla di significativo, nonostante i temi trattati sulle difficoltà nella vita di tutti i giorni di un quasi cinquantenne, padre, ex marito e amico prodigo e affabile che non si lascia consumare nè abbattere dal pessimismo e dalla vita difficile che alterna momenti lieti ad altri ben più pesanti.
Albanese fa il suo, anche se ogni volta che si cimenta in un ruolo drammatico sembra sbagliare film, nel senso che lui riesce ad essere convincente ma la storia che lo circonda invece non pare all'altezza di coinvolgere e colpire chi guarda, diretto bene ma senza mordente da Amelio in una storia a tratti fin troppo lenta e statica, oltre che ripetitiva.
Per i miei gusti non riesce a raggiungere la sufficienza.

calso  @  25/01/2015 14:19:36
   6 / 10
Film molto romantico e tenero da un certo punto di vista, che racconta la storia di un uomo disposto a fare qualsiasi tipo di lavoro, dando un sorriso a tutti coloro che gli sono intorno nonostante la sua situazione disagiata...carino

vale1984  @  06/01/2015 15:40:05
   7 / 10
bravo Albanese, molto convincente e morbido... un'interpretazione interessante e convincente con una trama particolare.

Max_74  @  04/01/2015 17:43:53
   9 / 10
Vita di un quarantenne che, pur nella sua umiltà, riesce a mantenere sempre un'etica e una dignità anche nei momenti più difficili e mortificanti. In una Milano inedita, fredda e asettica quasi alla Cronenberg, Amelio ci mostra uno spaccato cattivo e amaro di un Paese allo sbando dove incomunicabilità, precarietà, arroganza e illegalità facile la fanno da padroni con però un bagliore di riscatto e ottimismo nel finale. Uno stile non usuale per il regista e un Albanese molto bravo la cui unica colpa è forse di non dare spessore fino in fondo al suo non facile personaggio.
Gran bel film comunque e fuori dal coro, soprattutto in tempi di banalità e ipocrisia diffusa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/12/2014 12:46:45
   5 / 10
E' un film atipico di Amelio, Charlot che incontra Zavattini, in una Milano quanto mai grigia ed avara di sentimenti, quanto prodiga di cinismo e sfruttamento. Ed in questo contesto Antonio riesce comunque a barcamenarsi, mangiare la pagnotta, rendersi un punto di riferimento per due figure di una generazione (il figlio Ivo e Lucia) che non vede più orizzonti. Poca empatia ho avuto con il personaggio di Antonio, non certo per colpa di Albanese peraltro dalla recitazione misurata, ma più che un eroe del quotidiano ha una dimensione quasi disumana nel mantenere una dignità e reprimere una rabbia che sarebbe stata tutto fuorchè imprevedibile considerate le vicissitudini a cui viene messo di fronte. Il tono favolistico non è sdolcinato, tuttavia toglie vigore a livello di denuncia che risulta meno graffiante rispetto al suo potenziale. Un po' perplesso per un film che mi ha lasciato l'amaro in bocca.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/09/2014 16:32:17
   5 / 10
Film scialbo e pretenzioso dove Albanese dovrebbe rappresentare il momento Italiano e la sua crisi del lavoro impersonando un uomo che in cerca di stabilita' fa qualsiasi lavoro...e lo fa pure bene.
Irreale a tal punto da non affrontare l'argomento come da dovere.
Albanese si dimostra un ottimo attore, anche drammatico, mentre un po' meno in parte il resto del cast.
Manca anche la giusta dose di umorismo e spesso la noia prende il sopravvento...

uito  @  12/09/2014 12:49:55
   5 / 10
Film alquanto soporifero ed inconcludente con molte situazioni al limite del paradosso...Salverei solo la performance musicale finale sui titoli di coda

Trixter  @  23/02/2014 22:47:54
   5 / 10
Per chi, come me, apprezza il cinema per la sua capacità d'intrattenimento, questo film non può che risultare al quanto indigesto.
Senz'altro buona la prova di Albanese, delicato e struggente, malinconico e simpatico. Il resto, però, non funziona.
Dice bene il commentatore che ritiene la pellicola 'inconcludente'. La prima mezz'ora evidenzia una vena autoriale niente male, il film pur con momenti morti è comunque interessante.
Ma poi, visto che il regista si ostina a non far accadere praticamente nulla, L'Intrepido diventa soporifero, lento, noioso. Insomma, inutile. Terminata la visione, non resta praticamente nulla: il film non è riuscito a trasmettere alcunchè.
E smettiamola di continuare a finanziare con soldi pubblici il modesto cinema italiano: possibile che non esistano produttori seri?

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  01/01/2014 00:44:32
   3 / 10
la cosa ancora più malinconica di questo malinconico e noiosissimo film è rappresentata dal fatto di aver goduto di finanziamenti statali...
si rimane veramente interdetti che film del genere vengano prodotti anche con l'aiuto dei contribuenti, che pena per il cinema italiano...
come se non ci fossero vie di mezzo tra i cinepanettoni per i "minus habens" e queste opere che vorrebbero rivolgersi d un pubblico più elitario ma che sono a mio avviso inguardabili...che non vedi l'ora che finiscano per alzarti dalla poltrona.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  23/12/2013 16:38:53
   6 / 10
Amelio racconta con toni fiabeschi la storia di Antonio Pane, un precario, o meglio un "rimpiazzo" che tira a campare" in una Milano impalpabile e surreale.
Il film è scritto attorno ad Albanese che regge bene il ruolo. La malinconia si evince sia dalla fotografia sia dalle musiche, peccato che la storia non sia completamente centrata. Manca la forza del messaggio che vuole trasmettere. Appena sufficiente.

nick fury  @  22/12/2013 23:49:01
   2 / 10
pregno di buonismo a tutti i costi, politicamente correttissimo, perbenista fino alla nausea...insomma due palle esagerate!

Odoacre71  @  20/12/2013 17:40:43
   6 / 10
Chiamala commedia... si salva non per l'esile storia, ma per l'atmosfera generale malinconica della vita di periferia, notturna e desolata. Albanese mi è piaciuto, come sempre. Non passerà alla storia, ma in fondo se ti ci ritrovi per qualche situazione che ti è famigliare e magari hai vissuto, ti resterà forse nel cuore, forse ma foooorse

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/12/2013 17.42.40
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Invia una mail all'autore del commento kampai  @  16/09/2013 23:00:36
   7 / 10
film che stranamente mi ha colpito, per la buona prova di albanese (che io personalmente non sopporto come attore) che porta sullo schermo un uomo buono come il "pane". un uomo sconfitto che però non si vuole arrendere, che non rinuncia alla sua integrità e morale anche se si vede costretto a fare il rimpiazzo di furbetti che si assentano dal lavoro per i motivi più disparati. è un rimpazzo a ore.un cuore d'oro che sguazza in un mare di letame. molti i momenti toccanti, un film ritratto di un'italia allo sfacelo (un pò moralista qua e là) ,senza speranza.

The Legend  @  11/09/2013 22:21:34
   3 / 10
Se mi chiedessero di etichettare questo film con un solo aggettivo, il primo che mi verrebbe in mente sarebbe: inconcludente.

L'intrepido gira e ri-gira su se stesso, concedendosi troppi passaggi a vuoto: scene come quella del lavoro in Albania o nel negozio dalle scatole vuote sono di un'inutilità disarmante.

Un film che vorrebbe metterci sotto il naso la vuotezza della vita in una grande metropoli, ma è lui stesso ad essere vuoto, a cominciare dai suoi insulsi personaggi, privi di qualsiasi spessore.

Peccato perchè Albanese, quando era stato chiamato in causa per un ruolo drammatico aveva dimostrato di saperci fare, nel ben più riuscito Giorni e Nuvole.

Speriamo che abbia in futuro migliori cartucce da sparare.

alescar84  @  11/09/2013 10:31:38
   6½ / 10
A me Albanese è piaciuto. Idea di partenza valida, con un percepibile sapore di malinconia ma anche di speranza. Un po' troppo frettolosa e superficiale l'uscita di scena della "ragazza problematica". Buoni spunti, ma occasione in parte mancata.

gianni1969  @  09/09/2013 21:39:18
   3 / 10
Veramente brutto, si salva davvero poco, albanese più che un uomo d'acqua dolce sembra un pesce fuor d'acqua (scusate la battuta), il film e' noioso e non trasmette nulla, peccato, le aspettative erano ottime. Poi mi fa incaz.zare il fatto che sia stato incluso nella selezione ufficiale del festival di Venezia, e invece kim ki duk no, vergogna

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/09/2013 02.35.47
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/09/2013 18:40:10
   5 / 10
Un ritratto pittoresco ma edificante del moderno Povero Diavolo dell'Italia contemporanea, pensando a Chaplin, a Zavattini-De Sica, ma qui non si discute il tono fiabesco, semmai il bisogno di Amelio di usare la poesia come forma e mezzo di una commedia (?) sociale. Insomma, I nuovi angeli di Gregoretti era un'altra cosa. Per la prima volta Amelio sbaglia completamente obiettivo, a parte forse l'incontro del protagonista con la moglie. Antonio "nuovo angelo" moderno remissivo e sottomesso non dà modo agli spettatori di empatizzare per lui, perché il cuore di burro non si addice agli abusi e alle umiliazioni di una società italiana così malinconicamente vittima di se stessa. E' il tipico film bellino ma completamente sbagliato, perché non sa purtroppo "colpire al cuore", come ci si aspettava da un grande cineasta italiano, Gianni Amelio

Vedi recensione

Gruppo COLLABORATORI paul  @  09/09/2013 11:31:20
   5 / 10
Un film surreale, disegnato su Albanese ed ambientato in una Milano inverosimile, che a mio avviso non funziona.

6 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2014 13.31.31
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FABRIT  @  08/09/2013 19:25:44
   4 / 10
Angosciante!
Se siete giù di morale evitatelo decisamente.

exdinu  @  08/09/2013 00:59:10
   4 / 10
Questi film, tra l'altro anche finanziati, dovrebbero essere a ingresso gratuito, così se ti annoi lasci la sala senza rimpianti, ma avendo pagato 8,50 euri (e x 2) speri sempre che decolli (almeno un po') di modo da non rimpiangere tutti l'euri versati! Il voto sarebbe dovuto essere più basso ma voglio premiare (si fa per dire) l'idea del "rimpiazzo".

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