l'industriale regia di Giuliano Montaldo Italia 2011
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l'industriale (2011)

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locandina del film L'INDUSTRIALE

Titolo Originale: L'INDUSTRIALE

RegiaGiuliano Montaldo

InterpretiCarolina Crescentini, Pierfrancesco Favino, Eduard Gabia, Francesco Scianna

Durata: h 1.34
NazionalitàItalia 2011
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2012

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Trama del film L'industriale

Nicola ha quarant'anni, è proprietario di una fabbrica, ereditata dal padre, sull'orlo del fallimento. Nicola è strangolato dai debiti e dalle banche, nella Torino che vive la grande crisi economica che soffoca tutto il paese. Ma è orgoglioso, tenace. Ha deciso di risolvere i suoi problemi senza farsi scrupoli, esattamente come le finanziarie che lo vorrebbero al tappeto. Laura, sua moglie, è sempre più distante. La sta perdendo, se ne è accorto, ma non fa nulla per colmare la distanza che ormai li separa. Assediato dagli operai che lo pressano per conoscere il loro destino, in attesa di concludere una joint venture con una compagnia tedesca, Nicola avverte che qualcosa sta turbando l'unica certezza che gli è rimasta: il matrimonio. Ma invece di aprirsi con Laura comincia a sospettare di lei. E a seguirla di nascosto. Tutto precipita. I tedeschi rifiutano l'accordo e Laura annuncia che ha intenzione di separarsi. Nicola annaspa e tira fuori il peggio di sé. Poi la ruota della vita di Nicola gira. Tutto sembra tornare a posto: l'azienda, il matrimonio, il successo sociale. Ma Nicola ha più di un segreto e Laura non tarderà a smascherarlo.

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Voto Visitatori:   6,48 / 10 (28 voti)6,48Grafico
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Voti e commenti su L'industriale, 28 opinioni inserite

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Thorondir  @  17/08/2019 14:19:52
   6½ / 10
Sullo sfondo della crisi industriale italiana, Montaldo dirige un film sceneggiato a quattro mani con il giornalista Purgatori. Le premesse sembrerebbero quelle di un dramma politico sulla deindustrializzazione, quasi un ritorno agli esordi del cinema di impegno politico montaldiano. L'industriale (Favino) ha problemi a pagare i suoi operai, l'azienda è in crisi e si cercano acquirenti mentre rifiuta l'aiuto dell'aristocratica famiglia di sua moglie. Le promettenti premesse politiche finiscono poi annacquate da un proseguimento sentimentale/giallo che vira spesso sul mieloso e melodrammatico ed è un po' un peccato perchè l'atmosfera thrilling che si respira per tutto il film (data dalla scelta di una fotografia che è di fatto un bianco e nero) rende il film visivamente accattivante senza che però dia seguito a ciò da cui inizia. Il finale prova un colpo di coda, ma ci riesce solo in parte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  01/10/2018 23:16:58
   6 / 10
Quello che veramente non convince del promettente film di Montaldo è l'aria melo' da vecchio film hollywoodiano. Mi domando il perché di questa scelta, anche perche' Montaldo e Signora qui a Venezia lo conosciamo bene. Buonissima la prova di Favino per un film che non riesce a equilibrare del tutto impegno civile con la sceneggiatura, come invece e' accaduto in altri casi, con cineasti tipo Virzì. Comunque il tema e' attuale e per questo merita almeno un plauso.

mmagliahia1954  @  27/06/2016 10:36:58
   7½ / 10
Veramente bello questo film e bravissimo il regista. Davvero tutto attuale e reale. Bello il tema della crisi, ben trattato. Un tema che conosco, come conosco Torino, nel film volutamente troppo vuota, grigiobluastra e silenziosa, a parte le proteste. Ma proprio per questo il film è grandioso. Il fatto è realistico al massimo. Storie in tutto identiche a questa, come spiegato dal bravissimo vecchio uomo di cinema, il grande regista, negli extra interviste del supporto digitale dvd, sono gia' accadute in tutto il nord produttivo. Bravi gli attori, ovviamente e' un film per riflettere, non per divertirsi, sulla storia italiana narrata come in un racconto romanzato degli eventi di un periodo ristretto e intorno al personaggio ottimamente interpretato da Favino

Trixter  @  13/12/2015 19:27:28
   6½ / 10
Alla fin fine quest'Industriale monocromatico di Montaldo pur non essendo un capolavoro direi che riesce, comunque, a lasciare sensazioni positive dopo la visione. Certo, come già scritto da altri commentatori le sbavature non mancano, soprattutto nella sceneggiatura, ed alcune scelte narrative (particolarmente quelle relative alle dinamiche di coppia) non sono più di tanto convincenti. Mi sarei aspettato un Ranieri più cinico, più cattivo, più risoluto, in particolare nella parte finale del film.
Certo è che la riuscita della pellicola è merito, in gran parte, di un bravissimo Favino, magnificamente calato nel ruolo ed assoluto padrone della scena.



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Invia una mail all'autore del commento diderot  @  08/06/2015 09:25:09
   5½ / 10
La storia sembra promettere bene, nelle prime scene viene descritta la difficoltà dell'azienda di Nicola, il protagonista. Man mano che la storia prosegue emerge la crisi matrimoniale e di conseguenza il film vira più su questo aspetto lasciando tutto il resto come secondario. Questa scelta mette in crisi la sceneggiatura del film rendendolo poco fluido nelle vicende. Le interpretazioni non sono eccezionali, sopratutto nelle scene iniziali del film.

Il cromatismo grigiastro da il senso di malinconia e tristezza che rispecchia lo stato d'animo del protagonista. Il personaggio di Laura non mi ha convinto. Ho apprezzato invece la scena finale, sia per le interpretazioni che per tutto il resto (regia, fotografia e scenografia).

Per concludere: un film che non mi sento di consigliare!

dagon  @  02/02/2014 13:32:15
   5½ / 10
Il film sembra promettere molto, ma poi, inspiegabilmente, decide di sterzare decisamente sulla vicenda "di coppia" smosciando quella che sembrava voler essere una denuncia. Non mi ha convinto la scelta Kaminskiana di fotografia: tutto immerso in un bluastro livido. Bravo Favino, velo pietoso sulle interpreti femminili.

tarax  @  26/09/2013 19:21:28
   7½ / 10
Beh devo dire che questo film è una ventata d'aria fresca nel panorama scarno dei film italiani (di questo tipo poi...), Giuliano Montaldo confeziona con stile ed eleganza un film che racconta una storia semplice reale e contemporanea, dove a farla da padrone è la splendida Torino che grazie a una fotografia fantastica viene mostrata in toni cupi come nei migliori film noir! Onestamente si respira la stessa aria nebbiosa che si respira nel romanzo di Sir Artur Conan Doyle "Il mastino dei baskerville". I due protagonisti : Pierfrancesco Favino perfettamente calato nel ruolo dell'industriale torinese (venuto dal sud) in crisi che non vuole scendere a patti a discapito della sua salute ne ad "umiliarsi" chiedendo soldi a una suocera ricca ed odiosa; Carolina Crescentini sempre ottima credibile ed elegante nel ruolo della moglie ricca di famiglia e trascurata dal marito che ama tantissimo, avvilita dal continuo rifiuto di lui ad accettare il suo aiuto economico che potrebbe significare la fine della crisi monetaria e coniugale tra i due, ma che col passare dei giorni comincia a sciogliersi come neve al sole quando un dolce rumeno comincia a corteggiarla...
La prova attoriale generale anche dei personaggi secondari è di tutto rispetto anche senza nessun acuto particolare.
Se fossi stato io il regista avrei un pochino premuto più sull'acceleratore per quanto riguarda la parte thriller, anche se capisco che questa storia funziona tranquillamente anche senza un goccio di sangue. Il film è un film solido, si lascia seguire tranquillamente, interessa ed appassiona. Mi sento di consigliarlo assolutamente a tutti voi, non ne rimarrete delusi!

cicatesta  @  22/03/2013 15:27:44
   8 / 10
Bel film L'industriale, trama interessante e ben ambientata nella Torino degli anni della crisi.
Ho trovato grandioso Pierfrancesco Savino con insospettabile accento piemontese, un vero grandissimo attore. Un po' meno Carolina Crescentini intrappolata in un ruolo da radical chic abbastanza antipatico.
Bravo anche Francesco Scianna, anche se in un ruolo abbastanza secondario.
Molto buono.

Nembo  @  27/02/2013 10:25:16
   7½ / 10
ritratto abbastanza fedele di un paese malato...

Tutto accade per un'unica ragione... continuare ad apparire.
Continuare ad apparire una coppia felice, anche se tua moglie ha una relazione... Continuare ad apparire benestante facendosi vedere nei centri benessere e vivendo in una casa che sembra un castello con seritù al seguito...
Continuare ad apparire un imprenditore di successo anche quando in realtà si versa in gravi problemi economici e strangolato dai debiti e abbandonato dalle banche...

La soluzione più giusta era a portata di mano... ridimensionarsi, limitare le spese, a appoggiarsi ad un amico o alla propria moglie che potevano prestarti soldi in qualunque momento se solo glielo avessi chiesto, ma l'orgoglio e il voler apparire hanno avuto la meglio...

spoiler con informazioni sul finale

la bravura di Favino poi è da applausi.

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ghigo buccilli  @  20/02/2013 23:15:38
   5 / 10
dispiace dire che il film è robetta, perché non c'è un vero approfondimento né dei drammi della crisi economica né della vicenda personale del protagonista...la crisi economica viene vista solo dal lato borghese, dove, visto che alla fine tutto si aggiusta sul versante economico, sembra di capire che il peggio che possa capitarti è iniziare a sospettare della fedeltà di tua moglie che sarebbe pronta ad abbandonarti perfino per il primo extracomunitario di passaggio...un po' poco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/01/2013 20:28:28
   6 / 10
Il film di Montaldo parte bene come denuncia sociale e finisce come dramma familiare piu' comune a noi Italiani...
Quindi i propositi erano buoni ma il risultato finale non puo' non mostrare le sue lacune sotto l'aspetto narrativo che lancia parecchie banalita'.
Tecnicamente valido, giusta la scelta di annullare quasi completamente i colori, tutto tende al grigio tranne alcuni particolari.
Il cappotto rosso del Rumeno pedinato non puo' non far pensare alla bambina di "Shindler's list".
Grigio come è grigia l'esistenza di questa coppia frustrata dalla crisi.
Ma mentre Favino (molto bravo) agisce con normalita' coinvolto da eventi inattesi, la moglie si comporta in modo strano, sempre indecisa se lasciarsi andare o meno...il suo personaggio è scritto proprio male, secondo me.
Insomma

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  27/01/2013 08:07:34
   7½ / 10
Era letteralmente una vita che non entravo nè commentavo un film qui su FS...l'ultima volta quasi 3 mesi fa.....
e vabbè...troppi caxini e troppe cose da fare, con conseguente diminuzione del tempo libero e, soprattutto, del tempo impiegato per godermi qualche bel film....ne parlavo giusto qualche giorno fa con Elly....
Non ho manco il tempo per approfondore alcuni miei progetti mentali...tipo quello legato al DOTTOR PALULA (scritto in maiuscolo !!!), un personaggio a metò tra Frankenstein e il Dottor Destino che avevo creato per far divertire i miei nipotini.....ma che, alla fine, potrebbe essere il personaggio centrale per un corto o qualcosa di simile....e vabbè...
Veniamo al film, va'.....visto qualche sera fa mentre fuori infuriava letteralmente il diluvio.....ma anche se avesse fatto bel tempo non sarei uscito lo stesso e, di conseguenza, avrei guardato 'sto film....
Durissimo e attuale....racconta perfettamente la crisi che, in 'sti tempi gramissimi, ha portato molte piccole fabbriche a chiudere i battenti.....e mette 'na tristezza....madò....
bravissimi, poi, PierFrancesco Favino (ma non è una novità) e quella gran gnokkolona della Crescentini, che, tra l'altro,è uno dei miei amori segreti....
(segreto perchè lei, ovviamente, non sa nulla...eheheheh..)
Insomma....un drammone che merita davvero d'essere visto !!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2016 18.24.11
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fabri70  @  24/01/2013 22:08:27
   9 / 10
a parere mio,un ottimo film che fa concorrenza ai movie made in usa....strepitoso favino.ottima la crescentini.

Andrea Cisonkik  @  24/01/2013 02:16:21
   6½ / 10
bel dramma.la crisi di un uomo interpretata perfettamente da Pierfrancesco Favino,e accompagnato anche da una bella e bravissima Carolina Crescentini.buona la scelta del regista di usare una tonalità più cupa,quasi opaca,che rende ancora più drammatica la pellicola.bello il finale inaspettato

Reservor dog  @  23/01/2013 11:11:35
   6 / 10
Come già fatto notare da molti il film non è male, ma soffre di troppe sbavature che nel computo finale vanno a penalizzare il giudizio che se ne da.
All'azzeccata fotografia e all'ottima interpretazione dei protagonisti si contrappone infatti una sceneggiatura scontata, lacunosa e troppo stereotipata nel descrivere le dinamiche del mondo industriale.
Non è certo un prodotto da buttare, ma spiace vedere come i film che trattano argomenti del genere non riescano mai a dar qualcosa di più rispetto alla semplice narrazione dei fatti.

gabri68  @  04/11/2012 16:40:07
   5½ / 10
no, non mi è piaciuto. Ottimi gli attori (Favino fantastico come sempre), ottima la fotografia e anche la regia per certi versi, ma la sceneggiatura secondo me non va.
Parte bene poi il film inizia a girare su se stesso, non va avanti. Molte riprese inutili, cioè non utili allo svolgimento della storia. Scene tirate che non aggiungono nulla alla trama. Un po' scontato in generale, anche nel finale.
Carina invece la scena della video-conference....
l'abitazione dei due protagonisti internamente è un misto tra un museo e un convento di clausura...il rumore dei tacchi della moglie da anche un po' fastidio! :-)

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  18/07/2012 15:21:11
   7 / 10
Gli attori mi sono piaciuti tutti, la storia scorre, immagini suggestive.
In effetti credo che il film poss anche non piacere, un genere non molto amato (e richiesto) in Italia. OTTIMO!!!

floyd80  @  18/07/2012 14:44:20
   6 / 10
Un inizio folgorante con un Favino superlativo e una storia finalmente attuale e originale. La fotografia gelida di una Torino quasi spettrale riesce a regalare alla pellicola un tocco di classe che è difficile trovare nelle produzioni nostrane.
Purtroppo dopo l'inizio promettente il film scivola nella più prevedibile telenovela italiana a base di equivoci e corna coniugali.
Peccato.

TheLegend  @  20/06/2012 23:32:47
   6½ / 10
Prima parte interessante,seconda che non mantiene le promesse.
Bella la fotografia e bravo Favino.

sandrone65  @  14/06/2012 16:21:10
   6½ / 10
Bella e molto adatta alla storia la resa fotografica del film e le immagini di Torino. La storia inizia in maniera convincente, trattando il tema attuale e scottante della crisi economica vissuto dalla classe imprenditoriale. Purtroppo la storia si perde e si annacqua troppo nella parte centrale, passando in maniera troppo marcata dal tema sociale alla vicenda personale e sentimentale del protagonista, per poi riallacciare i fili nel finale. Riallacciamento che giunge però fuori tempo massimo, tanto che sembra quasi di aver visto due film diversi. Buona, come sempre, la prova di Favino, un pelo troppo stereotipati gli altri personaggi. Comunque un film gradevole.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  14/06/2012 15:10:53
   7 / 10
Ritratto di un quarantenne travolto sia dalla crisi finanziaria sia da quella coniugale. Una fotografia splendida che rimarca perfettamente i sentimenti confusi e arrabbiati del protagonista. Un film convincente.
Ottima prova di Favino. Meno caratterizzati i personaggi di contorno.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/06/2012 17:28:14
   5½ / 10
Colori desautorati, un grigiore opprimente che costella tutte le fasi di questa pellicola di Montaldo, buona per quanto riguarda gli intenti e lo stile visivo, meno quando vuole farsi specchio della crisi di un paese intero. Purtroppo rimane intrappolato in questo minimalismo schematico, dove alla ottima prestazione di Favino si contrappone una serie di personaggi di contorno appena abbozzati e con una sceneggiatura che scivola in un simil feulleton sentimentale, trappola che Molaioni nel Gioiellino aveva evitato accuratamente. Il film di Montaldo è la crisi del singolo industriale che non riesce a diventare la crisi un intero sistema. E' questo il suo limite ed è un peccato perche gli elementi per un ottimo film c'erano tutti.

C.Spaulding  @  01/06/2012 20:54:44
   5 / 10
Film mediocre. La storia non decolla mai anzi annoia. Invece che un'ora e mezza mi son sembrate tre. Gli ho dato 5 solo per il bravo Favino che come al solito a recitato benissimo. Si può anche evitare.

the_walrus  @  28/05/2012 16:32:41
   5½ / 10
Sono riuscito ad apprezzare la prima metà abbondante del film,poi mi è sembrato banale, molto incentrato sulla gelosia del marito "mezzo cornuto"....ma il tema era altro ed anche molto delicato visto il periodo attuale di crisi.

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Bobby Peru  @  27/05/2012 23:11:38
   6 / 10
"non male, potrebbe essere migliore" è proprio quello che penso al di la del voto.... la prima parte si allunga troppo, quando prende vita il film ormai è "troppo tardi", lo spettatore è ammorbato purtroppo e ha fretta di arrivare al dunque. Parte finale col ritmo che sale...

Nonostante questo il tema trattato è odierno, affrontato senza troppi fronzoli, facendo capire lo stato emotivo di entrambi i protagonisti bene, quasi a comprenderli.

6+ però perchè non mi ha convinto del tutto, poteva effettivamente avere piu verve sullo spettatore

Izivs  @  26/05/2012 16:10:41
   6½ / 10
Il prodotto non è male, le interpretazioni discrete e la sceneggiatura curata. Insomma un prodotto italiano da guardare.

Kitiara31  @  26/01/2012 19:56:07
   7 / 10
Avevo aspettative non troppo alte e questo film mi ha fatto ricredere. Dal punto di vista della fotografia e della regia è notevole, la trama scorre bene nonostante alcune forzature. Alcuni personaggi sono caratterizzati in maniera un po' forzata (sembrano delle caricature). Favino e Crescentini, bravi . Torino bella e struggente.

Invia una mail all'autore del commento Larry King  @  14/01/2012 01:46:15
   7 / 10
Stilisticamente ineccepibile, con una precisa scelta estetica che viene mantenuta per tutto il film e che appare addirittura sorprendente, se pensiamo che la pellicola e'girata da un veterano come Montaldo, ma che si rivela efficace e soprattutto coerente allo stato d'animo del protagonista e della vicenda alla quale assistiamo. Una serie di immagini cosi'emotivamente coinvolgenti non e'pero'sorretta da una storia altrettanto potente, forse troppo indecisa fra il melodramma e il film di denuncia sociale. Una serie di ritrattini mai riusciti fino in fondo (il vecchio dipendente)in eccessivo bilico fra grottesco e tragico (il contabile), scontati (la suocera, il bancario, l'avvocato) o superflui se non irritanti (l'amica intrerpreta maldestramente dalla "iena" Di Cioccio) sicuramente non giova, cosi'come dialoghi del tipo "volevo credere al nostro amore". In tutto questo, il terzetto dei protagonisti se la cava piu che egregiamente ed il film scorre in modo fluente, riuscendo comunque ad essere interessante. Se ci aggiungiamo una Torino raramente fotogratata in modo cosi'affascinante ed agghiacciante al tempo stesso, il film si merita il voto che gli ho assegnato.
Rimane comunque la delusione per il fatto che, nonostante il tema, si sia detto pressocche' nulla dei nostri bei tempi attuali, e l'impressione di aver assistito alla rinascita del melodramma alla "Matarrazzo", con Favino novello Nazzari.

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