l'imperatore di roma regia di Nico D'Alessandria Italia 1987
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l'imperatore di roma (1987)

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locandina del film L'IMPERATORE DI ROMA

Titolo Originale: L'IMPERATORE DI ROMA

RegiaNico D'Alessandria

InterpretiGerardo Sperandini, Giuseppe Amodio, Fulvio Meloni

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1987
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1987

•  Altri film di Nico D'Alessandria

Trama del film L'imperatore di roma

La Roma degradata che fu già raccontata da Pasolini, periferia squallida di rovine, immondizie, drogati e prostitute, è attraversata da Gerry (G. Sperandini che fa sé stesso), biondo vichingo tossicodipendente e schizofrenico che si proclama imperatore (e camminatore) di una città senza più impero né dignità...

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Voto Visitatori:   8,60 / 10 (10 voti)8,60Grafico
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Voti e commenti su L'imperatore di roma, 10 opinioni inserite

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lampard8  @  15/09/2015 12:58:19
   8½ / 10
Insieme ad amore tossico di Caligari è la pietra miliare del genere. Un must to see, uno spaccato di una Roma disillusa, sporca, per certi versi, apocalittica.
Il film di Caligari è spettacolare ma la forza la fa il collettivo di tossicomani(reali, molti dei quali morti successivamente alle riprese), qui assistiamo ad un soliloquio di Gerry, cowboy urbano tossico e schizofenico, il deus ex machina, il vero demiurgo attorno a cui ruota tutto.
Meraviglia.

addicted  @  08/02/2015 00:48:42
   9 / 10
Visto per caso, senza saperne nulla. Poi sono corso su internet a cercare avidamente notizie. Una sorpresa straordinaria: una perla! Magnifico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/04/2014 12:39:31
   8 / 10
Girovagando in mezzo alle rovine di un impero antico a decadente, il protagonista Gerardo è egli stesso un rudere tra i ruderi umani e non, che no vuole essere redento e non cerca la redenzione attraverso un percorso di reintegrazione, in fondo piccolo borghese. Tra droga, alcool e derelitti come lui non gli manca però la capacità di sognare: il suo girovagare fisico senza una meta precisa diventa negli ultimi stupendi venti minuti un percorso mentale che passa attraverso il desiderio di rifondare la città eterna in cui ci sia spazio per tutti anche per gli ultimissimi della scala sociale. Girato veramente con due soldi, L'imperatore di Roma non è formalmente un film perfetto e si vede, gli spunti da Pasolini sono evidenti (Accattone e Mamma Roma), ma possiede una forza nella sua sincerità, anche se a ben pensarci è difficile stabilire per Sperandini i confini tra il personaggio e la persona reale.

C.Spaulding  @  16/06/2012 18:24:20
   8 / 10
Un viaggio nella Roma degradata tra tossicodipendenti e prostitute. Gerardo Sperandini interpreta se stesso in questa pellicola drammatica e toccante. Un film crudissimo che tocca argomenti scabrosi. Non è un film per tutti ma chi ha apprezzato amore tossico amerà anche questa pellicola. Da vedere.

Gabo Viola  @  10/11/2011 00:07:43
   9½ / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  08/06/2011 11:14:58
   8 / 10
Dove Pasolini, per cause di forza maggiore, aveva lasciato il suo sottoproletariato romano ecco che arriva Nico D'Alessandria a renderci un ritratto crudo, new wave, malinconico e spiazzante della solitudine randagia di Gerry, il nuovo imperatore di Roma.
Una testimonianza di un tempo non lontano, un ritratto di ciò che spesso si finge di non vedere.
Un film spiazzante, disturbante, indimenticabile.
Ottima colonna sonora.

Invia una mail all'autore del commento polamidone  @  13/12/2010 10:52:13
   10 / 10
non ha bisogno di scene crude per essere reale questo film. è romantico e malinconico e per certi versi nichilista senza nessun buonismo o pentimento e senza che il protagonista ricerchi la minima giustificazione per il suo modo di vivere, come un gatto randagio nelle sue interminabili camminate per le strade di roma.
my feet is my only carriage ;)

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pinhead88  @  04/07/2010 23:58:41
   7 / 10
Un'ultimo "fantasma neorealista" laddove Pasolini aveva lasciato e Caligari aveva riproposto.Gerardo Sperandini è il nuovo imperatore di una Roma desolata e degradata con i suoi fantasmi e le sue rovine.l'imperatore di una nuova generazione fatta di anime perdute che non ha più nulla da offrire al resto dell'umanità.nichilismo e pessimismo sono le uniche verità coronate da un bianco e nero intenso e rappresentate da una colonna sonora significativa,ovvero i Tan zero,icona infallibile del movimento new wave e degli anni '80.mai colonna sonora fu più azzeccata nel rappresentare pessimismo,malinconia e una cupa alienazione della vita in una metropoli.tutto ciò vale come l'esistenza di un uomo che ha ripudiato ogni schema e convenzione per vivere come uno dei tanti gatti che abitano i vecchi ruderi della capitale.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Xavier666  @  04/07/2010 19:17:11
   8 / 10
ritratto desolante di gerardo sperandini, tossico senza rimorso e senza coscienza, in una roma stralunata da un chiaroscuro in bianco e nero. Il film è ispiratissimo al mitico Accattone di Pasolini (in una scena Gerry sbanda e cade dalla moto, nello stesso ponte sul lungotevere in cui Accattone muore) ma non ne conserva un briciolo di quella vitalità ed energia, Gerry vaga (e vaga e vaga e vaga...) senza una metà, perso nel suo limbo da tossico, senza un inizio (anzi solo all'inizio si limita a raccontare di essersi bucato la prima volta a 12 anni) senza una fine e senza neanche una presa di coscienza, senza pensare a nient'altro che a rimediare qualche spicciolo per mangiare, alcolizzarsi, fumare e bucarsi. La Divina Provvidenza è presente come in Accattone ma è ridicolizzata in un momento che mi ha fatto sorridere, quando Gerry trova per terra una cannetta non finita ed esclama "Divina Provvidenza!!"
Insieme ad amore tossico, gli ultimi film neorealisti (o iperrealisti) della roma degradata, dei bassifondi, della prostituzione, delle spade...
Cult.

zeliko  @  22/05/2009 14:58:52
   10 / 10
ultimo film neorealista italiano,purtroppo sconosciuto ai più

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