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Ennesimo film di Rollin caratterizzato da un'ottima atmosfera e da un aspetto tecnico piuttosto curato ma abbastanza carente invece per quanto riguarda la trama, sviluppata in modo confuso e parecchio noiosa. Guardabile, ma in giro c'è di meglio.
Da Jean Rollin, specialista del cinema vampiresco, una riflessione romantica sul tema venata da un erotismo piuttosto sottile. Una storia d'amore che affonda le proprie radici nell'infanzia di Frederic, accolto da bambino all'interno di un fatiscente castello e qui accudito durante la notte da un'affascinante ragazza. La foto del luogo riporta a galla ricordi rimossi dai quali il protagonista comincia ad essere tormentato. Esperienza onirica o realtà? Frederic comincia ad indagare, scopre che il luogo esiste realmente ma qualcuno durante una notte da incubo farà di tutto affinché non comprenda dove sia collocato. Rollin esibisce una regia ammirevole nel dare risalto alle ambientazioni, soprattutto lo scenario delle rovine e quello urbano degradato si apprezzano non poco. La messa in scena è quindi di grande impatto, mentre la narrazione pur fiaccata da passaggi non sempre collegati alla perfezione affascina insistendo su tempistiche flemmatiche. A sminuire i pregi della pellicola c'è una recitazione mai all'altezza e un' elaborazione delle scene più movimentate decisamente scarsa, addirittura penosa da quanto innaturale in certi momenti. Il finale è invece ben sviluppato con appassionata quanto originale conclusione a suggellare il passato. "Levres de sang" è meritevole in quanto suggestiva alterazione della classica figura del vampiro, del suo habitat e del suo modo di agire, purtroppo indebolita da magagne quasi dilettantesche di varia natura.
Eccellente regia e atmosfera affascinante in questo film di Rollin ( il primo che vedo), non quadra bene qualcosa nella trama... rendendo il film confusionario e poco chiaro. Nel complesso sufficiente.
Altro buon film da parte di Rollin, che almeno in questo caso frena anche riguardo all'elemento erotico (si possono vedere soltanto piacevoli nudi femminili infatti), seppur sempre presente.
Sempre curatissima la fotografia (poi apprezzabile ai massimi termini grazie agli ottimi DVD disponibili dedicati ai film di Rollin), bravi gli attori (le ragazze poi ritornano in quasi tutti i film del regista francese, son sempre le stesse insomma) nel solito film di Rollin dove vampirismo ed erotismo si amalgamano tra di loro in modo magistrale.
E' però un film più lento di quanto possa sembrare, seppure duri soltanto 80 minuti; non sfocia mai nel noioso comunque.
Rollin, che dirige bene, cita sè stesso tra l'altro (in un autoreferenzialismo alla Martino o alla Schnaas praticamente), mostrando in una scena del film un cinema dove si stanno mostrando delle sequenze del suo La vampire nue.