le onde del destino regia di Lars Von Trier Danimarca, Francia 1996
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le onde del destino (1996)

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locandina del film LE ONDE DEL DESTINO

Titolo Originale: BREAKING THE WAVES

RegiaLars Von Trier

InterpretiStellan Skarsgard, Katrin Cartlidge, Emily Watson, Udo Kier, Adrian Rawlins, Jean-Marc Barr

Durata: h 2.38
NazionalitàDanimarca, Francia 1996
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1996

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Trama del film Le onde del destino

E' la storia di una giovane scozzese e della sua breve felicità coniugale con un operaio che, in seguito a un incidente sul lavoro, rimane paralizzato e impotente. Su richiesta del marito, Bess si cimenta in svariate esperienze erotiche, sempre più degradanti, per raccontargliele. Lei ne muore, lui guarisce.

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Voto Visitatori:   8,30 / 10 (102 voti)8,30Grafico
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Le onde del destino, 102 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  23/02/2007 09:39:21
   9 / 10
Il film più struggente di Von Trier (Dogville ha qlc in più, ma la sua freddezza impedisce di affezionarcisi), ad ogni modo un film che rimane nell'anima.
Una delle più straordinarie figure femminili della storia del cinema recente ci accompagna in un viaggio verso la fede vera e l'amore assoluto, visti come un talento, alla stregua di altre capacità come saper fare bene l'amore, o saper guarire le persone dalla malattia. Le figure di contorno, pur interessanti scompaiono di fronte alla luninosità della protagonista che nella scelta che accompagna la vita di tutti noi tra Essere e Avere sceglie decisamente la prima via, la sola che rende la vita degna di essere vissuta, sfidando persino le convenzioni della comunità in questo suo desiderio di annullamento della sua dignità personale nella speranza di salvare il marito. Alla fine del film ci si dimentica della mancanza di tutto quel contorno fatto di trucco, scenografia, effetti speciali, montaggio complicato, colonna sonora onnipresente (solo pezzi anni 70 che aprono i rispettivi capitoli) che abbelliscono un film come il maquillage abbellisce una donna non particolarmente avvenente, e questo accade proprio perchè questo film è lineare, semplice e puro come la sua indimenticabile protagonista. Splendido.

Divino Stanley  @  14/02/2007 16:55:28
   9 / 10
Per capire al meglio questo film bisogna considerare la conversione religiosa del regista al Cristianesimo, avvenuta subito prima la realizzazione di questo lungometraggio. Uno dei temi principali infatti de "Le onde del destino" è la religione che viene analizzata secondo due diversi punti di vista: quello bigotto e chiuso della comunità e quello più caloroso e personale di Bess. Questo rapporto intimo fra Bess e Dio si concretizza in veri e propri dialoghi in cui Dio utilizza la voce della giovane per comunicarle i propri pensieri. Qualcuno potrà dire che questi dialoghi erano solo un metodo per la giovane di farsi coraggio nei momenti di difficoltà ma perchè allora ogni cosa detta in quei dialoghi si è poi avverata (si noti a tal proposito il ritorno a casa di Ian)? Anche il finale poi è una testimonianza della credenza del regista in Dio. Altro tema fondamentale del film è l'amore di Bess per Ian, un amore profondo e passionale che porterà la giovane a macchiare la sua fede religiosa solamente per far piacere al marito infermo e impotente.
Dal punto di vista stilistico la colonna sonora, sebbene sia firmata da Elton John, David Bowie ed altri grandi artisti, non occupa un ruolo predominante nel film ma si limita a coprire il silenzio delle copertina dei vari capitoli. Anche l' uso della camera è limitato e non è mirato a creare belle inquadrature: si ricerca soltanto l'inquadratura più vera, che risalti al meglio la bravura dell'attore.
Tutto questo discorso poteva essere sintetizzato con una sola parola : capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  05/02/2007 09:42:28
   8½ / 10
Questa storia emozionante e straziante si fa strada tra un mondo composto da moralismi e pura fede, da amore e sacrificio, da miracoli e incomprensione.
Una Emily Watson per la prima volta sul grande schermo che lascia il segno dentro ognuno di noi. Incarna perfettamente Bess, personaggio indimenticabile, giovane donna innamorata a tal punto da sacrificare se stessa; a tal punto prodiga e coraggiosa da non volersi negare la vita felice anelata a costo di macchaire la sua fede col sangue. Bess però non è bigotta come il resto del paese e della sua famiglia ed infatti il suo sacrificio non la condurrà nel cieco inferno bensì tra le onde del mare, che portano messaggi di libertà ed amore da molto lontano.

The Monia 84  @  02/02/2007 21:37:54
   9 / 10
Non è un film sull'Amore, ma sul modo di vivere l'amore di una persona qualsiasi (non importa se questo modo è giusto o sbagliato, se "normale" o "turbato").
Breaking the Waves è un film assoluto di Von Trier, accompagnato da una colonna sonora leggendaria (Elton John, Bowie, Deep Purple) e ambientato in una piccola communità incendiata dall'erotismo incendiario di una giovane scozzese commovente e folle, interpretata da un'attrice straordinaria, allora esordiente.

chiara80  @  19/01/2007 12:48:42
   10 / 10
credevo che un film non potesse mai legare a se significati tanto reali e tanto profondi nel loro essere psichicamente inscindibili dal quotidiano, un quotidiano legato ad un fatalismo visibile solo nell'assurda consapevolezza femminile.
bellissimo, mi porterebbe a rivedere tanta cose dei film da me visti in precedenza sulla vita di coppia.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  18/01/2007 22:00:12
   9 / 10
E’ uno di quei film che lasciano traccia, che non si scordano facilmente. Frullano nella testa per giorni e giorni. Come si fa a dimenticare un personaggio come Bess? Una figura straordinaria, apparentemente debole ma capace di grandi sentimenti, soprattutto di enorme coraggio e forza d’animo. Un personaggio molto umano e allo stesso tempo anche simbolico.
Ciò che la anima è la “fede”, ma una fede tutta personale, un proprio codice morale che la porta ad apparire strana, quasi pazza agli occhi della gente “normale”. Lei stessa ha oggettivato questa sua parte interiore dandogli l’autorità e la voce di “Dio”. E’ il suo modo per farsi coraggio e affrontare le enormi difficoltà imposte dalle sue scelte interiori. Anche se è frenata dai dubbi, dall’influenza del mondo esterno, lei però ci vuole credere ed è pronta a pagare tutte le conseguenze delle sue scelte, fino al sacrificio estremo.
Ciò che la spinge è l’Amore, la dedizione totale. Un amore fatto anche di godimento fisico, di piacere corporeo, necessario quanto l’amore spirituale. Il suo unico errore è quello di avere peccato di egoismo. Ha voluto troppo, tutto per sé. L’unica maniera per riscattare questo errore è quella di dare lo stesso amore anche agli altri. E qui nel film si vuole dimostrare che il mondo non è adatto a questo tipo di amore, non lo capisce, non lo sa ricevere. Eppure per lei è l’unico antidoto alla morte spirituale/fisica. Dare amore, non importa con chi, non importa come. Solo così la vita può continuare. La sua vicenda così alla fine esce dal racconto di qualcosa di specifico per diventare simbolica. E’ questo il senso del “miracoloso” e “soprannaturale” nel film. La rappresentazione che l’amore e la “fede” vincono su tutto.
Nel film ci sono anche altri personaggi notevoli che girano intorno a Bess. Il più importante è Ian, che a me è piaciuto ancora più di Bess. E’ fatto della sua stessa pasta, ma senza essere scisso, senza tante complicazioni. E’ il suo istinto che fa capire a Bess che la vita e l’amore non possono fermarsi. Se lei non lo può fare con lui, lo deve fare con altri. Anche lui è pronto a sacrificarsi per il bene degli altri e pure lui fa il gesto di rinunciare a se stesso per salvare Bess.
La cognata e il dottore rappresentano le persone “razionali”, che agiscono e giudicano limitandosi ai codici abituali e quindi non “credono” o non sono capaci di credere in ciò che le apparenze negano. Subiscono però il fascino di Bess, sono colpiti da questa forza che crede anche nell’impossibile e che può riuscire anche a realizzarlo.
Infine c’è il mondo esterno, le autorità religiose e civili, rappresentate però in maniera troppo chiusa, troppo rigida, quasi cattiva ed è questo l’unico punto debole del film. La tecnica registica privilegia il movimento – la cinepresa non sta mai ferma, le scene si susseguono staccate l’una dall’altra – ma tutto ciò rende il film più realistico. Anche il sentimento e la commozione di certe scene non sono mai esagerati, ma sempre in sintonia con il grande spessore emotivo di questo film.

orazio  @  16/01/2007 01:19:22
   10 / 10
Film struggente e intenso dell'amore di una donna remissiva alle richieste del suo uomo infermo e impotente. Condannata dal bigottismo ottuso dei suoi concittadini finisce per essere il caprio espiatorio di tutti i mali. Von Trier regala momenti di altissima scuola dietro la cinepresa.

suzuki71  @  11/01/2007 13:13:09
   8½ / 10
E' un film magnifico, con prove di recitazione e regia assolutamente positive... sceneggiatura molto ben sviluppata a fotografare diversi temi quali la (sterile e di facciata) religione, la (crudele) provincia, l'amore (assoluto), la dedizione (come una missione), la fede (o la follia?)..... Molto consigliato, abbastanza particolare, poco scontato...

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/01/2007 09.46.42
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lupin 3  @  05/05/2006 19:00:39
   7½ / 10
Stranuccio ma un buon film, peccato che è molto lento e a tratti rischia di diventare noioso, nel complesso godibile!

ds1hm  @  06/04/2006 14:17:49
   9 / 10
Sicuramente uno dei film più complessi che abbia mai avuto modo di vedere sul legame tra due persone. Introspettivo, profondo e così complesso nelle prospettive di un legame amoroso da recedere dalle consuetudini morali e sociali per catapultare i protagonisti nell'abnegazione totale al sentimento e al sacrificio. Girato all'epoca con uno stile che lasciava un pò di amaro in bocca ai cultori della ripresa cinematografica stilisticamente perfetta, dimostratasi poi di ottimo effetto ed efficacia anche per trame più semplici e livelli artistici inferiori a questo film.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  06/02/2006 14:59:24
   9½ / 10
Come suo solito Von Trier giudica e condanna, con l'arroganza e il genio che lo contraddistingue... film che ha nella religione il suo tema principale. Le religione perversa e ottusa che distrugge la vita(quella della comunità degli anziani) e la religione fatta d'amore che dona la vita (Bess la protagonista)

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  27/12/2005 13:35:50
   9½ / 10
Il capolavoro di Von Trier.
Il regista memore degli insegnamenti di Godard distrugge le regole del canone cinematografico per girare una storia la cui essenza può essere compresa solo astraendola dalla violenza e dalla brutalità che circonda la protagonista.
Si sono cercati molti paragoni, ma non è il cinema danese del passato ad influenzare Von Trier bensì quello di Bergman ed il paragone per questa opera regge.
Ottimamente sceneggiata e diretta, ha anche il pregio di aver lanciato due grandissimi attori a livello internazionale.
Soprattutto E. Watson offre un'interpretazione davvero straordinaria.
Il mezzo punto sottratto al 10 è solo per alcuni momenti troppo pesanti, che comunque non rovinano questo grandissimo capolavoro del cinema moderno.

Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  27/11/2005 12:05:04
   8 / 10
E' una storia poetica. D'amore e ingenuità. Di famiglie bigotte e amicizia vera.
E' un film dolce e commovente. Riesce a narrare una storia e insieme una vita intera.
La tecnica di ripresa e i dialoghi sembrano volerti far vivere quella storia. Piu' che un film è davvero come se fossimo li, con loro.
Grandissima fotografia e paesaggi lontani e stupendi, ti portano in un'altra dimensione, quella di un piccolo villaggio bigotto, vicino ad un mare impetuoso e invernale...
Molto coinvolgenti anche i personaggi, dal primo all'ultimo.
Forse puo' risultare leggermente "lento", ma obiettivamente è un gran bel film. Finale che mette i brividi.

Invia una mail all'autore del commento Funeralopolis  @  12/11/2005 13:10:48
   9 / 10
È il capolavoro di Von Trier, più ancora del pur ottimo Dogville, che tuttavia patisce un eccessiva "vis polemica", e una critica dell'americanismo che soffre un po' di qualunquismo. "Le onde del destino" è un film eccelso perché, pur rientrando nel genere melodrammatico, riesce a "santificare" e rendere "soterico" un atto che, non solo nel gretto bigottismo della comunità in cui i protagonisti vivono, ma anche , e soprattutto, secondo il buon senso comune è considerato riprovevole.
Questo film non ha niente a che vedere con maschilismo e fenomeni simili quando parla della storia d'amore tra Bess e Jan. Non è, in questo senso, una critica sociale (lo è, invece, quando stigmatizza l'ipocrisia della comunità teocratica in cui gli amanti vivono). Quel che fa Bess, che si concede per amore ad altri uomini, è, paradossalmente, quanto di più puro e candido ci possa essere, e questo perché si pone in un orizzonte al di là del bene e del male. Questo credo voglia dire Von Trier: la morale è morta, l'Amore non morirà mai.

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/11/2005 23.06.28
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dissolvedgirl  @  09/11/2005 22:00:30
   10 / 10
Eccellente. Von Trier non per niente è uno dei miei registi preferiti.
Correte a vederlo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  23/10/2005 23:44:15
   10 / 10
Film sull' amore vero di una donna che finisce in tragedia a causa di eventi sfortunati e di una cultura comunitaria di paese bigotta e chiusa. La generosità della donna è sorprendente e indimenticabile: soddisfando i desideri sessuali del marito infermo lui trova la forza di migliorare il suo stato di infermità mentre lei và incontro a un mare di guai. Film coraggioso e unico. Credibile l'anti calvinismo di Trier che dà un quadro della presenza religiosa nel paese senza scrupoli di sorta. I preti che augurano l'inferno ai morti ritenuti peccatori è purtroppo una pratica ben presente tutt' oggi in alcune sette religiose non cattoliche.
Grandissimo film le cui emozioni non stanno nello spettacolo ma nella verità delle ingiustizie sociali e religiose spesso avvallate e sostenute con forza da persone deboli, idiote, che non pensano mai alle mostruosità che la normalità a volte racchiude.
Un inno alla forza dell'amore privo di secondi fini.

sisamira  @  07/07/2005 22:59:08
   9 / 10
Triste, drammatico, bello.
Bravi gli interpreti e soprattutto la protagonista, bellissime le musiche e la fotografia.

DonVitoCorleone  @  05/07/2005 17:42:55
   10 / 10
comunque e' geniale sto film.

polbot  @  01/06/2005 09:15:24
   9 / 10
Lars è tanto bravo quanto disturbato.......... ;-)

benzo24  @  19/05/2005 20:43:58
   10 / 10
In questo film si respira la vera essenza del cinema.

nest  @  28/02/2005 10:41:23
   1 / 10
non ho parole, una cacata mostruosa, un pretesto senza senso per un sacrificio senza senso se non il sadismo del regista

vai donna e fai la *****
solo così l'ego del tuo uomo impotente si potrà arrapare e tornare a vivere
se muori ***** tuoi

e la mia adorata cartlidge (chediolabbiaingloria) trascinata nel fango...

6 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2007 10.12.47
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  12/12/2004 00:16:14
   10 / 10
Il film che fa conoscere Von Trier.
Un film assolutamente unico.
Drammatico, spirituale.
Intenso.


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