le malizie di venere (1969)

C'è l'Antonelli ed il suo corpo è veramente un bel vedere. Francamente il resto lascia molte perplessità. Purtroppo tutta la cornice processuale sembra una parodia involontaria di La Verità di Clouzot.

La versione originale del film vide la luce nel 1969 ma fu bocciato dalla censura italiana per le eccessive scabrosita', Dallamano modifica la pellicola e ci riprova di nuovo nel 1973 con i soliti deludenti risultati.
Alla fine riesce a spuntarla alla terza versione, quella del 1975 che aggiunge alla vicenda originale una cornice processuale che purtroppo non giova alla fluidità della storia e la rende più banale.
Ovviamente si abbassa il livello di erotismo (che comunque resta piuttosto alto), risulta un pochino noiosa in alcuni passaggi e riserva un finale che va a perdere in confronto a quello originale.
Una pellicola accomodante, non malvagia ma che perde ovviamente il confronto con la versione originale.
Disponibile il DVD della Cinekult che contiene entrambe le versioni.

Proprio brutto come film, si salva solo la bellezza della Antonelli

il primo film erotico che farei veder a un 12enne,il regista osa pochissimo e talvolta annoia con lunghe sequenze di soft-sesso dove non vien mostrato quasi nulla..certo che la antonelli bionda ha un suo perchè..film infatti consigliato solo ai suoi amanti,trascurabilissimo.

Un Dallamano, che ormai ho bollato come qualitivamente altalenante, molto sottotono qui.

Cinematograficamente questo film non dice poi moltissimo, se lo si prende come erotico poi non si vede poi moltissimo e quindi alla fin fine si salva solo la Antonelli e il suo gran bel corpo.

Discreta la fotografia.

Tranquillamente evitabile.

Only for Laura Antonelli's fans (si, son tra questi!).