Rèmy, cinquant'anni, divorziato, si trova all'ospedale. L'ex moglie Louise, chiama il figlio Sébastien a Londra per convincerlo a tornare a casa in questo momento. Sébastien prima esita, poi parte per Montreal per aiutare la madre e sostenere il padre.
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"E' paradossale, ma solo invecchiando ci attacchiamo alla vita, quando iniziamo a sottrarre: mi restano 20 anni, 15 anni, 10 anni, quando sappiamo che facciamo le cose per l'ultima volta: sto comprando la mia ultima macchina, è l'ultima volta che vedo Genova, Barcellona"
Capolavoro intenso ed imperdibile, intellettuale ma non intellettualoide, efficace ed intelligente nei discorsi, incisivo e mai banale nei tanti temi affrontati, anche solo con una frase. Due generazioni a confronto che incarnano due formae mentis: il socialismo utopistico del padre che si rivela un fallimento e il capitalismo del figlio, che si impone come ideologia dominante nel mondo moderno. Marie-Josee Croze, che già avevo visto ne Lo scafandro e la farfalla, è assolutamente divina. Probabilmente il miglior film sull'eutanasia mai realizzato, nonchè una delle migliori riflessioni filmiche sulla morte.