legittima difesa (1982)

Un film appartenente al filone del cittadino che si ribella dove dramma, noir e poliziesco si fondono. La storia è sempre quella di un uomo in cerca di giustizia che però si scontra contro il lassismo delle forze dell'ordine; viene a contatto con associazioni -magari estremiste- di cittadini stanchi del proliferare indisturbato della criminalità che cercano giustizia a tutti i costi. Per come si protrae la vicenda alla fine risulta chiaro da che parte sta il regista di questo film; tuttavia la storia risulta più complessa di tutto questo mettendoci di mezzo anche intrighi politici ed ordini che vengono dall'alto legando le mani alla polizia ed usando i cittadini come pedine sacrificabili senza lasciare molte speranze ad una redenzione. La riflessione è molta ma c'è anche non poca azione e, per fortuna, nonostante il tenore della trama Serge Leroy non calca molto la mano sulla violenza (già alcune scene sono disturbanti di loro). Bravi tutti gli interpreti con un Christopher Lambert ancora non protagonista ma in un ruolo importante...a dispetto della vhs italiana di questa pellicola che, evidentemente uscita dopo il successo di Higlander, metteva il suo volto in primo piano ed il suono nome a caratteri cubitali come se ci fosse solo lui.