le calde notti di caligola (1977)

Rientra nel novero dei decamerotici che si producevano a profusione a quei tempi, anche se con ambientazione antico romana. Una comicità di bassissima lega, con impercettibili doppi sensi e tette, c.uli e patonze all'aria a volontà. Pure con qualche piccolo cenno di lesbo soft. In poche parole, una ca22ata memorabile.

Eroticaccio dai continui giochi di parole sconci e battutacce sui gay che sembrano scritte dai Prophilax, ma fanno ridere poco. La trama è banale, si capisce come andrà a finire dopo 5 minuti e qualche colpo di noia, tra una nerchiata e l'altra, fa capolino. Ottima la scelta delle attici e caruccia la canzone disco dei titoli che farà da base musicale per tutto il film. Di bellezze al bagno svestite ce ne sono in abbondanza, bensì nella versione che ho visto io le scene hard sono tagliate proprio sul più bello.

Quasi guardabile, soprattutto per le curve di certe attrici; interessante anche lo spunto di un Caligola impotente, anche se poi troppo banalizzato con un attore fuori parte.

Troppa ironia presente, troppo poco erotismo, troppa poca cattiveria.

Perlomeno non è noioso tanto quanto la versione di Mattei, sinora la peggiore tra i 4 Caligola movies italici; ma Brass e D'Amato sono comunque su un altro pianeta.

Montero di lì a poco passerà al porno; tanto meglio.