la zona regia di Rodrigo Plà Spagna, Messico 2007
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la zona (2007)

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locandina del film LA ZONA

Titolo Originale: LA ZONA

RegiaRodrigo Plà

InterpretiDaniel Giménez Cacho, Maribel Verdú, Carlos Bardem, Daniel Tovar, Alan Chávez, Mario Zaragoza, Marina de Tavira

Durata: h 1.37
NazionalitàSpagna, Messico 2007
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2008

•  Altri film di Rodrigo Plà

Trama del film La zona

Alejandro vive nella Zona, un quartiere ricco nel centro di Città del Messico, recintato e protetto da guardie private. Fuori dai confini c'è la miseria più nera. Nel giorno del suo compleanno tre ragazzi delle borgate si introducono in una delle case della Zona. La rapina finisce male, un'anziana resta uccisa, mentre la cameriera riesce a fuggire e ad allertare le guardie che a loro volta irrompono nell'appartamento uccidendo brutalmente due dei rapinatori. Il terzo, Miguel, si mette in salvo, però viene preso da alcuni dei residenti che decidono di non consegnare il ladro alle autorità. Vogliono processarlo a casa di Alejandro durante la festa del suo compleanno.

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Voto Visitatori:   7,60 / 10 (58 voti)7,60Grafico
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Voti e commenti su La zona, 58 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/04/2024 14:26:01
   7 / 10
Interessante pellicola messicana la cui sostanza metaforica si apre a diverse chiavi di lettura.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  22/09/2017 19:18:38
   6½ / 10
film di denuncia , bello ,onesto ,girato bene ,senza buchi di sceneggiatura o grandi carenze interpretative .. un pò lento e stagnate nella parte centrale .
Finale di grande impatto emotivo.

Sbrillo  @  25/05/2015 00:18:18
   8 / 10
film inaspettato, inesorabile, spietato e crudele....
un pugno nello stomaco che difficilmente vi lascerà indifferenti....
piccola perla, da vedere...

TheLory  @  05/01/2015 10:06:42
   6½ / 10
Buon film, interessante e abbastanza originale, ma a tratti rallenta sto pigrone e ti tocca aspettare che riparta. Finale che mozza

7219415  @  16/12/2014 11:46:21
   7 / 10
Oskarsson88  @  16/12/2014 00:44:22
   7 / 10
Triste e molto crudo. 7+

alepr0  @  08/02/2014 00:38:57
   5½ / 10
Non mi è piaciuto granchè. il ritmo è troppo lento per i miei gusti. La trama è buona ed interessante però ci sono troppi dialoghi noiosi a mio avviso.

Krasnodar  @  21/05/2013 14:14:52
   8 / 10
Mi è piaciuto molto . Un bel film drammatico che tratta di una situazione realmente esistente , se vi capita tra le mani non perdetevelo !

Sa Lumiere  @  02/03/2012 17:53:22
   8½ / 10
L ancinante drammone sudamericano
A llucinante l'omicidio del ragazzino

Z ero gli scrupoli di coscienza degli abitanti de La Zona
O ttimi tutti i protagonisti
N egligente l'apparato statale, quasi correo dei ricconi
A ssolutamente da vedere

Podo  @  20/02/2012 19:49:34
   8½ / 10
Vivere nella parte "giusta" della città è un privilegio, spesso ereditato ed ereditario.
Vivere in quella "sbagliata" ti costringe a lottare tutti i giorni e subire ingiustizie e umiliazioni.
Il regista sconosciuto di questo film fornisce un pugno nello stomaco violentissimo per tutti quelli sensibili a questo tema.
Il tema delle classi sociali e delle lotte di qualcuno per mantenere il proprio privilegio e di altri per sopravvivere.
Davvero molto bello.

clint 85  @  28/08/2011 02:29:45
   6½ / 10
Trama con alti e bassi....abbastanza lento all'inizio si rifà con una seconda parte ottima, poi scende di nuovo col finale abbastanza frettoloso e deludente. Buoni spunti, film originale(anche se non troppo...) poteva sicuramente essere curato meglio...

-Uskebasi-  @  06/07/2011 01:53:10
   8 / 10
Incredibile opera prima dello sconosciuto Plà. Un film di una forza mostruosa, realizzato così perfettamente sotto ogni punto di vista da far paura e dare fastidio. Pesonalmente non ricordo molti film con questo impatto, viene voglia di entrare dentro e sfogarsi per quanto schifo c'è nella storia, per quanto negativi siano i personaggi. Tra me e me ho pensato sul serio che se incontrassi semplicemente l'attrice che interpreta la ragazza autorevole dell'assemblea, la massacrerei di botte, anche solo con la rabbia nata dal suo personaggio. La rabbia, è il sentimento che Plà riesce a tirare fuori prepotentemente raccontando un mondo che voglio credere non esista accostandolo alla fantascienza, e allontanando le insistenti voci che dicono di dimostrarmi il contrario. Stupidità e superficialità mascherate da ordine e superiorità; autorità che si abbandonano alla corruzione; umanità e dignità tenute fuori da un muro che fortunatamente non può arginarle per sempre. C'è chi le scoprirà con il sangue come l'anziano distrutto dopo aver ucciso un uomo, chi mettendosi contro la maggioranza, chi invece le perderà dopo aver lottato arrendendosi ad un sistema troppo grande. Alejandro, le scoprirà semplicemente confrontandosi con ciò che gli veniva dipinto come il male, capendo che in realtà è tale e quale a lui. La sua maturazione è improvvisa e così grande, rispetto alla sua patetica comunità, da non poterne più farne parte.
La Zona è un piccolo gioello che rimane nella memoria di chi lo guarda.


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ifry  @  04/03/2011 15:00:03
   8 / 10
non mi dilungo sulla simbologia del film in quanto mi scoccia farlo :D
so solo che la visione del film è stata una gradita sorpresa.

sapevo che era la critica lo aveva acclamato, ma non pensavo di assistere ad un film che mi sono divertito a vedere.
é il termine giusto: divertito!
con tutta la sua drammaticità mi sono incollato allo schermo e me lo sono goduto.
consigliatissimo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  14/01/2011 17:06:59
   8 / 10
Un film agghiacciante, tremendo, duro e fortemente d'impatto. Sembra quasi una trama da film stile "fuga da new york" o qualcosa del genere e invece va oltre questo. Una verità di gran lunga più reale di quanto si creda che mette in mostra l'anarchia, la corruzzione e soprattutto la stupidità umana. Girato in una maniera sublime che a tratti può risultare disturbante riesce comunque ad essere un lavoro che difficilmente si dimentica. Promosso a pieni voti e straconsigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  14/01/2011 14:19:44
   8 / 10
Esiste veramente, la Zona?
Sì, esiste: esiste in ogni dove, è il futuro delle società umane del XXI secolo. Anzi il presente.
Questo è un film di fantascienza. Una distopia. Anzi un'analisi terribile di ciò che esiste già. Da sempre. Sì perché il film è universale; è un'allegoria non intenzionale ma riuscitissima dei rapporti di forza che vigono entro la società umana.

Da una parte privilegi e diritti pretesi, con arroganza, con prepotenza, con supponenza. Con la convinzione che il denaro compra il privilegio, e il privilegio giustifica il denaro. E il diritto discende dalle condizioni di forza stabilite in questo modo.
Dall'altro la sterminata estensione del mondo diseredato, e un gap sociale sempre più marcato, che a nessuno davvero interessa colmare.

La tensione cresce, l'acqua sale, il privilegio intollerabilmente prevale, i diseredato possono a stento contare su una misera sepoltura.
Un film lacerante, perché la prospettiva è quella dell'adolescente figlio di privilegiati, che intuisce l'ingiustizia e la giustizia, e non può opporvisi, solo accettare la propria condizione.

I personaggi sono molteplici, tutti espressione di una diversa sfumatura di umanità, di un diverso grado di coinvolgimento, accettazione o rigetto (mai concreto), di un sistema di rapporti di forza schiacciante.

Aztek  @  04/01/2011 17:52:14
   7½ / 10
Bel film, si lascia seguire molto bene, la sceneggiatura infatti è molto coinvolgente e non annoia mai, buone le interpretazioni dell'intero cast.
Consigliato.

guidox  @  07/12/2010 19:14:27
   7½ / 10
bel film, anche se vive di diversi stereotipi che annullano un qualsivoglia effetto sorpresa.
c'è comunque una crudezza di fondo che rende desta l'attenzione e alcune situazioni sono veramente ben sfruttate nella trama per spedire chiaro il messaggio.
la Zona nel suo essere falsa e vuota di contenuti solo di superficie, mi ha ricordato molto The Truman Show in alcuni punti.
da vedere.

fabrix  @  05/12/2010 15:46:02
   9½ / 10
un film crudo ed onesto, che mette a nudo le realtà più atroci del XXI secolo, in tempo di apparente pace ed apparente prosperità. Film di questo calibro essendo di per se gia rarissimi, sarebbero da proporre obbligatoriamente alla massa più ignorante del pianeta!!

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  20/09/2010 23:15:38
   8½ / 10
La Zona è un film crudo e senza speranza, simbolo dell'attuale società conformista, omologata, lacerata dall'intolleranza, dal bigotto provincialismo, dal pregiudizio e dalla cinica lotta verso il "diverso da sè".
Là dove la casta si chiude a riccio per proteggere pseudovalori di socialità e di vivere comune, soccombono miseramente le coscienze, facendo naugragare ogni barlume di libertà e di giustizia sotto le macerie della corruzione e del finto perbenismo.
L'esito è un attualissimo dramma esistenziale, nel quale l'essere umano viene brutalmente sconfitto in ragione di regole censorie e repressive.
Il tutto è suggellato da un'austera e gelida autarchia, pronta a sopprimere ogni individualità ed ogni anelito di spontaneità, monitorando le coscienze della massa e soggiogandole sotto il gravame di un arido populismo xenofobo.
In un contesto del genere, ogni spiraglio di giustizia e di legalità viene sopraffatto da una cieca ed ignorante caccia all'uomo, ancora una volta per innalzare il vessillo della fittizia e brutale comunità degli stolti.
Splendida sorpresa del cinema latino! Imperdibile per i temi e la realizzazione "verista".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  01/04/2010 14:33:38
   8 / 10
A volte ci capitano epifanie inaspettate, apparizioni quasi divine che non abbiamo atteso o ricercato ma per caso o per fortuna ci si manifestano davanti. La mia epifania non è stato il film La Zona, ma un cliente della videoteca. "Cercati La Zona di Rodrigo Pià da mettere in noleggio. E' molto bello" "Va bene, grazie, ti faccio sapere". 3 giorni dopo l'ho trovato, l'ho visto, l'ho amato (e l'ho inserito in noleggio of course).
Cos'è La Zona del titolo? E' un quartiere di spocchiosi ricconi di Città del Messico protetto e diviso dal resto della città ( i "poracci") da un muro di cinta con tanto di filo spinato e telecamere. Tre ragazzi sbandati approfittando di un incidente al muro, riescono ad entrare. Provano a rapinare una ricca anziana. Bollettino finale: 4 morti; l'anziana, 2 dei ragazzi e una guardia giurata. Manca uno all'appello. E' sicuramente rimasto nella Zona, non può scappare. La polizia di fuori dalla Zona, quella ufficiale, vuole indagare, i ricconi di dentro cercarlo per una vendetta privata. Intanto il (presunto) delinquente si è nascosto nella cantina di Alejandro, ricchissimo figlio proprio del comandante della sicurezza della Zona... . Grande trama, avvincente, ma questo è solo un aspetto. La bellezza del film, oltre a una sceneggiatura perfetta in cui ogni piccolo elemento, una scarpa, una telecamerina, un numero di telefono in un braccio, da insignificante, diventa decisivo, e ad una recitazione più che all'altezza sta nell'atmosfera, nel messaggio, nel significato. Chi sono le vittime? Chi sono i colpevoli? E' giusto vivere in una casta scelta? A mio parere La Zona ci dà l'impressione di essere quasi una miniatura di un regima dittatoriale, dove ogni diverso non è accettato, dove ci sono regole ferree e dove ogni errore o crimine di guerra va occultato al resto del mondo. I residenti non solo buttano nella spazzatura i corpi dei 2 delinquenti uccisi per evitare le indagini della polizia ufficiale, ma anche quelli dell'anziana e della guardia, 2 loro "amici", per poter affermare che non è successo assolutamente NIENTE.Intanto però cercano il rifugiato per una giustizia sommaria...Solo Alejandro sembra capire che quel ragazzo non ha fatto niente, che è entrato quasi per sbaglio, che è, semplicemente, nè più nè meno che come lui, un ragazzino che però, a differenza sua, non ha niente. Proprio per questo scarnificando fino all'osso le 2 sceneggiature La Zona mi sembra paragonabile al Bambino col pigiama a righe. L'amicizia di 2 coetanei in un posto, La Zona o il Lager, dove questa non è permessa. Ragazzi o bambini uguali in tutto e per tutto, divisi contronatura dalle leggi dell' Uomo. Grande opera, grande film, lezione di cinema, lezione di vita.

despise  @  10/02/2010 15:08:36
   7 / 10
Un buon film, l'unica pecca è il ritmo a tratti troppo lento ed un finale inesorabile e senza sussulti. Però tocca nel profondo, è crudo e realistico.
Ottimo per essere un esordio cinematografico.

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kaiser souse  @  24/01/2010 19:06:12
   7½ / 10
Bel film: la storia e' originale e il film la sviluppa bene. Un lavoro che convince dall'inizio, pure gli attori rendono bene nonostante siano sconosciuti (perlomeno a me).
Quando un film poco conosciuto mi sorprende positvamente mi metto subito all'opera per trovarne un'altro da vedere.

gandyovo  @  04/01/2010 20:02:01
   8 / 10
da non perdere.

Febrisio  @  06/12/2009 19:01:19
   7½ / 10
Un film indipendente semplice e tecnicamente non sfigura per nulla. Merita una sicura visione. Mette in mostra l'orrore, a volte quotidiano, di scelte prese per difendere l'attuale stato di quiete e potere conquistato. Toccate tutto all'uomo, ma non quello. O se cosî fosse preparatevi ad un cambiamento nel vostro destino. Il marciume che viene a galla nella coscienza durante il film è un buon motivo per riflettere a ciò che facciamo realmente senza accorgecene. Le immagini finali colpiscono a fondo tutti gli spettatori. Chi è diverso da chi? Chi è il buono e chi il cattivo? Bah... una eterna lotta tra scelte giuste ed egoismo, che come vediamo non è relazionato al un ceto sociale.
Per fortuna Miguel tornerà fuori dalla zona e li potrà continuare la sua vita da povero sì, ma senza mai rimproverarsi una coscienza tanto sporca. Bel film.

Tuonato  @  01/10/2009 00:09:38
   8 / 10
Allucinante rappresentazione della bestialità umana.
Girato perlopiù ne "La zona", complesso residenziale supervigilato alle porte di Città del Messico, il punto di forza di questo film dell'esordiente Plà è sicuramente la solida sceneggiatura tratta dall'omonimo romanzo.
Davvero ottimo.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  04/08/2009 23:59:23
   7½ / 10
Davvero interessante e coinvolgente fino alla fine, non molto pubblicizzato nella sua uscita nelle sale ma resta un buon noleggio per un'ora e mezzo che non vi deluderà.

john_doe  @  17/06/2009 20:20:30
   9 / 10
Film profondo e crudo, che sconvolge e fa riflettere. Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI maxpayne230  @  01/06/2009 15:40:20
   5½ / 10
Mi trovo a dover andare contro corrente riguardo a questo film. Il regista, Plà è decisamente molto convincente con la regia, ma pecca di troppe inquadrature in movimento e dal taglio documentaristico in scene che in realtà dovrebbero essere presentate in maniera diversa, come l'interrogatorio della domestica. Ma la storia mi ha dato veramente sui nervi. Il razzismo è uno dei mali fondamentali di questa società e di film su di esso ne sono stati fatti a iose, giustamente, ma questo La Zona, altro non è che un altro piccolo pezzo che si va ad aggiungere alla massa. Personaggi stereotipati e per cui è difficile sentire empatia, una sceneggiatura ambiziosa ma poco soddisfacente, una errata generalizzazione delle categorie sociali, è un film creato per dividere in due gli spettatori, per creare scompiglio, mostrando quasi una certa ipocrisia di fondo. Temi del genere, molto scottanti, vanno trattati con una certa delicatezza, che in questo film manca.

TheLegend  @  12/05/2009 19:49:34
   7 / 10
Una bella storia che fa riflettere su molti aspetti sociali,in special modo su quello che accade quando piccoli gruppi pensano di avere il potere di controllare gli altri.
Gli argomenti non vengono però sviluppati benissimo e la storia risulta a tratti noiosa.
La polizia sembra possa fare qualcosa ma come al solito è inutile e corrotta.
Un buon film sicuramente,ce ne fossero di così.

ronaldinho80  @  29/03/2009 01:57:36
   9 / 10
mi ha fatto riflettere su un mondo senza un organo come la polizzia.. cosa succederebbe se fossero un ristretto numero di persone a decidere le leggi... fil da vedere!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/03/2009 23:13:40
   8½ / 10
Un film agghiacciante nella sua inesorabilità, senzo uno spiraglio di umanità da parte di alcun personaggio. La Zona, complesso residenziale di un'elite sociale, malgrado la separazione di muri, reti e filo spinato sarà accomunata dalla stessa barbarie sanguinaria a cui pensano di sfuggire: un sottofondo quasi beffardo se ci si pensa bene. Se le favelas sono sinonimo di degrado sociale e morale, la Zona non è tanto lontana da tale definizione.
Plà è bravissimo nel suo rigore a descrivere con accuratezza la perdita progressiva del tessuto sociale di una comunità autogovernata che si è eletta giudice e boia verso gli altri.

LoSpaccone  @  02/03/2009 15:10:15
   7 / 10
Bel film sui temi della giustizia "fai da te" e della difesa dello spazio ("zona") vitale, quindi di come l'uomo (ahimè molto spesso) si faccia prendere dagli istinti regredendo allo stato primitivo. Anche se in parte penalizzato da alcune ingenuità, come una recitazione a tratti da telenovela e un finale un pò troppo frettoloso, è un film che lascia il segno.
Da far vedere a chi nel 2009, vantando una presunta superiorità morale e civile, pensa ancora che la convivenza tra persone e popoli possa essere regolata dalla legge del taglione. Buona opera prima.

antonioba  @  20/02/2009 09:22:19
   6½ / 10
una bella pellicola quella del regista Plà che si focalizza sui contrasti tra chi cerca di infiltrarsi e chi costruisce barriere approfittando della debolezza della legge rivelando l'invalicabilità delle differenze, la soppressione dell'integrazione

gericault  @  19/02/2009 17:51:50
   8 / 10
Ho trovato il film un po' "lento" e solo per questo motivo non ho dato un voto più alto; tuttavia, la trama del film è originale e non scontata, ma soprattutto alla fine del film ci si ritrova a riflettere...pensandoci in un futuro non molto prossimo ci si potrebbe realmente trovare di fronte a fenomeni analoghi.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  16/12/2008 01:36:02
   8 / 10
In tempi attuali di globalizzazione, se la confusione delle lingue e delle razze aumenta in maniera esponenziale sia internamente che esternamente al soggetto e la metafora paterna è assente, appare necessario mettere ordine a questa babele: stabilire aprioristicamente e delimitare concretamente, con gli oggetti, il familiare e l’estraneo, il Bene e il Male.
La zona sconosciuta a angosciosa è dentro, ma al crepuscolo della coscienza non è concepibile, non la si può vedere e deve essere messa nell’Altro, in un nemico da condannare e abbattere.
Ottimo esordio, quasi un trattato sociologico sui meccanismi paranoici che portano alla costruzione dei sistemi dittatoriali, con l'aiuto fondamentali della classe affaristica dominante.

pardossi  @  09/11/2008 23:49:35
   6 / 10
Film strano e nel suo genere unico, a tratti un tantino lento e delirante con una trama improbabile che comunque ti incuriosisce e ti commuove, da vedere con uno spirito giusto.

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marfsime  @  09/10/2008 23:16:09
   7 / 10
Film decisamente interessante che si basa su una sceneggiatura semplice ma di forte impatto emotivo..dove si può spingere la crudeltà umana? Lo scoprirà Alejandro giovane ragazzo che vive nella zona..un quartiere privilegiato di persone benestanti..a seguito di un furto finito male un'anziana donna viene uccisa da tre malviventi..fra cui Miguel (non è lui a commettere l'omicidio) che viene nascosto dallo stesso Alejandro visto che l'intera zona gli sta dando la caccia..una volta scoperto l'ira popolare si scaricherà completamente su Miguel con conseguenze tragiche. Il messaggio che si vuole dare è semplice ma efficace..anche se il film pecca di eccessiva lentezza nella prima parte..mentre nella seconda si fa via via più interessante..rimane un buon film di cui consiglio la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  09/10/2008 10:24:54
   7½ / 10
"La zona" è un quartiere residenziale lussoso situtato all'interno di una città messicana. Diviso dal resto del mondo mediante un muro protetto da filo spinato, controllato da videocamere e guardie, appare in grado di assicurare ai propri abitanti tranquillità e isolamento da povertà e delinquenza. Questo sino a quando una notte, all'interno di esso, sgattaiolano tre delinquentelli che finiranno con lo sconvolgere i delicati ed ipocriti equilibri del luogo.
L'opera prima di Rodrigo Pià analizza alcuni meccanismi sociali che non appaiono per nulla campati per aria o eccessivamente futuristici, il regista utilizza l'arma dell'ipocrisia per sbatterci in faccia un'umanità che anziché progredire si imbarbarisce sempre più attraverso il ritratto amaro di uno spaccato sociale sconvolgente.
La netta divisione tra poveri e ricchi viene evidenziata mettendo in luce come per le classi meno abbienti le possibilità di riscatto si riducano sempre più. Il ritratto di Pià è inclemente e durissimo,un attacco pessimista verso un mondo all'interno del quale giustizia sommaria e corruzione la fanno da padrone, senza poi contare l'annullamento della privacy nel nome della sicurezza che si tramuta in realtà in un maggior controllo. Anche all'interno della zona l'idillio è solo di facciata, case curate, macchinoni lindi, persone sorridenti sono solo lo specchio fasullo di una democrazia fittizia, dove l'individuo non può permettersi un pensiero o una presa di posizione diversa da quella della massa.
Parlando più in generale del film pare onesto sottolineare la presenza di alcune ingenuità, soprattutto riscontrabili nella definizione dei caratteri dei protagonisti e in un'incapacità di trasmettere la giusta tensione in alcune sequenze che avrebbero meritato un approccio ancor più deciso.
In definitiva però ci troviamo davanti ad un buon prodotto, capace di indicare un futuro possibile e ben poco desiderabile, oltre ad uno spaccato umano spaventoso e meschino, regolato da leggi che paiono più vicine a quelle del mondo animale che non a quello degli uomini.

Cliff72  @  07/09/2008 18:29:06
   8 / 10
Film duro, girato in modo asciutto e senza fronzoli, con il grande pregio di avermi fatto riflettere su varie tematiche sociali! Storia cupa e pessimistica che riuscirà a raggiungere l'animo di ogni spettatore.
Finalmente del buon cinema!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  22/08/2008 12:17:54
   8½ / 10
Quanti ne esistono, di registi al mondo capaci di farti volare il capo, di lordare tutta la iettitudine umana, e a questi livelli? Complessivamente non più di 15, ma degni di questa innovazione stilistica e formale, non più di cinque: mi ha ricordato Rodriguez.
Si dice "zona" e sembra di vivere tra Kafka e Ray Bradbury. Cos'è un film di fantascienza? Tutt'altro ma ne conserva lo stridente disagio... veramente occorre una certa tempra per non uscire dal cinema con la voglia di uccidere il primo essere umano (?) che ti capìta a tiro...

- "Che hai detto?"
- "Ho detto: quanti soldi vuoi per toglierti dai c.o.g.l.i.o.n.i?"
- "Più di quanto tu puoi offrire"

"La zona", scrivetelo, tenetelo in mente, registratelo, è il film più sconvolgente dell'anno, e forma - con il barbiere di Burton e il Divo Giulio di Sorrentino (...e i Coen e Shyamalan e Techinè) un perfetto trittico di un'indimenticabile stagione cinematografica.
Poi, razionalmente il cerchio si chiude: sull'agglomerato urbano, splendidamente fotografato, sull'anarchia di una "normalità" che sembra uscita da Stephen King o Landsdale, una "comunidad" di poliziotti corrotti e padri meschini (e uno sbirro, uno solo, schifosamente "quasi" onesto), su ragazzini braccati da ronde che vivono "oltre il muro" (non proprio padano, ma è lecito non illudersi), sulla proprietà e sul furto.
Un film potente vitale distruttivo durissimo: c'è una voglia enorme di alzarsi in piedi ed "entrare" nell'azione del film, solo per fare piazza pulita delle ingiustizie che si vedono.

Davvero, non credo che molti sapranno restituirmi qualcosa di così insolito (perchè è un ben strano film anche per come è girato), doloroso, tenero e al tempo stesso "disturbante".
Unico difetto: la recitazione, spesso un pò troppo enfatica o monocorde.
Mi restera' impresso nella memoria quel "si chiamava Miguel" espiazione e anarchia di un mondo alla deriva.
Non commettete il "crimine" di perdere un film così

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  26/06/2008 16:18:19
   8 / 10
Forse l'umanità sta andando verso questa direzione, è un modello di vita che potrebbe espandersi a macchia d'olio in tutte le parti del mondo, è il dominio dell'odio e della paura, più aumenta la povertà e più chi ha la fortuna di non conoscerla la rimuove o, ancora peggio, la avverte come un pericolo, e quando l'egoismo diventa paranoia l'uomo arriva a calpestare ogni diritto umano.
Molto bella quest'opera prima del giovane regista uruguayano Rodrigo Plà, il luogo dove si svolge la storia del film è un quartiere benestante, chiamato appunto "la zona", situato al centro di Città del Messico, una sorta di enclave governata da ricchi, circondata da alte mura dove la pulizia e l'ordine contrastano nettamente con la miseria che trasuda dalle baracche della favela fuori dal recinto.
I ricchi che vivono dentro rifiutano qualsiasi contatto con i poveri che sopravvivono fuori, ma non c'è soltanto repulsione verso questi poveri derelitti, triste prodotto della povertà, c'è anche il timore, e il timore quando viene ingigantito si trasforma in odio, un odio cieco che cancella la razionalità, la buona educazione e i buoni sentimenti e fa regredire in uno stato primordiale di stupida violenza; chi si sente minacciato diventa cacciatore ed anche un giovane ladruncolo impaurito si trasforma in una minaccia da combattere e possibilmente da eliminare.
Il film è intenso, crudo, a tratti disturbante considerato il messaggio che lancia, le diverse condizioni sociali allontanano sempre di più l'uomo, uno dall'altro, e queste distanze devono essere mantenute dentro un equilibrio che non deve essere spezzato da nessuna causa esterna, altrimenti è la violenza che deve far tornare le cose al proprio posto, non c'è spazio nè per la tolleranza nè per la comprensione, tanto che a seguito di una rapina diventa normale che si scateni una vera e propria caccia all'uomo senza regole. Unico spiraglio di luce in mezzo a tanta follia è il rapporto che si viene a creare tra il ragazzino ladro (l'animale braccato) ed Alejandro, suo coetaneo, figlio di una coppia di benestanti residenti nella zona, molto toccante.
Non siamo nell'oblio totale dei sentimenti.

tshiamo  @  27/05/2008 17:14:36
   8½ / 10
commento un po` politico, in senso lato.

Ho avuto la fortuna d vedere qsto film a Nairobi, da dove leggo, occasionalmente e con sempre maggiore amarezza, tra gli altri anke i siti dei giornali italiani generalisti. Non so se ci siano film necessari, non credo neanke ke guardare film sia necessario. La giustizia e` necessaria. E mi pare interessante qsto termine in qsta pellicola, andarla a cercare li` dentro li` fuori. Ki e` giusto, cosa e` giusto? X` succede qello? All`inizio lo comparavo un po` a “the experiment”: qsta zona pareva qasi un joco d ruolo, una finzione. I 16 anni corrispondono alla maggiore eta` in messico, e Alejandro non la raggiunge nelle 4 mura iperprotette del suo appartamento dove gli viene regalata una telecamera, relegato nelle 4 mura della sua zona iperprotetta da decine d telecamere; la raggiunge qke giorno dopo, qdo x la prima vola da qelle parti una telecamera serve a qcsa, e qdo poi prende la makkina ed esce dalle cinta.

Trai commenti non necessari aggiungete pure il mio, ke promuovo d cuore qsto titolo, diffuso dalla sacher in un Paese in cui la televisione penetra i cervelli, le cui mura sono crollate da tempo, ormai anestetizzati e non + interessati a cercare la verita` magari attraverso la + libera informazione straniera ke parla dell`italia.

niente d nuovo, avete ragione.

lupin 3  @  25/05/2008 17:51:18
   7 / 10
Discreto, ne vale la pena dargli un'occhiata...

graphic09  @  23/05/2008 15:50:18
   7½ / 10
Interessante, bello, forte e crudo; , film che mette in risalto odio, discriminazione, ignoranza, violenza e fatti che purtroppo esistono ancora.
Buon lavoro del regista Rodrigo Plà e di E. Villanueva per la fotografia.

popoviasproni  @  23/05/2008 12:02:09
   7 / 10
Soggetto interessante e attualissimo, testimone di una realtà metropolitana sempre più radicale dove il divario, la distanza, la non-integrazione tra ricchi e poveri porta pregiudizi, intolerranza e violenza.
Personaggi un po' stereotipati ma ben interpretati per questo thriller pseudo-impegnato sviluppato con ritmo e contenuto.

Invia una mail all'autore del commento Malvagio  @  09/05/2008 11:56:51
   6 / 10
in un certo senso la storia non è molto originale, basta vedere "the village" e si riscopre solo una versione rimodernizzata e più reale.
Il film propone l'idea della separazione tra il bene e il male, solamente che il bene è poco presente e sembra di vivere in un mondo fermo ancora al far west.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  05/05/2008 12:15:19
   9 / 10
“La zona” è la storia di un muro che divide e non vuole guardare in faccia la realtà.
L’interesse che muove da sempre l’uomo è la sopravvivenza: lottiamo contro i cambiamenti climatici, contro le malattie, contro tutto ciò che possa pregiudicare i nostri interessi per poter vivere sempre meglio, ma a qualunque costo?
“La zona” parla di questa sopravvivenza e di come l’uomo sia capace di riconoscere l’oggetto che fa vacillare le nostre esistenze con misure drastiche e drammatiche. Il film è la caccia all’uomo in una giungla d’asfalto protetta da fili elettrici in una zona recintata e isolata dal resto della capitale messicana nella quale riescono ad entrare tre adolescenti con l’intenzione di rubare. Oltre la persecuzione al giovane, quello che affiora è la povertà d’animo dei ricchi che si isolano dal mondo reale in bolle di cemento dai contorni spinosi; ma dentro di loro si sviluppano i demoni della demenza contagiati dall’animo bellicoso.
Trasformati in boia, gli abitanti della “Zona” apporteranno il loro granello di sabbia per saziare la loro sete di vendetta.

Cuba  @  05/05/2008 11:23:16
   9 / 10
I miei complimenti al giovane regista...come esordio ha girato una pellicola veramente interessante. Se riuscite andate a vedere questo film...oltre ad essere fatto bene contiene molti messaggi e fa riflettere in modo non banale sulla realtà che viviamo.

Chemako  @  29/04/2008 06:25:24
   7 / 10
Surreale e realissimo allo stesso tempo.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  28/04/2008 12:09:06
   9 / 10
Eccezionale, a mio modo di vedere uno dei migliori film della stagione. Il muro che divide Bene e Male, Ying e Yang, ma cos'è bene e cos'è male? Un film che definirei addirittura avanti con i tempi, è uno dei possibili futuri che ci aspettano.
Metaforico ed estremamente inquietante.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  16/04/2008 11:10:22
   6½ / 10
Film di una semplicità estrema, costruito su una trama anche + semplice. Non è affatto brutto ma non trasmette proprio niente, andando verso un finale che si aspettava fin dall'inizio.
Si vede una volta, non si riguarderà più...

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/08/2008 12.06.13
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alex75  @  16/04/2008 09:32:22
   7½ / 10
Tre ragazzini della favela penetrano nella "zona", quartiere-bunker dove si sono rifugiati i ricchi di Città del Messico, tentando un furto. L'unico sopravvissuto dovrà fare i conti con i residenti spietati, pronti a farsi giustizia da sè e l'incontro con un coetaneo che tenta di aiutarlo non basterà a salvarlo.
Bell'esmpio di cinema civile spietato, senza la pesantezza del film a tesi. Intrattenente come un action movie ma profondo abbastanza per far riflettere sugli abissi tra ricchi e poveri delle metropoli sudamericane e sul conflitto generazionale padri-figli. Bello.

rapture  @  10/04/2008 21:36:44
   7½ / 10
Una comunità di benestanti ottiene uno statuto speciale per isolarsi dal resto del mondo (di assassini e poliziotti incompetenti), a patto di non essere coinvolta in fatti di sangue. Finchè un giorno si apre una breccia in queste mura e il clima viene turbato.
Due motivi per cui una cosa del genere non potrebbe avverarsi:
1) E' esclusa a priori la possibilità che il fatto di sangue nasca dall'interno, altrimenti la zona non avrebbe senso di esistere
2) L'eventualità che avvenga il fatto di sangue praticamente obbliga la comunità a celarlo alla polizia, pena lo scioglimento della zona
Nel complesso un film avvincente, con un cruento quanto inevitabile finale, ottime ambientazioni, diretto e interpretato discretamente.

gide  @  09/04/2008 22:35:42
   6 / 10
prima parte pallosa seconda parte interessante(mette in risalto la crudeltà dell'essere umano)

uecanaia  @  09/04/2008 09:18:25
   8½ / 10
Un'enorme gabbia piena di bestie che sbranano chiunque vi entri.
Angosciante.

giumig  @  08/04/2008 23:39:05
   7½ / 10
Un bel film che fa luce su una realta poco consociuta e sicuramente angosciante. Film molto crudo, con una buona regia e buoni attori. Non è un film mozzafiato, ma si lascia guardare con interese.

suzuki71  @  07/04/2008 16:21:43
   7½ / 10
Ua magnifica opera prima per un film di impatto con una sceneggiatura tutto sommato avvincente, anche se i personaggi sono davvero troppo tradizionalmente e ingenuamente "o cattivi o buoni". Buona fotografia, bravi gli attori, soprattutto l'intuizione di una trama davvero molto orignale, che si presta a riflessioni e meditazioni attualissime sulle differenze di ceto esistenti al mondo. Magnifica la scena della corsa dei ragazzi su un verdissimo prato con lo sfondo delle "favelas" messicane. Forse non particolarmente coinvolgente, resta un film sicuramente consigliato.

flabenu  @  07/04/2008 09:38:38
   9 / 10
Non mi stupisce di essere il primo a votare questo film... non ha avuto la pubblicità che merita, nonostante il regista abbia vinto il Leone d'Oro del futuro a Venezia in quanto votato come migliore opera prima. Suggerisco a tutti di andare a vedere questo bellissimo e crudo film messicano che rappresenta bene sullo schermo la contrapposizione ricchi e poveri e le profonde ingiustizie che governano il nostro mondo. Le differenze tra ricchi e poveri in questi ultimi decenni si è acuita e per alcuni, anche da noi in Europa (vedi Padova), erigere un muro per separarsi dal resto del mondo e chiudere gli occhi sulla miseria circostante è sembrata la migliore delle soluzioni.
Ma non sempre ottiene gli effetti desiderati.
Non fa altro che aumentare la rabbia di chi è fuori da quel muro e fa vivere
nell'angoscia, quasi claustrofobica da carcere, chi invece si chiude all'interno.
Insomma un film avvincente e che fa riflettere. Non se ne può rimanere indefferenti.

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Ultima risposta 04/01/2010 22.28.08
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