la vita e' un miracolo regia di Emir Kusturica Jugoslavia, Francia 2004
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la vita e' un miracolo (2004)

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locandina del film LA VITA E' UN MIRACOLO

Titolo Originale: KAD JE ZIVOT BIO CUDO

RegiaEmir Kusturica

InterpretiSlavko Stimac, Vesna Trivalic, Natasa Solak, Vuc Kostic, Aleksandar Bercek, Davor Janjic, Mirjana Karanovic, Nikola Kojo

Durata: h 2.35
NazionalitàJugoslavia, Francia 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2005

•  Altri film di Emir Kusturica

•  Link al sito di LA VITA E' UN MIRACOLO

Trama del film La vita e' un miracolo

Bosnia 1992, la tranquilla vita di Luka, ingegnere di Belgrado, incaricato della costruzuione di una ferrovia in un piccolo villaggio dell'entroterra, è sconvolta dall'arrivo della guerra: sua moglie fugge con un musicista e suo figlio parte per il fronte...

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Voto Visitatori:   7,45 / 10 (62 voti)7,45Grafico
Miglior film dell’Unione Europea
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
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Voti e commenti su La vita e' un miracolo, 62 opinioni inserite

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Filman  @  07/03/2024 10:08:50
   7½ / 10
KAD JE ZIVOT BIO CUDO (La Vita è un Miracolo) non rappresenta una novità nella carriera di Emir Kusturica: ricordi di guerra trasformati in sensazioni oniriche, vissute in maniera leggera e allegra. La cosa fondamentale è che anche per lo spettatore non cambi nulla se è la prima o l'ennesima esperienza gioiosa e liberatoria a cui assiste.

stratoZ  @  27/11/2023 15:22:50
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Gran bel film di Kusturica che fa ancora centro dopo la parentesi più sgangherata e giocosa di "Gatto nero, gatto bianco" tornando a tematiche ben più toccanti quanto potenzialmente seriose, questo "La vita è un miracolo" le tratta con una delicatezza e una leggiadria incredibili, capaci di scaldare il cuore.

L'incipit è molto simile a quello di buona parte dei suoi film, siamo in un tranquillo posto di campagna dove vivono le popolazioni della ex Jugoslavia, vengono introdotti una serie di personaggi strampalati e picareschi a cui è abbastanza facile affezionarsi, ma il focus è sulla famigliola piena di passioni e sogni, da Luka ingegnere appassionato col suo modellino della ferrovia al figliolo Milos che sogna di fare il calciatore, questi desideri di gloria verranno presto soppressi dall'incombere della guerra, niente più partite di calcio, niente più ferrovia, soltanto il pericolo di morte dovuto alle bombe che sembrano essere sempre più vicine.
Anche nel dramma così duro Kusturica riesce a mantenere uno stile leggiadro, che vola sopra i problemi e da ancora una rappresentazione ottimistica della vita, nonostante le turbe di Luka e i suoi pensieri suicidi, splendido il dialogo col sergente in cui Luka minaccia il suicidio e il militare gli risponde che sarebbe troppo facile morire, per poi parlare del fratello anch'esso dato per disperso in guerra, una scena particolarmente toccante in cui cade anche la maschera da duro di un pezzo grosso dell'esercito.

Poi lo sviluppo narrativo includerà anche la parte più sentimentale, con la storia d'amore tra Luka e Sabaham, che rappresenta l'amore incondizionato e libero da vincoli e barriere tra due persone le cui popolazioni sono in guerra, anche qui in realtà non parliamo di una scelta narrativa originalissima ma Kusturica è strepitoso nel farla passare con tanta leggerezza evitando sentimentalismi eccessivi e patetismi, alcune scene sono proprio tenere.

In definitiva è un'opera commovente che riesce a toccare i punti giusti, un ulteriore conferma del talento registico del regista che va a segno ancora una volta.

Goldust  @  25/06/2013 12:27:28
   7 / 10
L'amore universale, quello che non conosce barriere, nel rutilante e caotico mondo di Kusturica. Tra feste, botti, personaggi stravaganti e animali in ogni dove si arriva a fine visione davvero esausti; ma qualcosa resta nel cuore: la voglia di vivere, come se non ci fosse un domani, dei protagonisti; la travolgente musica balcanica, sempre in primo piano; l'ormai rodato gusto del racconto del regista, che spazia dal concreto all'onirico. Troppo lungo comunque.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/05/2011 16:18:08
   8 / 10
Per una volta un film di Kusturica fa scalpore per la mancanza di premi,cosa strana per un regista giustamente imbottito di palme d'oro e leoni d'argento in una carriera strepitosa.
Molti hanno visto in questa pellicola l'inizio di una fase in calando del cinema di Kusturica,qualche critico ha addirittura detto era finito,ovviamente una castroneria gigantesca perché,anche se non al livello di molti lavori precedenti,La Vita è un Miracolo è un tipo di cinema scoppiettante e a tratti magico nel vero senso della parola,capace di rapirti mente e occhi per due ore e mezza senza annoiare grazie al solito gusto per lo strabordante che caratterizza il regista da tutta una carriera.
Anche se c'è da dire che Kusturica in questo caso non sempre risulta perfetto: sembra essere arrivata una sorta di svolta nella sua carriera perché la storia che racconta è tanto leggera da risultare "troppo" leggera,per quanto fortemente emozionante a tratti. Anche i tipici personaggi passionali risultano un tantino più razionali in alcune scelte ma alla fin fine sono sempre i soliti uomini guidati dalle loro passioni fino ad impazzirne in qualche caso.

Però come non innamorarsi di una storia sognante anche se così radicata nella tragedia nel reale? Viene citato Romeo e Giulietta spesso ma qui non si tratta di famiglie con vecchi dissapori a negare l'unione tra due innamorati bensì una guerra che riempie lo schermo anche se spesso sullo sfondo,sempre minacciosa con le bombe e i fortissimi rumori a turbare la tranquillità della casa di Luka,o il pensiero costante ad un figlio sotto le armi. Meglio ancora se poi si arriva ad un messaggio di tolleranza e di positività che già dal titolo è di una semplicità unica,ma tutt'altro che banale.

Inutile dilungarsi oltre: grandissimo cinema strabordante gioia e fantasia,se si è fan di Kusturica difficile rimanere delusi,meglio ancora se non lo si conosce perché è un'occasione in più per vedere quello che per il sottoscritto è l'unico tra i suoi lavori a metà tra i più belli e i "normali" (che sono due o tre,per inciso).
Emozionante il finale,ennesima nota di merito per il regista che riesce a trovare un senso di positività per la vita e il futuro come non mai in precedenza dopo aver raccontato una storia che,spogliata delle componenti grottesche,divertenti e leggere risulta in verità terribile come solo la guerra sa essere.
Banalità da dire ma tant'è: la vita è importantissima,perché sprecarla in odi insensati? Kusturica,con genialità e fantasia,dice il messaggio più vecchio e scontato del mondo ma a quanto pare proprio perché non viene recepito bisogna continuare a dirlo più e più volte: l'inno anarchico del suo cinema libero che proclama libertà non ha bisogno di cambiare,né di evolversi come vorrebbero alcuni critici. Kusturica va benissimo così,grazie.

7HateHeaven  @  10/02/2011 23:27:11
   7 / 10
Adoro Kusturica, e mi aspettavo molto di più, solo in certi momenti raggiunge gli apici di "Underground" o "Gatto nero gatto bianco". Proprio il filo conduttore è troppo debole, verso il finale la trama si perde, troppo stentata, nebulosa, non si capisce dove vada a parare. Questo è il difetto principale, sempre facendo confronti, in Underground il finale è un cerchio che si chiude, qua è una strada che si interrompe d'improvviso.
Rimane un gran bel film, e i personaggi son sempre mitici, ma non merita certo l'eccellenza.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:29:48
   7 / 10
Xavier666  @  10/04/2010 02:25:00
   7 / 10
Ennesimo grido di kusturiça contro la stupidità della guerra, la sua arma è la poesia, i rumori forti , letti pieni di amore che volano lontano dagli scenari nefasti dell'odio, asini che piangono sui binari di un treno. Lei Sabaha, musulmana, lui cristiano, divisi dalla guerra uniti da una passione travolgente e commovente. Film discreto anche se non all'altezza dei capolavori Gatto nero Gatto bianco e l'inarrivabile Underground.

gandyovo  @  04/01/2010 19:53:08
   7 / 10
bello, ma inferiori ad altri lavori di kusturica

balamos  @  01/02/2009 06:17:58
   8 / 10
Grandissimo kusturica, non mi ha deluso nemmeno in questa prova, inizialmente il film parte in sordina per poi al solito salire in un crescendo emozionante.
Grandissimi come sempre gli attori e le musiche che accompagnano immancabilmente il film.
Consigliato consigliato consigliato

tabularasa  @  28/09/2008 19:52:45
   7½ / 10
bellissimo,con punte di lacrime agli occhi per le risate.è il primo film che vedo del regista e subito mi viene la curiosità di vederne degli altri.poi anche gli animali sembre da co-protagonisti seppur appaiono come sfondo della storia

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/05/2008 20:42:31
   7 / 10
film frizzante ricco di humor dove non mancano sequenze drammatiche...con questo soggetto e visto che il regista sa bene l'argomento,mi aspettavo un po piu di dramma...comunque le due ore e passa vanno via che è un piacere...regia dinamica!
altro punto negativo è l'assenza totale di colpi di scena...

everyray  @  20/12/2007 11:34:50
   4½ / 10
non ho voluto essere troppo cattivo,ma questo film non mi ha entusiasmato per nulla (non sono un amante dei film di Kusturica) e pensare che sono anche riuscito a vederlo tutto....

Beefheart  @  19/02/2007 10:13:09
   7 / 10
Commedia tipicamente grottesca e visionaria che forse rispetto alle precedenti fatiche di Kusturica ha perso un po di spessore, ma che, al solito, tende a "profanare" la gravosità dei temi drammatici toccati (come la guerra), con spunti ironici e fantasiosi accompagnati dall'immancabile musica balcanica scandita da forsennati ritmi di fiati, percussioni e balli scomposti. Gli improbabili protagonisti, caratteristicamente bizzarri, dediti alla baldoria, all'alcool, alle armi, alle donne ed al vizio in generale, aderiscono perfettamente al canone dei loro "kusturicani" predecessori. Essi divertono, stupiscono e contrariano lo spettatore, che alla fine non può che partecipare alla vicenda coltivando più o meno giustificabili simpatie nei loro confronti. La location ed il contesto in cui si svolgono i fatti sono sufficientemente originali e particolari da conferire una giusta suggestività alla vicenda. Molte scene girate all'aperto conferiscono ariosità ed ottimismo. Insomma, rispetto alle più famose opere del regista non mancherebbe nulla se non una recitazione meno convincente da parte di alcuni protagonisti, una pellicola "eccessivamente pulita" che astrae un po troppo dal senso di realtà e forse un briciolo di autocompiacimento di troppo. Nel complesso comunque meritevole.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  09/06/2006 12:24:19
   6 / 10
Sono da sempre una grandissima fan di Kusturica, ma questo film mi ha deluso a tal punto quando lo vidi che solo a distanza di un anno trovo il coraggio di commentarlo.
Anche qui vengono rispettati in pieno tutti i clichè balcanici a cui il regista ci ha abituati, i personaggi ci vengono presentati in una sarabanda continua e per la prima mezz'ora è davvero divvicile riuscire a capire su chi si focalizzare la narrazione del regista.
Piani d'ambientazione e accenni caratteriali in questo circo zingaresco, ci portano verso una storia di ostaggi e triste ottimismo, ma mentre sullo schermo non è che un roteare di gatti, canzoni, uova fresche e imbroglioni slavi... i letto prendono il volo ma quello che davvero non decolla mai è la storia.

Forse è tutta colpa del meccanismo dell'abituazione, e troppo siamo stati esposti alla poetica strampalata e debordante del regista balcanico, ma questo film proprio non è riuscito a coinvolgermi malgrado l'elemento romantico inserito nella trama. Troppo frammentario e troppo stereotipato per certi versi.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  27/03/2006 14:52:28
   8 / 10
Film pieno di vitalità, a tratti geniale la scena degli orsi e dell'asino su tutte, ma Kusturica non riesce a convincere fino in fondo. Certe volte il film ti lascia la sensazione di non essere altro che un compitino svolto bene.

KANE  @  25/03/2006 01:19:22
   9 / 10
film sull'amore , sulla stupidità della guerra, sulle mille possibilità che può dare la vita!
tutto con lo stile gitano e folk del grade kusturica!!
attori bravi e simpatici, con i tratti propri del mondo slavo, con passioni e psicosi di un mondo forse lontano dalla realtà.
il film è dolce e divertente, con l'amino semplice,buono e favolistico, come quello di un bambino...insomma una "favola" sulla vita!! come sempre un grande film di emir kusturica!

sarom2  @  24/01/2006 12:48:49
   10 / 10
Meraviglioso!!!Uno di quei pochi film che nella mia vita è riuscito a farmi emozionare.Alterna momenti di finezza e delicatezza a momenti di sfrenata follia tipici dei film di kusturica...forse il piu bello dei film del regista-musicista!!!

Marmot  @  23/12/2005 14:22:34
   3 / 10
Insopportabile; non l'ho neanche visto fino in fondo, da tanto era intollerabile, e mi consolo nel leggere lo stesso commento anche da parte di altri...

Brohymn  @  09/11/2005 00:21:29
   9 / 10
Un'altro bellissimo film di Kusturica.
Una via di mezzo tra Underground e gatto nero gatto bianco molto ben riuscita.
Pellicola visionaria, emozionante e tragicomica come solo lui sa fare. Ottimo anche lo spessore dei personaggi (anche se non è ai livelli dei film precedenti...) .
Inoltre questo film ha una fotografia veramente suggestiva.

Se vi piace Kosturica, non potete prerdervi questo film!!!

Sanachan  @  14/07/2005 15:31:58
   9 / 10
Bellissimo davvero!Quanta gioia,colore,musica...un'esplosione di positività!
Menzione speciale per tutti gli animali,tutti meravigliosi protagonisti insieme agli uomini,su tutti la coccolosissima cagnetta che mai si stacca dai protagonisti.
Nonostante la durata non ci si annoia mai,rapiti come si è dal miscuglio di emozioni continue,si ride e ci si commuove allo stesso tempo.
Sicuramente da vedere.

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2005 13.35.34
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  27/06/2005 01:03:40
   8 / 10
Sulla scia dei suoi precedenti, Kusturica ci regala un altro allegro e giocoso inno alla vita, dove la guerra fa da sfondo quasi accidentale alle vicende di una comunità di personaggi strambi, grotteschi e mutevoli.
E' straordinario il modo in cui il regista riesce a coinvolgerci nella storia, tenendoci avvinti per due ore e mezza senza mai stancarci lasciandoci, alla fine della proiezione, il sorriso e il ricordo di un bestiario umano e animale davvero singolare.
Menzione speciale per il gatto, assolutamente meraviglioso.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  02/06/2005 18:04:14
   3 / 10
Raramente lascio un film a metà ma qui la prima ora abbondante risulta noiosa, senza senso e assolutamente inguardabile! Un'accozzaglia di situazioni oggettivamente brutte da vedersi....

neblan  @  15/05/2005 08:42:59
   6 / 10
Non é un film facile da capire. Ho perso l'interesse mentre lo vedevo.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  13/05/2005 20:07:46
   6 / 10
Che l'asino sia l'ultimo baluardo di coscienza critica della Jugoslavia unita? Forse è questo il senso ultimo del film.

Lady Morgana  @  13/05/2005 19:00:17
   6 / 10
Decisamente troppo lungo. Gli attori migliori sono stati Milica -l'asina innamorata- il cane (veramente troppo bello), e il piccolo gatto (scena migliore l'attentato al piccione morto). Per il resto Kusturica si ripete troppo, non sono completamente d'accordo sulla sua re-visione della guerra... non ho trovato questo film drammatico, ma divertente, e su certe cose per scherzare ci vuole arte. Ha delle immagini stupende, ma guardando i personaggi mi viene da dire: "Ma sono veramente così stupidi?"
Spero che vengano fuori nuovi registi balcanici a regalarci emozioni, dopo Underground nulla sarà più all'altezza di Kusturica.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/05/2005 19.03.57
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Aragorn  @  26/04/2005 12:56:17
   5 / 10
pienamente d'accordo con Marco che mi precede!
e secondo me non arriva a 6, specie per la prima parte veramente inutile.

Invia una mail all'autore del commento MarcoB74  @  18/04/2005 09:28:55
   6 / 10
Una grande spirale alticcia di immagini stupende nelle quali interagiscono personaggi circensi che si muovano a ritmo di sparatorie e musiche balcaniche cavalcando voli pindarici caledoscopici che vanno da galline che corrono sui binari, a letti volanti, gatti marmallatofili. Una rappresentazione gioiosa di personaggi che non si danno mai per vinti che nelle peggiori disgrazie riescono sempre ad alzare la testa e a sollevare la bottiglia per il brindisi.
I paesaggi bosniaci sono veramente incantevoli ed il film è girato con una perizia stilistica davvero notevole.
Purtroppo a lunga andare tutto ciò risulta un pò stancante fino a quasi diventare un must quasi forzato, a mio avviso Kusturica perde un pò il filo del discorso e ciò oscura la meravigliosa luce che avrebbe potuto avere il film.
Mi trovo in difficoltà a dare un voto a questo film che però non raggiunge il sette.
Lo consiglio per chi cerca un pò di serenità e sopratutto agli amanti della bucolicità!;-)






durito  @  14/04/2005 14:42:29
   7 / 10
A me il film è piaciuto e lo consiglio.
Dopo la prima mezzora ho iniziato a pensare che Kusturiza questa volta è stato ripetitivo, ma poi il film si è risollevato e mi ha coinvolto.
Il regista per la realizzazione del suo nuovo film arruola, tra gli altri interpreti, il figlio, il cantante del suo gruppo ( grande! con quella faccia non ha neppure bisogno di proferir parola), una coprotagonista bella e fresca e tra le comparse un folto numero di animali: un mulo, un cane, un gatto, un orso, galline e oche a non finire. Bravissima anche l' attrice nel ruolo della moglie schizofrenica.
La storia vede sullo sfondo la guerra nei balcani, e mostra come questa cambi, fino sconvolgere, la vita di una comunità montana.
Al centro della storia c'è un padre di famiglia che viene abbandonato dalla moglie, vede partire il figlio per il fronte e s' innamora di una bella fanciulla...
L' amore nato sotto i bombardamenti costituirà per il protagonista l' occasione per superare di slancio le avversità.
Probabilmente non si tratta del film migliore di Kusturica, ma l'ho trovato piacevole e divertente, forse un po troppo rumoroso e confusionario ( ma questo è tipico dei suoi film). Alcune trovate sono davvero belle: vedi i due protagonisti sul letto che volano sopra i boschi e quelle che ritraggono gli animali in loro tipici comportamenti.
Belle le musiche, come al solito.
Emerge nel film la passione del regista per il calcio, mi ricordo quando qualche anno fa Kusturica suonò a Genova con la No Smoking Orchestra, in quell' occasione Emir salì sul palco con la maglia del Genoa. Grande Emir!

nerio  @  11/04/2005 19:47:31
   5 / 10
bah...
illuso e poi deluso...
e dire che ieri sera sono corso fino a Candelo (Biella) che non è proprio vicino a casa mia (45km) ma era l''unico cinema nella vicinanza che proiettasse ancora il film, ci tenevo a vederlo anche per i giudizi incoraggianti e l''idea di gustarmi qualcosa di veramente forte...ma che delusione!!!
Non che non ci fosse adrelina, anzi, ce n''era fin troppa, la sensazione di eccessiva abbandanza era come quella di chi partecipa a tre banchetti di matrimono quasi in contemporanea mangiando di tutto, pere,arrosti, creme, spumanti e patate e alla fine non sai più nemmeno il gusto che ti resta in bocca...
Avevo amato Kusturica in "papà è in viaggio d''affari" , poi nei pur grandi "il tempo dei gitani" e "underground" le iperbole grottesche cominciavano a avanzare ma ancora non soffocavano la storia, anzi, a volte l''arrichivano (e a volte l''appesantivano), ma ora qui sembra che abbia sbragato pesantemente... io vedo ciò che chiamo errori di confusione abbondare clamorosamente... e che caspita, inizi il film mulinando scene grottesce e tragicomiche nel tuo consolidato stile, e va benissimo, per carità, ma se ci racconti di un postino che balla fra le oche, un ingegnere che con la macchina di batman si eleva sui binari, dei giovani che si sparano in testa per allegria allora ci sta bene anche un orso in una casa che fa il bagnetto.. tu invece ci "dici" che li ci dobbiamo stupire, perchè se ci hai detto il contrario fin ora?
Ma perchè? Sei tu che ci hai fatto entrare in un certo clima...
Iniziamo bene..
(apro una parantesi, io penso che ad un certo punto certi registi, non tutti, si sentano appagati e non curino più i loro film come una volta...)
...e si continua sulla giostra impazzita con cantanti, pisciate, treni papere e via delirando in un crescendo rossiniano che stritola la storia, la macina con l''incalzare di personaggi sempre più esaltati, sconclusionati, frenetici, ma ormai anche la trama è sconclusionata e frenetica, anzi, è solo un pretesto per farci vedere il circo Togni, poche battute buttate qua e là e noi sicuramente capiamo tutto ,oohh.. si, certo..come facciamo a capire che l''omicidio del presidente è perchè si vuole fare libero contrabbando, come facciamo a capirlo? tutto è inserito mentre si continua a suonare e sbraitare e cadere in un caravanserraglio vertiginoso che non risparmia nessuno ...a proposito di cadere, dovrebbero far ridere le scene dove la mamma cade mentre canta l''operetta, ma quanti cadono?, i musicisti, il tenore, la mamma una volta intanto arriva il telo dal cielo, e poi il treno e la mamma ricade ..e che cazz.. quel casino non faceva altro che depotenziare le scene, infatti pochi ridevano
Sembra ruotare il timone nella seconda parte quando cresce la storia d''amore, però anche qua, amici miei, che pressapochismo... al confronto per "un pugno di million dollar" sembra la coerenza in persona... attenzione però, non critico la composizione del quadro scenico, quello è indubbiamente straordinario, ma se non c''è un forte filo narrativo si rischia di fare tante belle cartoline, no? E sebbene il film abbia una sua vicenda (la solita ottusità dei giornalisti, l''amore per la prorpia terra, la forza della vita senza barriere quando nasce il piccolo con l''aiuto dell''infermiera nemica, oltreche la loro storia d''amore) questa vicenda resta sempre sotto traccia, si fa fatica ad individuarla pestata e sminuzzata dalla voglia di stupire con gli effetti speciaslavi.
Dicevamo della storia d''amore, ben cresce quando le bombe li uniscono invece di dividerli ma poi iniziano le incongruenze per soddisfare le solite capriole, lasciamo perdere il fatto che uno non voglia più sentire parlare di una donna e poi lasci in giro tutti i suoi vestiti come traccia, questo può rientrare sempre nelle licenze acrobazie visonarie, ok, ma quando arriva la moglie? L''amante scappa e lui, innamorato folle,...va a legare la moglie al letto?? Ma dai... poi la insegue lungo un folgorante paesaggio innevato, ma tanta neve, e mentre corre d''improvviso, oplà, solo prati d''erba e lei a contare le traversine, m''ama, non m''ama. Ma se vale tutto allora si deve rivalutare swarzenegher, al di là dello spessore del messaggio anche la il bene trionfa e chi se frega della coerenza.
E ce ne sono... chi sono i soldati che sparano alla gamba della giovane donna? I nemici? (quali, mussulmani, bosniaci, cileni?) o gli amici, mi pare che lo conoscano mentre gli gridano che non si piscia nel Gange. E poi dove spariscono? Come fa uno a scappare con una donna a spalla... ma quante minchiate ci sono, meglio che mi fermi, di superficialità in faciloneria non finirei più..

L''ultima *******, nel finale il protagonista decide di farla finita, si aggrappa ben bene al binario, è decisissimo a morire, poi la mula lo salva e un secondo dopo è felicissimo di vivere...evviva la vita di questo film , sta su con lo sputo ma molti pensano che sia arte, quello si è il vero miracolo...
Un saluto a tutti amici cinefili
Nerio






26 risposte al commento
Ultima risposta 13/05/2005 20.05.16
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Marlboro Man  @  07/04/2005 20:39:04
   7 / 10
Devo dire che Kusturica............. amato o odiato, rimane sempre sconvolgente. Un film da vedere, e non è poco.


gabcam  @  07/04/2005 19:18:17
   4 / 10
Film particolare, regia particolare, trama particolare.
Tratta del tema della guerra in maniera grottesca - così tanto che talvolta il film diventa pesante per le numerosi gag e clownerie peraltro montate con tempi non propri. Il regista ha un modo di fare tutto suo, credo che questa sua unicità posso non essere apprezzata, come non l'ho apprezzata io.
Sono presenti attimi di poesia, ma inseriti in un contesto comico che lascia l'amaro in bocca.


Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  04/04/2005 09:58:57
   6 / 10
Il film meno bello di Kusturica insieme a Arizona Dream che cmq mi era piaciuto di più. Il problema di molti registi anche bravissimi è di non riuscire a rinnovarsi e a cambiare. (D'altronde solo Welles e Kubrik tra quelli che conosco vi sono riusciti in pieno). Kusturica ormai da tempo ci presenta delle situazioni bizzarre e confuse e dei personaggi imbranati e cinici che lui sa descrivere con un brio e una energia innarrivabili, ma rispetto al suo capolavoro Gatto nero..... di novità non ce ne sono. Per il resto la solita filosofia felliniana del "volemose tutti bene" è commovente, ma nel contesto balcanico, assai poco credibile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  31/03/2005 01:13:52
   6 / 10
A che servono i voti? Forse ha ragione Canova. Potrei suggerirlo a kappa e confessargli che - in fondo - con Kusturika non perderei tempo, essendo alcuni suoi film sempre magnificamente in bilico tra magnificenza e prolissità Beh non mi faccio condizionare dagli altri, e da qualche parte devo aver pur sentito "non è niente, è la guerra..." - frase terribile ed eloquente al tempo stesso - altrimenti non rischierei di controbattere per un film che ho amato nella stessa misura in cui talvolta mi ha infastidito, ma è un concetto che lascia il tempo che trova, e per questo anche per questo "La vita è un miracolo" puo' valere 2 o 10 allo stesso tempo.
E' il suo cinema, e si riconosce, oserei dire fin troppo: vagamente zoofiliaco, o trimalcioniano, un'Arte (meno frammentario del solito, questo lo riconosco) che erige a Senso Ludico della vita la caciara, mettendo in contraddizione un'immensa vitalità o il bisogno di morire, gli istinti bestiali degli uomini e quelli - geologicamente indotti - del desiderio e degli affetti
L'idealismo sconfitto dalle viscere dell'odio, dove si muore e uccide per ragioni forse irrilevanti (è la guerra, non è niente) il tutto ovviamente attraverso i toni enfatici e sopra le righe di un'autore che magari è sempre uguale a se stesso, ma a cui non potrei non riconoscere la capacità indubbia di filtrare il suo marchio di fabbrica producendo furti qua e là. Certo deve aver visto e amato infinite volte "il generale" di Buster Keaton (anch'io oh sì anch'io) cui l'omaggio accorato mi spinge a un'entusiasmante, estasiato 10 Eppoi confesso che in fondo tutta la prima parte, almeno fino al "nemico" che salta in aria mentre si masturba in una hard-line improvvisata, è davvero deliziosa: un delirio di feste e improbabili partite di football, orchestre di spari e coprofagismo culinario, riesco persino a trovare irriverente la lucida follia della moglie di Luka anche se a tratti rasenta la caricatura... La scena migliore è anche la più emblematica: un uomo muore esala il suo ultimo respiro suonando la tromba, sangue e romanticismo. Per riflessi, l'ottica di kusturika, più che al nostro Fellini, ricorda Tornatore: l'esigenza di nobilizzare ogni cosa, di metaforizzare in una visione "sacra" e indivisibile la famiglia, la vita, la morte, l'amicizia, la musica, la gioia e il dolore. E' anche per questo che non sempre tutto cio' mi convince: riconosco la necessità di un distacco, come dire, formale. Eppure colgo morali diverse che consentono - oh sì - in questo Helzapoppin' pre/post bellico di elevarsi:
A) L'utopia non genera sempre contraddizioni, possiamo riconoscerne e preservare la sua giustizia anche di fronte ai drammatici eventi che la ribaltano e contrastano
B) Ci è spesso richiesto di trovare una risposta al modo assurdo con cui l'umanità agisce contro se stessa. Non ne abbiamo mai una, pero' forse nella perdita della ragione comprendiamo il pericolo (mi riferisco alla moglie di Luka quando comprende il rischio del figlio quando parte per il fronte)
C) Nazionalismo e identità, abbracci mortali: il Sogno della ferrovia spezzato dagli eventi imminenti, Bosnia e Serbia 1992, la colomba (di pace) che si posa - splendidamente in bilico - nel margine di un cannone.
Nella nostra civiltà la terra è quel sogno di fuga che ci appartiene (il che equivale a ritrovarsi sempre e solo qui) e che consente a Luka di attraversare i confini per raggiungere una meta lontanissima (l'Australia mah) e al figlio Minosh di vedere con i propri occhi il transito permanente e mortale tra desiderato e (im)possibile.
Successivamente il film prende una piega diversa, diventando imbarazzante quando si sofferma sulla storia d'amore tra Luka e una musulmana tanto appariscente quanto bamboleggiante Beh forse ho sognato troppo nel primo tempo anche con temi che raramente mi appassionano (il clichè del soldato che deve tornare dal fronte, la ricerca di una stabilità affettiva nel protagonista solo e rassegnato nella dimora) ma è proprio verso l'epilogo che Kusturika si fa portatore di tutti i suoi difetti: manierismo a parte, che quando è indicativo tocca vertici sublimi (appunto trooppo sublimi, direi gratuiti) di poesia visiva, davanti a una donna ferita di nazionalità "estera" ("non una di noi" sottolinea più volte il protagonista) alla musica gitana tradizionale parte una litania arabeggiante Nondimeno, qualcuno (in uno squarcio di patetico delirio paratelevisivo) qualcuno estrae una carta geografica del mondo, indicandole la mèta (utopica anche quella) sognata. Insomma, la vita è un sogno ma il buon gusto è un'altra cosa ancora (più interessante la figura della giornalista americana, che come la tv buttata sprezzamente dalla finestra da Luka e "fucilata" è quantomeno indicativa di quanto i mass-media abbiano strumentalizzato ai propri fini i conflitti - con i buoni qua e i cattivi là come suggerisce un recente brano dei Marlene Kuntz) E in tutti quei 30 minuti finali il mio voto si abbassa ulteriormente...
A suo favore, gioca una sceneggiatura più solida e meno frammentaria del solito, anche se le solite vie di fuga surrealiste (il letto che vola su boschi e dimore) puzzano di effettismo (dalle mie parti si chiama "paradio*" uno così) E soprattutto, la splendida resa dei personaggi maschili: la fisicità atonica di Luka che ricorda il nostro Giorgio Pasotti con qualche anno in più - e il neutrale giovanilismo di Minosh combattuto tra i suoi sogni calcistici e la brutale inopportunità del nazionalismo e del richiamo alle armi. Mi sfugge invece l'atteggiamento misogino nei confronti delle donne, ridotte a sfiancanti parodie sexy (Sabaha) o a mogli incoerenti trasportate solo da un forte attaccamento materno...
La vita è un miracolo, il cinema, se ci prova a non esserlo, pure

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Ultima risposta 11/04/2005 12.15.47
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spoonji  @  24/03/2005 10:20:44
   9 / 10
Incantato da tanta poesia....
c'è poco da dire...
è un film che ti fa innamorare,
innamorare dell'asina,
innamorare di Sabaha,
innamorare di Veljo,
innamorare della gatta
che mangia la fetta di pane con la marmellata insieme a Sabaha,
innamorare dei soldati,
che per la legge dell'assurdo di Kusturica, sono quelli che fanno più ridere di tutti (fantastica la battuta sui pinguini!!!).
E' un film che fa ridere nei momenti più tragici e piangere nei momenti più felici.
Un film che ti riempie il cuore e lo spirito....


Gruppo REDAZIONE maremare  @  24/03/2005 00:38:02
   9 / 10
La vita è un miracolo ed è un vero miracolo questa nuova fatica di Emir.
Un film esplosivo e vitalistico, un inno alla vita, all'amore.
Un insieme fantasmagorico e rutialnte di suoni, luci, musiche, rumori.
Animali che piangono, ridono, vivono come gli umani, con gli umani.
Certo se volessimo trovarvi un diffettuccio potremmo dire che, forse, quando Emir si mette a raccontare, la storia perde il ritmo incalzante e magnifico dei dieci minuti iniziali.
Ma sono particolari, inezie, in un miracolo di film.

11 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2005 01.14.40
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Nightcrawler  @  22/03/2005 15:53:54
   7 / 10
Kusturica ha dimostrato ampiamente di saper fare film, ma in questo caso sembra forse un po' troppo innamorato della propria bravura. Ci si poteva aspettare di meglio, ma comunque rimane un buon film.

melo82  @  22/03/2005 11:31:05
   1 / 10
Mi ha fatto dormire

30 risposte al commento
Ultima risposta 25/03/2005 20.12.58
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Invia una mail all'autore del commento antua  @  21/03/2005 17:50:42
   7 / 10
7.5 sarebbe più indicato...
Se realizzata in maniera diversa la storia rischiava di diventare una FICTION della rai, ma la regia di Kusturica ha reso il tutto molto sopra le righe, talvolta vicino al grottesco e sempre interessante, brave sopratutto le attrici, su tutte Natasa Solak.
Un film che colpisce più per la forma che per la storia.
Le 2 ore e mezzo scorrono abbastanza bene.
Non ho mai visto altri film di Kusturica, ma a giudicare da questo, è un grande regista.

Lo consiglio.
Purtroppo, come sempre i film più interessanti vengono distribuiti in poche sale.

goonies  @  20/03/2005 19:33:59
   9 / 10
Ritorna in cattedra dopo una lunga assenza il maestro Jugoslavo, portandosi dietro una carovana di individui bizarri, animali innamorati, una banda scalpitante, una ferrovia in costruzione, le cicatrici indelebili che lascia la guerra, il sogni infranti, amori difficili, gli scacchi, il minestrone bosniaco, cadute rocambolesche e quel tocco di magia presente i tutti i suoi film.
Grazie Emir

malcom.mcd  @  18/03/2005 14:31:16
   10 / 10
Non mi trovo assolutamente in accordo con il commento sottostante. Dobbiamo considerare il film come una favola, i personaggi sono buoni o cattivi, ma non veritieri. Che i serbi o i bosniaci siano distinti in ogni caso tra bravi e malvagi sinceramente non mi sembra. E credo non sia vero.
Grande Kusturica, grande storia, grande film.

Pinky11  @  18/03/2005 12:37:09
   5 / 10
Come è solito dire, OGNUNO TIRA L'ACQUA AL SUO MULINO!!!
dico questo perchè ho trovato il film leggermente fazioso (filoserbo).
basti pensare che sono state scattate foto di Kusturica e Milosevic, e che lo stesso Kusturica ha portato in tribunale quel giornale accusandolo di diffamazione! Intanto le foto ci sono.... (Vedi www.superbosna.com)
Apprezzabile la storia d'amore tra persone di religioni e culture diverse, specialmente nel contesto della guerra nell'ex Jugoslavia!
Ma la cornice rivela una Bosnia "campagnola", si descrivono forse in maniera più "cattiva" i bosniaci, piuttosto che i serbi...e questo non è vero! al massimo si possono paragonare......
Film lento e a tratti noioso e non aderente alla storia!
Il primo film che vedo di Kusturica e penso anche l'ultimo.


16 risposte al commento
Ultima risposta 01/04/2005 13.05.21
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theripper  @  17/03/2005 18:07:26
   9 / 10
Finora il miglior film del 2005! Musiche al livello di Bregovic. Attori unici.

ranzou  @  17/03/2005 16:28:41
   8 / 10
Kusturica non si smentisce mai

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/03/2005 12.09.02
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ross79  @  16/03/2005 12:40:19
   10 / 10
Il migliore in assoluto di Kusturica. Un film pieno di speranza.

Invia una mail all'autore del commento heyjoe  @  15/03/2005 14:58:10
   7 / 10
Tipico Kusturica, già visto ma comunque molto bello. Peccato per la trama che prende poco, inoltre è troppo incentrata sulla storia tra Luka e Sabaha. A mio parere si dilunga un po' troppo. Musiche carine ma non degne di questo autore geniale. L'asina è fantastica!

patt  @  15/03/2005 11:57:29
   9 / 10
bello!
...si, il solito Kusturica anche se, per quanto te lo aspetti, non si lascia prendere subito..ci entri piano piano in questa baraonda di tutto, ma ti accompagna e ti trasporta senza che te ne accorgi, come se ti appartenesse.
..e la guerra diventa uno sfondo marginale della VITA , sempre prorompente in ogni sfumatura, non la impoverisce mai..e il surreale e il grottesco diventa pane..
e questo per me rende unico questo regista, capace di portare mille storie dentro una e fartele sentire tutte, e sempre per questo tutti i suoi film sono unici e imparagonabili anche se simili nello stile..
appassionante!

andreapau  @  14/03/2005 10:26:37
   8 / 10
uno sberleffo irriverente alla guerra,alle istituzioni,al patriottismo e forse all'umana esistenza in genere.c'è tutto nell'ultima pellicola di kusturica:la vita vista attraverso la lente deformante di una comunità rumorosa,bizzarra,eccessiva...una specie di "non popolo",unito soltanto dall'appartenenza allo stesso territorio,con una componente di violenza fortemente radicata nel suo dna.una lente talmente deformante,quella attraverso la quale il protagonista osserva il mondo,da arrivare pur inconsapevolmente accettandole, alla negazione delle regole del mondo stesso,rendendolo di fatto,un mondo piu' semplice...un mondo dai confini forse inutili,perchè tutto cio' di ui si ha bisogno,è li,a portata di mano.basta saperlo trovare.una lente talmente deformante da riuscire a vestire di festa,quasi di rito primordiale,l'inizio della guerra e la probabile perdita del figlio.la deformazione è tale,da rendere le bombe e le esplosioni quasi una colonna sonora di un amore che nasce o di una nuova vita che viene al mondo.una deformazione che permette all'amore di diventare cibo contro la fame..a una catapecchia in rovina,un nido d'amore..ai campi deserti,di essere sorvolati con un letto matrimoniale,in una delle scene piu' romantiche e commoventi che io abbia mai visto.la bellezza sublime di questo film,stà nella convincente rappresentazione dell'eroismo della gente comune e dello scorrere inesorabile della vita,nonostante TUTTO...e per quanto mi riguarda,questa umanità chiassosa e ubriacona,violenta,corrotta nel midollo,quasi come se avesse una tara genetica,(che nella prima ora di film mi ha quasi indotto ad abbandonare la sala)mi ha conquistato con il suo messaggio antimilitarista e forse antiqualunquecosa,senza bisogno di ricorrere alle caricature o qualunque forzatura..LIEVE...ho provato invidia,mi sono lasciato andare e ho fatto il tifo per loro,per la vita e per l'amore.e ho capito che NESSUNO potrà mai raccontarci la guerra..scusate la riflessione personale,ma dopo tante delusioni cinematografiche,posso dire:andreapau c'è,esiste e respira...era il film giusto che mancava.saluti a tutti

20 risposte al commento
Ultima risposta 31/03/2005 00.18.22
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viagem  @  14/03/2005 08:57:17
   8 / 10
Sembra quasi che Kusturica, per farsi perdonare della lunga attesa tra 1 film e l'altro, voglia saziarci con tutto il suo bagaglio di visioni, paradossi e dinamicità che lo contraddistingue. Sino a ridondare, ad essere quasi barocco. E ci regala un'ora buona di tutto questo prima di iniziare davvero il film, ma avercene di questi regali!
L'incipit del film è dei migliori che io abbia visto per intensità.
Darei l'oscar all'asina se si potesse, come attore animale protagonista.
Davvero un bel film.

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Ultima risposta 14/03/2005 16.50.39
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carla3  @  14/03/2005 01:59:43
   8 / 10
Nello stile di Kusturica, metaforico, paradossale e provocatorio.
In primo piano paesaggi indimenticabili, un trionfo di colori. Non c'è tregua, non cala mai il ritmo, un film che si fa seguire dal primo all'ultimo minuto.

norah  @  13/03/2005 17:06:09
   9 / 10
La vita è un miracolo: Una delizia per gli occhi,musica per le orecchie.Animali,metafore,uomini,donne,amore,vita ed ovviamente miracoli.
È il caos a tutti i livelli(narrativo,visuale,musicale,e dei personaggi) Uno sguardo poetico ed ingenuo sul mondo,Kusturica ci offre una visione della vita ricca di sfumature,mostra la complessa semplicità dell’essere umano,attraverso il contrasto(Le risa contrastano con le lacrime della madre di Milos,durante la festa tutti sembrano possedere armi da fuoco,strano modo di parteggiare per la pace)
Un cinema che sprizza energia da tutti i pori,c’è talmente tanta vita,talmente tanto amore in questo film da domandarsi come il regista abbia fatto a racchiuderli in una cinepresa ,tutta questa abbondanza straborda in ogni immagine , fino a commuoverti,sì,ci si commuove davanti al miracolo della vita,rappresentato attraverso il colore,il burlesco ed il barocco.
Arrivare a fare un’opera del genere sul contesto di una guerra ha del miracolo,ma Kusturica è un gran romantico,e qui si parla prima di tutto di amore,amore dei popoli,amore di un uomo per una donna, poco importa la nazionalità,l’età o la religione.
Per tutta la durata del film mi sono sentita avvolta e coccolata da uno strano calore,quello della campagna jugoslava,e dei suoi splendidi abitanti,dalla gioia di vivere del giovane Milos,dal calore degli occhi brillanti della bella infermiera musulmana , di quelli speranzosi di Luka .Il tutto ambientato in un mondo utopico ove gli animali occupano il posto che meritano:I cavalli si autoinvitano alle partite di scacchi, i gatti partecipano a colazioni a base di tartine alla marmellata,un’asinella è in perenne attesa di un treno che metta fine alle sue pene amorose

Bellissima la scena dove i due innamorati si rotolano nei campi fra le foglie portate dal vento.




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Ultima risposta 17/03/2005 12.50.53
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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  13/03/2005 11:43:06
   6 / 10
Mi dispiace un pò abbassare la media a questo film ma...non mi è piaciuto. Certo, bella la fotografia ma la sfilza di situazioni grotesche e surreali mi hanno stancato. L'ho trovato onestamente troppo lungo e la storia non mi ha trascinato con sè, è rimasta sullo schermo.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  12/03/2005 12:43:33
   8 / 10
Solito sorprendente Kusturica.
Un hellzapoppin di situazioni, personaggi, animali, amore, guerra, festa sorrisi, lacrime, concertisti e militari (sturmtruppen)...
Un cinema vecchio stile, surreale e grottesco, ma al tempo stesso aderente alla realtà, all'assurdo della guerra (splendida la scena sulla neve col cecchino a questo proposito) e alla passione con situazioni già viste in underground e altri film.
Omaggi a Fellini e a molti altri, allegorie e simbologie animalistiche come se piovesse, bella fotografia e grandi interpretazioni soprattutto dei personaggi secondari come il sindaco e i militari.
Anche forse per le musiche inferiori al Bregovic di Underground lo trovo un gradino sotto alle sue altre opere; rimane comunque un film da vedere per ritrovare l'armonia con il cinema sicuramente perduta negli ultimi tempi.

semosole  @  12/03/2005 06:00:17
   7 / 10
per carità, il film è carino, passionale , originale con quel tocco da "gitano" che equivale al nome di Kusturica, ma è molto lontano da quel capolavoro di "underground", anche le musiche sono inferiori a quelle di Bregovic; comunque ben vengano questi film carichi di gioia, amore-odio, stravaganze visionarie..........W Kusturica !!!!

johncrew  @  10/03/2005 12:55:00
   9 / 10
Davvero un bel film, con uno sfondo poco se non mai messo in luce in produzioni cinematografiche precedenti: la Bosnia del 1992 e la guerra nell'ex Jugoslavia. Peccato che almeno nella mia città non abbia accesso ai multisala, molta gente non sa nemmeno che esista!

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Ultima risposta 31/03/2005 00.20.44
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dio padre  @  10/03/2005 00:23:34
   10 / 10
Questo è cinema:questa è finzione e realtà che convergono in una meravigliosa,coinvolgente,emozionante,trascinante,esplosiva sequenza di fotogrammi,suoni e ritmi davvero unici.Questo è cinema:ogni attore,umano o animale,rappresenta un suo mondo,un'entità che arrichisce una storia degna del più illustre scrittore.Emir Kusturica ha dimostrato ancora una volta di essere un genio dell'arte cinematografica che non può essere non apprezzata in quanto riesce a fondere con eleganza e coordinazione temi che ,singolarmente presi, risultano persino contrastanti:il dramma della guerra-il miracolo della vita;L'importanza della famiglia-il sogno di un amore;La serietà-la pazzia...tutto questo in pura poesia dotata delle ali dell'ottimismo e del sorriso.Consigliato a tutti.

liu_mi  @  08/03/2005 21:04:28
   10 / 10
Bello, bello, bello… era tanto tempo che non uscivo dal cinema senza pronunciare una sola critica (forse le sedie un po’ scomode, vabbò). Il film è bellissimo, ricco anzi straripante, bravi gli attori, bellissima la fotografia, la storia… insomma tutto perfetto! Non ci si accorge della durata tanto è leggero, scorrevole e divertente. La critica alla guerra rimane comunque feroce; mostra la stupidità umana in maniera comica ma impietosa, tratteggiando personaggi davvero irresistibili, in situazioni surreali. Gli animali e la natura fanno da splendido contorno; in alcuni momenti del racconto assumono anche un valore simbolico, quando per esempio i due protagonisti di etnie diverse tengono in braccio uno il cane, l’altro il gatto, che si fanno guerra sul letto. E una volta tanto sono soddisfatta anche del finale! Da vedere assolutamente!

hiroshi  @  07/03/2005 18:46:57
   10 / 10
Che bel regalo ci ha fatto per (quasi) pasqua emir kusturica! Altri registi avrebbero ridotto "la vita è un miracolo" a una serie di tragedie e piagnistei, lui invece risce a portarci l'innocenza dei personaggi anche all'interno di un dramma. stupende musiche dello stesso kusturica e attori grandissimi. si ride e si sogna. uno dei più bei film dall'inizio dell'anno.

11 fratelli  @  07/03/2005 12:43:34
   8 / 10
Dopo "Gatto nero gatto bianco" un'altra stupefacente opera di Kusturica. Stupefacente perchè le emozioni ed i sentimenti sgorgano da tutti i personaggi, perchè vengono infranti i nostri tabù materialistici e comportamentali e perchè si realizza, alla fine del film, che non è servito nessun effetto speciale creato al computer per provare quella semplice meraviglia che ispira gioia di vivere ed ottimismo. Lo rivedrei volentieri con gli amici che non c'erano la prima volta..

beowulf  @  06/03/2005 21:13:07
   10 / 10
Non ho parole per questo capolavoro di film.
Una ventata di ottimismo e di speranza, prima, durante e dopo la guerra. In questo caso quella di Bosnia, che simboleggia tutte le guerre.
Ci si può amare anche tra cristiani e musulmani.
Il film è lungo, ma tutto scorre veloce, è così bello, limpido, allegro, gioioso persino nei momenti più tristi.

Grazie Emir.

sopranina  @  06/03/2005 20:30:43
   10 / 10
assolutamente fantastico!!
fin'ora è il più bel film ddel 2005!!!

le musiche sono una favola...c'è qualcosa che ricorda Goran Bregovic....
creano un'atmosfera assolutamente meravigliosa....

evidenzia un rapporto con l'ambiente che non siamo abituati a notare...gli animali esprimono veramente tutto....l'asina è amorosissima!!!

il film ti da tutto quello che vuole,e pur essendo lungo non è pesante neanche per un secondo!!!

assolutamente indispensebile vederlo.....

bea80  @  06/03/2005 10:42:41
   10 / 10
Uno di quei film che ti riconciliano con il cinema.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  06/03/2005 01:41:33
   10 / 10
EMIR KUSTURICA E' UN MIRACOLO.

Finalmente si può uscire da una sala cinematografica soddisfatti e dire: "ho visto un grande film".

Una fiaba, volutamente leggera, straripante, comica, commovente, proprio come i precedenti "Underground" e "Gatto nero gatto bianco".

La leggerezza e la grandiosità dei personaggi fa da sfondo ad una tragedia che si può solo intuire nella sua mostruosità, ma che, attraverso la mdp o se vogliamo gli occhi, o, ancor più, il cuore del regista è una mostruosità meno forte dei sentimenti. Meno forte dell'amore. La vita è un miracolo e va vissuta fino in fondo.

Certo, sappiamo bene che durante la guerra le cose potrebbero andare diversamente, l'anima dell'essere umano viene schiacciata e divorata dalla sua mostruosità, la crudeltà prende il sopravvento sopra ogni pietas nei confronti del prossimo. Ma Kusturica vuole farci sperare: e per una volta, finalmente, il cinema ha una funzione propositiva, e perchè no, anche istruttiva: ma tutto questo senza mai cadere nel pedante o nello scontato.

Siamo esseri umani, indipendentemente dalla razza, nazionalità o religione. L'amore può nascere anche tra un cattolico ed una musulmana, tra un bosniaco ed una croata, e la vita, in ogni caso, se vista sotto gli occhi di un'innocente tragicomicità, supera tutto.

Per il resto che c'è da aggiungere? Attori poco conosciuti e straordinari (altro merito del regista), fotografia superba, musiche strabordanti. Questo è il cinema. Peccato che in una metropoli come Milano venga trasmesso solo in una sala. Lassamo perdere.

Ad ogni modo: dopo questo film viene proprio voglia di dire: "la vita è un miracolo!".

ps: il cane ed il gatto, meravigliosi, aumentano la sensazione, forse voluta, di una dimensione favolistica.


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