la tragedia del silver queen (1939)

Ho penato non poco per riuscire a reperire questo film - in versione originale con sottotitoli - ma ne è valsa indubbiamente la pena; la pellicola di Farrow è un intelligente apologo morale che abbraccia tematiche alte come vita, morte e destino, sviluppato quasi esclusivamente in un'unica unità di luogo ( o l'aeroplano, o la giungla ) e scandito da un ritmo che non conosce pause.
Dopo una iniziale introduzione dei personaggi protagonisti della vicenda il pezzo forte del suo lavoro è la trasformazione caratteriale degli stessi a seguito dell'atterraggio di fortuna dovuto all'avaria dell'aereo sul quale stavano viaggiando: la condizione di stress e di pericolo alle quali sono loro malgrado sottoposti scatenano comportamenti - anche violenti - sorprendenti e portano lo spettatore a cambiare il proprio punto di vista sui personaggi. E prima dello splendido ed amaro epilogo fuori campo il senso di fatale accerchiamento portato dagli indigeni che si avvicinano sempre più pericolosamente all'accampamento si avverte forte in tutta la sua carica drammatica.

Un bel film psicologico giocato sui rapporti e la tensione tra i personaggi in un ambiente ristretto dove le vere personalità vengono a galla.
John Farrow per chi nno lo sapesse è il padre di Mia da come ho sentito.