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alla fin fine è un buon sequel, degna continuazione del film precedente, che ha solo il difetto di essere un po' meno curato sul lato visivo, la fotografia sopratutto è troppo sbiadita ed i combattimenti sono più canonici più canonici e meno fantasiosi.
Il sequel che ci si aspetta, nulla di più, nulla di meno. Tutto ciò ampiamente prevedibile semplicemente guardando il nome dietro la macchina da presa. Nulla da togliere al buon Woo-Ping Yuen, anzi le sue doti di coreografo e di regista di wuxiapian son ben note, ma ciò che aveva reso grande "La Tigre e il Dragone" è stata la capacità di Ang Lee di impregnare il wuxia classico di una poetica sentimentale come mai si era visto prima (forse Wong Kar-wai aveva fatto qualcosa di simile con "Ashes of Time" ma lì si era molto lontani dal wuxia inteso come tale). Tale poetica è decisamente fuori dalle corde di Woo-Ping Yuen che difatti dirige esattamente il film che ci si aspetterebbe da lui, fatto di storia semplice e di coreografie spettacolari. Per quanto riguarda gli attori va detto che Donnie Yen è bravo ma non ha lo stesso carisma di Chow Yun-Fat. Michelle Yeoh, nonostante gli anni che passano, è sempre bravissima come movenze ma è forse relegata in un ruolo che oltre a mostrare la sua bravura nelle arti marziali non lascia spazio alle sue ottime doti d'attrice. L'assenza di Zhang Ziyi si sente.
Sarebbe un buon wuxia se preso semplicemente come tale. Valutato però come sequel di un film tanto bello non può che lasciare un retrogusto amaro e nostalgico in bocca.
Se Ang Lee ha fatto incontrare il wuxian pan e la poesia, rendendolo più apetibile per un pubblico occidentale, Woo-ping torna verso le origini dei wuxia, tentando l'inserimento di un plot più spensierato, senza però far mancare quell'aurea prosaica ai personaggi. Il risultato è buono, i combattimenti altrettanto, senza perô mai raggiungere gli apici. A distanza di tanti anni un buon sequel. (visibile con un mese iniziale gratuito su netflix)
Se fosse morto Ang Lee si rivolterebbe nella tomba nel vedere un sequel così poco originale. Se il film di Woo-Ping Yuen è visivamente soddisfacente sotto il profilo delle coreografie sceniche e fotografiche, pecca un po' dal punto di vista delle emozioni che trasmette risultando leggermente opaco e scarno di spunti davvero ficcanti. Il cast fa il suo, le scene di lotta, come già detto, appaiono abbastanza ben fatte anche se poco originali e il ritmo tutto sommato tiene fino alla fine offrendo di fatto una visione gradevole. LA TIGRE E IL DRAGONE 2 è certamente un prodotto meritevole di una valutazione positiva ma perde qualcosa se confrontato con il film di Lee del 2000.