la tigre ama la carne fresca (1964)

Siamo fuori dai terreni solitamente battuti da Chabrol per ritrovarci in quelli spionistici "da ridere" alla Bud Spencer e Terence Hill, in cui i conti si regolano a forza di sganassoni. I riferimenti all'allora nascente saga di 007 non si contano ( l'agente-adone, i gadget esplosivi, la Bianchi di nuovo Bond-girl ) e forse il film nasce proprio a scopo parodico; niente di scandaloso, a parte qualche stupidaggine disseminata nella sceneggiatura la pellicola si lascia seguire e grazie ai suoi personaggi caricaturali e sopra le righe strappa pure qualche risata. La regia di Chabrol comunque sembra già meritare di meglio.

La prima opera per me di Chabrol, che è anche la risposta francese agli "007", risulta essere tutto sommato gradevole. La durata è però alquanto ristretta, meno di un'ora e 20 minuti. Film che, a quanto vedo, non è stato visto da molti qui, peccato perchè lo reputo buono, anche se non eccelso.