la siciliana ribelle regia di Marco Amenta Italia 2008
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la siciliana ribelle (2008)

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locandina del film LA SICILIANA RIBELLE

Titolo Originale: LA SICILIANA RIBELLE

RegiaMarco Amenta

InterpretiGérard Jugnot, Veronica D'Agostino, Marcello Mazzarella, Carmelo Galati, Lucia Sardo, Mario Pupella, Francesco Casisa, Lollo Franco, Miriana Fajia, Lorenzo Rosone, Primo Reggiani, Paolo Briguglia

Durata: h 1.50
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2009

•  Altri film di Marco Amenta

Trama del film La siciliana ribelle

Ha pochi anni e tanti sogni Rita, figlia di Don Vito Mancuso, mafioso ucciso dalla mafia il giorno della sua prima comunione. Disperata per la scomparsa del padre, amato e rispettato in famiglia e in paese, ha deciso di vendicarne la morte e l’onore. Scoperto il mandante dell’efferato omicidio e trattenuta a stento dal fratello maggiore, Rita rimanda per sei anni la rappresaglia contro Don Salvo. Sei anni in cui osserverà e annoterà sui suoi diari ogni movimento dell’uomo e dei suoi scagnozzi. Ma la morte improvvisa del fratello, pugnalato barbaramente, la scopre sola e vulnerabile. Minacciata dagli uomini di Don Salvo si reca a Palermo per denunciarli tutti al procuratore antimafia. Braccata dai mafiosi e protetta dallo stato, Rita smetterà di essere un’adolescente spensierata e scoprirà la differenza tra vendetta e giustizia.

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Voto Visitatori:   7,12 / 10 (17 voti)7,12Grafico
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Voti e commenti su La siciliana ribelle, 17 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

desertoceano  @  30/01/2012 20:52:55
   7 / 10
Da vedere per conoscere...

topsecret  @  08/10/2011 10:37:11
   6½ / 10
Un film dalle tematiche importanti e tragiche, basato sulla vera storia di Rita Atria, diciassettenne testimone di giustizia contro la mafia.
Una storia a tratti cruda e decisa, dall'epilogo toccante e ancora più drammatico, imperniata su quella atmosfera cinica e priva di scrupoli che si respira in un ambiente mafioso e dove la voglia di vendetta si evolve nella ferma volontà di ottenere giustizia.
Un cast che non mi ha impressionato per la sua prova interpretativa ma che nel complesso giudico sufficiente ed una regia asciutta ma con qualche sbavatura, per una storia che non mi è sembrata esente da pecche ma che comunque garantisce una visione attenta.

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  08/10/2011 09:08:26
   7½ / 10
wa'......ieri ho dato un'okkiata alla pagina FB di Filmscoop e so' rimasto malissimo......solo 137 filmscoopiani iskritti......
NO NO NO NO...kosì NON si fa....dobbiamo esserci TUTTI.....sostenere la nostra pagina cinefila favorita....fare proseliti...etc.....
vabbè ????
^_____^
kmq veniamo al film, ke ho visto ieri sera in totale relax e kol ventre gonfio x essermi abboffato di 'na "skifezza" kulinaria vista su "Man vs Food" (trasmissione geniale....a mio giudizio...)....ovvero dei wurstel avvolti kon una pastetta tipi zeppola fritta....."skifezza" sì, ma deliziosa.....io ke, poi, c'ho messo pure il ketchup....ahahahhahaha...mado'....
ma BASTA digressioni strampalate e koncentriamoci sul film...ok ??? tutti d'akkordo ???? ;-)
Si tratta di una storia vera, ma ignorando l'esistenza del film l'ho skoperto solo alla fine....nei titoli di koda..... kmq ciò non modifika di una virgola il mio giudizio, eh......ci mankerebbe....
la narrazione è bella e, a tratti, tokkante, anke x merito dell'attrice protagonista (Veronica D'agostino)....davvero brava, eh.....e il fatto ke le vicende mafiose siano viste e rakkontate attraverso gli okki di una ragazzina...di una "femmena"...da al film quel tokko di originalità ke molti film del genere non hanno più.......
infatti non è il "solito" film di mafia...sulla mafia......è un film bello ed originale.....ovviamente tragiko, ma un film di mafia non può certamente essere 'na passeggiata di salute kon palloncini e Orsetti Bundi ke eskono allegri qui e là.....
7 e mezzo meritato !!!!

gemellino86  @  07/10/2011 23:15:57
   6½ / 10
Un buon film di un certo spessore. Discreti attori e convincente la ricostruzione dell'accaduto. Non mi ha entusiasmato del tutto però.

Lory_noir  @  17/03/2011 23:00:11
   7½ / 10
Un bel film, come tutti quelli di denuncia contro la mafia in linea di massima. L'avrei preferito con meno differenze dalla storia vera, non capisco il motivo di alcune scelte, però è comunque un film valido e da vedere.

jackk  @  31/01/2011 23:11:56
   8 / 10
Un bel film! A mio avviso, meriterebbe un voto superiore al 7, se non altro in memoria di tutti gli italiani onesti che son morti combattendo la mafia.

Paolo70  @  14/11/2010 22:51:30
   8 / 10
Film drammatico molto realistico (ispirato alla storia vera della coraggiosa Rita Atria) che parla del coraggio di una ragazza non ancora maggiorenne che si presenta da un procuratore per testimoniare su avvenimenti mafiosi e che trasformerà la sua vita essendo costretta ad abbandonare la sua città e vivere sotto protezione.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/11/2010 22.52.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  13/11/2010 15:22:03
   7½ / 10
Il diario confidenziale tenuto da una ragazzina di 12 anni diventa, nelle mani degli inquirenti, uno strumento di accusa senza precedenti, che permette di risalire a tutti i misfatti compiuti dalla gente di un paesino siciliano, stretto nella morsa delle cosche mafiose. Un espediente che, sullo schermo, risulta un po' forzato e "conveniente" all'intreccio narrativo. Quando si fanno i conti con la realtà, diventa sempre difficile filtrare e poi esporre in maniera lucida e scrupolosa.
Già, la realtà… Perché è quest'ultima a prendere il sopravvento in un film che vuole ricordare la figura di Rita Atria (Veronica D'Agostino) la quale, neanche maggiorenne, nel 1991 concorse a sfidare il grande potere di Cosa Nostra con un atto di coraggio unico e anticonvenzionale, un gesto che possiamo considerare al di là di quello compiuto per ottenere una "semplice" emancipazione femminile.

Obbligata ad abbandonare Partanna e la Sicilia, e a vivere grazie a identità fasulle in un programma di protezione, la sua separazione dalle liturgie obbligate di chi è immerso/sommerso nella/dalla comunità mafiosa si rivela una strada piena di intralci, soprattutto socio-culturali, spianata solo dalla vicinanza di un procuratore che ha tutta l'aria (non attestata nel film) di essere Paolo Borsellino. Rita diventa un fantasma, una statua sanguinante che collabora con la giustizia. Costretta ad affrontare la solitudine e il fato, approderà a una soluzione estrema.

Amenta espone un cinema educativo e molto attecchito alle sue radici isolane: raccontare la storia di Rita è fondamentale per capire il gusto vitale della civiltà e della giustizia. E' qui che la materia si fa accessibile e suggestiva; verso tutti, ma soprattutto verso coloro i quali siedono sui banchi di scuola. Ha dalla sua l'essenzialità di costruire qualcosa di elementare e genuino, a cui si risparmiano alcune avventatezze.
Resiste alle prerogative e alle avvenenze televisive fino a un certo punto: la fotografia non è sempre prona a quell'effetto drammatico che la storia richiederebbe, ma resta lo stesso intensa e fortemente coinvolgente. L'incontro con la madre (l'interpretazione di Lucia Sardo è di una sofferenza tangibile nella sua codardia) lungo il litorale romano, e la sfilata davanti alle celle dell'aula bunker di Palermo a guardare di nuovo in faccia gli imputati del processo, sono due sequenze di grande impatto.

E il finale, ricordando che la pellicola è liberamente ispirata ai fatti di cronaca, lascia uno spazio quasi onirico, sospeso, come se volesse in qualche modo correre in soccorso e salv(ific)are una purezza ritrovata. "La siciliana ribelle" è un omaggio doveroso: da recuperare per non dimenticare.

sweetyy  @  14/10/2010 17:17:05
   7 / 10
Bel film ispirato alla storia di Rita Atria, interessante e ben girato, ma svolto forse in maniera troppo frettolosa, un tema del genere poteva essere sviluppato in maniera più approfondita

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/09/2010 10:17:09
   7 / 10
Una ragazzina contro la tentacolare mafia,ossia Rita Atria(nel film Rita Mancuso),simbolo di ribellione nei confronti di Cosa Nostra,paladina di una guerra che ha dimostrato essere possibile da affrontare e vincere pur con sacrificio immane.
La vendetta è la causa scatenante.La giovane ,a sua volta elemento di una famiglia mafiosa, decide di rendere noti i nomi dei malavitosi circolanti nella zona del suo paese d'origine in seguito all'uccisione dell'adorato padre e del fratello avvenuta per mano di un clan rivale.
Fatti di sangue che la indurranno a cercare rivalsa prima,giustizia poi ,presso quelle autorità che ha sempre disprezzato.Marco Amenta filma con semplicità e stile classico,molto lineare nell'esposizione dei fatti offre non solo una cronologia ordinata,seppur rielaborata,ma anche un empatico contatto con i contrasti di un mondo che ha percezione distorta della quotidianità sociale.Questi "guasti" esistenziali sono ben distinguibili nei pensieri e negli atteggiamenti della protagonista,ammorbiditi nel tempo dalla conoscenza ed il rispetto.
Parallelamente alle vicende di cronaca viene quindi illustrato un percorso migliorativo che passa da una aggressiva negazione ad un straziante accettazione della verità da parte dell'energica Veronica D'Agostino,affiancata in questa maturazione da un magistrato che fu l'indimenticato Paolo Borsellino,qui con nome modificato e interpretato dall'ottimo Gerad Jugnot,con cui stabilisce un rapporto credibile e molto ben focalizzato nel quadro generale della pellicola.
Film di impegno civile da sostenere non solo per il buon livello qualitativo.

unpoeta67  @  12/07/2010 13:57:38
   6½ / 10
non particolarmente esagerato il voto , nonostante la storia meritasse . commovente il finale ma non basta a recuperare le occasioni perse .
si sarebbe potuto estrapolare un film diverso , forse è mancata la capacità d ianalisi da posporre sulla pellicola che è un po' approssimativa a dire il vero .

popoviasproni  @  17/02/2010 18:50:02
   7 / 10
Sommario, sopratutto in alcune scelte di sceneggiatura, ma dai momenti intensi e sinceri.

AMERICANFREE  @  09/12/2009 22:10:51
   8 / 10
bel film bravissimi gli attori e molto commovente il finale tragico! lo consiglio

Dan93  @  20/03/2009 13:42:57
   6½ / 10
Molto interessante per la tematica ma ci si poteva lavorare sopra...un film di questo genere in teoria dovrebbe essere lento per poi sfociare nel finale. Secondo me ci sono troppe scene che andrebbero tagliate.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  18/03/2009 18:43:25
   6½ / 10
La mafia di un tempo, quella dove l' onore e il rispetto contava più dei soldi, è finita. Con il diffondersi della droga anche la mafia si getta nel traffico illegale di queste sostanze. Il padre di Rita cercherà di opporsi a questo sconvolgente cambiamento ma resterà ucciso dai suoi stessi "soci". Rita, sua figlia, reclamerà vendetta personale e poi giustizia, non riuscendo a ottenere le prima.
Assieme alla polizia dello Stato ricostruirà tutto il suo passato denunciando numerose persone e facendole arrestare; oltre a questo dovrà stare attenta sia a se stessa che ai suoi amici, minacciati dai mafiosi di morte.
Una storia vera del 1991 e trasportata abbastanza verosimile su pellicola. Modesta l' interpretazione di Rita ma comunque, nel complesso, più che sufficiente

forzalube  @  17/03/2009 11:30:26
   7½ / 10
Interessante film liberamente ispirato alla figura di Rita Atria, collaboratrice del giudice Borsellino, suicidatasi una settimana dopo l'attentato che uccise il giudice.

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giumig  @  11/03/2009 02:24:28
   6½ / 10
non male, buone interpretazioni e storia ben strutturata

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