la seconda volta (1995)

L'unico difetto di questo film è di essere un pochino insoluto, ma l'abilità di Calopresti è quella di far ardere i personaggi di un dolore sotterraneo percepibile - seppur celato da una quotidianità troppo uguale a se stessa - e soprattutto di non esporsi a facili conclusioni, lasciando allo spettatore la libertà di giudicare le scelte di vita dei protagonisti secondo coscienza. Pellicola complessa nella sua apparente semplicità, da vedere almeno una volta.

Tra i migliori film di Calopresti: non banale, sincero, ottimamente interpretato dai due attori (camei, poi, della Curino e di De Francesco).

Forte di un solido script, che innova e contraddice le solite tematiche legate al terrorismo, il film, brevissimo (neanche 80 minuti), asciutto, dotato di regia minimale, conquista sino ad un finale aperto.

Non sempre il regista calabrese raggiungerà simili livelli.

Film agrodolce, ottime le interpretazioni di Valeria e Nanni ma anche di tutti gli attori secondari. Un film che ha il coraggio di toccare con sensibilità una ferita della storia italiana mai veramente chiusa. Colonna sonora d'eccezione.

film pesante e piuttosto brutto, più adatto ad un centro sociale che ad un cinema.

Il film d'esordio di Calopresti è buono e contiene un Moretti interprete di un ruolo drammatico. Purtroppo in seguito il regista non confermerà più le attese.