l'arte del sogno regia di Michel Gondry Francia 2005
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l'arte del sogno (2005)

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locandina del film L'ARTE DEL SOGNO

Titolo Originale: THE SCIENCE OF SLEEP

RegiaMichel Gondry

InterpretiGael García Bernal, Alain Chabat, Charlotte Gainsbourg, Miou-Miou, Inigo Lezzi, Jean-Michel Bernard

Durata: h 1.45
NazionalitàFrancia 2005
Generefantasy
Al cinema nel Gennaio 2007

•  Altri film di Michel Gondry

•  Link al sito di L'ARTE DEL SOGNO

Trama del film L'arte del sogno

La vita di Stéphane prende una nuova strada quando la madre lo convince a ritornare in Francia, paese in cui ha vissuto la sua infanzia, dove lo attende un lavoro meraviglioso. Stéphane é dotato di una fervida immaginazione che, però, spesso tende a confondere con la realtà. Purtroppo per lui, il lavoro non prende la piega sperata e questo lo fa cadere in uno stato depressivo che solo l'incontro con una sua vicina di casa riesce a curare, infatti, ben presto Stéphane, si accorgerà di esserne innamorato...

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Voto Visitatori:   7,18 / 10 (92 voti)7,18Grafico
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Voti e commenti su L'arte del sogno, 92 opinioni inserite

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ferzbox  @  18/02/2017 13:58:33
   6½ / 10
Se non fosse stato per quell'alone da commedia francese che circonda il tutto(che personalmente non mi fa impazzire un granchè), avrei sicuramente dato un voto più alto; per quanto devo ammettere che quell'atmosfera "sognatrice" che permette al film di non rimanere mai senza carburante è funzionale a rendere favolesche alcune situazioni surreali.
Si tratta fondamentalmente di una storia d'amore che viaggia su due binari paralleli; quello della realtà e quello dei sogni del protagonista, resi divertenti grazie all'oniricità e all'assurdità che noi tutti ben sappiamo appartengono solo ed esclusivamente ai sogni(anche quelli ad occhi aperti), creando di fatto una pellicola molto visionaria(ma divertente e spensierata però); ragion per cui risulta una commedia piacevole, anche se alcuni dialoghi sono un pò stupidini; il film colpisce più per l'idea a livello visivo che per lo script in se...
Comunque mi è saputo un film simpatico in fin dei conti....

Filman  @  11/12/2016 12:14:40
   7 / 10
Grottesche rappresentazioni cinematografiche trascinate dall'alterazione grottesca e onirica della realtà erano già apparse svariate volte prima di THE SCIENCE OF SLEEP, che fa uso del proprio stile per descrivere uno stato mentale attraverso la sua stessa immaginazione. Influenzato dalle precedenti collaborazioni che gli hanno permesso di sperimentare virtuosismi visivi e sonori, Michel Gondry mette in atto, molto semplicemente, la storia ipotizzata di un personaggio disturbato e confuso, forse rimasto fermo ad un'età dai valori più puri e timidi, che è meta di una fuga interiore dalla realtà e dai giudizi esterni, ma anche il senso profondo della creatività dello stesso regista, il quale da sfogo a tutti i suoi impeti artigianali e fantasiosi, creando un bel esercizio stilistico nel formato di un lungometraggio.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  07/07/2015 12:56:30
   7 / 10
Poetico e surreale. Penso che il titolo originale sia più appropriato (come spesso accade). Volutamente eccessivo ai limiti del grottesco. Una bella storia che può ricordare vagamente Amelie Pouline per la delicatezza ed "Un sogno lungo un giorno" di Coppola sul piano del surreale.

GianniArshavin  @  16/01/2014 15:16:51
   6½ / 10
L'Arte Del Sogno è un film di Michel Gondry da premiare ed elogiare per il grande impatto visionario e per la carica innovativa che porta,mentre è da criticare visto che in molti aspetti risulta confusionario e altalenante.
Questa pellicola in alcuni punti è simile a Eternal Sunshine,sempre di Gondry,anche se non ne raggiunge gli altissimi livelli.
In bilico fra la commedia e il sentimentale l'opera diverte e fa sorridere nei momenti in cui il protagonista sogna,mentre intenerisce nelle scene di lucidità di stefàn. Proprio il sogno è l'argomento principale,e questi momenti visionari sono realizzati davvero bene,con una tempesta di colori a pastello spettacolare che confermano la grande inventiva del regista, il tutto supportato da una serie di oggetti realizzati artigianalmente che sono l'ennesima prova della passione di questo cineasta.
I due attori principali sono perfetti nei loro ruoli,e i comprimari svolgono bene il compito.
Purtroppo come dicevo il film non è solo pregi,e paradossalmente il punto focale del lavoro,i sogni,diventano croce e delizia;infatti alla bellezza visiva e all'ilarità che creano nello spettatore si contrappone un abuso delle visioni che ha come risultato il portare chi sta guardando a considerare il fulcro del film i sogni in quanto tali e non quello che rappresentano nella vita del protagonista.
Questo rende la pellicola un po inconcludente,e si arriva quasi a smarrire il significato principale(il rifugiarsi nei sogni di un ragazzo per evadere),cosa confermata da un finale un po troppo virtuoso,che vorrebbe essere significativo ma alla luce di quanto detto ottiene l'effetto opposto.
Oltre a questo non ho apprezzato la volgarità di alcuni dialoghi quasi gratuita,che non ho capito cosa centrasse con il clima favolistico dato alla storia.
In conclusione dopo questo papiello posso dire che L'Arte Del Sogno è un film da vedere per idee,innovazione e passione per il cinema,una fiaba dolce e simpatica che purtroppo nel tentativo di strafare non riesce a spiccare totalmente il volo.

Hyspaniko9  @  01/11/2013 23:33:15
   8½ / 10
Quando la realtà appare ai nostri occhi solo in modo negativo, rifugiarsi dentro all'immaginario con l'aiuto dei sogni potrebbe essere il solo modo per non lasciarsi sopraffare dalla sofferenza. Molto ma molto malinconico, anche se qualche sorriso ogni tanto te lo strappa. Un film che ti fa vivere un momento di felicità lontano da quella sofferenza che può esser percepita come realtà, come il mondo reale. Ho adorato questo film!

-Uskebasi-  @  14/09/2012 15:47:06
   7 / 10
Ho aspettato molto per vedere questo film perché ero convinto che sarebbe entrato tra i miei preferiti considerando regista, attori e argomento. L'attesa non è stata ripagata.
Inaspettatamente noioso e inconcludente, mi ha fatto sorgere il dubbio che Gondry abbia bisogno di Kaufman per indirizzare il suo genio e sfruttarlo al 100%. La storia che ha scritto non era per niente male, ma risulta troppo statica e non si riesce proprio ad entrare in questo pseudo amore non sviluppato tra i 2 protagonisti. E pensare che sotto questo aspetto, il regista aveva raggiunto picchi irripetibili per il cinema con "Se mi lasci ti cancello".
Per fortuna ci sono degli attori ottimi, la Gainsbourg su tutti, e una forte ironia che a tratti strappa momenti di vera risata.
Gondry rimane comunque uno dei registi da ammirare di più, uno che ti fa vedere in ogni film l'immensa passione che ha. Spesso passano inosservate le geniali scenografie o gli infiniti oggetti che si costruisce a mano, e con "Be Kind Rewind" aveva cercato di farlo capire a tutti.
Gondry è un vero Artista.
Gondry è il Re degli architetti, e merita il rispetto di tutti.

marimito  @  04/12/2011 19:39:40
   7 / 10
Ancora una sovrapposizione dei piani.. sogno e realtà.. che si confondono.. che si perdono..così come lo spettatore.. Cmq bisogna dare atto all'estro del regista che si lascia sempre muovere dal cuore..

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  01/06/2011 10:41:31
   6 / 10
Delusione totale per un regista che, dopo Eternal Sunshine, mi aveva commosso.
"L'arte del Sogno" (velo pietoso sul titolo inglese) è un past(rocchio)iche di onirismo, visionarietà e sentimento. Ma addormenta, e anche tanto. Una noia mortale. La sufficienza è data da alcune trovate geniali e dall'apprezzamento della tematica di fondo, ossia la difficoltà di una relazione in cui ci sei solo tu. E il tuo mondo mentale, bellissimo, ma mentale. Se la tematica del "Ricordo" era stata legata cerebralmente e magistralmente da Gondry nel già citato capolavoro con Carrey, qui non si vede alcun filo conduttore e i contenuti sono immersi in una nebbia (più una polvere che una nebbia, ma fa lo stesso) che francamente alla lunga stanca. Sarebbe poi banale ricondurre appunto al tema della visionarietà questa confusione contenutistica, ma allora mi chiedo che senso abbia il film. Per sognare mi basto io, non mi serve di vederlo sulla scena. Appunto il pregio di Eternal Sunshine era di guardare secondo un'ottica nuova, onirica e celebrale, la dimensione del Ricordo, il ricordo che fa soffrire, per la mancanza (per es) dell'Altro. Ma qui? Cosa c'è di tutto questo? A me è sembrato un polpettone di immagini neanche fatto troppo bene.
Guardando al giudizio "Non male, potrebbe essere migliore". Esatto.

pipizanzibar  @  31/05/2011 22:50:35
   10 / 10
è un vero e proprio trip...può cambiarti irreversibilmente. da guardare da soli e pronti a lasciarsi sopraffare dalle emozioni

Runo  @  11/05/2011 01:20:15
   9½ / 10
semplicemente meraviglioso!! Non c'è bisogno di aggiungere altro....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  26/03/2011 04:40:35
   6 / 10
Michel Gondry si guadagna la sufficienza grazie a una regia ispiratissima e piena di tocchi di classe. Le sequenze dei sogni sono molto belle e realizzate tassativamente senza l'ausilio delle tecnologie digitali, che è il vero marchio di fabbrica del regista anche per quanto riguarda i suoi video musicali. Il problema del film è però il soggetto, troppo debole e che non riesce a coinvolgere praticamente mai. Infatti, se escludiamo i sogni e le scene più oniriche, il resto l'ho trovato di una noia mortale e il talento visionario di Gondry non basta da solo a rendere piacevole e stimolante la visione. Devo dire però che il finale mi è piaciuto molto.

gandyovo  @  04/01/2010 17:34:31
   7 / 10
un film che è bene vedere una volta o due, non di più. La fantasia del regista è indiscutibile e il film merita la visione per questo, oltre che all'originalità della messa in scena, però dopo la prima visione, è un po' stucchevole.

Alcor  @  27/11/2009 15:06:48
   9½ / 10
Quanti elementi ho in comunque con questo film? Tanti, forse troppi. Dalle sensazioni fisiche, come i “manoni”, a quelle più astratte come l’estraniamento dalla realtà.
Gondry è grande e unico nel rappresentare ciò che a voce sarebbe difficile da spiegare; la percezione della realtà trova la sua massima espressione visiva fondendosi ai sogni di Stéphane, ai suoi desideri, ai suoi ricordi d’infanzia e ai suoi fastidi.
Ottima la fotografia, ingegnosa e originale la regia.
Il vero artista è Michel Gondry e non solo del sogno.

LEMING  @  30/10/2009 08:06:25
   6 / 10
Il sogno e la fantasia per sfuggire ai problemi esistenziali di oggi, trasposizione visionaria e onirica, troppo per i miei gusti, però, finale bello.

carriebess  @  23/07/2009 11:26:04
   7½ / 10
un buon film. leggermente 'caotico' ma onirico e sicuramente originale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  13/07/2009 13:54:41
   7½ / 10
La libertà di sognare by Michel Gondry. Magari…
Tra l’altro un titolo con le parole “Arte” e “Sogno” accoppiate non può che tentare…

rensu  @  02/06/2009 22:44:13
   10 / 10
una vera esperienza visiva

dipa_89  @  16/04/2009 16:42:33
   10 / 10
Un film favoloso!!!
è veramente fantastico, commovente, adorabile!!!
L'ho amato subito.
Esclamazioni a parte ^^, il film parte da una storia abbastanza semplice su carta ma che poteva essere realizzata in molti modi sullo schermo; io penso che Gondry abbia fatto un lavoro più che eccezzionale!
Attori molto bravi e anche le musiche sono molto carine, ma tra le cose migliori del film ci sono sicuramente le scenografie e gli "effetti speciali", molto artigianali ^^, da vero sognatore.
Uno dei miei film preferiti.

giax-tommy  @  08/02/2009 15:40:55
   10 / 10
mi verrebbe da rivederlo in continuazione.è una storia tutto qua,semplicemente la magia della realtà:il sogno.

Naked  @  02/01/2009 02:34:19
   8 / 10
Gondry si riconferma un ottimo regista (fuori dagli schemi. Libero e alternativo come piace a me). Anche se questo film lo trovo -nel complesso- leggermente inferiore ad Ethernal Sunshine Of... ma solo nel complesso.

Anche se non trovo corretto paragonare i due film, simili (Gondry) ma anche diversi. Il primo punta molto sulla sceneggiatura (e sulla colonna sonora). Mentre questo lo trovo molto più "artigianale" e "anarchico".

La Gainsbourg è sempre magnifica... talentuosa, affascinante, magnetica come poche... (anche io -come LOT- ho un debole per lei, tra l'altro non sopporto nemmeno Carrey)

Garcia Bernal secondo me è molto duttile (a differenza di Carrey) ed è ancora molto giovane. Ma soprattutto non è etichettato e monoespessivo (potrebbe interpretare qualsiasi ruolo: versatile). Lasciamolo maturare ancora un pò...

Per riassumere: anche questo film di Gondry mi è piaciuto molto, ma è "meno convenzionale" del precedente, quindi potrebbe anche non piacere. In altre parole è più difficile da apprezzare (serve la serata giusta).



Ciaby  @  24/12/2008 20:05:17
   10 / 10
visionario...lui simpaticissimo, lei bellissima

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/12/2008 20.20.48
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erry rileypoole  @  19/12/2008 01:48:27
   10 / 10
l'arte del sogno è un film che sicuramente non può piacere a tutti soprattutto per chi magari ha voglia di vedersi un film pieno d azione e adrenalina.
Lo vidi circa un anno fa... e non so come mai non l ho mai votato essendo uno dei miei film preferiti.
Dal primo giorno che l ho visto qst film m ha stregato... qnd non ho sonno m metto a guardare sempre con gran piacere qst film che ha oltretutto delle melodie a mio avviso stupende.....
un film che scorre via tranquillo dove lo spettatore entra nei sogni di stephane che rappresentano una scappatoiA da una realtà alle volte non gradita!!!!!
"se mi lasci t cancello" è stato stupendo e qui gondry si ripete facendo ancora centro con un bellissimo film che porterò sempre nel mio cuore.....

topsecret  @  10/10/2008 22:36:48
   7 / 10
Il diario della vita di un ragazzo malinconico e gentile raccontata in bilico tra sogno e realtà.

ivan78  @  01/10/2008 21:28:56
   7½ / 10
Un’esplosione d’arte figurativa quella messa in scena dal geniale Gondry. Da un punto di vista prettamente visivo, il regista crea un mondo parallelo unico ed irripetibile che riporta alla luce emozioni inconsce provenienti dal passato. Il tutto è armonioso nella sua elementarietà, ma questo non basta a compensare totalmente le mancanze nella struttura della storia. Spesso quest’ultima risulta troppo esile non riuscendo così a dare il giusto rilievo ai personaggi, i quali acquistano consistenza solo sotto l’aspetto immaginifico ma non dal punto di vista testuale. C’è però da dire che la sensazione lasciata da questa pellicola al termine della visione è non solo di grande originalità, ma di stimolo nel farsi trascinare anche dalle cose semplici percependo la realtà come ad occhi chiusi, o meglio ancora con gli occhi di chi sogna.

Redrum83  @  20/05/2008 15:24:15
   7½ / 10
Nel panorama del cinema moderno Gondry è sicuramente una bella scoperta, una ventata d'aria fresca. Dopo "Se mi lasci ti cancello" il regista francese porta sugli schermi questa sorta di favola immersa nella realtà - o viceversa fate voi - che parla di un personaggio - Stephane - dalla personalità ingenua e fanciullesca, che divaga, si lascia andare ma al tempo stesso è schiavo delle sue fantasie e i suoi sogni, i quali riescono a sconfinane persino nella realtà. La sua inettitudine nella vita reale è dovuta alla sua turbe psichica, che non gli permette di affrontare le situazioni e i rapporti interpersonali in maniera pienamente cosciente. Al contempo c'è un altro personaggio - Stephanie - parallelo, meno "ingarbugliato" ma cmq con qualche punto d'incontro con quello principale. Le personalità di queste due persone li porteranno a cercarsi ma anche a non trovarsi completamente; il tutto sfocerà in un rapporto tenero, ma distaccato quanto basta per non diventare amore.

Il film è veramente interessante, il tema - molto caro a Gondry, questa pellicola ha molto di autobiografico - è originale così come le scenografie e gli oggetti che compaiono man mano nelle scene. I personaggi sono caratterizzati molto bene, anche quelli di contorno e gli attori sono tutti nella parte. In finale è un film che ho apprezzato parecchio, è consigliato a chi piace vedere qualcosa di particolare, qualcosa fuori dagli schemi tradizionali.

kaizen  @  04/03/2008 01:04:42
   7½ / 10
Bello ma non all'altezza di "Eternal sunshine" (se mi lasci ti cancello)

Si perde un po' il filo e ho fatto fatica ad affezionarmi al personaggio principale, tenero ma un po' odiosetto e non molto espressivo.

Forse ci sono andato con troppe aspettative, ma non mi ha toccato come il precedente (pur essendoci vicino come concetto).

Ma mi chiedo perchè se il film si chiam "The Science of Sleep" non tradurlo con "La scienza del SONNO" o magari "L'arte del SONNO" e invece mettere SOGNO! Ma perchè? Bah!

EcceBombo  @  12/02/2008 21:33:18
   10 / 10
Il voto non è azzardato,perchè non sognavo così da tempo,se ci si lascia trascinare da questo piccolo gioiello si può scoprire che forse dentro ognuno di noi c'è sempre un'anima sognante...
Bravi gli attori,ottimo il regista,eccelsa la fotografia...
Oniricamente Bello ;-)

Jumpy  @  09/02/2008 19:19:35
   7½ / 10
Un film gradevolmente strampalato, dolcissimi e teneri i due protagonisti.
Anche se richiama, per il tema trattato e l'impostazione, "Ethernal sunshine of the spotless mind" non mi è sembrato al suo livello, un po' per la trama troppo lineare e prevedibile, un po' per i personaggi secondari delineati soltanto rozzamente e sopratutto, a mio parere, per l'eccessiva fragilità emotiva del protagonista che mi è sembrata poco verosimile.
Dalla sua però ha dei picchi di autentica poesia.

AKIRA KUROSAWA  @  31/01/2008 16:18:44
   7 / 10
bello, mi è piaciuto, molto originale, ma nn riesco a ritenerlo un filmone, certe scene sono davvero supende , indescrivibili e surreali, ma alla fine la trama nn è niene di che, anche il finale è un o scontato e a me nn ha lasciato affatto sorpreso..cmq c è da dre che le scene dei sogni sono davvero bellissime..
bel film

PetaloScarlatto  @  29/01/2008 15:53:55
   10 / 10
una parola: CAPOLAVORO ASSOLUTO... vi assicuro, io l'ho adorato. vado pazzo, per questo film. E che attori. E che attori. straordinario...

Mister  @  28/01/2008 17:50:02
   7½ / 10
La parte migliore è quella irreale, di virtuosismo visivo forse irritante ma ingegnoso e charmant

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  09/01/2008 01:40:06
   10 / 10
Stupendo, sotto ogni punto di vista. Visivamente incredibile, più onirico di un sogno vero e proprio, grottesco e melanconico al tempo stesso. Immagini plasmate a poesia, come se i realizzatori avessero avuto " sinapsi direttamente nelle mani". Incalzante per buona parte del tempo, poi ci culla pian piano, quasi "carezzandoci i capelli" prima di lasciarci sognare.
Un'omaggio alla nostra facoltà di immaginare, di rappresentare, all'inizio legata all'arte e poi direttamente all'intero nostro mondo, mondo che proiettiamo e che ci può sorprendere da un momento all'altro, quando della semplice stagnola e celofan ci appare acqua bagnata, quando strofinandoci le dita a vicenda ci appropriamo l'un l'altro dell'altrui corpo vivo. quando svegliandoci la mattina siamo stanchi per aver corso in un prato verde o sospiriamo sfiorandoci le labbra dopo l'ultimo bacio rubato nel sogno.
Un film realizzato in modo geniale, con interpreti degni della pellicola, con stacchi sorprendenti. Persino la musica è perfetta, una musica capace di graffiare come di "sospendere le nuvole" con un giusto accordo.

amoreblu  @  29/12/2007 17:03:58
   7½ / 10
Bello. Sognante, proprio come il personaggio (Bernal) e il regista Gondry, che in quanto a stravaganza non è secondo a nessuno...
L'unica pecca è che si tende a "perdersi", a staccarsi dal film..

Tuco ElPuerco  @  20/12/2007 12:08:04
   8 / 10
Adoro i film e le scneneggiature di grondy.Un film non facile x chi cerca di capirlo,mentre invece va guardato e lasciato scorrere.E basta....ne siete capaci?

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/12/2007 00:02:33
   7½ / 10
Gondry conferma ciò che di buono, ottimo direi, aveva fatto con Eternal Sunshine. Questo film può essere visto secondo una doppia chiave di lettura: Il sogno come valvola di sfogo per superare una realtà opprimente con l'aiuto della creatività e della fantasia tipica dei bambini (ed il protagonista in fondo un po' bambino lo è), ma può diventare al contempo una specie di prigione che ci isola dalla realtà stessa, impedendo al protagonista una sua mancata maturazione che solo la realtà fatta di piccole e grandi cose, belle o brutte possono fornirci.

Invia una mail all'autore del commento sb6r  @  20/11/2007 11:18:46
   7½ / 10
Deliziosa operetta semicelata dalla grossa distribuzione ma ugualmente reperibile con facilità. Il film è intriso di un profumo d'artigianale gustosissimo, soprattutto nell'era del più asettico digitale; sogni di bottoni e bambole di pezza tingono teneramente una fiaba onirica nel suo insieme. Tanti voli di fantasia e musiche fanciullesche conducono nel mondo del protagonista, in equilibrio tra la veglia e il sonno con numerosi intrecci e scambi tra le due parti. Il finale malinconico lascia una porta aperta per concludere il sogno. Interpretazioni all'altezza e regia disgnitosa seppur modesta chiudono un quadro positivo e interessante.
Da vedere.

magicienne  @  05/11/2007 20:31:41
   7 / 10
Un film che regala emozioni e poesia.

sonhador  @  01/11/2007 19:15:31
   7½ / 10
Molto carino..piacevole ..visionario e stravagante. Non all'altezza del capolavoro di Gondry "The eternal sunshine of the spotless mind" ma certamente da non perdere. Simpaticissimo e bravo Gael Garcia Bernal.

bussisotto  @  30/10/2007 09:28:05
   7½ / 10
Michael Gondry ha il tocco magico dell'artista: raramente si è visto in giro, negli ultimi tempi, un regista con la sua stessa sensibilità e immaginazione. "L'arte del sogno" è una storia d'amore tra Stephane, un ragazzo che vive di continui slanci immaginari (contrariamente alla sua timidezza, nella vita di tutti i giorni) e la sua vicina di casa.
Un film che si vede con interesse, che supera con intelligenza qualche piccolo momento di stanca.
Garcia Bernal, già notato ne "La mala educacion", conferma la sua istrionica abilità recitativa. Charlotte Gainsbourg lo affianca egregiamente.
Visivamente splendido.

Lory_noir  @  29/10/2007 19:57:38
   6½ / 10
Un film leggero con alcune parti davvero carine e altre un pò ridondanti. Da vedere solo per nn guardare la solita commedia sentimentale. Ho trovato i due attori protagonisti, specialmente Stephane, adorabili nel proprio ruolo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  19/09/2007 18:11:54
   8½ / 10
Gondry senza l'aiuto dello sceneggiatore del precedente (ottimo) film realizza una piccola storia d'amore con numerose scelte stilistiche quasi realizzate a mano, e comunque con tecniche molto artigianali che danno l'impressione di vedere un vecchio film d'animazione.

molto mentale e psicologico il film riesce a smuovermi lo stomco, ma anche a ridere perchè diverse scene sono davvero esilaranti

AleAle  @  17/09/2007 17:58:52
   7½ / 10
non male..però mi aspettavo qlc di più perchè il film precedente del regista "se mi lasci ti cancello" mi avevam affascinato molto di più...
questo mi ha interessato il fatto delle spiegazione dei sogni...il momento R.E.M....ste cose me fanno impazziii!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  24/08/2007 00:48:37
   7 / 10
Pellicola visionaria e onirica del pluripremiato regista di Eternal sunshine of the the spotless mind(in italiano "Se mi lasci,ti cancello",traduzione a dir poco discutibile):Michael Gondry conferma tutto il suo talento e lo fa con un film sospeso tra realtà e immaginazione dove si fatica a capire qunado la prima termina e inizia la seconda e viceversa. Bupne prove attoriali di Bernal e Gainsbourg,quest'ultima in grande spolvero dopo l'ottimo "Nuovomondo" di Emanuele Crialese.
Uno dei migliori film della stagione,non c'è che dire.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  24/06/2007 10:31:19
   6½ / 10
L’ultimo lavoro del visionario regista francese Michel Gondry.
“L’arte del sogno” è costruito con abile mano visionario dal giovane regista francese che, con l’uso di semplicissimi effetti speciali, riesce a dare il senso di cosa possa essere una mente creativa, un modo di osservare le cose che miscela sogno e realtà, andando inevitabilmente a ripercuotersi nella vita quotidiana e nelle complicazioni di un rapporto amoroso ..la strutturazione è posta con un ritmo pacato, costruita con l’appoggio di pochi attori e una location minimalista, ma in grado di dare una forte sensazione di cosa rappresenti la vera essenza di un sogno.
Ricordi del passato, accadimenti del quotidiano, desideri, paure condite dalla giusta dose di “random”, si concretizzano in rappresentazioni oniriche durante il nostro sonno ..alcune bellissime intuizioni purtroppo speso si miscelano a eccessivi autocompiacimenti, in alcuni punti ci si lascia prendere troppo la mano rendendo non sempre coinvolgente il racconto, se pur gestito con enorme fantasia e abile costruzione scenica ..lo stesso può essere detto per i dialoghi, a volte così intensi e profondi e a volte così puerili ..nel complesso, soprattutto per l’originalità della trama, l’ultimo lavoro di Gonry rimane decisamente apprezzabile ma un piccolo passo indietro rispetto alla sua precedente produzione.
Non male la prova degli attori, soprattutto del bravo protagonista (che molti ricorderanno in “Amores Perros” di Innaritu) Gael Garcia Bernal, il vero catalizzatore di questo particolare racconto ..da sottolinea la sempre ottima prova dietro la macchina da presa del talentuoso regista francese Michel Gondry.
Piacevole “fanta-commedia sentimentale” ma al di sotto delle aspettative ..cmq da vedere!

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  27/05/2007 22:08:38
   7 / 10
Michel Gondry torna in Europa a dirigere il suo nuovo film intimamente connesso e conseguente all'amatissimo "Se mi lasci ti cancello". Il successo concede maggiore libertà all'autore che ne aprofitta a piene mani: libero spazio alla fantasia e alle invenzioni visive materializzate perlopiù in cartapesta senza uso del digitale. Il film è surreale, originale, a tratti molto divertente e si avvale della buona interpretazione dei due interpreti principali. Come nel suo lavoro precedente Gondry incentra il racconto sulle autocomplicazioni dell'amore, puro ma frenato dai mille risvolti del quotidiano, dalle non amissioni e dai fraintendimenti che si accavallano fra sogno e realtà. "Un film felice sull'infelicità e su quello che si affolla intorno a noi quando stiamo per addormentarci(E. Martini)" che concede le sue cose migliori nella bizzara rappresentazione dei dettagli, attraverso tutta quella miriade di oggetti buffi e di invenzioni insignificanti che tutti quanti noi vorremmo possedere.

aiemmdv  @  06/05/2007 11:25:18
   9 / 10
Quando sogno e realtà entrano in simbiosi in maniera talmente perfetta da non poter distinguere l'una dall'altra.
Alla fine questo processo di totale scissione tra i 2 fenomeni non è nemmeno totalmente rilevante nè troppo importante: ogni immaggine trasmessa al nostro cervella è vera in quanto recepita dal nostro apparato sensoriale...
La realtà è solo ciò che viene percepito dai nostri sensi.
L'immagginazione non può far altro che migliorare la realtà

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  05/05/2007 16:15:20
   8 / 10
Scommetto che, per girare questo film, hanno speso una cretinata. Ed ecco che ne viene fuoi qualcosa che di più simile al sogno non ce n'è.
Stephan è colmo di fantasia, di delicatezza, di timidezza. Vive in un mondo suo al confine tra la realtà e la fantasia.
Con un pianoforte che rotola per le scale conosce, finalmente, una ragazza che gli è molto simile e lo capisce. E' creativa, fantasiosa, si lascia anche coinvolgere dai e nei suoi sogni. Ma è più realistica.
Tutto in questo film si confonte: realtà, fantasia, sogno, immaginazione, sensazioni.
Bisogna essere un po' bambini per riuscire ad entrare nello spirito della pellicola, fatta di cartone, cotone, cellophane, di macchine per il tempo (che durano solo un secondo), cavallini di pezza, sciovie incredibili.
Non manca qualche momento d'ilarità, come la capra sul monte o: "Amo le tue tet.te. Sono molto accoglienti e senza pretese".
Ti entra nel cuore e ti canta una poesia, se hai orecchie e sentimento per coglierla.

"La distrazione è un'ostruzione alla costruzione".

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Molkina  @  16/04/2007 13:28:11
   7 / 10
Tutti dovremo lasciare un pò di spazio ai sogni e alla fantasia. Essere sempre un pò bambini. Il protagonista è cresciuto non perdendo quest'arte: trovare il GRANDE nelle piccole cose. Nei suoi quadri mostra la sua visione della vita reale. Nella sua vita sceglie di vivere nella fantasia, per volare con un cavallo di pezza, amare, far ri-incontrare la "magia" a chi l'aveva persa crescendo.

Dull Boy  @  15/04/2007 20:08:33
   7 / 10
Divertente e sperimentale... vale la pena vederlo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/03/2007 22:11:12
   7½ / 10
"L'arte del sogno" ha entusiasmato la critica, mentre il pubblico di filmscoop è rimasto in gran parte perplesso, come davanti a un oggetto non identificato, un ufo, tutti o quasi sembrano lodarne l'eccentricità ma non hanno potuto (o saputo) favorire la scissione che il soggetto pretende.
Fatte queste debite considerazioni, il film è letteralmente squisito, ma rischia di prevaricare con il suo messaggio, al punto di sfiorare in certi punti uno sterile manierismo. Se non c'è la tentazione di farne una briosa commedia - favola moderna, è altrettanto vero che Gondry rischia di parodiare proprio quel tipo di commedie (americane, non europee) che tanto successo hanno oggi nei box-office. Un compromesso stilistico, oppure (al contrario) un'eccesso di ambizione?

Dubito in fondo che gli spettatori riescano a cogliere - nella leggerezza apparente della vicenda - la capacità di Stephanie di "modificare gli oggetti ad uso della propria percezione" e questo perchè non si capisce mai quando le intenzioni del regista siano mirate e serie o da prendere con le pinze.

Un po' supereroe onirico, un po' Mork-Williams, un po' Ed Wood, un po' freak, un po' Micheal J. Fox (v. la somiglianza fisica, i riferimenti a back to the future. etc.), il personaggio di Stephane sembra vivere in una dimensione astratta anche quando esprime la propria dipendenza (?) dalla realtà.
Una realtà che lo vede lavorare in uno strano ufficio popolato da un collega che sembra Peter Sellers, e da un Capo che pare uscito dal Mr. Hula Hoop dei fratelli Coen.
Tra un'illuminante "un uomo deve avere le redini della propria vita" e un paradossale scioglilingua ("La distrazione è un'ostruzione alla costruzione") il film ha il grosso merito di rimarcare l'uso e il linguaggio del sogno /(v. prime sequenze) appropriato alla vita diurna e alla veglia, e i rischi che si corrono quando si evita di scambiare i simboli per autentici messaggi esistenziali.

A dirla tutta, questo film dovrebbe essere pane per i miei denti: la mia dimensione pescina vive il sogno fino al paradosso, è quasi un'ossessione, ma è la perdurante natura romantica del film a non convincermi fino in fondo.

Figurativamente Gondry non ricorda molto Burton, se non nel personaggio proprio di Ed Wood: ci sono parametri e ricalchi kitsch degni semmai proprio del cinema d'animazione sperimentale europeo.

Notevolissimi certi episodi colti a filtrare la dimensione piu' ampia del sogno, dal R.e.m. ("mentre sogni gli occhi si muovono") al Sogno Lucido fino all'esperienza sovrannaturale (e, forse, indirettamente ambigua) del fenomeno O.b.a., che è quando da una sensazione onirica si trova la forza di aprire gli occhi e assistere a un vero e proprio transfert del proprio corpo dalla dimensione primaria.
Ovviamente non pretendo che qualcuno ci creda, ma è suggestivo che qualcuno in un film faccia un seppur vaghissimo riferimento a questo fenomeno.

Tra trasfigurazione e realtà, un film che invita al potere della "creatività del pensiero inconscio" suggerendo anche una forte invettiva in favore della raccolta differenziata, del riciclaggio di materiale usato.

Non direi proprio che il film invita a trasmettere un senso infantile e dorato della propria vita: a dire il vero, ho pensato piu' volte nel corso del film a quanto fosse inutilmente idiota, fino alla caricatura, Stephane.

Semmai quello che ho colto, e che mi ha dato un intensissimo calore, è l'aspetto surreale della dimensione domestica, un ritorno all'antico, scevro da tutti i congegni elettronici, come il passato che riemerge, come gli oggetti riscoperti dopo molto tempo, che reclamano attenzione quando stai per buttarli via, e ritrovi la forza di non separartene piu'

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benzo24  @  23/03/2007 18:42:47
   6 / 10
gondry gioca a fare il surrealista, a volte ci riesce altre no, ma sono più le volte che non ci riesce, il difetto è carica troppo le scene del sogno finendole per renderle irreali e non surreali come dovrebbero essere. qualcuno gli ha detto che il sogno è vero quanto la realtà? comunque molto bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  08/03/2007 11:40:34
   7 / 10
Sicuramente in un panorama cinematografico cosi standardizzato,un artista come Michael Gondry e'da tenere stretto e da difendere....con la sua seconda pellicola il regista riconferma tutto il suo talento,pur non raggiungendo i risultati dell'esordio.Stavolta manca la sceneggiatura di Kaufman e questo per me rappresenta uno dei primi limiti:dove nel film precedente la materia appariva molto piu'compatta e la storia era concentrata soprattutto sulla coppia Winslet-Carrey,qui abbiamo divagazioni(che peraltro non sempre funzionano)decisamente eccesive e soprattutto prive di quella malinconia tipica delle sceneggiature di Kaufman....Gondry e'schiavo delle sue ossessioni,propio come accade al protagonista,ma non sempre riesce a utilizzarle ottimamente al servizio della storia.
Non mancano cmq momenti assolutamente geniali(vedi lo studio televisivo dentro il cervello o gli incubi sessuali del protagonista),i diversi ruoli di contorno sono efficacissimi(irresistibile Alan Chabat nei panni di un collega di lavoro di Stephane)con budget irrisorio e una valanga di idee.

lucadf  @  25/02/2007 21:37:47
   7½ / 10
Film piacevolissimo che consiglio anche da guardare a casa ogni qual volta si desidera rilassarsi con un film non troppo impegnativo ma allo stesso tempo non banale.
Ottimo.

maxco  @  24/02/2007 11:19:08
   9 / 10
piccypu  @  23/02/2007 17:39:38
   6 / 10
ma insomma...nulla di speciale!

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Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  22/02/2007 11:28:12
   8 / 10
Un film che parrebbe funestato da un inizio pretenzioso, eccessivo e gratuitamente estetico.
Simpatici espedienti visivi che utilizzati fino all'eccesso poi parrebbero solamente fastidiosi.

Ma questo è l'inizio, quando ancora la trama latita e le idee si devono formare.
Invece dopo una decina di minuti si entra nella logica del film, nei personaggi, tratteggiati bene.
Le battute volgari e quelle stupide ancorano la pellicola ad una realtà più terrena e vicina.
E la rendono godibile anche a coloro che si trovano a disagio rispetto allo sperimantalismo visivo dell'opera.
Gli attori sono bravi, non eccelsi.
Mentre i dialoghi sono arguti senza risultare eccessivamente geniali.
Le musiche sono ottime.

Perchè consigliarlo?
Per molti motivi.
E' orchestrato bene, potrebbe essere sempre sgradevole ed invece non lo diventa mai.
E' relativamente originale e questo resta un pregio.
E' fruibile da diverse categorie di spettatori.
E' francese ma fortunatamente non lo sembra affatto.
Alcune battute sono veramente degne.

E più in generale per questi e per altri motivi resta veramente un bel film.

Si, lo consiglierei senza riserve.

(beh, proprio senza riserve no, diciamo che se aspettate l'ultimo film di Bruce Willis con le palpitazioni forse potreste non entusiasmarvi davanti a questo)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  21/02/2007 11:38:34
   9½ / 10
Memoria, sogno, immaginazione, messi in scena da una storia d'amore.
Il gioco della vita che non tiesce più a fermarsi, a dispetto di ogni realtà e senso storico invitanti alla sggezza.
Intrecci di desideri contrastanti che formano un nodo di emozioni oscure inestricabile su cui è facile dormire risognando ancora pagine di bellezze primordiali autonome dal mondo...

Invia una mail all'autore del commento vlad  @  12/02/2007 15:10:42
   8½ / 10
Ragazzi, un Jim Carrey che supera ogni sua più impegnativa prova: irriconoscibile!
Un film che, se possibile, eclissa alla grande il predecessore Eternal Sunshine of the Spotless Mind, e in una unica soluzione si pappa anche "Pulp Fiction", "2001 Space Odissey" e "A letto col nemico". Si avvicina clamorosamente all''epica di "C''era una volta in America" e manca di poco lo spessore di "Quarto potere", che però non ho visto e quindi non conta.
E'' un capolavoro? No!
E'' molto più che un capolavoro? No!
E'' davvero un bell''uomo? No, ma è molto simpatico!
Ma va fatta una precisazione: è un film; percui non bisogna lasciarsi abbindolare da lustri e lustrini, lupini e fusaie, mostrine e tonette, galluzzi e papocchi, laura e giovanna.
Occorre invece prestare attenzione alle sfumature, alle sottili inezie che però tessono una trama fittissima di stimoli e spunti di riflessione, con punte di ben 280 m/s, a raffiche basse.
Occorre, ebbene, guardarlo col cuore, questo film. Occorre lasciarsi pervadere dalla slavina di vitale fluido seminale col quale il Michel Gondry ingravida la nostra mente, che nella notte dopo la visione, partorisce quei sogni deliranti dai quali, poi, giovanotti simpatici e prolissi come Lynch tirano fuori le loro cacate, tipo Strade Perdute e Mulholland Drive.

Il mio sentito consiglio, che peraltro condivido, è: andatelo a vedere. Sarà sicuramente meglio che stare a casa a farsi le pugnette sulla ragazza di quel vostro amico, o a giocare a Risiko!

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viagem  @  10/02/2007 22:17:14
   7 / 10
Film interessante e originale non tanto per la storia in sè quanto per come è stata resa la parte legata al mondo dei sogni del protagonista (colori, movimenti, modellini di oggetti che non esistono...). Divertente e pieno di idee, forse troppe a volte. La figura del collega d'ufficio è memorabile!

Spilbergo  @  10/02/2007 02:37:34
   9 / 10
Un filmone, bello, intenso e pieno di fantasia.
Un film che meriterebbe molto più di quello che non ha raccolto.
Certo è evidente che sia fruibile soltanto a persone che abbiano una certa sensibilità e visionarietà. Agli altri lasciamo i film pseudointellettualoidi che spiegano tutto ma non dicono proprio nulla...

Vasched  @  08/02/2007 17:09:21
   7 / 10
Il finale è deludente.. di difficile interpretazione...però nel complesso mi ha fatto ridere. Proprio strano come film, molto originale!

giumig  @  06/02/2007 19:38:39
   6½ / 10
Film molto carino, con due protagonisti davvero bravi e pieno di battute inteligenti eesilaranti. Bellissime scenografie e bella fotografia, rimane una storia simpatica ma raccontata in maniera troppo frammentata.

norah  @  05/02/2007 19:15:34
   6½ / 10
Filmetto godibile di un bravo videoclipparo.
L'Arte del Sogno...in questo caso però, a sognare é solo Gondry:lo spettatore assiste freddo e distaccato al suo personale trip,ma che egoista!E a noi niente?Se fosse stato un po'più noiosetto almeno avrei potuto farmi un sonnellino .O forse all'entrata distribuivano qualche acido da assumere prima della visione e io non me ne sono accorta?
L'interpretazione dei due attori rimane comunque incantevole.

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polbot  @  04/02/2007 12:47:20
   7 / 10
Carino. Un po' faraginoso nella storia, ma alcune scene e battute son troppo forti... Nel complesso mi ha divertito.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  03/02/2007 16:43:08
   6 / 10
Questo film non mi ha convinto, come già accaduto con "Se mi lasci ti cancello". Il regista ha certamente una grande capacità onirico-visionaria, ma alla fine i sogni finiscono per essere ripetitivi, e, soprattutto, non riescono mai a coinvolgere del tutto lo spettatore: nemmeno (o forse ancor più) quella fascia di dodicenni ai quali Gondry dice di sentirsi più vicino. Indovinati, ma non memorabili, i colleghi del protagonista, ottimi effetti speciali e discreta prova dei due attori principali. Alla fine però si esce dalla sala senza alcuna emozione da portare con sè.

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anar  @  03/02/2007 03:53:48
   7 / 10
Il film tutto sommato mi e' pipaciuto, gia' il fatto di essere originale e sopratutto non banale (caratteristica del 90% dei film moderni) gli merita la sufficienza piena!!
Comunque lo trovo un po' fine a se stesso, inconcludente...bho, forse l'autore non sapeva cosa dire e ha buttato li' un po di cose alla rinfusa e molti non capendoci un cavolo chiamano il risultato arte!
Io adesso parlo da persona normale, non esperto di cinema (nel senso che non l' ho studiato nelle apposite sedi), quindi ben venga qualche luminare del cinema che mi spieghi le genialita' del film; il personaggio principale l'ho trovato a tratti snervante, quasi antipatico.
Ciao

patt  @  01/02/2007 14:04:06
   8 / 10
"rubo" questo stralcio, e non me ne voglia l'autrice :), perchè mi piace molto e descrive esattamente le sensazioni che ti lascia questo film.
"L’arte del sogno è un film dal quale è un peccato svegliarsi: tenerissimo, divertente e malinconico, è proprio fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni, anche quelli a occhi aperti." :)

aggiungo un piccolo particolare



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Ultima risposta 02/02/2007 10.46.36
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Mpo1  @  31/01/2007 23:21:03
   7½ / 10
Uno dei film più interessanti degli ultimi tempi: peccato che pochi se ne siano accorti, nella marea delle solite mediocrità iper-pubblicizzate.
Gondry è probabilmente il miglior regista di videoclip in assoluto, ha realizzato video-capolavori per molti artisti importanti, tra cui Bjork, Beck, Massive Attack, Chemical Brothers, White Stripes e altri ancora. In questo suo terzo lungometraggio utilizza il suo inconfondibile stile per dar vita ai sogni del protagonista (un bravo Gael Garcia Bernal), un ragazzo che vive di sogni e finisce per confonderli con la realtà. Gli effetti visivi del film sono strabilianti, la tecnica di Gondry è decisamente unica. Solo Gondry può riuscire a costruire un intero mondo fatto di cellophane, cartone, pezza e carte di caramelle.
Il limite maggiore del film sta nella trama: la solita storia d’amore! Certo si può dire che la trama sia solo un pretesto per mettere insieme le fantastiche invenzioni visive di Gondry, ma certo si poteva trovare di meglio della solita storiella d’amore con tanto di equivoci e complicazioni, che abbiamo già visto migliaia di volte, con inoltre un coro di personaggi secondari inutili ed antipatici.
Lo stile c’è: per i contenuti aspettiamo la prossima volta…

Kobe  @  30/01/2007 16:30:31
   6½ / 10
Lascio i "paroloni" a quelli + bravi di me. Dal mio punto di vista è un film in certi momenti molto divertente e in altri noioso e sconclusionato me che cmq ti lascia attaccato alla storia e ti cattura per la tenerezza che fa il protagonista. Sinceramente mi era piaciuto di + se mi laci ti cancello. Cmq nn male

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  28/01/2007 12:03:08
   8½ / 10
Scottati dall'imbarazzante precedente con Gondry i titolisti italiani si sono riscattati, regalandogli questa volta un titolo forse più azzeccato dell'originale.
Il film è molto particolare, probabilmente ha ragione chi ne lamenta una minor compattezza ma a mio parere, liberatosi di uno sceneggiatore e di un attore scomodo, Gondry può fare tutto da solo riuscendo a dar libero sfogo ad un caleidoscopio di immagini, forse a tratti scorrelate o abbozzate ma sincere, un mondo di calde suggestioni cucite da un'animazione deliziosa volutamente artigianale, lontana dall'asettica perfezione del digitale.
Imperfezione che si rispecchia nell'inabilità del protagonista a gestire aspirazioni e sentimenti, costringendolo a rifugiarsi in un mondo di stupori e giochi d'infanzia, attratto da una splendida Gainsbourg (per cui ho un debole clamoroso) ma allo stesso tempo cosciente della sua inadeguatezza.
Da questo punto di vista il film fa male, paradossalmente un disincanto nell'incanto; amuleti di pezza, studi TV mentali e macchine del tempo istantanee rapiscono e affascinano, ma dei mille rivoli in cui si declinano, confondono e disperdono sogno e realtà rimane l'amara consapevolezza dell'inevitabile.
E' lo stesso Gondry a dirlo: "Quando ho visto per la prima volta il film, arrivato alla fine, ho sperato davvero che qualcosa di diverso potesse accadere".
Non rimane che addormentarsi e sognare.

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Ultima risposta 24/07/2009 02.11.11
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forzalube  @  26/01/2007 13:22:13
   8½ / 10
Un altro gran bel film di Gondry... ed il cinema diventa sogno (o viceversa?)

Bellissimi gli effetti speciali artigianali e le tante trovate visive.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  25/01/2007 09:58:54
   7 / 10
La vita e l'amore visti attraverso gli occhi di un sognatore, un bambino idealista ritrovatosi per accidente in un corpo da adulto. Gondry si fa strada tra cavalli di pezza, macchine del tempo, telecamere di cartone e ragni/macchine da scrivere con naturalezza, tratteggiando dei personaggi dolci ma fragili, perfetti antieroi bisognosi più di protezione che di guidare lo spettatore. E allora? E allora troppo spesso la visionarietà ne "L'arte del sogno" appare telecomandata, quasi di maniera nel richiamare atmosfere care a Gilliam o nel riproporre situazioni già vincenti ma più spontanee nell'incantevole "Eternal sunshine of the spotless mind".
Assolutamente brillanti i dialoghi, che spaziano dal surreale ("Come si chiama la vostra società?" "Aristotele" "Ah, come la tartaruga ninja.") alla battuta ad effetto ("E' strano, è come toccarsi il pene con la mano sinistra" "io non ho il pene" "ma hai una mano sinistra").
Straordinari i due protagonisti.

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Ultima risposta 12/02/2007 16.03.45
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  24/01/2007 13:15:50
   8 / 10
Un dolce e sentimentalmente inesperato ragazzo che che nel suo personale mondo delle idee ha un tv educativa in cui anzichè spiegare cerca di capire; di capire la sua vita, di capire l'amore, e cerca di far vedere ad una telecamera di cartone il bello dell'interazione tra le persone e una forseta in una barca, un mare di cellophane, un cavallo che può essere meccanico, se felice, o di pezza se triste. Un ragazzo che ama cio' che nulla possiede tranne i sogni.
La ricerca e la paura dell'amore, sia nella veglia che nel sogno, questo ci racconta Gondry con la sua incantevole e dolce favola. Una scenografia stupenda, un attore (Bernal) intenso ed ipnotico, un film da vedere.

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Ultima risposta 24/01/2007 16.58.08
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Simmetria84  @  24/01/2007 03:19:22
   6½ / 10
di certo è un film bizzarro, che nel panorama attuale spicca quanto originalità e imprevedibilità. Il regista ce la mette tutta, a giocare con la mente, e a proporre qualcosa con cui confrontarsi intimamente.
Sono solo dispiaciuto per gli inutili e ormai nauseanti giochi giochini e aggeggi, che rimandano al romanticismo di amelie, o a una serie di escamotage visivi che sono quasi d'archivio, e puzzano tanto di ruffianaggine.
E' un film fatto per piacere a un determinato gruppo di persone, è studiato per piacere, è dannatamente troppo studiato a tavolino (ovviamente nelle parti che rinnegavo sopra).

non dico che non mi sia piaciuto, ma mi danno fastidio quando nei film giocano con la tua testa e ti stuzzicano li dove sanno che possono avere output positivi. è un cinema-droga ;)

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  23/01/2007 18:33:06
   8 / 10
Un sogno di pannolenci e bottoni, di carte di caramelle e orecchie di peluche, di programmi tv ripresi con telecamere di cartone, di impari risse combattute con mani enormi e di immagini oniriche fatte di macchie di vernice che sembrano test psicologici. La vita di Stephane si compie in una continua fase REM, in cui si possono controllare i movimenti delle pupille con una cannuccia attaccata alle palpebre col nastro adesivo, in cui una barca è ripiena di una foresta e si può tornare indietro nel tempo per un istante per ripetere un momento di felicità.
L’arte del sogno o The science of sleep, come nel titolo originale? La vita disegnata da Gondry è un po’ entrambe: arte nelle minuziose scenografie fatte di creature bambinesche e disordine colorato, scienza per le bizzarre spiegazioni che il documentarista anchorman ci descrive nelle sue visioni oniriche. E anche un po’ psicanalisi, nello spiegarci in modo semplice e buffo le illusioni della mente, le implicazioni della solitudine, il bisogno di una coperta di Linus sottoforma di un berretto peruviano.
Perfetti nella parte di due protagonisti quasi omonimi e per questo forse attrattisi (come in quel giochino da bambini in cui bisognava calcolare la percentuale di affinità cercando le lettere in comune tra i nomi), Stephane e Stephanie sono entrambi isolati nelle loro esistenze sbilenche: entrambi mentono sulla loro vita, entrambi non si vogliono abbastanza bene e non capiscono di desiderare – forse – la stessa cosa.
L’arte del sogno è un film dal quale è un peccato svegliarsi: tenerissimo, divertente e malinconico, è proprio fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni, anche quelli a occhi aperti.

30 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2007 18.01.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  22/01/2007 11:07:51
   8 / 10
Gondry si conferma uno dei registi piu’ originali ed interessanti in circolazione.Dopo l’ottimo “Se mi lasci ti cancello” il regista francese estrae dal cilindro un film originalissimo,visivamente affascinante,caratterizzato da una vena dolce/amara che ne fa un piccolo gioiello dal contenuto tutto da scoprire.
Ancora una volta è la mente umana la grande protagonista della pellicola,capace di regalare al protagonista durante il sonno una vita parallela in cui le cose sono piu’ semplici rispetto a cio’ che avviene nella realta’.
Nei suoi sogni infatti Stephane (un intenso Gael Garcia Bernal), trova la via d’uscita rispetto ad una realta’ stressante e povera di gratificazioni, sino a non riuscire piu’ a scendire cio’ che fa parte del sogno e cio’ che invece è reale,la sua parte onirica crea un mondo in cui tutto funziona per il verso giusto o meglio funziona secondo i suoi desideri,un mondo dove la donna dalla quale è attratto lo ama,un mondo dove il suo lavoro gli permette di ottenere incredibili successi.
La genialita’ di Gondry sta proprio nella rappresentazione delle scene oniriche,ambientate in un mondo realizzato in maniera artigianale con materiali come il cartone,la plastica ,il legno senza nessun utilizzo della computer grafica,dando vita a scenografie affascinanti e a marchingegni davvero pazzeschi…notevole inoltre la sua capacita’ di infondere allo script una direzione ben precisa, senza appesantirla ed ingarbugliarla eccessivamente,riuscendo a parlarci d’amore in maniera originale senza scadere nella banalita’ o nel patetico,come ormai fanno quasi tutte le commedie sentimentali che siamo abituati a vedere solitamente.
Perfetto il connubio tra musica ed immagini,che tradiscono il passato “videoclipparo” del regista,ottima la fotografia,bravi gli interpreti,oltre a Bernal da sottolineare le prove della Gainsbourg e dello spassoso Chabat…in conclusione una ventata d’aria fresca,un prodotto che esce (e di parecchio) dagli schemi,consigliato a menti vivaci a cui piace essere sollecitate,messe alla prova.
Il film non è esente da difetti,nella seconda parte qualche lungaggine la si puo’denotare ed a volte l’accumulo di trovate visive sfianca,ma “L’arte del sogno” è un lavoro notevolmente intelligente che ogni amante del cinema dovrebbe vedere.

8 risposte al commento
Ultima risposta 31/01/2007 09.28.56
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Invia una mail all'autore del commento SLiV3r  @  20/01/2007 13:29:05
   7½ / 10
La Sundance azzecca ancora una volta!!da un regista un pò clipparo è nato un film meno drammatico rispetto al suo predecessore ma molto, molto più allucinato e creativo..veramente da non perdere.

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