l'arrivo di un treno alla stazione di ciotat (1896)

Tutto ha un inizio, o quantomeno, un cordone ombelicale simbolico. "L'arrivo di un treno alla stazione di Ciotat" è uno dei primissimi lavori cinematografici.
I Lumiere, fra i pionieri, della cinematografia, utilizzarono la ripresa in 35 mm su pellicola (creata da Eastman) e portarono in atto una novità fragorosa, o meglio, portarono in atto la Rivoluzione.

Il Cinema per i Lumiere era concetto di avanguardia, e non poteva esser altrimenti, nel nome del positivismo, concezione e movimento di progresso scientifico/tecnologico, "L'arrivo di un treno alla stazione di ciotat" è la summa, o meglio, la sintesi dell'ideale.

Ovviamente, giudicare tale cortometraggio di circa un minuto (55 secondi) , ad oggi, è una mezza sfida.

Se lo spettatore riuscisse a calarsi nel contesto storico, siamo nell'arcaico 1896, capirebbe tante cose. Nella società odierna, un lavoro così pregiato e avanguardistico come quello dei fratelli francesi, potrebbe essere girato facilmente con un telefonino, nemmeno di ultima generazione.

"L'arrivo di un treno alla stazione di ciotat" fu una sorpresa per tutti, gli spettatori ( i primi paganti della giostra del Cinema) furono intrappolati in un mondo, in un'ottica nuova e dunque sbalorditiva.

Il minuto di proiezione, accompagnato da una musica classica in sottofondo, offre vari spunti per altri registi (dell'epoca). Tecnicamente è quasi inutile inoltrare discorsi e argomentazioni. Non poteva non esser perfetto ed inedito il lavoro dei Lumiere.

Per giudicare totale un lavoro, o per giudicarlo, bisogna avere altri similii, altre comparazioni. All'epoca le comparazioni non c'erano. Il concetto di novità non poteva non divorare lo spettatore.

"L'arrivo di un treno alla stazione di ciotat" è logicamente un piano sequenza, l'ideale di montaggio, per ovvi motivi, dormiva ancora sonni arcaici.

Opera primitiva e incommensurabile.