la prima cosa bella regia di Paolo Virzì Italia 2010
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la prima cosa bella (2010)

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locandina del film LA PRIMA COSA BELLA

Titolo Originale: LA PRIMA COSA BELLA

RegiaPaolo Virzì

InterpretiValerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Claudia Pandolfi, Stefania Sandrelli, Dario Ballantini, Marco Messeri, Fabrizia Sacchi, Roberto Rondelli, Sergio Albelli, Aurora Frasca, Giacomo Bibbiani, Emanuele Barresi, Giulia Burgalassi, Francesco Rapalino, Isabella Cecchi

Durata: h 1.56
NazionalitàItalia 2010
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2010

•  Altri film di Paolo Virzì

Trama del film La prima cosa bella

Cosa vuol dire avere una mamma bellissima, vitale, frivola, imbarazzante? E’ il cruccio che ha accompagnato tutta la vita di Bruno, primogenito di Anna, fin da quando aveva otto anni. Tutto comincia nell’estate del 1971, quando assistendo alla tradizionale elezione delle Miss dello stabilimento balneare più popolare di Livorno, Anna viene inaspettatamente chiamata sul palco ed incoronata "la mamma più bella". Da allora, nella famiglia Michelucci, arriva lo scompiglio e per Anna, per Bruno e per la sorella Valeria, inizia un’avventura che si concluderà solo ai giorni nostri, con un inattesa struggente riconciliazione.

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Voto Visitatori:   7,40 / 10 (184 voti)7,40Grafico
Miglior attore protagonista (Valerio Mastandrea)Migliore attrice protagonista (Micaela Ramazzotti)Miglior sceneggiatura
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore protagonista (Valerio Mastandrea), Migliore attrice protagonista (Micaela Ramazzotti), Miglior sceneggiatura
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Voti e commenti su La prima cosa bella, 184 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  17/01/2011 15:50:29
   8½ / 10
A orologeria: "La prima cosa bella" non sbaglia un attacco, nè drammatico nè comico,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e mi ha fatto ridere nella commozione per tutta la sua durata.
Credo che Virzì riesca a far esprimere ai suoi attori la verità dell'azione, dei sentimenti, delle emozioni che si provano in una famiglia come quella che viene raccontata e allo stesso tempo credo che sia uno dei migliori registi italiani a narrare la quotidianità di una provincia e di una normalità che diventa eccezionale nel racconto.
Il regista raccoglie e arricchisce la lezione di Monicelli, Scola, Germi e dei grandi maestri dei migliori anni del cinema italiano senza far loro il verso e contribuendo con un suo personale e riconoscibilissimo tocco.
Applausi e incrociamo le dita per gli Oscar!

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2011 16.32.18
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LadyVampyre  @  16/01/2011 19:41:22
   5½ / 10
La prima cosa bella.
Partendo dal titolo non ho ben capito la relazione fra questo e la storia messa in scena (dovrei ascoltare la canzone per comprendere motivi profondi di relazione? forse). Ma d'altra parte il cinema italiano si è da sempre diverito a creare queste storie piene di (falsi) buoni sentimenti e figliol prodighi che tornano all'ovile con la coda fra le gambe, quindi immagino che adoperare il titolo di una canzone sia stata una scelta a esclusione.

Mastandrea è sempre molto allucinato nelle sue interpretazioni, probabilmente è così anche di persona, per questo non mi piace particolarmente. Non ho capito perchè questa parte da professore sfigato pseuodo drogato, cosa c'entra nel film?
Ho apprezzato invece la Ramazzotti.

La colonna sonora l'ho trovata pessima, con tutte quelle belle canzoni che potevano trovare negli anni '70 sono state fatte scelte che mi hanno delusa molto. Ho trovato alcune canzoni anche particolarmente inappropriate al momento che andavano a sottolinerare. Solitamente la colonna sonora dovrebbe sottolineare il momento clou, invece ho trovato alcune musiche discordanti e fastidiose.

Insomma, candidarlo all'oscar mi sembra proprio un'esagerazione...

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Ultima risposta 13/09/2011 18.34.47
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wight  @  20/12/2010 13:27:41
   4 / 10
Film intriso di una comicità forzata con caricature malriuscite, sulle quali Virzì ha un po' troppo calcato la mano. Una comicità direi alla Panariello. Pessimi i primi minuti del film che poi decolla ma al contempo è intriso di questi personaggi privi di naturalezza e di espressioni dialettali che superano il confine tra un uso che potrebbe essere simpatico e l'ostentazione fine a se stessa.
Si salva solo qualche scena dell'infanzia del protagonista e della sorella e gli accenni a qualche canzoncina anni 60.

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Ultima risposta 13/09/2011 18.33.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/12/2010 18:11:37
   7½ / 10
Dopo alcuni buoni film ero sicuro che Virzi' avesse sfornato prima o poi qualcosa di importante!
Non so se è ancora questo il caso ma senza dubbio "la prima cosa bella" è il suo lavoro migliore!
Prima di tutto l'ottimo lavoro del cast rende la storia credibile ed emozionante,chiunque di noi si puo' immedesimare con uno dei frustrati protagonisti perche tutti,prima o poi,si troveranno nelle loro stesse situazioni...assistere un parente in fin di vita!
In particolare premierei Mastandrea e la Sandrelli che da tempo non aveva un ruolo cosi' importante.
Forse mi aspettavo di piu' dal finale...non penso che si possa risolvere tutto con...

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Rispolverata la buona commedia all'Italiana di una volta...ma per gli oscar la vedo dura.

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Ultima risposta 24/12/2010 00.10.57
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bulldog  @  14/12/2010 22:58:58
   3 / 10
Visto stasera in tv per caso.
Ecco questo è il cinema che detesto.
Non distante da una fiction di Canale 5 o da un lungo spot pubblicitario mediaset.
Favola familiare trattata col metodo della musichetta lacrimevole al posto e al momento giusto, e con la regia che ha la peculiarità del mostrare ciò che pare a lei e non ciò che è in realtà è.
Sorrisini e lacrime facili, manierismo e tanta, ma tanta banalità e artificiosità nel trattare qualsiasi aspetto.
Pessimi tutti gli attori, si salva solo Mastandrea.
Ho letto in giro che è una commedia spoglia di sentimentalismi, ma scherziamo?
Meglio i cinepanettoni , almeno c'è qualche cafonata di De Sica che mi strappa un sorriso.
Non è che mettendo storie di diasagio su più piani temporali e con una regia lineare si può credere di esser artisti.
Sisi diamogli atto che esteticamente è bellino ed è girato bene...su se stesso.
Questi son i film che premiano oggi.
Virzì sei il nulla.

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Ultima risposta 02/01/2011 18.51.00
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ciuchina  @  16/11/2010 11:58:32
   6½ / 10
sinceramente mi aspettavo di meglio... e poi non capisco che senso abbia scegliere tutti attori romani se poi devono fare i toscani, l'accento finto toscano è insopportabile..."mi garberebbe parecchio" verrà detto 500 volte... non capisco perchè sia in corsa per diventare candidato tra i film stranieri, non c'è niente di nuovo e il personaggio della ramazzotti/sandrelli è insopportabile... chi la vorrebbe una mamma così? credo nessuno.

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Ultima risposta 17/11/2010 11.52.54
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faluggi  @  16/11/2010 01:26:35
   1 / 10
Allora cosa abbiamo in questo film? Trama inutile, attori che sfiatano, per sentire ciò che dicono devi alzare di 1.000 tacche l'audio del televisore, dialoghi ancora più inutili. Tamarrume supremo, in poche parole, un ******ne. Soliti David di Donatello dati al cinepanettone fuori stagione di turno.

Questo è il cinema italiano!

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Ultima risposta 24/12/2010 02.48.22
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  12/10/2010 20:40:01
   8 / 10
Un Virzì maturo che ha saputo esprimere il suo amore per il cinema in questo ritratto tutto italiano leggiadro e pungente al contempo, sempre in bilico fra commedia e dramma, ma narrato con un equilibrio solido, acquisito in anni di prima linea sui set.
Un' altalena ininterrotta tra presente e passato, che commuove e fa sorridere grazie anche alla padronanza del proprio ruolo mostrata dal cast, con una menzione speciale per Mastandrea, mai così convincente.

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Ultima risposta 26/10/2010 12.38.32
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  16/07/2010 11:27:32
   8½ / 10
Bellissimo film di Virzì che si riconferma un genialoide italiano alla stregua di Monicelli e Risi. Grandi commedie, tanta ironia, tanta amarezza. è l'italianità.
E gli attori.. la cosa geniale del film: Mastandrea Diointerra, la Sandrelli è ormai il Cinema italiano e le voglio tanto bene, la Ramazzotti è di una bellezza mozzafiato e sa dare il giusto tono a un personaggio non così scontato, Pandolfi bellissima e assolutamente in parte, e poi tutti gli altri, anche se alcuni non sanno proprio recitare rientrano in un dramatis personae davvero eccellente, senza sbavature, da grande commediografo.
Un film che stringe il cuore, e dovrebbe farlo a tutti, al di là del degustibus, perchè i personaggi lì sono come di una commedia dovrebbero essere: immortali, unici, umani. L'umanità si rispecchia da sempre nella Commedia (maiuscolo volutissimo) perchè essa non presenta eroi, ma gente comune, tuttavia la sublima in modo da potercene innamorare, in modo che non si possa biasimare i loro errori, le loro mediocrità. E succede così per questo film, un film perfetto, dall'inizio alla (meravigliosa) fine.

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Ultima risposta 16/07/2010 15.15.00
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androjoker  @  31/05/2010 16:40:03
   6½ / 10
Dai commmenti sul forum mi aspettavo molto di più. Il film mi ha deluso ... per 50 minuti praticamente il film è lentissimo ... non succede praticamente nulla. Va bene concentrarsi sulle espressioni,i silenzi, gli affetti, ma il film manca di ritmo.
Il tema del film è buono, ma il film non mi ha saputo emozionare a causa dell'eccessiva lentezza e di troppi episodi di contorno inutili che si potevano evitare.

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Ultima risposta 31/05/2010 16.55.36
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viagem  @  20/04/2010 18:16:59
   8 / 10
Un Virzì doc, quello di Ovosodo e Ferie d'Agosto per intenderci, ci regala un'opera che non può lasciare alcuno spettatore indifferente.
Mi preme sottolineare soprattutto due aspetti di questo film. Il primo è la straordinaria capacità di riprodurre gli alti e i bassi delle emozioni della vita: lavorando con la musica, i ritmi, gli incontri, le situazioni, Virzì continua a farci passare dall'allegria alla tristezza nel solco della migliore tradizione della commedia italiana.
Il secondo aspetto è la cura quasi maniacale con cui ha tratteggiato molti dei personaggi dei film: nessuno è scontato, tutti terribilmente complessi, nessun dannato nessun angelo, bravissimi Mastandrea, Pandolfi, Sandrelli e Ramazzotti a farci intuire tutte le sfaccettature di ognuno di loro.
Consigliato a tutti.

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Ultima risposta 20/04/2010 20.03.37
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paride_86  @  14/03/2010 20:55:03
   7 / 10
Virzì firma un bel film ambientato a Livorno, rispolverando l'infanzia sui generis di due fratelli molto diversi tra loro. E' una commedia dolce-amara, in cui si piange e si ride ma sempre senza volgarità.
Ruoli molto azzeccati, anche se Micaela Ramazzotti imita Stefania Sandrelli.

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Ultima risposta 22/03/2010 08.43.17
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rob.k  @  05/03/2010 22:00:07
   2 / 10
Commediola italiota dalle interpretazioni a dir poco raccapriccianti... A metà del film ero alle soglie del suicidio...

16 risposte al commento
Ultima risposta 16/11/2010 01.29.05
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G-nomo  @  23/02/2010 09:37:28
   7½ / 10
Premettendo che non amo le (mono)tematiche dei film italiani, devo ammettere che questo film mi ha lasciato piacevolemente sorpreso. Bravi gli attori, ottima la realizzazione, belle le musiche. Da vedere!

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Ultima risposta 03/03/2010 22.13.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  14/02/2010 21:57:43
   8 / 10
Ho visto pochissimo di Virzì,ovvero Io e Napoleone e Tutta la vita davanti e non mi hanno lasciato un buon ricordo dato che,appunto,non me li ricordo benissimo.
La prima cosa bella,invece,è un gran bel film,sorretto da una sceneggiatura pesante in termini di drammaticità e da una regia che invece fa passare tutto con leggerezza,infatti il film non è quasi mai pesante se non negli ultimi minuti.
Di certo è emozionante sin dal'inizio e credo sia difficile che alcune scene non riescano almeno a dare un brivido,specie negli ultimi struggenti minuti.
Le musiche,divertenti,sono usate anche nei momenti più struggenti e contrastano con alcune scene senza rendere mai il film troppo lacrimevole.
Bravissima Micaela Ramazzotti e Mastrandea come tutto il cast,d'altronde.
Peccato solo per la scena finale,prevedibilissima ma ci può stare.

Devo dire che era da troppo tempo che non mi capitava di avere l'occhio lucido al cinema. Complimenti a Virzì che ha saputo dosare le emozioni e i flashback.

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Ultima risposta 19/02/2010 00.08.24
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Invia una mail all'autore del commento Freiheit  @  14/02/2010 19:13:12
   8 / 10
Ci siamo davvero.. Malgrado la trama non mi convincesse mi sono lasciato convincere da commenti e media voto e devo dire che non ne sono stato deluso, anzi.. Quando i soldi per il cinema sono spesi bene ne vale davvero la pena..

Dopo aver visto questo film rivedrei pure il mio voto per avatar verso il basso..

P.S.: certo che livorno è veramente brutta anche al cinema... ;)

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Ultima risposta 15/02/2010 10.57.27
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Violabianca  @  12/02/2010 17:51:05
   7½ / 10
Virzi' come ben scritto da maremare nella sua recensione osserva lo stile di vita degli italiani. Questa volta lo fa nella natale Livorno e con una storia che ci commuove. Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli interpretano ottimamente la semplice vitalita' di Anna, Mastroandrea e la Pandolfi i due figli che devono venire a patti con il loro passato.

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Ultima risposta 13/02/2010 01.33.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  10/02/2010 11:21:41
   9½ / 10
Film portentoso di un portentoso regista. Non gli si da 10 solo perché quel voto appartiene agli orizzonti di gloria o ai sentieri selvaggi su cui è anche depositata la patina del tempo (ci arriverà anche lui). Grandiosa sceneggiatura e consueta abilità a dirigere attori di mezza tacca trasformandoli. Solo Virzì in Italia può permettersi di prendere un'attrice giovane e ancora incapace, un'attrice incapace da sempre, un figurante del Maurizio Costanzo Show e un'attrice da fiction televisiva e farli recitare alla grande personaggi vivi e convincenti, comici e commoventi. Sorretto da un equilibrio miracoloso, si ha l'impressione qua e là di assistere ad una rappresentazione di vita (e non ad una finzione cinematografica). Se ce n'era bisogno questo film conferma qual'è l'unica strada per il riscatto del cinema italiano. Si riparta dall'unico vero, originale e genuino genere cinematografico che eravamo e siamo capaci di fare (la commedia graffiante di costume). Lasciamo perdere i kolossal, i caimani, le gomorra e i divi. Il futuro del cinema italiano (se esiste) abita oggi a Livorno.

18 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2010 17.23.09
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STEn  @  05/02/2010 17:26:37
   7 / 10
ottima interpretazione da parte della ramazzotti? ma siete matti?
a me è sembrata troppo calcata come recitazione. nei panni della mamma svampita è a tratti parodistica!
comunque il film mi è piaciuto, un pò banale a tratti ma comunque onesto nel raccontare i sentimenti e mai sentimentalista.


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Ultima risposta 13/02/2010 13.09.48
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  05/02/2010 11:17:15
   8½ / 10
"Con questo prodotto di ottima fattura Virzì si inserisce autorevolmente nel solco tracciato dai vari Germi, Risi e Monicelli. Un solco inaridito nel tempo, ove fondamentale era fotografare in modo assolutamente personale lo stile di vita degli italiani di quel determinato periodo storico, i loro oggetti di culto, i loro feticci, le loro bassezze".
Così scrivevo in occasione di "Tutta la vita davanti".
In questo ultimo prodotto Virzì cambia registro e passa dalla commedia surreale e grottesca a quella nostalgica e della memoria.
Il risultato qualitativo (e l'incipit del mio commento) non cambia affatto anzi, Paolo compie un ulteriore salto qualitativo confermandosi, nell'attuale panorama cinematografico, come il migliore autore di 'commedia all'italiana'.
Punto di forza del fim, così come era stato per il precedente, è la collaborazione con Bruni alla stesura di una sceneggiatura molto lavorata, che tratteggia con amore i caratteri di Anna, dei suoi due figlioli e di tutti i comprimari di un un film che è un album di ricordi montato sublimamente. Ricordi che continuano a circolare per la mente all'uscita dalla sala, come se queste persone tu le avessi conosciute per davvero.
Quando un regista riesce a trasmetterti tutto l'affetto che ha messo nel raccontare la storia di questa famiglia disastrata, ha raggiunto lo scopo e dato una speranza a chi intende il cinema non solo come puro svago demenziale.
Ottime le attrici, dalla Pandolfi ad una Sandrelli che più che recitare interpreta sè stessa, per finire con una sorprendente Ramazzotti.
Stratosferico Mastrandea.

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Ultima risposta 07/02/2010 23.09.24
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leonida94  @  03/02/2010 20:16:22
   9 / 10
"Commedia drammatica colma di sentimenti e spoglia di sentimentalismi"

Amo Virzì ! Lo amo maledettamente.
Escludendo "Io e Napoleone" (credo di essermi addormentato) ogni suo film rappresenta un sentimento fortissimo e una tappa nella mia vita.
Mi sono sciolto vedendo "Caterina va in città", ho riso e pensato con "Ovosodo" e sono rimasto allibito nel vedere "Tutta la vita davanti".
Questo ennesimo lavoro è la somma di tutte queste emozioni.
Poche volte ho riso con un nodo allo stomaco dalle emmozioni, e di certo, non con un film italiano.
Ci sono scene toccanti e simpatiche mischiate perfettamente fra loro dando origine ad una storia dolcissima nella sua durezza e schiettezza.
Il regista ci mostra tramite gli occhi innocenti dello sfortunato Bruno e della sua intrepida <e bellissima> madre questa strana storia di VERA vita come solo lui (in italia) sa fare.
Ho riso e me la son gustata assolutamente di gusto !

12 risposte al commento
Ultima risposta 07/02/2010 14.36.38
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ilcannibale  @  02/02/2010 17:49:50
   9 / 10
Che bello...veramente un film bellissimo, raro per un cinema italiano troppo pieno ormai di Vanzina, Muccino, Moccia e compagnia cantando...veramente una storia bellissima, con interpretazioni di livelli altissimi da parte di tutti (Mastandrea da 10). Che dire, fa piacere spendere 7,50€ per un film del genere.

GRAZIE

28 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2010 20.32.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  02/02/2010 16:38:34
   8 / 10
L'aria di casa deve far bene a Virzì, visto che La Prima Cosa Bella è il suo miglior film dai tempi di Ovosodo. Il passo definitivo verso la completa maturità artistica.
Impossibile rimanere indefferenti all'intepretazione coinvolta, sofferta e appassionata dell'intero cast: la Sandrelli e la Ramazzotti creano un contrappunto riuscitissimo tra l'Anna del passato e quella del presente, mentre Mastandrea e la Pandolfi sono la perfetta fotografia di due figli costretti a fare i conti con i fantasmi dell'infanzia. Al centro di tutto un disperato bisogno di equilibrio.
Non so quanto ci sia di autobiografico, ma la sceneggiatura scritta da Virzì è quasi perfetta, il personaggio di Anna è ricco di sfumature e la storia è priva di punti morti, con un unico piccolissimo neo - vedi la figura del fratello Cristiano, personaggio trattato con troppa superficialità -
Rimane comunque uno dei migliori prodotti italiani usciti negli ultimi anni. Bravo Virzì.

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Ultima risposta 02/02/2010 21.35.05
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bongha  @  01/02/2010 21:31:41
   6 / 10
sinceramente mi aspettavo di meglio!!!!!!!!!!

18 risposte al commento
Ultima risposta 03/02/2010 12.10.00
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  31/01/2010 20:58:31
   8 / 10
Pensavo di vedere morire definitivamente la commedia all'italiana, accusato fra l'altro di aver perso l'ironia anzi di non averla mai avuta (da chi non mi conosce poi...) e poi ti arriva Virzì riportando i fasti della miglior leggerezza (ma anche profondità) del cinema nostrano di Risi Monicelli e Scola.
Tanto di cappello, se dopo un'ambizioso ma irrisolto film in costume e una "tutta la vita davanti" francamente sopravvalutata, il regista ritrova la sua verve, confezionando quello che è probabilmente il miglior film della sua carriera.
Delizioso ritratto generazionale, ma anche un'omaggio alla carriera di Stefania Sandrelli, viste le similitudini con i personaggi di Adriana ("io la conoscevo bene") e Luciana ("C'eravamo tanto amati"): diciamolo, erano anni che la Sandrelli non trovava un ruolo tanto azzeccato e scritto su misura per lei.
Qualche dubbio però permane: ma è talmente profonda questa figura materna da superare ogni (lieve comunque vedi spoiler) perplessità
Qualche situazione un pò forzata (è furbetto cercare la propria madre in un cinema), un finale fin troppo conciliatorio (ma non per le ragioni che indurrebbero allo spoiler) non inficiano il nobilissimo risultato che, specialmente nella prima parte, lascia piacevolmente interdetti: una madre vista con gli occhi del primogenito.
Eccellenti prove di Mastrandrea, della Sandrelli e di tutti i comprimari

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8 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2010 11.18.25
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  31/01/2010 19:21:48
   8½ / 10
No, secondo me è difficile rimanere indifferenti di fronte a un film del genere. Almeno io, uscito dal cinema, non ho potuto fare a meno di pensare a mia madre, e poi a mio padre, a mia sorella.
Le mie sono vicende in parte diverse da quelle raccontate del film, però come queste sono vita, vita vissuta, vita felice, vita sofferta, la strada che tutti noi abbiamo percorso e che ci ha segnato. Questo film risveglia sentimenti seppelliti nel quotidiano, pensieri che uno non ha tempo per pensare ma che sono invece l’essenza della vita.
Finalmente ho visto un film che ritrae la famiglia non come istituto sociale astratto, ma come il luogo in cui s’impara a vivere, ad amare, ad odiare, dove si forma la propria personalità. La famiglia non si basa su di una forma, ma su di una sostanza; si basa sui sentimenti, indipendentemente da quanto “rettamente” uno si comporta.
Quello che rende ancora più vero questo film è il fatto che niente viene idealizzato; tutto viene mostrato nei suoi pregi e nei suoi difetti e lasciato al nostro giudizio. Ogni personaggio ha le sue ragioni e i suoi torti e vale quanto gli altri. Ma si sa, questa è una grossa qualità dei film di Virzì (come “Tutta la vita davanti” o “Caterina va in città”).
La sostanza di questo film è la “Ricerca del Tempo Perduto”, uno degli universali dell’arte di tutti i tempi. Un adolescente o un ventenne forse non se ne rende conto, ma dopo una certa età la sensazione che la vita sia scappata di mano si fa molto forte. Si sente un malessere strano, come se ormai fosse troppo tardi, che quel che è fatto è fatto, irrimediabilmente perduto e che non ritornerà mai più. Ci si rende conto che ci sono più cose dietro che davanti. Allora guardare al passato provoca un grande rimescolio interiore. Riflettere su quel che siamo stati, su quello che siamo adesso forse aiuta, anzi aiuta tantissimo. Se c’è qualcosa che si può fare, allora forse non è ancora troppo tardi, si può ancora imparare, si può ancora cambiare.
E io qualcosa ho certamente imparato da questo film. Mi piacerebbe davvero finire i miei giorni con lo stesso spirito, lo stesso atteggiamento della protagonista; avere accanto a me tutte le persone che ho avuto di più caro e dire a loro “eppure ci siamo divertiti”. Questa scena mi ha ricordato un altro film che mi ha segnato, cioè “L’albero di Antonia”.
Virzì ha imbroccato perfettamente anche la tecnica del film. Il continuo interfacciarsi spontaneo fra presente e passato è perfetto e diventa essenziale quanto la storia raccontata. Bravissimi tutti gli attori e molto credibili anche i personaggi (spesso mi è sembrato di vedere gente conosciuta – quella sorella, ad esempio, assomiglia molto di carattere alla mia).
La gente di Livorno è ritratta in maniera splendida e proprio realistica. Sono convinto, però, che se questo film fosse stato ambientato a Venezia, a Genova, a Napoli o a Torino sarebbe stato il medesimo; nella sostanza non sarebbe cambiato per niente.

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Ultima risposta 06/04/2010 22.17.08
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Lavezzi78  @  30/01/2010 13:14:01
   8½ / 10
STRAORDINARIO!!! Bellissimo,commovente e allo stesso tempo fa anche sorridere. Caro Virzì, secondo me questo film vale da solo una carriera...Importanti segnali di ripresa si erano avuti con Tutta la vita davanti, ma con questo film Virzì mette proprio daccordo tutti. Gli attori sono tutti straordinari, specie Mastrandrea. Gli ottimi incassi del film, nonostante la presenza di Avatar, dimostrano che il buon cinema viene sempre premiato!

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Ultima risposta 28/01/2011 19.56.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  29/01/2010 02:17:25
   8 / 10
C'è modo e modo di ritornare nei luoghi della propria infanzia, Virzì lo fa raccontando una storia dove usa il suo vissuto non per raccontare ma per dare forza al racconto.
Il ritorno alle origini non è un paravento per coprire la mancanza di idee ma un modo per rafforzare, emozionare e portare in scena un ritratto di famiglia così dettagliato e profondo da lasciare senza parole.
Ogni personaggio che compare in questo film è ben raccontato VIVA D.IO senza i soliti, odiosi stereotipi!
Protagonisti non è più la solita famiglia borghese ma il ceto popolare raccontato senza mitizzazioni o censure però con tanto amore......strano per essere un film italiano.
Poi Mastandrea è veramente incredibile, è impossibile non avere feeling con il suo Bruno, tremendamente problematico ma così reale.
Riuscire poi a farmi piacere Claudia Pandolfi poi è un miracolo, la detesto e sono prevenuto, però qui mi piace.

Unico neo un eccesso di sentimentalismo stilistico, troppe canzoni nostalgiche insieme a una colonna sonora troppo sentimentale.
In alcuni momenti topici, come la morte della madre, bisogna imparare da Clint Eastwood ovvero soffermarsi sulle piccole cose, su un oggetto, un ricordo, in simbolo, senza strombazzare per ore con la madre morente, troppo facile e poco spontaneo.
Non è un caso che l'apice emotivo si raggiunge nel racconto delle rispettive reazioni alla morte.

Comunque il punto forte è il ritratto di famiglia ecco se Baaria avesse avuto la stessa attenzione sulla scrittura dei personaggi forse avremmo potuto tifare per lei agli Oscar.

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Ultima risposta 07/02/2010 23.16.37
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gringo80pt  @  28/01/2010 17:39:45
   8½ / 10
Grande recitazione di tutti gli attori (Mastandrea non sfigura affatto con il suo livornese).
La trama ed il suo intreccio è originale con molti significati nascosti.
Caratteristiche alcune inquadrature di Livorno e dei sobborghi.
La colonna sonora è eccellente.
Molte risate (soprattutto x chi è toscano) e le due ore non stancano.

Da vedere e da premiare (il film italiano migliore dell'ultimo anno!).

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Ultima risposta 29/01/2010 09.00.25
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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  28/01/2010 01:34:00
   8½ / 10
Bello ed emozionante.

La storia in fin dei conti è semplice, ma non affatto banale.
Ci sono momenti in cui si ride e momenti in cui ci si commuove.
Il film prende fin da subito e non ci sono mai momenti morti nonostante le quasi due ore di propezione.

La è regia è strepitosa nell'alternare il presente con il passato mixando magistralmente il dramma con la commedia confezionando uno dei milgiori film italiani degli ultimi tempi

Ottimo il cast, fantastici Mastrandrea, Sandrelli e i due bambini.

L'unica nota stonata è la Pandolfi che non convince, ma per il resto è un eccellente film.

Bravo Virzi... ma bravo bravo bravo

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Ultima risposta 31/01/2010 20.06.55
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valcar80  @  24/01/2010 15:56:44
   10 / 10
Gli do 10 solo perchè non esiste 11 come voto.
Il Film è bellissimo, e non credo sia criticabile in alcun modo. Virzì riesce a coinvolgere lo spettatore in maniera globale, senza mai scendere nel volgare, nè nella banalità. Gli attori sono bravissimi, Mastrandrea su tutti, e pur non essendo livornesi (e da toscano lo posso dire) riescono a non far sembrare i loro accenti forzati.
La differenza tra un film del genere e Avatar (se è possibile paragonarli) è molto semplice: non sono gli effetti speciali che dicono se un film è un "capolavoro", ma la storia che raccontano...

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Ultima risposta 01/02/2010 11.31.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  24/01/2010 12:37:19
   8½ / 10
"La prima cosa bella, che ho avuto dalla vita è il tuo sorriso giovane, sei tu."

Bello, commovente, divertente, Virzì non mi delude mai e in questa storia ha tirato fuori una particolare sensibilità.
Inutile dire che ho pianto, ho pianto proprio tanto, durante il racconto di questa storia, vista dagli occhi di un uomo e dai suoi ricordi di quando era un bimbo, soffocato dall'amore di una madre un po' svampita.
Davvero un film AMMODINO.

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Ultima risposta 16/07/2010 11.19.26
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  24/01/2010 11:09:47
   8 / 10
Non c'è niente da fare, a parte lo scivolone di "Io e Napoleone", Virzì rimane il miglior regista italiano di commedie, l'unico vero erede della tradizione che fu di Risi e Monicelli.
"La prima cosa bella" è il suo ennesimo ottimo film, fatto di dialoghi brillanti che si alternano a momenti malinconici e gonfi di amarezza. Magari qualche momento debole c'è (il personaggio di Cristiano sembra proprio buttato lì senza particolare senso), ma l'insieme è così coinvolgente che si soprassiede senza problemi.

Chiarissimi i riferimenti al capolavoro di Pietrangeli "Io la conoscevo bene", che lanciò la Sandrelli, di cui "La prima cosa bella" sembra un "What if?", in cui si immagina cosa sarebbe successo alla stessa protagonista se avesse avuto due figli.

Straordinari tutti i protagonisti (come consueto con Virzì), con la faccia stropicciata di Mastandrea a dominare tutto e tutti. E' sufficiente un suo primo piano a caricare di sottintesi ogni cosa.
Viva, viva Paolo Virzì. Anche se gira un film in livornese avvalendosi esclusivamente di protagonisti romani.

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Ultima risposta 29/01/2010 09.26.44
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The Cinema  @  23/01/2010 18:41:25
   4 / 10
solito prodotto italiano che vuole situarsi a meta' strada tra commedia leggera e film di impegno per non scontentare nessuno ma che inevitabilmente naufraga nel nulla,incapace di seguire una pista tematicamente significativa o coerente. a ciò si aggiunga il consueto buonismo all'italiana,capace da solo di rendere la visione insopportabile: solite scenette con i bambini,solito caciaronismo tragicomico,solita desolante vacquità.
regia da miniserie e caratterizazioni scialbe costruite attorno ad una sceneggiatura contenutisticamente povera e stereotipata.
ennesima delusione da un cineema in agonia.

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donfabios  @  22/01/2010 01:15:47
   6½ / 10
un film carino, ma così maledettamente italiano (coppie in crisi, madri coraggiose, figli complessati). A volte i tempi si dilatano e annoia un po'. Altre volte ci si diverte e ci si commuove (anche se come al solito la si mette sui facili sentimentalismi). Carino.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/01/2010 23:13:30
   8 / 10
Una storia che passa attraverso i ricordi di Bruno per descrivere il rapporto tormentato con la madre. Una madre bellissima, ingenua, apparentemente svampita ma poco incline ai compromessi, dotata di un'amore forse eccessivo ma dettato dalla sincerità d'animo, specchio ed essenza di quella Livorno così radicata nello stesso Virzì e non certo quella maligna capace di stravolgere l'esistenza delle persone.
Sinceramente non mi aspettavo un Mastrandea di queste dimensioni, non perchè non lo ritenga un buon attore anzi tutt'altro, ma oltre a calarsi in un personaggio inquieto, colmo di un vuoto esistenziale riempito "occasionalmente" da stupefacenti, così opposto alla madre sempre con il freno a mano tirato, svela una bravura nel perdere quasi totalmente la sua romanità d'accento molto marcato diventando un livornese perfettamente credibile.
Da apprezzare anche la prova corale di tutti gli attori, noti e meno noti, inseriti da Virzì nell'ingranaggio agrodolce di questa pellicola.

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Ultima risposta 02/02/2010 13.46.35
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Buba Smith  @  21/01/2010 19:24:47
   2 / 10
Imbarazzante... Deludente... Mi aspettavo molto da questo film, e mi illudevo di potergli dare un posto al top della mia classifica...

alla fine il posto Top l'ha avuto... Si nella mia classifica dei peggiori... Che amarezza.

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Ultima risposta 30/01/2010 11.53.04
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arturo  @  19/01/2010 22:42:55
   10 / 10
"Tu fossi diventato almeno ricco e famoso."
"Invece no: povero e ignoto."
Meraviglioso, adorabile, indifeso Mastandrea. Viene voglia di prenderselo in casa. E la Ramazzotti/Sandrelli? come si fa a non perdere la testa e il cuore per una donna così? Attori così bravi da farti dimenticare che stanno recitando. Ad un certo punto ti sembra di essere entrato in una casa vera, con una vera famiglia. Un film che ha dentro la magia rara dei capolavori.

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Ultima risposta 31/01/2010 14.11.57
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shez  @  19/01/2010 14:50:56
   9 / 10
Vibrante di vita vera e complicata. Complicata e intensa come è in effetti la vita, se si decide di viverla davvero e non farsela dettare. Bravo Virzì, anzi bravissimo. Bravi anche i personaggi minori.

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Ultima risposta 02/02/2010 20.45.09
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polbot  @  17/01/2010 18:15:10
   9 / 10
Virzì sa fare anche film diversi dalla commedia briosa infarcita da personaggi caricaturali. Una commedia agrodolce.. più agro che dolce. Incentrata attorno al rapporto tra una madre un po' sbandata, ma vitale e un figlio che cerca di avere quella responsabilità che manca a mamma, ma che lo rende handicappato.Del sorriso. Non sa mai e dico mai sorridere sulla bizzarra sorte che gli è capitata addosso. Un Mastandrea e una Sandrelli monumentali, da premiare insieme ai personaggi per loro ideati.

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Ultima risposta 18/01/2010 17.46.15
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EcceBombo  @  17/01/2010 00:12:19
   9 / 10
L'opera più matura di Virzì...
commovente,agrodolce,frizzante a tratti e riflessivo in altri...
Tutti gli attori bravissimi tra cui spiccano la Ramazzotti e Mastandrea,
un bell'affresco che va dagli anni settanta ad oggi,in una Livorno caratterizzata e non caricaturizzata come in Ovosodo,un personaggio ricco e bellissimo del quale non ci si può non innamorare,bello e intenso come la sua vita...
Bello bello bello...bravo Virzì.

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Ultima risposta 20/01/2010 20.32.30
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vermeer  @  16/01/2010 15:22:11
   3 / 10
un film che non mi ha mai emozionato, lungo, stancante, Valerio Mastandrea in questa recitazione dialettale livornese non convince anzi stona, non sono riuscito a capire i dialoghi di almeno la metà del film!! soldi buttati :-(

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Ultima risposta 10/04/2010 01.23.06
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