la montagna sacra regia di Alejandro Jodorowsky Messico, USA 1973
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la montagna sacra (1973)

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locandina del film LA MONTAGNA SACRA

Titolo Originale: LA MONTAŃA SAGRADA

RegiaAlejandro Jodorowsky

InterpretiAlejandro Jodorowsky, Valerie Jodorowsky, Ramona Saunders, Horácio Salinas

Durata: h 1.55
NazionalitàMessico, USA 1973
Generegrottesco
Al cinema nell'Agosto 1973

•  Altri film di Alejandro Jodorowsky

Trama del film La montagna sacra

Nove bizzarri personaggi (un giovane ladro e sei potentissimi Signori, ciascuno in rappresentanza di un pianeta del sistema solare, piů un mistico e il suo assistente che fanno loro da guida) intraprendono l'ascesa alla Montagna Sacra, alla cui sommitŕ sperano di accedere alla rivelazione del segreto dell'immortalitŕ da parte dei Nove Saggi. Ma giunti alla loro meta...

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Voto Visitatori:   7,79 / 10 (62 voti)7,79Grafico
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Voti e commenti su La montagna sacra, 62 opinioni inserite

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krystian  @  09/01/2024 17:39:18
   9 / 10
Non so che cosa ho guardato esattamente... però è stata un'esperienza allucinante, onirica e unica!!!

Jumpy  @  30/04/2023 11:52:57
   7 / 10
Risente indubbiamente degli anni, lo stile, le scenografie psichedeliche portano agli anni '70. La prima mezz'ora, ermetica e complessa. praticamente quasi incomprensibile: un susseguirsi di scene, alcune bizzarre, altre disturbanti, tra sacro, profano e simbolismi. I dialoghi iniziano quasi a metà film... un calderone tra ricerca del divino e miseria umana. Indubbiamente da vedere, ma non per tutti, può lasciare disorientati e sconcertati.

DarkRareMirko  @  04/01/2020 22:05:56
   7½ / 10
Invecchiato benino, è praticamente una summa del surrealismo e dei vari credi del regista; altamente simbolico, critica anche la società e risulta pure antimilitarista; vi recita pure lo stesso regista.

Se ne parla ancora oggi e questa è cosa buona e giusta; di sicuro una visione non facilissima, weird, non mainstream, densa e destinata a far discutere.

mmagliahia1954  @  30/10/2018 11:08:20
   6½ / 10
un prodotto stranissimo, una scenografia pazzesca, idee alternative in un viaggio onirico, allucinato, psichedelico, simbolico
il regista e' un tipo molto particolare

76mm  @  29/10/2018 11:40:49
   6½ / 10
Se si riesce ad uscire indenni dalla prima mezz'ora, composta da un susseguirsi di immagini e scene di gusto dubbio e significato oscuro (senza una sola parola di dialogo ad accompagnarle), poi si rischia di divertirsi con questo strano oggetto cinematografico.
Surrealista, visionario, grottesco, esuberante, eccessivo…a seconda delle propensioni personali può lasciare interdetti, entusiasmare o intrigare senza però convincere appieno.
Io mi schiero nella terza categoria.

vinicio  @  22/11/2015 12:35:14
   9 / 10
devo ammettere che quando l ho visto non sapevo cosa mi aspettava e al 100% non l ho ancora capito, i simboli che ci vengono proposti i numeri, le carte, i significati dei animali, i pianeti sono veramente eccessivi e bisognerebbe studiare ogni fotogramma per capire appieno il film (una scena che mi ha colpito è stata quella dove c erano le tartarughe vestite da aztechi e poi arrivano i rospi vestiti da conquistadores)... il voto lo do a un finale dove il regista dopo tanti simboli ti mette davanti alla realtà dei fatti (geniale!!) e lo darei alla parte visiva, eccellente e in piu parti psichedelica tantissimi colori, tutti che riescono a colpirti in pieno.... bellissimo!!!

impanicato  @  10/03/2015 00:58:46
   7½ / 10
Se si pensava che con "El Topo" Jodorowsky avesse potuto raggiungere il massimo della cripticitá e del simbolismo, chissá cosa si puó pensare dopo la visione de "La montagna sacra".
Sono passati solo 3 anni e, grazie ad una produzione molto piú ricca, si mette in scena quella che viene considerata come la concentrazione del pensiero del regista. Si abbandona quello che poteva sembrare come genere western per abbracciare il piú spinto surrealismo accentuato da un grande sentimento del grottesco, sicuramente di matrice bunueliana, molto sentita come in precedenza.
Il film é una ricerca verso qualcosa di pulito, in contraddizione col marciume che riempe gli uomini, attaccati ai beni terreni. La vicenda tratta di un ladrone che si trova nel deserto e viene trovato da uno dei soliti freaks tipici del regista cileno. Da questo punto in poi la trama viene divisa in tre distinte parti: nella prima il ladrone arriva in cittá e tra mille simbolismi la fa da padrona la blasfemia, ci ritroviamo davanti a uomini travestiti da madonne o decine di conigli crocefissi. Particolari le scene in cui viene messa in atto la lotta tra rospi ed iguana a rappresentare come fu conquistato il Messico dai conquistadores oppure quando ad una baby prostituta un vecchio regala il suo occhio di vetro. Nella seconda parte il ladrone arriva al palazzo di un alchimista che, dopo averlo introdotto a vari riti misterici, gli presenta sette tra le persone piú potenti della Terra, che rappresentano le nove concezioni di vita dell'Enneagramma della personalitá. Questi sette "alleati" sono coloro che comandano nella societá e viene dimostrato a quali brutture e a quali lavaggi del cervello la gente deve sottomettersi. Nella terza parte maestro e allievi partiranno per la Montagna sacra, luogo in cui dovranno sconfiggere i nove maestri per scoprire il segreto della vita eterna, ma giunti al luogo si scoprirá una veritá scomoda in un finale tra i migliori e enigmatici che abbia mai visto.
Jodorowsky come di consueto forse esagera con i simbolismi, o magari lo fa volontariamente per distrarre lo spettatore da ció che si aspetta. In alcune parti della pellicola la visione risulta pesante, ma non ci si puó aspettare altro. La regia é come sempre eccezionale con inquadrature particolari e di effetto. Il cineasta cileno in questa pellicola si adopera anche come scenografo ed i risultati sono eccellenti, basti pensare ad i diversi colori utilizzati.
Come ogni film del regista, é consigliata la plurima visione della pellicola a causa delle diverse allegorie e lo consiglio solo a chi cerca qualcosa di diverso e di impegnato.

GianniArshavin  @  02/05/2014 14:46:12
   7 / 10
Uno dei film più controversi , simbolici e complessi che io abbia mai visto.
Ovviamente conoscendo il personaggio Jodorowsky mi aspettavo qualcosa di molto particolare ,ma effettivamente il film va oltre , un viaggio allucinatorio davvero fuori di testa e scioccante ancora oggi, nonostante la data di uscita dica , a grande sorpresa , 1973.
Il regista , qui anche in altre svariate vesti fra cui quelle di attore , da vita ad una pellicola difficile , intrisa di significati e simboli ,toccando argomenti come religione , conoscenza , vita eterna , alchimia , società , peccati , Cristo e quant'altro. L'autore cileno ci immerge in questo incubo allegorico tramite sequenze spesso malate e innovative , suddividendo La montagna sacra in tre parti diverse ognuna con le proprie peculiarità , con i propri messaggi e i propri orrori.
Spesso Jodorowsky, ovviamente , si lascia prendere la mano e la provocazione viene servita sotto forma di blasfemia o di violenza passando per il sesso e la perversione. Rimango comunque convinto che molte di queste sequenze nascondono anch'esse , al di la delle esagerazioni del regista , significati da scoprire e comprendere.
Lo sviluppo non è molto veloce e sovente si potrebbero incontrare difficoltà durante la visione vista la natura totalmente astratta dello sviluppo narrativo , a tratti frammentato e confusionario.
Il finale oscilla fra la genialata , la presa in giro e la pazzia , confermando la natura contorta di questa creatura partorita dal cineasta.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  07/02/2014 15:01:16
   8 / 10
Questo è un film che colpisce basso, la massima espressione della filosofia di Jodorowsky, tutta la carica trasgressiva in lui trabocca, il gusto per l'eccesso è elevato all'ennesima potenza, cinema impervio ma nella sua sequela di immagini repellenti si accanisce gratuitamente non nascondendo una certa compiacenza. Dinanzi allo spettatore sbatte ancora una volta l'ossessione per la proibità umana, la metafisica da sempre sedotta nel suo cinema unita al vilipendio per la religione e per la politica imperialista, accostate tramite immagini forti, le più inquietanti del suo cinema, associazioni deliberatamente antitetiche (come ne 'Il paese incantato'), carnalità consumata in pubblico, sesso animale, relazione simbolica tra la crocifissione di Gesù e quella dell'uomo verso gli animali, defecamento, sperma, tutto il gusto per l'eccesso.
Caustica la parte centrale (come se il resto non lo fosse), mediante la presentazione dei 9, la meccanizzazione dell'uomo (che a quel tempo nella letteratura surreale Thomas Pynchon ci dava dentro), la sperimentazione delle droghe, le armi a seconda della religione, giocattoli di guerra, nel finale il suo compiacimento per l'anarchismo sfocia nell'abbattimento della quarta parete.

Ciaby  @  14/12/2013 18:49:39
   7 / 10
Un bel trip provocatorio con sprazzi di genialità.
Ogni inquadratura è a dir poco evocativa e visionaria.

castelvetro  @  17/07/2013 14:49:51
   7½ / 10
Film visivamente impressionante ed unico che consiglio a tutti coloro che lavorano nel cinema. La montagna sacra mi ha ricordato parecchio alcuni film di Luis Bunuel, anche se qui per certi versi la trasgressione è spesso fine a se stessa.

La prima parte è quella che più mi è piaciuta, il finale l'ho trovato sbiadito.

sweetyy  @  29/04/2013 04:25:44
   10 / 10
Jodorowski stesso afferma di aver dato il massimo quando girò questo film...e si vede! Capolavoro visionario!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/08/2012 18:43:38
   10 / 10
Surrelismo che diviene una ironice e feroce critica sociale per poi sfociare in una parabola iniziatica mistico-esoterica.
Grande film, più unico che raro, di grandissimo impatto visivo. Le scenografie talvolta sembrano essere uscite da un quadro di Dalì.
Imperdibile. "Non sei che mérda, puoi cambiare te stesso in oro. "

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  21/05/2012 22:16:31
   8 / 10
Una miniera di allegorie coronate da un finale pirandelliano...cosa chiedere di più? Visivamente sconvolgente.

Fratuck89  @  11/12/2011 16:39:10
   10 / 10
epico viaggio attraverso le profondintà degli abissi dell'Io, ritratto astratto dell'uomo con le sue pulsioni, tentazioni e idolatrie relegiose; ricerca di maestri e modelli, bellezza, guerra, piacere erotico, manipolazione infantile, gerarchie, controllo della massa, deturpazione della natura, il film ci porta a prendere atto delle condizioni nostre e della società in cui viviamo, e ci conduce all'annullamento del sè, all'apprendere che ogni cosa è inutile, illusione.
Idee veramente eccezionali e finale inaspettato. E' pura arte astratta.

lupin 3  @  28/11/2011 18:05:41
   9 / 10
Senza parole...

Oskarsson88  @  23/11/2011 21:02:09
   7 / 10
Surreale e pieno di simbolismi...prima parte difficile da comprendere, poi ingrana bene, ma gli ultimi 30 minuti che potevano e dovevano essere i più seri di tutti sono forse un po' confusionari e dispersivi...comunque si lascia vedere

7219415  @  23/11/2011 13:45:39
   6½ / 10
Un po' piatto e noioso...me lo aspettavo diverso...mi avevano detto che i film di jodorowsky erano un trip mentre invece mi sono trovato davanti a un normalissimo film, per lo più banale.
Cmq alcune scene sono molto belle...

paride_86  @  06/07/2011 00:24:27
   8 / 10
Film fantastico e bizzarro che scorre tra eccessi e provocazioni, in una spirale a volte sciocca, altre intelligente, sicuramente ironica.
Tutto è condito con un gusto kitsch che tanto piace a Jodorowsky e che si può ritrovare in altri suoi film, nessuno, però, riuscito bene come questo.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  09/09/2010 15:44:19
   6 / 10
Do un 6 per il finale che leggo in chiave autoironica, anche se il resto è una lapidazione psichica. Come per El Topo, bisognerebbe mettere il fermo immagine ogni 10 secondi per riflettere su cosa si è visto e magari ogni tanto riavvolgere un po'. Non contesto originalità, genialità o capacità di Jodorowsky, ma solo il fatto che questo film sia fruibile. Per quanto mi riguarda, è invecchiato malissimo. Forse contestualizzato nel suo tempo (e guardandolo sotto effetto di LSD) potrebbe essere una pellicola illuminante. Ma anche no.

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  06/09/2010 23:43:39
   7 / 10
Due son le cose: o lo amate alla follia e lo ritenete geniale o lo ripudiate dall'inizio alla fine.
Io non sono d'accordo nè con chi grida al capolavoro ma neanche con chi lo giudica una porcata, ma sicuramente il mio giudizio si avvicina più alla prima ipotesi.
Un opera estremamente visionaria e fuori da ogni schema, straboccante di simbologismi che chi reputa d'aver capito ha davvero una gran bella faccia tosta.
Situazioni del tutto prive di senso e fuori luogo se viste da una data ottica, ma come ho detto in loro si nasconde qualche metafora che non son riuscito a comprendere.
Sarò uno stolto ma io ammetto di non aver capito assolutamente nulla di quel che il regista ci ha voluto trasmettere, un vecchio che regala il suo occhio ad una prostituta minorenne, un altro vecchietto che spruzza"sperma", o comunque una sostanza bianca dai suoi capezzoli a forma di giaguaro, tizi uccisi che al posto del sangue hanno degli ortaggi, una macchina capace di ricevere orgasmi.
Soffermandomi su quest'ultima scena citata potrei azzardare una personale interpretazione che sicuramente sarà errata:la macchina prova piacere proprio come un umano, secondo il mio parere il regista ha voluto esprimere quanto l'uomo e la tecnologia stiano man mano che scorre il tempo diventando sempre più necessari l'uno all'altro, di come tra i due si instauri un legame sempre più"intimo", e il regista in questo caso c'aveva visto lontano, in quando già parecchi anni fa aveva capito come la tecnologia sarebbe diventata sempre più utile all'uomo, e di come essa cercasse sempre di somigliare all'uomo stesso.
Ma già che ci siamo tentiamo pure di dare un senso al vecchietto che regala l'occhio alla ragazzina.
Dal mio punto di vista Jodorowsky ha voluto farci capire come ai bambini serva continuamente l'aiuto dei più grandi, soprattutto nelle situazioni difficili(il fatto che la ragazzina sia una prostituta lascia presagire una condizione di povertà, e quindi di difficoltà).
La prima parte è la più interessante, e soprattutto quella che mi ha interessato di più, ma dalla presentazione dei personaggi in poi il ritmo del film cala ed a tratti subentra un senso di noia, che per fortuna dura pochi minuti e si riprende nella genialità degli ultimi minuti.
Io consiglio questo film, ma avverto chi leggerà questo commento che potrebbe benissimo non piacere, è un film"particolarissimo", e se non capite il senso del film e molte scene non disperate, perchè chiunque riesca a capir tutto o sta prendendosi gioco di voi, o è frutto della vostra immaginazione.
Per ultimare vorrei cercare di spiegare il fatto dei tizi ai quali, dopo la loro uccisione, anzichè fuoriuscire sangue fuoriescono degli ortaggi.
A mio modo di vedere le cose credo che quella scena abbia rappresentato tutto il marciume che c'è all'interno di un uomo, non a caso gli ortaggi possono anche marcire col tempo.
E quì chiudo, dicendo che tutto ciò che ho scritto è un mio strettissimo modo di vedere le cose, e che se non ho capito niente mi faccio una risata, almeno una mia interpretazione l'ho tentata, e spero anche d'avere indovinato, ma questo chi può dirlo?^_^

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Ultima risposta 09/02/2011 14.41.16
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connor  @  16/08/2010 15:39:25
   7½ / 10
Ho apprezzato particolarmente la prima parte del film, in cui viene presentato il protagonista. Fin dall'inizio "La montagna sacra" trabocca di simbolismi, spesso indecifrabili, ma sempre suggestivi.

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Dopo la descrizione dei sette personaggi (metafore dei difetti dell'umanità) che compieranno il viaggio insieme al protagonista, però il film perde un po' di interesse con scene eccessivamente lunghe e noiose, salvo poi risollevarsi in uno sconvolgente finale mai visto.

pinhead88  @  27/06/2010 00:06:31
   8½ / 10
Metafisico e pieno di simbolismi all'ennesima potenza.non mi era mai capitato prima d'ora di assistere ad un'opera del genere,forse magari per il Casanova di Fellini,ma questo va decisamente oltre.surrealista,grottesco e completamente folle,ma anche riflessivo nella sua dimensione caricaturale.un film che va goduto in ogni singolo particolare,altrimenti ci si perderebbe troppo presto a trovare inutili significati.
o lo si ama o lo si odia.

wooden  @  22/06/2010 11:49:26
   9 / 10
Eccellente, l'ho preferito a "El topo".

Contorto e folgorante, le genialità si sprecano più che mai.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  16/06/2010 23:46:14
   7½ / 10
Impressionante delirio visionario di Jodorowsky,encomiabile sotto molti punti di vista primo su tutti l'immaginazione sfrenata e stomachevole spesso e volentieri.
Qualcosina da ridire solo per il fatto che La montagna sacra è discontinuo: ad una splendida prima parte in cui il surrealismo dissacratorio alla Bunuel prima maniera lo fa da padrone,si aggiunge una seconda parte centrale in cui vengono introdotti i personaggi che accompagneranno il protagonista (splendida la fabbricante d'armi con l'arma ebraica e quella cristiana) che però si rivela un pò noiosetta per la verità,poi l'ultima mezz'ora che in teoria dovrebbe essere la più bella e intrigante diventa invece la più confusionaria e dispersiva,forse a causa degli eccessivi simbolismi di cui già la pellicola è intrisa fino a scoppiare. Si risolleva invece con il geniale finale metacinematografico.
Poco da dire sul regista: il suo stile è unico e o si ama o si odia. Personalmente l'ho rivalutato tantissimo con il passare del tempo e questo è solo il suo terzo film che vedo.
Incredibile la scena in cui il Gesù protagonista entra nella torre,sembrava di essere in un trip di quelli incredibili con i colori e la lotta assurda e grottesca tra lui e Jodorowsky.
Nel complesso è il solito delirio Jodorowskiano,forse pure troppo delirante.
Ma siamo lontani dallo splendido El topo.

The Cane Family  @  30/12/2009 00:35:18
   9 / 10
assolutamente geniale il primo film di Jodorowsky che vedo
vederlo una volta sola non basta
servono almeno 6 volte per comprendere a fondo tutti gli insegnamenti filosofici di ciascuna scena

Gruppo REDAZIONE maremare  @  16/11/2009 15:54:54
   8 / 10
Metaforico e metafisico è la summa del cinema folle e visionario di J.
Lo si odia o lo si ama

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/11/2009 16.08.32
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  16/11/2009 15:37:38
   7½ / 10
Che spudorata vena surreale, che grande capacità di estrarre dalle immagini il massimo potenziale visionario concepibile!
I debiti di Jodorowsky nei confronti di Bunuel e Dalì sembrano evidenti, ma questo è un complimento perché la statura del film non è inferiore a questi due maestri del surrealismo. Forse Jodorowsky dimostra un autocompiacimento eccessivo e una esigua capacità di tenere a freno la sua vena. Ma meno male!
Prima parte del film: un susseguirsi di frammenti slegati da un filo logico rigoroso. Il film si sovraccarica di simboli e allusioni al potere e alla sopraffazione di cui è intrisa la civiltà occidentale (memorabile la messinscena della conquista delle Americhe da parte dell'esercito di rane e della grandguignolesca carneficina che segue, con fiumi di sangue che colano dai modellini delle piramidi maya e azteche).
Seconda parte: dalla giustapposizione dei personaggi che vengono presentati uno ad uno fuoriesce un clamoroso ritratto di cosa sia la guerra e come si esercita il potere sulle masse nella società contemporanea.
Il ritratto di una imprecisata dittatura sudamericana si estende in modo verosimile, e raccapricciante, a un qualunque luogo e qualunque presente.
L'ultima mezz'ora - quando il plot si fa più narrativo - cala un po' rispetto alla prima e alla seconda parte del film, ed è un vero peccato (a una prima visione), perché sino ad allora il film si era mantenuto ai livelli di un massimo capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  09/11/2009 23:07:44
   7 / 10
Completamente fuori di testa! Sì sì! E’ un film degli anni ’70 e non oso pensare quanto possa aver fatto scalpore… boh, non saprei davvero cosa dire… interessante sotto alcuni aspetti… in altri un po’ meno… il voto sarebbe 6, ma metto 7 per alcune scene erotiche-soft davvero stimolanti! :-)
Buona la regia.

bulldog  @  16/07/2009 16:15:40
   7 / 10
Trobbi simbolismi,non amo particolarmente il cinema di Jodorowsky.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/05/2010 11.34.23
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marfsime  @  11/06/2009 15:09:50
   6½ / 10
E' oggettivamente difficile dare un voto a un film che usa continuamente un simbologismo sfrenato atto a rappresentare diverse situazioni (le interpretazioni dei simboli sono a dire il vero abbastanza difficili da decifrare). Il film è sicuramente curato e ben fatto..ma risulterà un po' no-sense ai più..me compreso..tranne per le poche parti in cui si riescono a carpire determinati significati che vuole dare il regista alle immagini. Non è il mio genere di cinema questo è certo ma comunque non mi sento di penalizzarlo troppo perchè comunque come dicevo è ben girato e con immagini di forte impatto emotivo.

Yuri Orlov  @  21/05/2009 14:00:02
   7½ / 10
Film sconvolgente...
Nel vederlo confesso di essermi arreso e ho rinunciato alla comprensione di tutti i simboli di cui fa ampio uso il regista, affidandomi alla forza delle immagini - sempre dirette e talvolta crude - e ad una trama il cui finale è uno dei più assurdi mai visti.

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Ultima risposta 22/05/2009 16.39.19
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JOKER1926  @  19/05/2009 17:49:41
   8 / 10
Dopo l'immane "El topo" Alejandro Jodorowsky inoltra il suo viaggio con una nuova pellicola: "La Montagna Sacra".

Il regista idealizza un viaggio ai confini dell'estremo almanaccando complessi personaggi (come Gesů) e intersecando in modo prettamente sistematico simbologie sfocianti nell' orrorifico; nell'apoteosi visiva lo spettatore sarŕ travolto da violenza psicologica e da sequenze a dir poco blasfeme.
E' abbastanza facile carpire (seppur parzialmente) il concetto di Jodorowsky, il regista in modo subliminale attacca con rancore un intero sistema fatto di corruzione e violenza.
Il primo esempio di "crudeltŕ" č rappresentato in modo pressoché tangibile dai soldati e dalle loro uccisioni… ma č solo l'inizio…
Con la presentazione dei "ponenti" il film si indirizza in modo autoritario sui binari della teoretica follia scatenando una tempesta di metafore che cantano l'inno della denuncia.
Ne "La Montagna Sacra" dunque saranno trattati una serie di importanti concetti, il regista punta il dito contro la superficialitŕ umana, sulla corruzione, sul "disordine" del sistema e inoltra (in modo simbolico) la malattia del denaro che, purtroppo, abbonda nella mente di molte persone.
Verso la fine l'apoteosi č praticamente certificata, marchiata a fuoco; il regista apre nuove strade spingendo i personaggi (e di conseguenza il pubblico) in un terminale viaggio costellato da tanta violenza che combacia (in modo inquietante) con concezioni ed atti sessuali.
L' alchimista (icona curatissima e molto misteriosa) soggioga tutti e in fine offre una nuova vita, una nuova "teoria" di vita.

"La Montagna Sacra" č dunque il viaggio verso l' "apice", il cammino č lungo, i protagonisti devono raggiungere la vetta dell'essenza rappresentata, in questo caso, dalla immortalitŕ, dalla superioritŕ vitale, dalla potenza infinita.
Ma tale viaggio spinge la mente in un vortice "fittizio" ove č impossibile raggiungere un qualcosa di determinato; l'uomo "progetta" folli disegni di vita che, in seguito, troveranno schianto dinanzi alla realtŕ, dinanzi al vuoto…
Resta a noi edificare le nostre vie, senza superbia e pazzia ma con estrema calma e ragionevolezza; l'idolatria, la magia, la violenza sono concetti trattati (e sotto tantissimi aspetti denunciati) in lungo e in largo durante questa opera "metafisica" del regista.

"La montagna sacra" grazie all'introduzione di alcuni personaggi chiave (come i falsi profeti) verso il finale riesce, in modo assolutistico, a penetrare nelle dimensioni del pensiero; innanzitutto da segnalare le gesta del profeta che "attraversa" le montagne solo orizzontalmente, questa parte certifica i limiti umani; la parte del "poeta" č un attacco all'alone retorico e la scena delle "pasticche" conferma ancora una volta la stupidaggine e l'estrema superficialitŕ umana che fa rima con superstizione ed altro.
Da segnalare la rappresentazione "intrigante" e quasi delirante del "freak" che metaforicamente rappresenta "paure" e "corrosioni" mentali.
Il film č, sempre in modo subliminale, la massima apoteosi della spiritualitŕ, da notare le scene e le concezioni riguardo la "reincarnazione" e la purificazione dell'anima ; lo spettatore č strapazzato; inoltre, con le classiche scene "no sense" il regista incrementa paura, sgomento nel pubblico guidandolo spregiudicatamente in un circuito "infinito" di disgregazioni dimensionali concettuali č l'inizio della fine…

"La montagna sacra" offre un mare di sbocchi pragmatici, il film potrebbe essere letto in chiave religiosa, la folle "scalata" della montagna potrebbe essere l'ascesa terrena di Cristo che libera il mondo dalla materia…


Il film inoltre anche sul piano tecnico non delude offrendo una discreta fotografia accompagnata, ornata da buone musiche "amalgamate" nei chimerici scenari che, ancora una volta, esaltano, tramortiscono, smarriscono l'inerme mente dello spettatore.

"La montagna sacra" č un complesso viaggio concettuale che cerca di distogliere l'uomo da idee corrotte e dannose guidandolo sulla sommitŕ dell'essenza e non certo al vertice di una balorda montagna, i concetti materiali non sono tollerati da "Alejandro Jodorowsky, esiste solo l'essenza , unica e vera soluzione dei mali e di una Resurrezione evanescente…

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Ultima risposta 26/06/2010 23.52.44
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  30/01/2009 01:15:57
   7½ / 10
La montagna sacra è un susseguirsi di immagini assurde, grottesche, il più delle volte provocatorie, blasfeme e violente al di là di ogni logica razionale che confinerebbe il film entro uno spazio che gli starebbe stretto.
Per cui La montagna sacra è tutto e niente.
Il regista, di cui comunque non si può negare un anticlericalismo accentuato, ha dato libero sfogo alla propria inventiva, una specie di flusso di coscienza continuo che si traduce in immagini, pervenendo a volte a risultati esilaranti, se si considera anche l'anno (epica, ad esempio, la battaglia tra rane e iguane "travestite" da uomini).
Troppo semplicistico ridurre il film ad una critica alla chiesa, alla guerra e all'uomo. La critica c'è di sicuro, ma non credo fosse questo il banale scopo del regista.
In tutto ciò dunque non possiamo negare un'originalità ardita di Jodorowsky, solo che dopo un'oretta il meccanismo si inceppa e le trovate non soddisfano più perchè lo spettatore ha ormai visto abbastanza.
Spiazzante la fine (o l'inizio ?).
Più che cinema la chiamerei videoarte, senza messaggi di fondo ma solo con fini esteriori.
Ed è proprio questo il bello.

donfabios  @  27/09/2008 12:29:30
   8½ / 10
delirio onirico, mostruoso, parabola dell'uomo errante alla ricerca del significato della propria vita, immagini coloratissime, suggestive e quasi sicuramente ispirate da acidi...
a volte si impelaga in lungaggini pregne di retorica, ma nel complesso il film è spiazzante e coinvolge dall'inizio alla fine...
poi il finale metatetrale è da applausi...

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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  06/06/2008 12:31:38
   7 / 10
Per la prima mezzora seguiamo le gesta del povero uomo con barba e capelli lunghi, accompagnato dal suo freaks preferito in situazioni visionarie e crudeli, fuori di testa e ispirate in modo blasfemo dalle pagine Sacre dei Vangeli!
Poi entra in scena Jorodosky e gli altri otto personaggi, per intraprendere il viaggio verso la scoperta del segreto dell'immortalità!

Assolutamente assurdo sotto ogni punto di vista, non esistono fili logici, fra immagini di sesso e di violenza "moderna"! Gli ultimi minuti sotto questo punto di vista raggiungono l'apice, per poi arrivare al finale rivelatorio!

E' sicuramente un buon film, ma non sono riuscito proprio a recepire il messaggio che il regista vuole darci... l'ho apprezzato più per le immagini che per il concetto in sè.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  21/05/2008 01:25:50
   10 / 10
Allucinante.
Sia nei suoi lunghi "silenzi" che nei suoi brevi dialoghi.
tra allegorie e dirette denunce, tra simbolismo e cruda realtà, un lungo cammino che porta lo spettatore attraverso il pensiero del regista e di buona parte del pensiero umano passo per passo.
La fotografia, sebbene illusione, è strepitosa.

La ricotta  @  29/03/2008 20:17:28
   9 / 10
(Senza parole)

NonSoloTrash  @  27/02/2008 14:55:33
   9½ / 10
Uno dei miei film preferiti in assoluto.
Un viaggio psichedelico e allucinato nei meandri dei vizi del genere umano. Una scalata metafisica verso una nuova purezza interiore, fino allo stupefacente finale. Procuratevelo in qualsiasi modo!

Invia una mail all'autore del commento Rana c'č!  @  03/02/2008 04:23:31
   8 / 10
Boh...
questo sarebbe un commento forse azzeccato, per questo film che va dal grottesco all'ancora più grottesco.
Sta di fatto che la mente (decidete voi se malata e visionaria o unica e geniale) di Jodorowsky viene fuori in tutta la sua grandezza nel finale.
I primi 15 minuti sono allucinanti, superati quelli riuscirete ad entrare in un mondo diverso fatto dalle sensazioni uniche che vi darà questo film.
Guardatelo e credeteci

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  31/01/2008 22:45:23
   9 / 10
Jodorowsky con la Montagna sacra crea il summa della sua intera cinematografia. il surrealismo di El topo qui è ancora più estremizzato, pieno di simbolismi in ogni singolo dettaglio che rende difficile capirlo fino in fondo solo con una singola visione. Come nella pellicola precedente, è un racconto di iniziazione, di morte e di rinascita, filtrato dai tarocchi (di cui Jodorowsky è un grande studioso). Visionario fino all'estremo, il regista colpisce sopratutto nelle scene iniziali e nella presentazione dei singoli ladri i vizi della società moderna come la mercificazione delle persone, le menzgne delle religioni, il marcio del Potere. Bellissimo inoltre il finale totalmente spiazzante..

John Locke  @  22/01/2008 01:17:58
   9 / 10
E' (insieme ad INLAND EMPIRE) l'unico film che dopo la visione mi ha lasciato totalmente sbigottito facendomi dire fra me e me: "Una cosa del genere non l'avevo mai vista".
La trama alla fine è anche abbastanza lineare, ma le scene attraverso le quali si dipana sono a metà fra il grottesco e il sublime.
Assolutamente geniale il finale, l'ho sempre voluto vedere in un film e per la prima volta l'ho visto grazie a Jodorowsky.
Capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento geaejona  @  08/12/2007 18:30:46
   10 / 10
Che dire..... non da meno...anzi strabiliante!!
.....Il finale ti lascai senza paroleeeeeeee!!

H.D.027  @  05/10/2007 17:40:31
   10 / 10
Probabilmente uno dei dieci film che ha cambiato la mia vita. Come altri hanno detto, questo film non ha bisogno di commenti,parole,giudizi....a pensarci bene neanche lo chiamerei "film": si tratta piuttosto di una sequenza di immagini che, una volta nel cervello, apre inconsciamente le porte della percezione...una specie di "droga visiva". Il processo alchemico e la ricerca dell'io, un incantesimo lungo una vita.

93

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  18/05/2007 00:51:29
   9 / 10
incredibile concentrato di surrealismo,weird,satira politica,percorso iniziatico,magia,violenza. john lennon ci credeva così tanto che diede in mano al buon alejandro ben un milione di dollari dell'epoca.e capisco perchè colpì così tanto l'immaginario comune..un film che a uno sguardo veloce e non attento può sembrare blasfemo e rivoluzionario,in realtà io lo interpreto emplicemente come una dottrina,un tentativo di vangelizzare ai giorni nostri. una dottrina abbastanza new age o hippy se vogliamo,ma importante nel film il rifiuto manifesto alla droga. insomma si può viaggiare e scoprire se stessi con un percorso introspettivo anche doloroso oltre che lungo e probante. la pietra filosofale è dunque la comprensione della realtà,del proprio essere vivi,svuotandosi delle paure e del proprio materialsimo. grande film

phemt  @  11/03/2007 14:04:14
   8 / 10
El Topo ebbe un successo underground inaspettato e piacque così tanto a John Lennon che lui e compagna (Yoko Ono) decisero di co-finanziare il progetto successivo di Jodorowsky, appunto La Montagna Sacra che a conti fatti rappresenta il film manifesto del regista cileno… Il film si può tranquillamente dividere in tre parti: una prima (stupenda) parte di puro weird, blasfema e oltraggiosa, che fa della metafora cristologica il punto di forza tra i soliti freaks, scelte ardite (le bambine/prostitute e l’utilizzo degli animali per esempio) e momenti unici in cui si rimane stupefatti davanti alla schermo… Si potrebbe (come sempre nel weird) stare a discutere di quanto sia frutto di un lavoro serio di Jodorowsky e quanto invece sia frutto della sua voglia di essere eccessivo, ma bisogna ammettere che alcune scene sono di una forza visiva straordinaria…
Arriva poi l’incontro tra il protagonista e l’alchimista (lo stesso Jodorowsky) che si consuma tra locations assurde, animali, movimenti di macchina circolari e inquadrature strane…
C’è poi una seconda parte (la presentazione dei personaggi) di critica sociale dove, pur non mancando un tocco weird e dell’umorismo grottesco, si alternano cose riuscite (stupendo e anche plausibile il condizionamento dei bambini contro il Perù) ad altre trovate poco convincenti…
C’è infine una terza parte (il viaggio catartico) che è quella che mi è piaciuta di meno, malgrado il solito weird a profusione e qualche trovata eccellente (l’inutilità della ripetizione di un miracolo di Gesù per esempio), è troppo lenta e da l’impressione di trascinarsi a fatica…
Il finale (che potrebbe esaltare qualcuno) è indubbiamente riuscito, peccato che una cosa del genere l’avesse già pensata Mario Bava dieci anni prima ne I Tre Volti della Paura…
Naturalmente si sta parlando di un film affascinante, metaforico ed allegorico fino all’eccesso, surrealista e simbolista, eretico e folle, una vera e propria esperienza cinematografica, ma naturalmente si sta anche parlando di un film adatto a pochi (e onestamente chi ha messo uno due o tre non ho ben capito che film si aspettasse di vedere) assolutamente sconsigliato a bacchettoni o persone estremamente religiose…

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  09/03/2007 11:33:30
   7½ / 10
Interessantissimo da metà in poi. Visionario, surrealista, (troppo) simbolista. A volte si perde in lungaggini che hanno il solo scopo della visionarietà, ma altre volte colpisce in pieno il bersaglio. La prima parte è un po’ stantia e il film “parte” tardi, ma si rifà con un secondo tempo grandioso.

Beefheart  @  02/12/2006 22:27:57
   7½ / 10
Beh, che dire? ..Una ubriacante sequenza di immagini forti, d''impatto, evocative, spesso dai colori decisi, intensi, quasi psichedelici, come i suoni ed i versi che percorrono l''intero film e concorrono a raccontare la follia visionaria nella ricerca della vita eterna; che però termina nel più cinemtograficamente dissacrante finale che mai ci si potrebbe augurare.
Blasfemo e provocatore in ogni suo fotogramma.
M''è piaciuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  26/11/2006 01:04:38
   7½ / 10
Non l'ho mai apprezzato pienamente. Visionario, molto Bunuel, per intenderci, pieno di mistero, e tecnicamente molto valido, ma non l'ho mai sopportato più di tanto. Lo trovo eccessivo, per il suo esagerato simbolismo. Preferisco un altro tipo di cinema, magari pieno di valori , dai grossi contenuti morali o filosofici, ma sempre meno simbolico e meno intellettualoide.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2006 20.40.22
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Someone  @  16/07/2006 11:46:11
   7 / 10
Premetto che, dopo aver visto "El Topo", le mie aspettative nei riguardi de "La montagna sacra" erano enormi. Purtroppo mi sono trovato di fronte ad una mezza delusione.
Jodorowsky è uno dei pochi che riesce ad elevare il cattivo gusto ad arte e per questo meritevole di lode. Nonostante ciò, sforna un prodotto troppo saturo, a tratti nauseante, nella sua dissacrante follia.
Il film abbonda, oltretutto, di un' eccessiva presenza di animali nelle più svariate situazioni sacrificali (conigli, ranocchi, agnelli, galline ecc.), rischiando di risultare a tratti addirittura offensivo per il modo in cui sono trattate le bestie (vive o morte che siano - ved. spoiler).
Un plauso a Jodorowsky per la visionarietà.
Un demerito per il fatto che da un genio come lui ci si spetta un lavoro meno fine a se stesso (ved. "El Topo"), e più rispettoso.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  14/07/2006 19:54:31
   10 / 10
blasfemo,folle,eretico,surreale...
fra i migliori di jodorowsky.

spoonji  @  06/03/2006 14:30:28
   10 / 10
Prendete "i dieci comandamente", "gesù di nazareth", e tutti i film filocristiani della storia del cinema (compreso Brian di Nazareth), metteteli in un frullatore, aggiungete un litro di LSD, fatelo andare per 1 ora e 55 minuti, e avrete questo capolavoro.
Una fiera di storpi, dementi, pazzi, megalomani, animali...

mister_snifff  @  02/03/2006 06:36:24
   8 / 10
il film manifesto del cinema di jodorowsky...esoterismo spicciolo,surrealismo provocatorio,grondanti orrori, un miscuglio di metafore sull'umanità soffocata dalla violenza e l'ottusità che impera nel mondo degli "uomini talpa"

Invia una mail all'autore del commento cinefilo malato  @  08/12/2005 20:46:05
   10 / 10
Splendido!

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/07/2006 19.56.48
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benzo24  @  02/10/2005 12:24:23
   10 / 10
Un capolavoro in tutte le sue parti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Antoniusblock  @  02/10/2005 11:41:54
   10 / 10
Misticismo allo stato puro.Il film è indubbiamente di difficile comprensione, poichè le tematiche trattate (magia, esoterismo, alchimia)non sono di facile assimilazione. Un film per pochi questo è certo.

Invia una mail all'autore del commento Lorcove  @  20/09/2005 15:15:27
   7 / 10
Decisamente un buon film. Do sette perchè ho trovato un pò troppo noioso il modo in cui è stato diretto il film, in ogni caso è molto bello, ve lo consiglio.

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