La storia di una famiglia italiana dagli anni sessanta a oggi. Al centro due fratelli: Nicola e Matteo, inseparabili amici finchè l'incontro con una ragazza psichicamente disturbata non cambierà le cose...
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Troppo lungo e troppa carne a fuoco. peccato perchè il film poteva funzionare benissimo, anche grazie all'eccellente prova dei Lo Cascio e Boni, purtroppo però il film si perde nelle solite banalità romantiche e nell'esaltazione della famiglia, quando doveva essere solo un pretesto per raccontatre la storia del nostro Paese, che invece passa inesoeabilmente in secondo piano.
P.S. Ricordo che comunque è un prodotto televisivo e che se è visto come un film ovviamente perde, in quanto è troppo lungo ed inadeguato a quel formato.
Mosso dalle critiche entusiastiche di diversi amici, ho visto questo lunghissimo film addirittura comprandone il cofanetto, con immediato pentimento del sottoscritto dopo la prima mezz'ora di visione. Manieristico e prevedibile, questo film sta all'arte cinematografica esattamente come la rima "cuore-amore" sta alla poesia. Giordana, a mio avviso, è il regista più sopravvalutatao degli ultimi anni. La lunghezza fa sì che anche il 5, per me, sia troppo.
Grandissima delusione! Cosa rappresenterebbe: la rinascita del cinema italiano sulla scia di Scola, Bertolucci o magari Pasolini e Visconti?.. direi che il risultato e' uno ZOMBIE! Mi sono fermato alla prima parte: un affresco di un italietta piccola piccola e ridicola, ZEPPO DI LUOGHI COMUNI. Alcuni istanti valgono tutto il film, ma attori e pochi minuti interessanti non possono fare un film di 6 ore. Sono semplicemente costernato. Dobbiamo sollevarci da questa idea di Italia che abbiamo: e' addirittura peggiore di quella che diamo all'estero.
Se la sua "mission" era quella di ricostruire e rappresentare (più o meno goffamente) gli ultimi 40 anni di storia italiana, allora essa è compiuta; viceversa, se si parla di qualità cinematografica, essa è (italicamente) fallita, soprattutto in termini di sceneggiatura ed interpretazione (Luigi LoCascio è veramente il Dustin Hoffman dei poveri). L'unica nota positiva è la discreta attenzione ai dettagli, impiegata nel rievocare i tempi degli anni 60, 70, 80... Mi verrebbe da dire "guardabile", ma vista la lunghezza (6 ore!!!), mi riservo il beneficio del dubbio.
Il film non mi è piaciuto. Io sono del 1964 ma nei miei ricordi la realtà era diversa. Direi più povera, più quotidianamente anonima e più sofferta. Mi piace l'idea del film e mi piace anche l'impegno del regista su un tema così impegnativo. Però il film in sè non mi "trasmette" quegli anni. All'inzio degli anni '80 in vacanza sono stato in giro per l'Europa, in autostop, inter rail, aereo, da minorenne e non, ospite da amici e amiche stranieri, però c'era un qualcosa in quegli anni che il film non mi evoca. Ma il forum serve per ospitare anche idee diverse, vero?
io credevo parlasse della mia eta', invece nn ho capito niente della storia. e poi la ragazza e' brutta. e poi ce l'hanno fatto vedere con la scuola ma fa skifo. andatevi a vedere Mulan
FILM DA CASALINGHE ANNOIATE. SAREBBE L'ORA DI FINIRLA IN ITALIA CON I FILM -FICTION DI QUESTO GENERE. PERCHè NON PRODUCIAMO MAI UN BEL FILM CON UNA TRAMA COINVOLGENTE E GRANDI EFFETTI SPECIALI? COME CANTAVA RUGGERI"MISTERO"!
concordo perfettamente con quanti hanno espresso dei giudizi non positivi (venedo fuori dal cinema ierisera ho detto a mia moglie proprio MOLTO RUMORE PER NULLA). ho visto, è vero, solo la prima parte ma se anche gli spettatori più entusiasti hanno espresso delle riserve sulla seconda parte rispetto alla prima penso di non dovermi aspettare niente di buono. ho trovato tutto troppo scontato, troppo banale, tutti troppo buoni e belli, il confronto tra i fratelli, e tra questi ed i vari altri personaggi che appaioni in questa storia è sempre evitato. e poi alcuni dettagli apparentemente insignificanti ma che gente attenta non dovrebbe trascurare. gli abiti gli ho trovati completamente sbagliati, il K Way che Matteo indossa in un certo giorno del 1966 mi sembra un anacronismo assoluto (ma forse sbaglio, avevo solo 8 anni, e magari trovo qualcuno che mi smentisce). Purtroppo mi sembra che anche Lo Cascio sia stato trascinato suo malgrado in questa avventura. Evidentemente ne I cento passi il suo coinvolgimento personale è stato tutt'altro.
struttura troppo televisiva del film, la storia è forzata e banale, i personaggi sono presentati in modo superficiale.. insomma come dire "molto rumore per nulla"
non mi è piaciuto niente, non una cosa di questo film è sufficente... a partire dal casting... a dir poco imbarazzante.... la cosa peggiore però è la stereotipata banalità con cui vengono descritti gli eventi e i personaggi.... un minestrone osceno senza profondità, senza qualità il vuoto totale..... condivisibile solo il "drammatico" ma non per il genere.....
Ho visto solo il primo atto e mi è bastato. Buone le intenzioni, un po' troppo retorico e noioso il risultato. A chi lo incensa, consiglio di andare a vedere la saga di Heimat 2.
Eccolo qua il cinema italiano. Scene lente,poche e brutte idee, confusione e cattiva recitazione, a tratti improvvisata. Sapete quale e' il limite maggiore: la mancanza di soldi ovvero di produttori che, giustamente, nn rischiano i loro quattrini per registi della domenica. Ed ecco che allora nascono Film fiume capaci solo di far sbadigliare, se nn peggio. Io vi consiglio di andare a vedere film come charlie's angels soprattutto se andate con una bella gnocca e nn volete fare figuracce. Al rogo!
La prima parte scorre fluidamente, ma la seconda, seppure a tratti lenta, non mi ha appassionato.. Prima parte: 8 Seconda parte: -2 MEDIA: 3 Arrotondato a 2