la maledizione di damien (1978)

Sequel de IL PRESAGIO. Le atmosfere sataniche sono meno intense del predecessore, rimangono le musiche di Jerry Goldsmith e le morti coreografate in modo accidentale mentre il ricambio delle star della vecchia Hollywood è ambiguo solo per quanto riguarda Holden, Peck era drammaticamente perfetto mentre William dà una recitazione scolastica, la Grant invece non fa rimpiangere la Remick. Le cose migliori provengono dalle annotazioni riguardo le grandi manovre per governare il mondo. Avveniristico e probante per quanto concerne quello che circonda la figura dell'Anticristo in termini di potenza industriale in scala mondiale: quanti Damien Thorn ci sono nella nostra società moderna, oggi?

Un sequel che sfrutta il successo dell'originale, senza discostarsi troppo. Guardabile, ma troppo dipendente dal film del 1976 e con alcune scene a mio avviso non riuscitissime

SPOILER. Poi muoiono un sacco di persone e alla gente sembra non freghi nulla. Comunque in generale è un prodotto più che accettabile, grazie ad una regia di mestiere, ottime musiche ed a un buon cast.

Non bello quanto il primo capitolo, ma ne riprende il fascino con discreti risultati. Interpreti molto bravi, non male la regia che tra suoni, fotografia e qualche effetto d'altri tempi, confeziona un buon sequel.

sequel davvero non necessario dato che il film precedente era perfetto così senza bisogno di aggiungere nulla.
la trama è pressapoco la stessa del precedente tranne per qualche variante, se da una parte è interessante vedere che i servi del diavolo stiano preparando l'ascesa di damien programmandone la vita, dall'altra però stona col recedente, dato che nel primo il bimbo infame sembrava essere conscio di ciò che è, qua in vece lo scopre, togliendo fascino ed inquetudine a varie scene del film precedente.
davvero un film non necessario

Film che non raggiunge nemmeno lontanamente il primo storico "The Omen" diretto dal poliedrico Richard Donner. In questo seguito c'è innanzitutto un avvicendamento nella regia, e lo stesso Donner lascia il posto al decisamente meno famoso Don Taylor, che raccoglie un'eredità importante. Sebbene non riesca a raggiungere i livelli del suo predecessore, riesce comunque a cavarsela sufficientemente bene, portando a termine un film non certo memorabile dal punto di vista della tensione e della paura ma se non altro complessivamente equilibrato e guardabile, che riesce a fare comunque una discreta figura. Consigliabile se il primo è particolarmente piaciuto, anche se rispetto ad esso qui c'è un notevole scarto qualitativo, come già detto.

Un ottimo horror questo di Don Taylor; mantiene la stessa classe estetica del primo sia a livello registico che scenografico, e punta di più sulla tensione grafica che quella psicologica. Più banale, se vogliamo, su questo aspetto (tanto che bisogna scendere a patti con l'ignoranza del protagonista - un ottimo William Holden - che fa orecchie da mercante anche quando i fatti li ha sotto gli occhi e non c'è niente che avvalori la sue conclusioni del tipo "non c'è niente che non va" "sono solo coincidenze" ecc...) che viene comunque compensato dall'imponente e suggestiva inquietudine trasmessa dall'intera catena di morti che muovono la storia. A pensarci bene, non me ne viene in mente neanche una che non sia stata realizzata in maniera semplicemente perfetta (due esempi: il corvo nella strada deserta e la partita di hockey sul ghiaccio) soprattutto quando accompagnate dall'accompagnamento raggelante di Jerry Goldsmith.

Nonostante sia collegato agli eventi del primo infine non paragonerei nemmeno più di tanto l'uno con l'altro; ovvio che perde in mistery avendo il pubblico già una certa familiarità con le origini di Damien (bravissimo il ragazzino che lo interpreta) ma forse vederli come mele e arance farebbe storcere un pochino meno il naso dei più critici; sono due frutti buonissimi ma dai sapori diversi.

Da recuperare: sia come continuazione che come film a se stante funziona piuttosto bene, e sinceramente credo che nel genere meriterebbe maggiori consensi.

Non raggiunge neanche lontanamente Il PRIMO Omen, però riesco a strappargli una sufficienza, un po' per la regia molto attenta e per l'evolversi della trama non banale. Non si percepisce né tensione, né angoscia. Il ragazzo Damien è in conflitto se usare i suoi poteri malefici o no, e questa non mi sembra una grande scelta. Il finale è frettoloso e stupido a mio avviso. Si potevano migliorare molte cose e non l'hanno fatto, purtroppo.

Pur non essendo un grande appassionato della saga di Omen , devo dire che questa serie (almeno fino al terzo capitolo) è riuscita a preservare di seguito in seguito almeno una sua coerenza, che giustifica gli stessi sequel senza ridurli solamente a semplici operazioni commerciali.

Detto questo , il film riprende i meccanismi del primo episodio (fotografia fredda e cupa,ambientazione invernale , colonna sonora possente e sinistra) e riesce nell'intento di mostrare uno sviluppo credibile di Damien,fulcro della storia qui alle prese con la scoperta della sua vera natura.
La pellicola perde l'inquietante ambiguità del predecessore , mentre restano numerosi gli omicidi, benché il titolo conceda poco al sangue e alla tensione. Inoltre La maledizione di Demien è un horror solo per il tema trattato , in quanto l'impostazione della trama e lo sviluppo narrativo mescolano più generi e soluzioni.

Buono il finale , e soddisfacenti le prestazioni attoriali che riescono a non far rimpiangere i grandi nomi presenti nel cast precedente.

Come detto la saga di Omen non mi ha mai conquistato e questo seguito ripropone più o meno i difetti dell'originale: un ritmo blando , scarsa tensione , vicenda prevedibile che risulta invecchiata rivista oggi.

Sequel dignitoso,che nonostante presenti una trama alquanto mediocre e poco coerente con quello che si è visto nel primo capitolo riesce tutto sommato ad intrattenere senza problemi.
Abbastanza curato dal punto di vista tecnico,non esaltante invece la recitazione.
Se non si ha di meglio da fare una visione gli si può anche concedere.

Sequel piuttosto decoroso di uno dei film horror più spaventosi mai visti..., almeno per ciò che mi riguarda...
Dopo l' enorme successo del capostipite, era normale il voler proseguire la saga, ed ecco che due anni dopo, si cerca di aggiungere carne al fuoco con la crescita di Damien. Diciamo che il canovaccio narrativo è sempre quello, la cosa più interessante è come il piccolo, qui adolescente, una volta venuto a conoscenza del suo essere; cominci ad imbastire la sua posizione per la leadership del futuro, la quale coinciderà con il terzo episodio nella figura del grandissimo John Trent..., pardon Sam Neill.
Un sequel o un remake non saranno mai all' altezza del predecessore, è più unico che raro un caso simile, però tornando al film, ci sono dei momenti che comunque riescono nell' intento di inquietare, anche se l' "innocenza" apparente di un bambino, il suo proferire poche parole e la corposa ed ingombrante presenza della tata come nel primo film sono incomparabili.

SPOILER

L' inizio è ottimo, un omicidio su tutti è particolarmente fantasioso e riuscito ed il finale più o meno sulla falsariga del primo è sempre ad effetto, forse anche più d ' impatto, visto che la moglie non è mai stata un intralcio....
Sufficientemene inquietante l' attore che impersonifica Damien, anche qui si sono scelti due attori di prim' ordine, Holden/Grant, che compensano in quanto a bravura e notorietà il duo Peck/Remick. Abbastanza buoni i collegamenti col primo episodio ed inquietantemente riuscita l' idea della somiglianza negli affreschi....

Non sò se qui utilizzi ancora il terrificante "Ave Satani" che gli valse meritatamente l' Oscar, ma la colonna sonora di quel genio che fu Goldsmith è sempre efficace nei momenti più tesi.
E' un film ancora abbastanza godibile, che si può vedere tranquillamente, a mio avviso meglio del terzo episodio, forse il più debole della saga, anche più del quarto, a sè stante..., ma ci arriverò...

Scontato sequel ovvero niente di nuovo sotto il Sole, Damien è cresciuto e prende coscienza del suo destino il resto è più o meno una riproposizione del primo film con attori scialbi,irritanti e non certo all' altezza di Gregory Peck e Lee Remick.

Nel giorno di pasqua mi sembrava giusto onorare questa sacra ricorrenza con un film che parla della venuta dell'Anticristo. Non siamo ai livelli del primo irripetibile capolavoro, ma la tensione c'è e l'atmosfera è gelida ed inquietante. Quattro grandi scene: l'incipit nella chiesa, sul lago ghiacciato, l'attacco del corvo alla signora in rossa, la scena nell'ascensore, inaspettatamente splatter.

SPOILER

Si cerca di dare continuità al film del '76 presentando una storia che però non ha lo stesso appeal e la stessa atmosfera. Alcune situazioni le ho trovate poco interessanti, ma è l'andamento della trama che non mi ha lasciato granchè soddisfatto. Peck lascia il posto a Holden che non sembra però in grado di reggere il confronto, non convincendo pienamente nella sua performance.
L'inizio sembrava promettere bene poi però il susseguirsi degli eventi appare piuttosto prevedibile, ma è comunque una visione sufficiente che si può affrontare senza sforzi.

Seguito non molto riuscito ma accettabile..d'altra parte raggiungere i livelli del primo non è cosa semplice. Credo che farò a meno del 3.

Seguito del primo Omen che segue la trama proprio li dove si è interrotta, offrendo qualche accorgimento nel comparto della trama .
Prima di tutto abbiamo un Damien cresciuto , a cui presta il volto J. Scott Taylor , che da come recitano i titoli di testa è al vero debutto sul grande schermo .
Devo dire che la sua recitazione non mi è parsa eccelsa ma è di gran impatto il suo sguardo e il suo viso mette inquietudine , piu dell'attore del primo episodio .
Qui il nostro protagonista è consapevole di ciò che è veramente , e di come i suoi poteri siano chiaramente al servizio del male .
Regia buona , ma non perfetta (tipo ci sta una scena con una mosca nell 'auto che non penso faceva parte del cast ) , oppure alcune scene di recitazione di personaggi secondari esilaranti .
Qui , come nel precedente omen le scene degli omicidi rimangono fantasiose in molti casi , con uno stacco tra uno e l altro tale da non annoiare lo spettatore .
La recitazione in generale del cast è buona , per quanto la trama rimanga fedele sulla base del film di Donner con il cambio dal rottwailer che aiutava il piccolo damien , all'avvento di un misterioso corvo .
Ottima come sempre la colonna sonora che offre qualche pezzo in più come la canzone dei titoli di testa e di coda che supera ogni aspettativa.

L'adolescenza di Damien, secondo capitolo della trilogia (almeno per me, perchè il quarto non lo prendo in considerazione) inferiore agli altri due.
In questo capitolo l'Anticristo prende coscienza del suo ruolo e della sua identità, ma... rimane quello meno coinvolgente dei tre.

Inferiore al primo. Meno originale e con qualche luogo comune. Guardabile ma niente di speciale.

Secondo capitolo totalmente inutile.
Bruttissimo.

Mah,alla fine si può guardare dai.
Un modesto sequel del Presagio,con un sempre bravo William Holden e una storia che pur non risultando particolarmente avvincente si segue bene fino alla conclusione.Regia insulsa

perde molto rispetto al primo, ma trattandosi di un sequel di un film a mio modo di vedere eccezionale, è comunque da considerarsi una buona continuazione della storia di Damien.
la prima parte è molto più interessante della seconda e il finale non è certamente dei migliori, in quanto è troppo "sgangherone" e si allontana da quella linea più psicologica che per gran parte della storia, viene mantenuta anche in questo secondo film.
se si è visto ed apprezzato il primo, sicuramente questo non deluderà.
splendida la scena del ghiaccio.

Rovinato in parte dall'esigenza di renderlo più vivace nel ritmo, conserva gran parte del fascino del primo. La materializzazione eccessiva del fine ultimo rende la trama meno avvincente ma più realistica. Le alienanti paure del primo film acquistano qui verosimiglianza.

Questo Don Taylor era meglio che si desse all'ippica,vedere anche altri titoli dementi della sua carriera.una saga totalmente rovinata da un sequel noioso e idiota.

Un buon sequel, diciamo che ci sta, ovviamente il fascino del primo capitolo è abbastanza irraggiungibile, ma le atmosfere del film non subiscono grandi cambiamenti.
Si sente pesantemente la forza demoniaca in tutto il film, quindi la tensione e la suspace sono assicurate, il finale è devastante sotto tutti i punti di vista.
Guardabile.

Buon sequel anche se non paragonabile al 1° capitolo.

Un buon sequel dove Holden prende le redini al posto di Gregory Peck senza farlo rimpiangere. Mantenuta la medesima atmosfera dell'originale e buona l'interpretazione di Scott-Taylor che offre diverse sfaccettature del personaggio dell'Anticristo.

Dopo due anni dall'uscita nelle sale de "Il presagio" Don Taylor inoltra tale "maledizione" con il primo sequel (ne seguiranno due, uno nel 1981 "Conflitto Finale" e un altro negli anni novanta), lo spettatore sarà globalmente soddisfatto.

"La maledizione di Damien" è un film davvero buono, partendo dal piano tecnico impossibile non apprezzare una cupa fotografia intrisa in atmosfere tenebrose che evocano la presenza sinistra dell' Anticristo; da lodare anche le musiche che, accompagnate da un roboante coro, alimentano tensione nell'animo dello spettatore, infine gli attori tutti discreti, specialmente il protagonista principale riesce ad ammaliare, la sua prestazione (a volte limitata ai soli sguardi) risulta essere davvero impeccabile.

"La maledizione di Damien" presenta poi una sceneggiatura robusta, insomma nessuna pecca clamorosa, film in linea di massima asciutto senza sbavature, ovviamente la pellicola non possiede una narrazione geniale ma globalmente riesce a piacere.
La pellicola inoltre mantiene un ritmo altissimo, non mancano scene incredibili come quella dell'ascensore ed altre come quella nella scuola (davvero suggestiva); il finale è davvero amarissimo e in modo conseguente spiana la strada ad altri sequel.

Volendo in conclusione tracciare una sorta di confronto fra le due pellicole (ovvero "Il presagio" 1976 e "La maledizione di Damien" 1978) risulta difficile decretare la migliore, a Mio avviso questo ultimo lavoro cinematografico grazie al ritmo e all'enorme filone di morte riesce ad essere superiore (ovviamente di poco) al primo film, generalmente, secondo una vecchia "leggenda" della Cinematografia i secondi film (ovvero i sequel) sono sempre inferiori alle pellicole "madri", in questo caso, il tabù è sfatato!

Sequel abbastanza riuscito.

Dignitosissimo sequel della saga di Omen..anche se non raggiunge i livelli del primo la tensione è comunque discreta..qualche scena azzeccata c'è (il tipo ucciso nell'ascensore) e anche l'interpretazione del ragazzino protagonista è decisamente su livelli ottimi..in definitiva un sequel che si segue con piacere.

La maledizione continua
Lo sguardo del ragazzo attore protagonista è davvero inquietante.
FIlm raccapricciante.

Molto ben fatto

buon seguito del primo episodio della saga,anche qui forse qualche scena horror in più poteva essere presente.
comunque si può vedere

non è propio da buttare,si puo' vedere...

Dignitosissimo sequel, che narra le vicenda di un Damien adolescente (che però nella versione italiana ha la voce di un uomo sui 50, ah ah ah!).


A mio modestissimo parere si salva soprattutto il finale, davvero incisivo ed originale, che arriva tra l'altro in modo non prevedibilissimo, e questo sicuramente male non fa.


Parità di bravura recitativa tra il qui presente William Holden (che ad ogni modo doveva già essere presente nel primo film) e il Peck del primo film.
Ok anche per Henriksen che, sempre bravo, appare però per lo più in ruoli secondari o comunque di sostegno (vedi Scream 3, per esempio o anche Alien 2/3); peccato, gli si dovrebbero dare ruoli più primari a mio avivso visto la sua bravura.


Una visione la vale.

SPOILER

Mezzo voto in più per la parte iniziale,secondo me il primo capitolo è più bello!

Il secondo capitolo di una meravigliosa saga. Queto film non ha nulla che invidiare al primo.

seguito dignitoso del "presagio" anche se manca un grande protagonista come Peck,qui il ragazzino riesce cmq ad incutere terrore grazie anche alle solite azzeccate musiche!
piacevole

Un buon sequel ....molto drammatico e poco horror .Tecnicamente discreto ,peccato per la mancanza inevitabile di Gregory Peck .
In definitiva non eccelle in niente ,ma non sfigura neppure.

un film eccellente certo non è come il primo non non è da 3...

Fa schifo. Guardate solo il primo della serie