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Belle figliole e battute comiche che in fondo sono il sale del pecoreccio all'italiana. La maestra di sci mostra è sintomatico di un genere in declino, mancando della parte più propriamente comica mentre la Russo, gran topona, supporta meraviglisamente il primo elemento. In poche parole tanta bella grazia che non fa ridere. Luotto al cinema non ha mai funzionato e qui francamente mi sembra un pesce fuor d'acqua. Vargas se la cava meglio, ma incide poco.
Ripetendo che la Russo era proprio bona da giovane, mi accingo a commentare tale film.
Innazitutto il rimando da pornografia (nel senso che la protagonista è una che ci lavora dentro, o cose così) poteva esser molto meglio sfruttato, piuttosto che esser stato citato e basta.
Da li poi ci si sposta per l'appunto all'attività che da il titolo all'opera e scema tutto l'interesse.
Non è un film orribile e le volgarità son attenuate rispetto alla media di tali film (Lucidi poi ci sa più o meno fare dietro la mdp), ma purtroppo ha anche molte potenzialità bruciate.