l'albatross - oltre la tempesta (1996)

Tralasciando l'incontestabile sequenza della burrasca, si naviga nelle acque della più avvilente mediocrità televisiva e della retorica più tonitruante. Sicuramente obbligato a prestarsi a progetti più disimpegnati per fondare la Scott Free, il regista inglese realizza un Attimo fuggente wanna be in cui i legami di amicizia non suscitano credibilità, tantomeno empatia. Visivamente patinato come uno spot della guardia costiera e scritto con superficialità, sarebbe potuto essere un film scottiano doc con tutt'altro disegno dei personaggi e meno concessioni alla lacrima facile da drammone hollywoodiano. Rispetto a 1492, quantomeno è più compatto nel ritmo.

Pellicola che si rifa ad altre in certe tematiche ("L'Attimo Fuggente" su tutte) ed è anche vero che ci sono momenti di retorica, ma è un film che mi ha sempre intrattenuto, sarà per l'abilità dietro la macchina da presa di Ridley Scott, sarà per il sempre ottimo Bridges, sarà per le ambientazioni. Peccato per il finale un po' gonfio di sentimenti, che fa da contraltare al pre-finale spettacolare della tempesta.

Tra i peggiori scivoloni di Ridley Scott, WHITE SQUALL è quello che definisce probabilmente la fine del suo periodo più prolifico, fatto di pochi cali, che l'ha reso rinomato e l'ha formato tecnicamente, ma che contrariamente l'ha condotto verso una visione del cinema più industriale e meno stimolante. A segnare questo passo di aspro gusto, notiamo una scelta di sceneggiatura e un'arrangiamento della stessa inequivocabilmente insufficienti, il cui presupposto di una drammaticità di fondo non viene drammaturgicamente rispettata a causa di una pessima costruzione dei personaggi, che dovrebbero rappresentare vite difficili in fuga le quali si salveranno grazie all'amicizia, ma non lo sembrano minimamente, e con la cospicua presenza di scene ad alto tasso di retorica e grezza commozione si può dire che il film non ha veramente nulla che vada bene, nonostante una totale semplicità narrativa e una estetica senza sbavature.

Film per adolescenti, intrico del solito becero patriottismo americano e guerra fredda che aleggiava nell'aria, tipico di quegli anni, USA vs cattivoni comunisti, crisi missili cuba e tutte queste porcherie che ci hanno perforato il cervello.

Retorica e luoghi comuni a profusione.

Ridley Scott nel 1996 diresse questo film sulla crescita e sulla formazione del carattere traendo la storia da un fatto di cronaca realmente accaduto.
Come sempre l'autore britannico ci delizia con una grande regia curata fin nei minimi dettagli che ha la sua esplosione massima nella scena della tempesta , coinvolgente e drammatico punto focale della vicenda che Scott riesce a raccontarci in maniera perfetta.
Purtroppo questi sono gli unici pregi degni di nota del titolo , perché per il resto "L'Albatross" ha poco da offrire per quanto riguarda temi e contenuti; infatti oltre ad un ritmo lento il film è impregnato di retorica spicciola e buonismo a buon mercato , caratteristiche onnipresenti in queste produzioni hollywoodiane.
Anche la storia in se ha poco da proporre se non un riciclo di contenuti direttamente presi da film come "L'attimo fuggente".
Nel complesso un lavoro comunque gradevole ma da Scott mi aspettavo meno moralismi e più sostanza.

Un film che alterna momenti di semi-spettacolarità, con la noia più totale.
Un Ridley Scott minore senza ombra di dubbio.

Vero e proprio buco nell'acqua.
Film inutile, noioso e retorico. Peccato per la presenza di Jeff Bridges che di solito impreziosisce la pellicola, ma non in questo caso.

Uno dei numerosi scivoloni della seconda parte di carriera del buon Ridley.
Classico polpettone pedagogistico hollywoodiano,roba che ci si aspetterebbe da un qualsiasi mestierante.

Affascinante più per i bei ragazzi presenti e per la spettacolarità di alcune sequenze che per il film, pericolosamente in bilico tra retorica e tronfio accademismo para-militare. La mano di Scott si vede sempre, ma il messaggio sulla forza di un'esperienza durissima come lezione di vita è un clichè sfruttatissimo

Sicuramente è un film ben fatto ma a me non ha fatto impazzire. La storia è noiosa e non mi ha coinvolto abbastanza e verso metà film mi stavo addormentando. fortunatamente verso la fine si riprende un po. Comunque la regia e la recitazione sono ottime quindi più del sei se lo merita.

Ok, mi sono fatto incuriosire dai commenti, ma purtroppo non ci siamo. E'il classico filmaccio americano stracolmo di retorica a buon mercato, dialoghi costruiti e situazioni banalissime. Ci mancava uno dei ragazzi in piedi sull'albero maestro a gridare "Capitano, mio Capitano". Un 6, perchè la regia di Scott salva spesso capra e cavoli dal nulla più assoluto.

Come ne L'ATTIMO FUGGENTE in cui si narrano le vicende di un professore che aiuta il plasmarsi delle giovani menti dei suoi allievi, facendoli acquisire consapevolezza dei propri mezzi, accettazione delle responsabilità e preparazione alla vita, anche questo film diretto da Ridley Scott si propone di presentare altrettanti temi importanti.
Jeff Bridges a tutti gli effetti "capitano, mio capitano" è il protagonista principale di questa avventura marinaresca, sfornando una prova di grande orgoglio e capacità, coadiuvato dal resto del cast di giovani interpreti abili nel fare risaltare varie tipologie di personalità, ma tutti uniti e compatti nel momento di crescita e responsabilità.
Un film gradevole, non banale, che assicura una visione interessante e ricca di pathos.

Ottimo film sorretto da un grande Ridley Scott che mette in scena tutta la sua maestria e furbizia cinematografica.
Va detto che le interpretazioni sono deboli e la retorica abbonda in modo imbarazzante però nonostante sia una riedizione in salsa esotica de L'attimo fuggente, il film funziona e si lascia vedere nonostante una parte finale non all'altezza.

Classica pellicola americana studiata a tavolino, poco ispirata ma di grandissima esperienza che la rende appassionante.

Davvero fatto bene questo film ispirato a fatti realmente accaduti, ricordo che mi prese in modo particolare. Chi non sognerebbe di concludere l'ultimo anno di liceo su una nave in giro per l'atlantico? Le vicende sono narrate insieme all'alone nostalgico che pervade tutto il film, sembra quasi opprimente la malinconia suscitata dalle immagini. Molto bravi gli attori, Jeff Bridges è quasi irriconoscibile nei panni del capitano dell'albatross.
E' inoltre interessante notare l'interculturalismo accentuato dalla pellicola, elemento molto forte e sicuramente di svolta per il film. Peccato che non sia molto conosciuto.

...l'ispiratore de "L'attimo fuggente"

Discreto film di formazione che eccede un po' nel sentimentalismo soprattutto nella parte finale...sinceramente avrei chiuso la storia con...

SPOILER

Tutto cio che ne viene dopo appesantisce il film di cose non necessarie che sarebbe stato meglio sostituire con una didascalia...

Nel cast non spicca Jeff Bridges malgrado il suo sia un personaggio interessante pieno di sfaccettature,molto bene i ragazzi.

Un grande film sottovalutato..molto importante la figura di un jeff bridges che cerca di insegnare a dei ragazzi come diventare veri uomini.Un finale semplicemente strappalacrime.

Quando l'ho visto la prima volta avevo più o meno l'età degli studenti protagonisti della storia. Ne rimasi molto affascinato. L'ho rivisto l'altra sera con un po' di nostalgia..
Un buon film, abbastanza coinvolgente, con una trama ben sviluppata e alcune scene molto ben fatte. Il cast però, a parte l'ottimo Jeff Bridges, è un po' debole.

E' secondo me un film discreto, non mi faccio coinvolgere dalle storie vere, ma riviverle in un film dopo tanti anni fa sempre un certo effetto

Film poco conosciuto di Ridley Scott, ma non da scartare, anzi la trama è interessante ed è impostata bene, perlomeno per 2/3 del film...al contrario di quanto dice Andre, invece, io trovo un pò troppo banale e rapida la parte finale del film, al contrario della prima dove è difficile annoiarsi; Ottimo come sempre Jeff Bridges, bravino anche Ryan Philippe;

Questo film non troppo conosciuto di Ridley Scott l'avevo visto durante un'autogestione ai tempi del liceo e ho un ottimo ricordo, soprattutto del finale, molto toccante e ben realizzato. Consiglio di vederlo!

Film che (può piacere o meno, per carità) per me è inspiegabilmente semi-sconosciuto (lo vidi anni fa ad un cineforum). Onestamente il cast non è da top, ma la storia è piuttosto coinvolgente e il film a me è piaciuto parecchio. Avrei dato anche un voto più alto per questo, ma ripeto, ci sono dei limiti evidenti.

Uno dei film meno riusciti di Ridley credo...A tratti troppo lungo e un Jeff che fa sì lo spostato come al solito (il capitano spostato), ma stavolta non convincie troppo.
Un mix tra retorica e tradizione, qualche bella scena, molto forte e naturale senza dubbio.
Ragazzini attori a volontà, alcuni del tutto fuori forma e contesto.