la isla minima regia di Alberto Rodriguez Spagna 2014
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la isla minima (2014)

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locandina del film LA ISLA MINIMA

Titolo Originale: LA ISLA MINIMA

RegiaAlberto Rodriguez

InterpretiRaúl Arévalo, Javier Gutiérrez, Antonio de la Torre, Nerea Barros, Manolo Solo

Durata: h 1.45
NazionalitàSpagna 2014
Generethriller
Al cinema nel Dicembre 2015

•  Altri film di Alberto Rodriguez

Trama del film La isla minima

Profondo sud della Spagna, 1980. Una serie di brutali omicidi di ragazze adolescenti in una remota e dimenticata città riunisce due detective della divisione omicidi molto diversi tra loro. Nonostante le ideologie agli antipodi, Juan e Pedro devono mettere da parte le loro divergenze per riuscire a catturare l'assassino che per anni ha terrorizzato l'intera comunità nell'ombra di un generale disprezzo per le donne, radicato a un passato misogino.

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Voto Visitatori:   6,85 / 10 (48 voti)6,85Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
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Voti e commenti su La isla minima, 48 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  20/12/2023 09:47:53
   5½ / 10
Allora: fotografia, regia e interpretazioni sono ok, ma per tutti i fulmini la sceneggiatura poteva e anzi, DOVEVA essere migliore. Vi sono un po' di robe in sospeso ed inoltre si pone troppo il focus sugli "interrogatori" ma a risentirne è la tensione e la partecipazione dello spettatore. Molto poco thriller e troppo poliziesco.
Peccato, sono rimasto leggermente deluso.

VincVega  @  19/06/2022 16:19:18
   6½ / 10
Discreto poliziesco/thriller spagnolo dalle ambientazioni particolari. Narrativamente non presenta novità e non mancano cliché del genere, tutto sommato è un film generalmente solido e dalla realizzazione convincente. I premi ricevuti in patria forse sono troppi e mi sembrano esagerati.

mauro84  @  08/01/2022 22:29:18
   7 / 10
Stasera grazie ad altre recensioni mi sono recuperato questo buon thriller spagnolo, ambientato a Siviglia, nelle zone paludosi e suggestive location della zona. Buone e varie scenografie e una bella fotografia da contorno ad una storia matta e violenta, tutto girato negli anni 80, alla fine degli anni del regime di Franco.
Buon finale. Indagini nel complesso piaciute, anche se il modo operandis finale mi ha po' scioccato..

Gli attori, che non conosco, li reputo bravi, adatti al ruolo e alla dovuta interpretazione di investigatori. Tutto molto interessante nel complesso.

Il regista, affermato per film secondari, raggiunge, qua il suo apice scrivendo e portando sul grande schermo, anche a livello europeo, un thriller di forte impatto, sia visivo, emotivo che soprattutto visivo. Convincente il suo lavoro.

Un gran thriller, spagnolo. Consigliato.

Scuderia2  @  04/06/2021 20:21:35
   7½ / 10
L'associazione a True Detective stagione 1 è immediato.
Ma nessuno ha copiato nessuno perché il film e la serie venivano girati in contemporanea.
Qui c'è meno misticismo e mancano i pistolotti esistenziali di Rusty.
Io, però, in questo La Isla Minima ci ho visto anche un po' di Avati de La casa dalle finestre che ridono.
Quel microcosmo omertoso di provincia sudaticcia e paludosa, della serie: sì, è successo qualcosa ma è meglio che non smuoviamo troppo le acque.

Siamo in Spagna e il tema principale si rivela essere quel limbo che si crea tra la fine di una dittatura e l'inizio di una democrazia.
Una terra di mezzo dove due poliziotti delle due opposte fazioni politiche sono chiamati a smascherare un killer seriale di ragazzine disposte a tutto pur di non vendemmiare.
Il tema giallo parte forte ma, alla lunga, si perde
C'è un basista (il latifondista), un procacciatore (il ragazzo belloccio), e infine l'assassino (il custode) che non è ben chiaro su che basi lavori in quanto va poi a vanificare il lavoro e il vizio degli altri due.
Comunque di robe belle ce ne sono.
La regia per esempio.
Donne illuminate di rosso dai fari posteriori di un'auto, la testa di una donna che spunta dal baule di una Diane (brivido vero) e tante belle riprese aeree, e pioggia e tensione a profusione.

Nell'ultimo, dubbioso sguardo tra i 2 protagonisti si percepisce che ci vorrà ancora tempo per cambiare le cose: i fascisti rimarrrano fascisti, e la provincia malata rimarrà malata.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  30/05/2021 01:05:12
   8 / 10
Bellissimo poliziesco spagnolo che riesce a muoversi benissimo su un doppio binario: quello dell'Inter io poliziesco vero e proprio e quello più politico, con i due poliziotti a rappresentare le due anime spagnole che si stanno avvicendando. Se da un lato infatti c'è la vecchia e morente Spagna franchista, dall'altra c'è la nuova e acerba Spagna democratica, che per partire deve fare i conti e scendere a compromessi proprio con i reduci del franchismo.

Nonostante la difficoltà dell'operazione il risultato è incredibilmente coeso, grazie ad una sceneggiatura solida e ad una regia fantastica. I paesaggi e gli attori, poi, fanno il resto. Assolutamente da vedere.

polbot  @  23/05/2020 22:52:15
   7 / 10
Buon film, non particolarmente originale. Ambientazioni suggestive. Ps i richiami al passato franchista che divide i due investigatori mi è sembrato un po' buttato là..

BlueBlaster  @  15/05/2020 16:53:46
   6 / 10
L'ho trovato noioso e patinato nonostante la buona storia, la buona regia, le buone interpretazioni e le buone location...
Dopo un inizio interessante la mia attenzione è andata scemando.
Non vi è nulla che non si sia già visto...manca di incisività e si punta sin troppo sugli aspetti tecnici atti a vincere premi.

pak7  @  06/05/2020 14:37:00
   7 / 10
Non ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo a livello di sceneggiatura, ma rimane un thriller valido e godibile. Fotografia al top.

Thorondir  @  13/10/2018 17:23:25
   7½ / 10
L'assolata simil western ambientazione, contrasta con la glacialità umana della vicenda raccontata, all'interno di un microcosmo che più grandemente racconta la Spagna della transizione dai lunghi decenni della dittatura franchista alla democrazia: nel film di Rodriguez c'è la politica, c'è la classica dualià dei detective (a rappresentare le due anime della Spagna dell'epoca) e ci sono i classici clichè del genere, ma ben inseriti in un film che riesce a dosare i suoi vari elementi tra regia, fotografia e sviluppo senza essere un semplice action e neanche un semplice poliziesco. Rodriguez mescola il tema del trauma della Spagna come paese, ad una storia di povertà e emarginazione in un ambiente ancora molto legato a tradizione e religione. E' la Spagna che ha ancora paura ad aprirsi, costretta com'è stata a subire le violenze del franchismo (le giovani ragazze?), mentre tutto intorno è depravazione, violenza e sopruso. E gli uomini sono ancora dentro quel mondo. Tutti.

the saint  @  01/10/2017 18:50:02
   4½ / 10
Mamma mia, ho sentito pragoni inappropriati con true detective!!
Non confondiamo la seta con la lana per favore!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  24/09/2017 21:55:18
   6½ / 10
Di base sono un grande amante dei gialli/thriller iberici o sudamericani, ma in questo caso non riesco ad accodarmi all'entusiasmo generale per "La Isla Minima" di Rodriguez.
Positivi: Le ambientazioni affascinanti, torbide, desolate delle paludi del Guadalquivir, il sottotesto politico di una Spagna appena uscita dalla dittatura franchista, la caratterizzazione della coppia di detective Juan-Pedro antitetici ma in un certo qual modo complementari (e' un topos abbastanza frequente ma sempre efficace; ricorda la coppia di "Memories of Murder" con il fattore in comune dell'ambiente rurale e "arretrato").
Negativi: Lo sviluppo della trama e' farraginoso e manca quel climax di cui un whodunit accattivante dovrebbe essere sempre provvisto, va bene mantenere l'alone del dubbio sulla vicenda ma il quadro generale non viene mai fuori fino a sfociare in un finale che lascia non poco amaro in bocca. Senza contare che alcune ramificazioni narrative vengono completamente troncate (il padre e la madre delle due sorelle? La sensitiva? La pista dei narcos?). Insomma lo sviluppo della sceneggiatura pare un po' immaturo, al contrario di una regia e di una fotografia decisamente piu' sicure (e una buona capacita' di ricreare l'ambiente degli anni '80).
A fronte di dieci premi Goya mi aspettavo un prodotto un po' piu' emozionante

ZanoDenis  @  04/02/2017 15:29:39
   7 / 10
Giallo niente male, torbido e grezzo al punto giusto, le ambientazioni sono di un fascino immenso, il paesino rurale spagnolo riesce a caratterizzare molto bene il contesto del film, l'ottima fotografia e la buonissima regia (stupende alcune riprese dall'alto, ci sono dei virtuosismi eccellenti) danno un comparto visivo notevole all'opera.
Sceneggiatura buona ma non perfetta, lascia molte, forse troppe cose in sospeso, specie per quanto riguarda la vicenda principale, ottima invece la caratterizzazione dei personaggi principali, ma anche di tutto il paesello rappresentato. Ne esce fuori uno specchio abbastanza chiaro della spagna post-franchista.
Ritmi lenti e stile introspettivo, la Isla Minima si rivela un buon giallo con annessi pregi e difetti, ma come ho detto prima, gia solo il comparto tecnico ne vale la visione.

ferzbox  @  06/12/2016 18:44:54
   7½ / 10
Come in altre occasioni la Spagna mi ha dimostrato ancora una volta di essere tra i migliori paesi nella realizzazione di produzioni cinematografiche; anche questo "La Isla Minima" è stato un film che mi ha colpito; un ottimo thriller poco farcito di scene d'azione e alimentato fortemente dal profilo investigativo e dal carisma dei due detective protagonisti.
Le indagini riescono a tenere alto l'interesse grazie a delle buone scene e grazie e dei dialoghi per nulla superficiali, grazie anche ad un'annullamento di qualsiasi filtro commerciale, ma anzi molto verosimili.....
Inoltre contribuiscono anche i personaggi; come dicevo carismatici, inseriti nella pellicola con parsimonia, senza nulla di superfluo o gratuito; ognuno di loro, anche quello più marginale, è messo nel film per una ragione, facendo guadagnare dei punti ad una sceneggiatura già molte volte collaudata ma funzionale per come diretta e gestita.
Tra le altre cose ho gradito anche il conflitto velato tra i due detective, entrambi con molta esperienza e cattivi quando serve, con differenze caratteriali evidenti, ma in grado di compensarsi a vicenda; senza escludere quel retrogusto anni 70 che vedevo come la ciliegina sulla torta....
Non sono presenti grandi colpi di scena; nonostante questo il film riesce sempre a lasciare un alone di mistero e dubbio che mi ha intrigato parecchio...
....non male....

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/12/2016 22.28.00
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TheGame  @  30/08/2016 21:46:37
   5 / 10
Un canovaccio fin troppo semplice, un pluriomicidio, un caso da risolvere e suggestive ambientazioni anni 80′ ormai tornate di moda, il tutto diretto bene e fotografo ancora meglio.

Delfina  @  26/07/2016 13:52:14
   8 / 10
Bellissima fotografia, sceneggiatura valida e ambientazione suggestiva rendono questo film un ottimo giallo-noir mediterraneo.
Interessante il ritratto della società spagnola in una sperduta comunità rurale negli anni '80. Consigliato.

davmus  @  05/06/2016 17:32:47
   6 / 10
Ho alternato momenti nel quale mi piaceva e altri meno...sufficiente!

Trixter  @  04/06/2016 22:33:24
   7 / 10
Leggere i sottostanti commenti devo dire che mi ha rincuorato: ai titoli di coda, qualcosa mi sfuggiva. Lo sviluppo narrativo, insomma, m'era parso deficitario, non proprio compatto e con qualche buco di troppo. E, a quanto pare, la stessa impressione sembra condivisa.
Evidentemente il bravo regista spagnolo si sgancia da un classico thriller per confezionare una pellicola cupa, nera, ferita, che tenta di scavare nell'animo umano, soprattutto dei due protagonisti, caratterialmente agli antipodi, quasi a voler rappresentare lo specchio dei tempi e le difficoltà politiche della transizione franchista.
Per il resto, alle ottime atmosfere ed all'eccellente fotografia fa da contraltare una trama accattivante ma un pò confusa e, a tratti, maldestramente sviluppata. Ad ogni modo, il film merita senz'altro una visione.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/05/2016 13:27:23
   5 / 10
A livello di atmosfera e ritmo mi ha ricordato la prima serie tv "True detective", e infatti metto lo stesso voto e più o meno il giudizio è lo stesso: ritmo non lento ma lentissimo, storia che non mi ha preso anche a causa della sua linearità. In aggiunta, attori decisamente bocciati.

Febrisio  @  07/05/2016 14:09:53
   8 / 10
La isla minima non fa del finale il suo punto forte. Il tutto si gioca nell'atmosfera cupa, dalle ottime fotografie, e una sceneggiatura funzionale per un thriller piuttosto lento (in positivo) che riesce altrettando a mantenere alta una certa dose di suspance. Personaggi azzeccati. Ho aggiunto ora un mezzo punticino, era da tempo che un film non mi sorprendesse così in positivo.

Alex22g  @  29/04/2016 00:22:17
   10 / 10
Capolavoro. Non esagero. Un noir in stile "true detective" che fa del realismo uno.dei suoi maggiori punti di forza (nel bene e nel male trattandosi di un film) . Tutto funziona alla perfezione dal cast alla regia , dalle musiche alla fotografia . Un piccolo grande film come se ne vedono raramente e anche il finale e perfetto e "realista"come l intero film .

Nic90  @  15/04/2016 20:52:43
   7 / 10
Buon thriller,da subito ho notato caratteristiche simili a true detective,è un' po' lento ma non lo si nota molto.
Bravi gli attori e molto caratteristica l'ambientazione.
Promosso.

sahles  @  28/03/2016 17:29:29
   6½ / 10
Molto bravi gli attori, il film scorre via in maniera fluida tra ambientazioni abbastanza cupe. Manca il colpo di scena che fa sterzare il film e che lo avrebbe reso (a mio modo di vedere) ancora migliore. Comunque promosso.

jason13  @  15/03/2016 23:22:16
   4 / 10
Lusingato dai commenti qui presenti mi sono catapultato alla visione di questo thriller spagnolo....beh che dire....una noia mortale eun finale incocludente in tutti i sensi...tanta delusione e gia' dimenticato.

-Uskebasi-  @  28/02/2016 03:31:15
   8 / 10
COMMENTO LEGGERMENTE SPOILEROSO

Accattivante come ogni thriller che si rispetti, "La isla minima" scorre rispettando ed esaltando tutti i canoni del genere, su un binario che sembra dirigersi verso un'illustrazione finale del Tutto, ben chiara e precisa. E invece no. L'epilogo atipico chiude in sordina la faccenda e punta la luce su questioni più umane, sui protagonisti. Non c'è uno spiegone hollywoodiano, né un autocompiacimento seppur minimo. In realtà i pezzi del puzzle ci sono tutti ma sono sparpagliati, per quanto possa essere difficile unirli, osservandoli appare evidente che il quadro generale sia molto più grande e che quindi il caso si può considerare solo relativamente chiuso. C'è dell'altro dietro un assassino di due ragazze, nascosto dal caos del periodo di trasizione spagnola post-franchista.
Una seconda visione non può che giovare e credo arriverà. Se non altro per ammirare le splendide riprese aeree. Impressionanti.
Sembrano fatte da un pittore, non un regista.

Silviobalboa  @  18/02/2016 23:19:34
   6 / 10
Niente male questa pellicola spagnola. Non c'è nulla di innovativo ma si lascia guardare. Buona la sceneggiatura che scorre bene ed è interessante come viene raccontato il sud della Spagna. Secondo me però manca qualcosa nella costruzione dei due protagonisti e anche gli attori che gli interpretano non sono convincenti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  12/02/2016 19:50:14
   7½ / 10
Bel noir spagnolo dalle atmosfere tese,cupe e misteriose di un desolato paesaggio di campagna.
L'ombra della dittatura di Franco alle spalle ..l'incertezza di un futuro instabile davanti e il presente che ha paura di affondare in quanto sopra..
Due poliziotti diversi, un duplice omicio difficile da risolvere .. regia di presa ..ritmo serrato e con l'angoscia che sale..
Finale che lascia anche di gesso ,e con la consapevolezza che ne passerà di acqua sotto i ponti prima ....

Macs  @  02/02/2016 22:46:10
   6½ / 10
Mah, mi aspettavo e speravo di meglio. I pregi e i difetti del film si equivalgono abbastanza: tra i primi, le ambientazioni assolate, i due protagonisti ben ritratti (l'attore che sembra Sean Penn è bravissimo), l'ottima fotografia con le luci naturali, la buona colonna sonora disturbante, la regia sempre precisa e con quelle inquadrature dall'alto suggestive. Purtroppo però tutto questo è andato a discapito di un grave difetto, cioè la cura per la trama e per il ritmo narrativo.. non ho trovato il film lento, piuttosto abbastanza confuso sugli sviluppi della sceneggiatura: troppi passaggi sono approssimativi, certe storyline si perdono nel nulla (per esempio quella del padre delle ragazze, e la predizione della "veggente" su Juan), e poi il finale è francamente molto arrabattato e poco chiaro. Io ancora non ho ben capito chi sia il colpevole e quali siano le sue motivazioni, o cosa c'entri la storia di Malaga ecc. ... Nel complesso promosso, ma un'occasione perduta perché se avessero dedicato alla narrazione anche solo la metà della cura che hanno per la fotografia e la regia, il film sarebbe da 7.5/8.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  30/01/2016 09:13:45
   7 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  27/01/2016 18:34:55
   7 / 10
Thriller "sporco" che come già fatto notare da qualcuno ricorda, con le dovute proporzioni, vagamente la prima stagione di "True Detective" (anche l'ambientazione ricalca molto quella statunitense della Louisiana). Buona la rappresentazione della Spagna post-Franco così come quella dei due protagonisti, male la scelta (non credo volontaria) di trascurare la parte investigativa che si dipana in modo troppo confusionario.
"La Isla Minima" risulta essere un film con degli ottimi spunti e una regia superlativa, con una maggiore cura del plot e del fattore thriller ne sarebbe uscito un capolavoro che alla fine è soltanto mancato.

guidox  @  26/01/2016 22:16:55
   7 / 10
sinceramente credevo meglio, visto che me ne avevano parlato come un vero e proprio gioiellino.
è verissimo, ricorda molto il primo True Detective come ambientazioni, anche se si calca un po' troppo la mano su queste inquadrature dall'alto e comunque non si riesce a raggiungere quel livello qualitativo.
la trama è più che sufficiente, ma a tratti perde di ritmo, proprio perchè si cerca di arricchirla con fattori che finiscono con l'appesantirla.
ottimo comunque l'impatto che dà ricostruendo quel preciso periodo storico, senza dubbio è questo che rende la pellicola tutto sommato interessante.

hghgg  @  23/01/2016 11:14:44
   8 / 10
A me è piaciuto moltissimo questo crudo e affascinante thriller girato ai bordi di Siviglia.

Il ritmo sonnolento, l'atmosfera pesante e sospesa anzi direi avvolgente, sono elementi che rendono il film di Alberto Rodriguez molto affascinante e per quanto mi riguarda decisamente coinvolgente anche per il fascino che certe atmosfere hanno su di me; in questo modo viene resa palpabile la tensione, sia nello spettatore, sia quella che aleggia per tutto il paese in cui è ambientato il film, sia quella facilmente avvertibile tra i due detective, di idee e estrazioni politiche quantomeno divergenti in una Spagna da poco uscita dal regime franchista e ancora divisa da tanti contrasti.

La regia di Rodriguez, la fotografia, lo sviluppo delle indagini, l'uso dell'atmosfera a molti "La Isla minima" ha ricordato la serie tv "True Detective" che innegabilmente ha avuto un certo ascendente su questo film.
Peccato che io ritenga questo gioiellino andaluso molto più piacevole e riuscito di un prodotto televisivo che per me è il simbolo di quella serialità modaiola che vanta una tecnica "pari" a quella cinematografica e un vuoto a perdere di contenuti pazzesco, esaltata come capolavoro secondo me (e sottolineo il secondo me) più per estasi modaiola delle serie televisive che per effettiva qualità.

Ok scusate torniamo al film...

Splendida la caratterizzazione dei due detective grazie ad un ottimo contrasto psicologico/ideologico che porta dunque a due personaggi forti, solidi, sfaccettati, espandendo lo sviluppo della storia oltre l'indagine sugli omicidi e sul killer, concentrandosi anche sul passato e sull'interiorità dei due protagonisti, con le rivelazioni dure e sconcertanti sul passato franchista di uno dei due e altri dettagli che danno colore e profondità alla psicologia dei personaggi. Dal mio punto di vista questa è stata la caratteristica più interessante del film assieme alla bella fotografia e all'atmosfera creata dalla regia di Rodriguez.

Peccato invece che l'indagine vera e propria, tenuta in piedi molto bene per quasi tutto il film, nella sua conclusione finale deluda un po' sia nello sviluppo sia nella presentazione di un colpevole di cui quasi non si percepisce l'esistenza dopo che la ricerca dello stesso era stata invece tanto interessante.

Non che la scena nella palude, l'inseguimento finale, non sia ottima anzi, è una bellissima scena dove tuttavia a prevalere è ancora la forza (bruta) del personaggio del detective ex-franchista, in uno scontro crudo assassino contro assassino. Una sequenza molto forte, molto realista, ben girata e davvero eccellente.

In questo senso "La Isla minima" fa un eccellente lavoro: le morali sono nebbiose, mai del tutto definite, il bene e il male non seguono una precisa linea di demarcazione, il film nonostante l'atmosfera sospesa e sonnolenta ha un'anima fortemente realista, cupa, cruda.

Della bella fotografia ho già detto, riprende meravigliosamente un'ambientazione davvero perfetta.

Come detto mi è piaciuto molto, lo reputo uno dei film più interessanti del 2014, lavoro non originale o chissà cosa ma davvero ben realizzato.

eruyomè  @  21/01/2016 18:17:36
   7 / 10
Onesto e confezionato ottimamente, tanto di cappello alla Spagna, che non ha abdicato come noi al film di genere e al buon mestiere.
Atmosfere malsane, ambienti miseri, luridi, sporchi e deprimenti che fotografano benissimo il delicato momento storico, il sentimento del luogo, di popolo.

A volte un po' noioso, e con un finale che sulle prime ti delude, ma a posteriori invece ti interroga maggiormente, e forse non è poi così male aver lasciato le cose in sospeso, per tanti motivi. Forse è più realistico, più giusto così.

Incredibile e spiazzante la scena finale, sadicamente inquietante.

dagon  @  16/01/2016 16:19:04
   7 / 10
Film che rimanda molto alla prima stagione di True Detective. L'atmosfera, il sonoro, la fotografia portano, fin dalle prime sequenze, subito alla mente le immagini della serie di Fukunaga. Peccato che, anche in questo caso, la soluzione del caso non sembri all'altezza di quanto seminato in precedenza. Interessante anche per l'inserimento di alcune riflessioni politiche.
Perchè in Spagna si riesca a girare un film così ed in Italia nemmeno ci si pensi è un mistero (anzi, c'è davvero poco di misterioso...)

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  10/01/2016 21:09:10
   8 / 10
Gran bel noir spagnolo, una storia intrigante collocata nell'immediato post regime di Francisco Franco, fattore che sfaccetta e amplifica la delineazione dei personaggi.
Ottima la regia, che offre alcuni momenti decisamente virtuosi e di notevole bellezza stilistica.

marcogiannelli  @  09/01/2016 17:45:51
   7 / 10
buon noir con un contesto interessante e due detective che hanno un passato e un presente che riaffiorano..purtroppo non ha lo spunto per andare oltre un onesto 7

Burdie  @  08/01/2016 23:32:06
   6 / 10
...poco fluido e poco "coeso"

gandyovo  @  07/01/2016 15:10:19
   6½ / 10
insomma. posto incredibile dove si è girato il film, a soli 35 km da sevilla. questo è ciò che sono andato a cercare dopo la fine su wikipedia, non le eventuali altre opere del regista. è un noir, senza particolari tensioni. C'è dentro un po' di tutto. la Spagna dell'immediato dopo franchismo, col poliziotto fascista e i primi scioperi contadini ma va beh, se non c'è una storia potente sotto, anche questo si perde. Ovvio che il film fa la sua figura per una fotografia superiore alla media.

Federico  @  07/01/2016 12:32:34
   6 / 10
ha in parte deluso le mie aspettative. L'ho trovato lento e poco coinvolgente. Dopo 20 giorni dalla visione fatico già a ricordarmelo.

TheLory  @  27/12/2015 10:13:30
   4 / 10
No dai, una media del genere e tutti quei premi per sta patata bollita non è una cosa accettabile.
Film di una linearità e banalità che basta un neurone per seguirlo. Nessun colpo di scena, tutto fila verso il finale come già visto troppe volte.
Se basta una bella confezione, protagonisti credibili, regia e fotografia al top per rendere un film un successo, significa che ci facciamo sempre abbindolare dalle belle apparenze. Io dico no a tutto ciò.

TheLegend  @  21/12/2015 17:00:13
   5 / 10
Buono tecnicamente ma non mi ha convinto lo sviluppo della trama sinceramente.
A tratti davvero lento e poco coinvolgente,accelera nel finale ma lascia perplessi.

Larry Filmaiolo  @  20/12/2015 18:02:23
   7 / 10
discreto thriller spagnolo di chiara derivazione, sconfinante a tratti nell'omaggio (MEMORIES OF MURDER... TRUE ECC ECC...) con annesse implicazioni politiche, poca originalità nella trama ma un po' tanta amarezza nella risoluzione.

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codino18  @  19/12/2015 22:22:02
   7½ / 10
Ottimo thriller bella l'ambientazione e la storia ma qualcuno

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/12/2017 14.08.44
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InvictuSteele  @  14/12/2015 20:12:27
   7½ / 10
Ci voleva un autore spagnolo per portare sullo schermo un grandissimo noir. Le atmosfere sono putride, sporche, calde, si appiccicano addosso tanto che si sente l'afa estiva dell'Andalusia. Si riesce a sentire il marcio che si nasconde nella piccola cittadina e, con un piccolo sforzo, si riesce a capire persino il delicato periodo storico che attraversa la Spagna, ossia il suo passaggio dalla dittatura alla democrazia (siamo nel 1980) evidenziato dai due poliziotti, tanto simili quanto diversi, l'uno (quello più anziano) dal passato torbido, dal comportamento duro, quasi isterico e istintivo, l'altro (quello più giovane) più razionale, con un figlio in arrivo, proiettato al futuro. Sullo sfondo una vicenda che scuote quella landa desolata, affondata nella povertà e nella semplicità, ovvero la scomparsa di due ragazzine adolescenti, stuprate e fatte a pezzi da un maniaco. Il ritmo è blando, quasi ipnotico, direi azzeccato, le inquadrature pazzesche e sono testimonianza di un regista dotato di belle idee e di una buona tecnica. Un thriller d'autore vincitore di numerosi premi che merita di essere visto. Con un poco di coraggio in più sarebbe potuto essere un capolavoro. Voto tendente all'8 pieno.

7219415  @  12/12/2015 13:06:27
   8 / 10
Ottimo thriller con bellissime immagini, buoni attori, storia non pallosa e un ottimo finale. Davvero da vedere

fabrix  @  12/11/2015 23:34:09
   9½ / 10
un capolavoro da vedere assolutamente. Trama bellissima attori bravissimi. Era davvero da tanto tempo che non vedevo un film spagnolo di livello così alto.
Uno dei migliori film del genere.

Danae77  @  11/07/2015 20:18:34
   7½ / 10
Bel thriller dalle atmosfere cupe e raggelanti degne del genere. Trama dai toni forti e sconcertanti: adolescenza disadattata, inganno, contrasti familiari, malcontento, periodo storico di cambiamento, depravazione, misoginia, "intoccabilità" di convenienza, omertà opportunista. Tutto nelle mani di una giustizia a due poli, dove, sono chiari i ruoli, ma non limpide le personalità. Finale che non da risposte esplicite, ma che si commenta come la perfezione di un cerchio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/04/2015 20:48:40
   8 / 10
La Isla Minima è un bel thriller che sceglie oltre ad un ambientazione affascinante, una storia che riesce a coinvolgere non solo per l'intrigo in sé ma anche per il preciso connotato storico in cui é ambientanta. Una Spagna che sta vivendo un'epoca di transiszione tra la fine del franchismo e il passaggio ad una giovane democrazia dove si riscontrano i segni di una contraddizione evidente fra un presente ancora acerbo ed un passato ingombrante, ben delineato dalla figura dei poliziotti che ne rappresentano le caratteristiche e che con ogni probabilità o in altre circostanze sarebbero stati dei nemici. Una transizione anche nel paesaggio di una Andalusia povera e rurale nel quale si scorgono i primi segni di industrializzazione e lotte salariali, specie quest'ultime di nuovo alimentate dalla fine della dittatura. Un film quindi che non si limita solo all'intreccio, ma opera un'escursus storico e sociale del tempo, tecnicamente molto curato e valido nella fotografia e con una regia che mira a costruire un'atmosfera dalle cadenze lente ma avvolgenti. In parte True detective ed in qualche elemento Memories of murder.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/03/2015 12:19:29
   6½ / 10
Spiccano le cornici ne "La isla minima". Quella naturale -ripresa dall'alto in maniera spettacolare probabilmente da un drone- in cui le zone paludose sono delimitate dai precisi confini geometrici dei campi a perdita d'occhio, dalle strade polverose mai asfaltate: malinconici passaggi per sfuggire a quel nulla frustrante.
Poi c'è quella storica, con gli evidenti riferimenti ad un contesto politico profondamente mutato di recente. La Spagna è da poco uscita dal franchismo (siamo nel 1980), divisa tra rigurgiti nostalgici e una giovane democrazia che non trova ovunque terreno fertile per attecchire.
Simboli, metafore, emblemi di questa ideologica contrapposizione sono due poliziotti inviati in quel luogo rurale, fuori dal tempo, per indagare riguardo la sparizione di due sorelle adolescenti. Le ritroveranno, morte.
Collegheranno il duplice omicidio ad altri casi sepolti negli archivi, dando il via ad un' indagine complessa.
Tuttavia ad Alberto Rodriguez dell'investigazione importa fino ad un certo punto, gli sviluppi narrativi sono affidati esclusivamente ai due protagonisti con il punto di vista dei personaggi marginali o dell'assassino mai contemplato.
Viene in messa in luce l'impossibile convivenza tra la vecchia Spagna di Juan: investigatore dai metodi spicci, dedito alla bella vita e dal passato tutt'altro che irreprensibile, con un futuro probabilmente già segnato (chiaro il riferimento al suo anacronismo politico ). In contrasto col nuovo che avanza, ovvero il collega Pedro: giovane, con uno sguardo rivolto al domani anche per l'imminente paternità, liberale, solitario e poco dedito allo scherzo, come fosse sconveniente visto ciò che lui e i suoi connazionali hanno appena passato, in continua sofferta aderenza con autorità ancora abituate a lavorare in modo discutibile e in un luogo in cui l'omertà, il maschilismo e il desiderio di fuga dominano gli animi.
Gli sviluppi dell'indagine, come detto, sono abbastanza periferici e purtroppo mai emozionanti, mentre il desiderio di rappresentare un paese attraverso la coscienza dei protagonisti perde velocemente di consistenza dopo l'ottimo incipit, impantanandosi figurativamente nelle paludi che circondano i due uomini. Definita la contrapposizione Rodriguez non riesce a svilupparla a dovere, e parallelamente risolve la trama "gialla" senza lampi.
Ben confezionato e coraggiosamente ambizioso, modesto come thriller e poco più che discreto nello scavare l'anima ferita di un paese.

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/12/2015 09.20.41
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