la grande bellezza regia di Paolo Sorrentino Italia, Francia 2013
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la grande bellezza (2013)

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locandina del film LA GRANDE BELLEZZA

Titolo Originale: LA GRANDE BELLEZZA

RegiaPaolo Sorrentino

InterpretiToni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Serena Grandi, Vernon Dobtcheff, Isabella Ferrari, Luca Marinelli, Giorgio Pasotti, Giulia Di Quilio, Massimo Popolizio, Giorgia Ferrero, Roberto Herlitzka, Carlo Buccirosso, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Stefano Fregni

Durata: h 2.30
NazionalitàItalia, Francia 2013
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2013

•  Altri film di Paolo Sorrentino

Trama del film La grande bellezza

Dopo "L'apparato umano", l'unico romanzo che ha pubblicato da giovane e che gli ha regalato la notorietà, Jep Gambardella non ha scritto più nulla. È diventato però un giornalista e frequenta spesso l'alta società romana. La sua vita è un susseguirsi di incontri, appuntamenti e celebrazioni eccentriche che lo rendono testimone della crisi della società. Il clima che si respira nella capitale non è infatti più quello di un tempo: potenti, presenzialisti, contesse e immobiliaristi hanno preso il sopravvento, dando il via a un lento ma continuo processo di degrado che trasforma gli uomini in mostri. Durante una calda estate a Jep, ormai cinico e insofferente sessantacinquenne, non resta che pescare nei ricordi e, deluso dal presente, rivivere la sua appassionata e perduta giovinezza, contraddistinta dal ricordo di un innocente amore. Forse per lui è arrivato il momento di cominciare a scrivere qualcosa di nuovo.

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Voto Visitatori:   6,93 / 10 (295 voti)6,93Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior film straniero
Miglior regia (Paolo Sorrentino)Miglior produttore (Nicola Giuliano, Francesca Cima)Migliore attore protagonista (Toni Servillo)Migliore fotografia (Luca Bigazzi)Migliore scenografia (Stefania Cella)Migliori costumi (Daniela Ciancio)Miglior trucco (Maurizio Silvi)Migliori acconciature (Aldo Signoretti)Migliori effetti speciali (Rodolfo Migliari, Luca Della Grotta)
VINCITORE DI 9 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior regia (Paolo Sorrentino), Miglior produttore (Nicola Giuliano, Francesca Cima), Migliore attore protagonista (Toni Servillo), Migliore fotografia (Luca Bigazzi), Migliore scenografia (Stefania Cella), Migliori costumi (Daniela Ciancio), Miglior trucco (Maurizio Silvi), Migliori acconciature (Aldo Signoretti), Migliori effetti speciali (Rodolfo Migliari, Luca Della Grotta)
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su La grande bellezza, 295 opinioni inserite

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nicolipaolo  @  05/03/2014 18:21:50
   7½ / 10
lento ma affascinante , con un Servillo stratosferico. Fotografie, regia, interpretazioni curate e sofisticate, uno spaccato originale della nostra Roma.
Da vedere assolutamente.

camifilm  @  05/03/2014 17:15:22
   5 / 10
Tolta la città di Roma, di cui gli americani sono tanto invaghiti da pensarla sempre come nell'antichità, il film si presena poco più che con attori da cinepanettone e che a tale livello recitano.

Tolta Roma il film vale poco pochino niente.

Grande lavoro di MEDIASET per continuare a sfruttarne la produzione.

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Ultima risposta 01/06/2014 15.09.01
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david briar  @  05/03/2014 16:53:05
   8 / 10
Parlare di un'opera del genere oggi è veramente difficile,perché è uno di quei film che vanno digeriti e assimilati,e ricordati come imprescindibili fra un decina d'anni.Le stroncature che ho visto in Italia prima e ancor più dopo gli Oscar son quelle superficiali di chi semplicemente non ha capito il vero significato,soffermandosi al richiamo a "La dolce vita".Per quanto riguarda il discorso Academy,le premiazioni spesso esulano dagli effettivi meriti,ma qui si è premiata una pellicola dal respiro internazionale,comunque molto importante per la sua nazione ,e non solo.La giuria è composta prevalentemente da anziani proprio come Jep Gambardella ,che si devono essere immedesimati facilmente in lui e nella sua vita apparentemente piena ma in realtà incredibilmente vuota.

Ed è su questo che si focalizza Sorrentino,in un festival di maschere squallide e snob che si susseguono confusamente nella vita mondana del protagonista,un superbo Toni Servillo che si carica sulle spalle molto del peso recitativo dell'opera.Il resto è fatto tutto di personaggi secondari, macchiette ridicole e spesso caricate,palese rappresentazione del nulla totale che avvolge la ripetitiva quotidianità dell'alta società romana.Una discreta eccezione la fanno Verdone e la Ferilli:il primo è un po' scontato,ma divertente e con un'uscita di scena importante che gli da il giusto spazio,la seconda è interessante per la schiacciante diversità rispetto agli altri,tra tette al vento e vestiti brillanti esagerati e malvisti , mischiati alla capacità di coltivare un'amicizia sincera e disinteressata,capacità che sembra mancare a tutti questi finti perbenisti spocchiosi.

Inoltre,si tratta di un lavoro sontuoso e raffinato persino dal punto di vista tecnico,con grande cura di montaggio e fotografia,cosa piuttosto rara in Italia.
Sorrentino ha il talento del maestro ma si lascia andare un po' troppo spesso a manierismi sbruffoni che non fanno che appesantire senz ' aggiungere granchè.Comunque non mancano le sequenze memorabili,come il flashback e un programmatico funerale,"evento mondano per eccellenza.Però,alcune feste non sembrano necessarie e messe li un po' come riempitivo e un po' per colpire lo spettatore con qualche virtuosismo piuttosto futile che rendono un film già disorganico nella sua struttura ancora più frammentario.Certe scelte sono un po' gratuite e presuntuose,e a tratti si sente una freddezza calcolata ed ermetica, schiacciante e fastidiosa.Per fortuna,nella chiusura si evitano simili trappole,trovando il significato chiave dell'opera,così inseguito dalla sceneggiatura ma mai così chiaro come nello stupendo finale,capace di mandare un messaggio universale con enorme spessore e potenza espressiva,per un'opera dalla forte identità e autonomia.

A ricercare la bellezza della vita nella mondanità si rischia di cadere nella monotonia e nella vacuità.Eppure,ognuno di noi può trovarla,solo scavando nel profondo del proprio cuore.
Eccola li,la grande bellezza:sedimentata sotto il chiacchiericcio e il rumore,così lontana da sembrarci insondabile,invece vicinissima e straordinaria nella sua semplicità;che sia il primo ,vero e unico amore o la potenza del sacrificio di una vita dedicata agli altri,essa si trova in ognuno di noi,e per essere vivi non dobbiamo mai smettere di cercarla.

_Hollow_  @  05/03/2014 16:31:25
   5½ / 10
Noto con piacere che più il tempo passa, più la media di sta roba si abbassa.

Per quanto riguarda la regia, nulla da dire. Tutto discretamente carino. Se si passa poi da una visione superficiale ad una critica ... boh. Il nulla. Un film senza senso, senza capo né coda, senza una sua personalità ma anzi scopiazzatura di quel Fellini che perlomeno Sorrentino ha avuto il buon gusto di citare.
Peccato che "La grande bellezza" di Sorrentino/Toni Servillo sia lontano anni luce da "La dolce vita" della coppia Fellini/Mastroianni.
Cerca di essere strano come un film felliniano, ma cade solo nello strambo e nel ridicolo invece che nell'onirico.
Lento e noioso da far cascare braccia, scendere il latte alle ginocchia o gonfiare gli zebedei.
Tanta retorica per un film povero e inutile come i suoi protagonisti. Perché il tema era già stato sfruttato, con ben altro tocco artistico. Il film è bello quanto lo spot della 500.

Che brutta cosa gli oscar ... un premio più stupido e commerciale del pallone d'oro (fifa) nel calcio.

Grazie Berlu per aver inculato il mondo con la produzione e promozione di questa pagliacciata ma, perlomeno, per averla poi trasmessa sulla tua rete personale, riguadagnandoci sopra ma evitandoci il prezzo del biglietto.

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Ultima risposta 07/03/2014 23.32.42
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Zanibo  @  05/03/2014 16:20:19
   8 / 10
Secondo me gira un po' a vuoto sugli stessi temi per troppo tempo, rendendo un po' povero di contenuti e trama, un film sicuramente ottimo come regia, fotografia e recitazione. Diciamo che e` un film sbilanciato piu` verso la forma che il contenuto.

Do` 8 (ma vorrei dare un po' meno) solo perche` sono sicuro che rivedendolo lo aprezzerei molto di piu`.

Di tutti i film di Sorrentino e` quello che mi e` piaciuto di meno, insieme a "This must be the place", ma anche quest'ultimo, una volta rivisto, mi e` piaciuto di piu` rispetto alla prima visione.

chucknorris87  @  05/03/2014 16:05:54
   4 / 10
Perfetto per un pubblico americano, come dimostra l'oscar, ma pessimo per un italiano che abbia obbiettività e buon gusto. La cornice di Roma è magnifica (anche se poco fedele in tanti aspetti) e alcuni attori sono ottimi, ma non credo basti per fare un bel film... Ho avuto la conferma di avere dei seri fastidi con il cinema italico.

Mirko  @  05/03/2014 15:59:19
   6 / 10
Non metto in dubbio che "La grande Bellezza" sia un discreto film, anche se, tolto lo scenario di Roma, perderebbe il 60% del suo valore cinematografico.
Ma la cosa che non mi spiego è, perchè a film come "La meglio gioventù", "Mio fratello è figlio unico" oppure "I cento passi", non hanno dato l'Oscar?
A mio modesto parere, gli fanno pelo e contropelo al film di Sorrentino.

"Spesso e volentieri l'Oscar lo assegnano a caxxo di cane questi americani!"

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Ultima risposta 09/03/2014 07.19.40
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steven23  @  05/03/2014 15:04:22
   6½ / 10
Piccola premessa! A mio parere c'era un solo film che doveva vincere l'Oscar come migliore pellicola straniera e ne ho avuto la conferma ieri sera dopo aver visto questo. Sto parlando de "Il sospetto" di Vinterberg... per quanto mi riguarda un film clamoroso!!
Ma tralasciando premi e quant'altro torniamo alla pellicola di Sorrentino. Difficile dire se sia rimasto deluso o meno, in fondo non sapevo bene nemmeno io cosa aspettarmi prima della visione, soprattutto considerando che è il suo primo film che mi guardo.
Resta comunque il fatto che non rientro nella categoria di chi sostiene "o lo si ama o lo si odia"... semmai potrei dire di aver amato certe scelte e di averne odiate altre con un risultato finale più che discreto ma povero di coinvolgimento e non molto entusiasmante.
Sicuramente ottima la regia, e lo si capisce sin dall'inizio. Su questo credo ci sia poco da dire. Sorrentino ci regala uno splendido affresco di Roma, della quale contrappone bellezze storiche a lati più tetri, fierezza ad aspetti decisamente più frivoli. E queste contrapposizioni funzionano alla grande, così come funziona l'alternanza classico-moderna delle musiche. Non mi stupisco, quiindi, che il film sia piaciuto maggiormente all'estero, in particolare agli Americani.
Circa il cast brilla ovviamente Servillo, ma non è male nemmeno Verdone anche se, fatta eccezione per il personaggio di Jep, gli altri non sono che semplice contorno.
E ora veniamo a quanto non mi è piaciuto. Innanzitutto il film tralascia del tutto il coinvolgimento emotivo dello spettatore... o almeno, per quanto mi riguarda è stato così. Ok la splendida fotografia, le musiche, la regia, ma anche le emozioni dovrebbero essere prese in considerazione. Qui scarseggiano, per non dire che mancano del tutto.
Per non parlare di certi passaggi del tutto ininfluenti ai fini della trama, così come una suspance che, a volte, raggiunge livelli inverosimili per poi sgonfiarsi come un palloncino bucato. Chiaro riferimenti al flashback di Jeb in cui rivede il suo unico, vero amore. Qui ci si sente quasi presi in giro per come si risolve il tutto.
Infine il difetto che, più di tutti gli altri, avevo previsto pur non conoscendo il regista. Mi è parso, infatti, che il film risulti a tratti presuntuoso e sfoggi un pò troppi virtuosismi e auto-elogi; anche i dialoghi, spesso, risultano fin troppo montati ad arte e quindi fasulli... cosa che, oltre non piacermi a livello personale, rende la pellicola anche piuttosto lenta e pesante.

In sostanza niente di così eccezionale, ma nemmeno la porcheria che dicono molti. Forse, come capita spesso, la verità sta nel mezzo. E per quanto mi riguarda è proprio lì che finisce il mio commento, nel mezzo... e lo dimostra anche il voto. Un pò poco per l'Oscar? Probabilmente sì, ma in fondo non è una semplice statuetta a decretare quale film sia migliore degli altri quindi va bene così!!

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Ultima risposta 05/12/2014 00.28.20
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beppe2  @  05/03/2014 14:51:50
   5 / 10
L'ho visto qualche mese fa e non mi ha convinto per niente. L'ho rivisto ieri in tv e mi è piaciuto ancora meno. Per me è il più brutto film di Sorrentino (li ho visti tutti...)

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Ultima risposta 09/03/2014 06.56.36
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TonyMontana  @  05/03/2014 14:35:31
   7 / 10
La Grande Bellezza o "La Dolce Vita 2" non è un capolavoro come tutti ormai hanno capito ma non mi è sembrato nemmeno una ****** pazzesca, come molti sostengono. E' uno di quei film leggermente sopra la media che diventa però notevolissimo, quando la media di riferimento è il cinema italiano.
Detto ciò, basta immaginarselo come un omaggio a Fellini e tutta la visione risulterà più semplice.
Il fatto, poi, che abbia vinto l'oscar dovrebbe far onore agli italiani e, soprattutto, dovrebbe dare un motivo di vergogna agli altri paesi.

Gabo Viola  @  05/03/2014 14:14:21
   3 / 10
Ricordo ancora il mio commento su "Il divo", tutti a stroncarmi "ma che dici dove sono i movimenti di macchina gratuiti nel film??? Sorrentino è la rinascita del cinema bla bla bla bla". Noto con piacere di averci visto giustissimo, stranamente ora in tanti riportano le stesse cose giusto un paio di film dopo. E' sempre stato in germe lo stile ampolloso di sorrentino. Ne "la grande bellezza" addirittura i tempi di montaggio e le grande carrellate verso i visi riportano ad 8 e mezzo di Fellini, scempio. Ma se Fellini sceglieva con cura anche l'ultima delle comparse, si ricordava il nome e adoperava solo i volti che in lui facevano nascere un sentimento, Sorrentino sembra più che altro strumentalizzare gli attori. Li usa. Ed è diabolicamente gelido. Servillo ormai macchietta, quello che prima salvavo dei filmacci di S. era almeno Toni Servillo, adesso anche lui dedito a questo trasformismo che solo uno sprovveduto potrebbe associare a quello di GM Volontè. Dov'è il cuore? Un film davvero girato coi piedi, la macchina da presa non è stata messa al servizio dell'azione neanche una volta. Prima la mdp gira, poi va a destra, vola, si placa etc etc. L'immagine della mdp capovolta nella scena della festa? Ahahah, ma per piacere anche uno sbarbo del dams al primo direbbe che è troppo. A me nei film piace la coerenza, posso cedere alle fantasie, alla voglia di giocare, ma qui siamo al polo opposto: quanto ti prendi sul serio sorrentì? E tu Toni Servillo che mandi a quel paese la giornalista come il più cafone ed ebete dei politici. Questi due interpreti sono diventati davvero i due furbetti del cinema italiano contemporaneo. Chissà con quali altri capolavori ci delizieranno.

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Ultima risposta 03/04/2014 18.27.38
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Inn10  @  05/03/2014 11:57:51
   6 / 10
Una grande noia...ma ben fatta

Zisola  @  05/03/2014 11:57:40
   8 / 10
Particolarmente colpito da quelle parti della sceneggiatura che non si concentrano sul dialogo, ma che hanno ripreso le varie azioni di Jep e della sua cerchia di amici nella loro "solitudine"

Ha ragione Carlo Verdone quando ha affermato che un film del genere può solamente essere apprezzato all'estero e non qui in Patria, dove quasi più della metà degli spettatori cerca il significato di una pellicola solamente ascoltando le discussioni dei vari personaggi e tralasciando tutto quello che fa da "contorno"

Ritmo lento, in alcuni tratti quasi straziante, ma a me personalmente il messaggio di Sorrentino, sull'essere umano in se, è arrivato forte e chiaro. una vera "perla psicologica" del cinema Italiano

albert74  @  05/03/2014 11:27:51
   5½ / 10
Ho visto il film ieri in tv..o meglio. ho visto una parte del film perché stavo crollando dal sonno.
E' uno di quei film che irrimediabilmente ti lascia di stucco. Difficile interpretarlo, difficile capire il senso o trovare un bandolo nella matassa della noia, del tedio che alla fine trasmette.
Ho aperto la tv ho visto una serie di immagini, di musiche, di bellissime riprese, di dialoghi a tratti filosofici, a tratti orrendi intervallati da lunghissimi silenzi, primi piani, festicciole. Ho cambiato canale e poi, spinto dalla curiosità mi sno visto gli ultimi 30 minuti del film.
Non diversi dai primi.
Secondo me avrebbero dovuto doppiare gran parte degli attori poiché la recitazione era al livello di una qualsiasi soap opera se non peggio. tralasciando tutto ciò ho tentato di dare un senso a questo film.
Non sono riuscito neanche a ritrovare la Roma che conosco bene. ho visto una Roma diversa, che per certi versi scimmiotta vagamente alcuni film del passato che non meritano di essere paragonati e neanche citati in rapporto a questo film.

essendo un film di difficile interpretazione (nel senso che non è possibile capirne il senso e forse non ha un senso) o annoia o piace.
a me ha annoiato.
Il mio giudizio è totalmente soggettivo ma come ero contrario all'oscar per Mediterraneo, così sono contrario all'oscar ad un film in cui tra mille riprese di una Roma "sospesa" si perde del tutto il senso di un qualche messaggio che magari questo film trasmette.
Il voto finale quindi è solo per queste ottime riprese. per il resto rimango sospeso.

TheLory  @  05/03/2014 11:26:09
   8½ / 10
A me mi è piaciuto tanto!! Spettacolare e appassionante, evviva l Italiaaaaaaaaa!!!!

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Ultima risposta 05/03/2014 20.40.36
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horror83  @  05/03/2014 10:43:05
   2 / 10
Bruttissimo, noioso, lagnoso, una schifezza. La grande bellezza? No, la grande schifezza. Ho fatto fatica ad arrivare alla fine, non si capisce se è un film o un documentario. Non mi capacito dell'Oscar. Siamo alla frutta! Inutile il paragone con altri film italiani che si sono meritati veramente l'Oscar, come "La vita è bella" o "Cinema Paradiso".

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Ultima risposta 09/03/2014 10.46.05
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nick9001  @  05/03/2014 10:16:18
   4 / 10
Film commissionato per assegnare un Oscar all'Italia, per dare l'impressione che questo paese ancora esista nella élite del cinema. Non è così, un conto è un documentario sulle bellezze di Roma, un altro è narrare una storia interessante sul decadimento di certa umanità italiana. Questo fritto misto ha partorito qualcosa che a mio parere non è stato intrattenimento.

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Ultima risposta 05/03/2014 23.54.02
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guerro  @  05/03/2014 09:42:01
   4 / 10
Bah veramente una delusione !
Non capisco come abbia fatto anche solo a prendersi una nomination, non dico il premio !!
A questo punto mi faccio moltissime domande anche sul valore e l'attendibilità di questa Academy.........se poi penso che uno come Di Caprio....ad oggi per quanto mi riguarda DI GRAN LUNGA il miglior attore in circolazione......viene sempre ignorato......mah

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  05/03/2014 09:01:20
   7 / 10
La fiera del manierismo.
Notevole dal punto di vista tecnico, ma oltre a essere un mega Spot della bella capitale Italiana non offre nulla di davvero significativo.

Saranno oltremodo contenti i Romani di rivedere un po' turismo americano che manca da molti anni ;)

markos  @  05/03/2014 08:46:35
   5 / 10
Attratto dal premio Oscar vinto e da una passione che nutro per i film, ieri ho colto l'occassione di vedere "la grande bellezza". Devo dire che sono rimasto molto deluso, sicuramente la visione di questo film è molto soggettiva, a me non è piaciuto, noioso, non mi ha emozionato, non lo rivedrei sicuramente.

giraldiro  @  05/03/2014 01:53:26
   5 / 10
Premetto che il mio giudizio è tale e quale a quello di eureka!!!, che ha parlato del film come di "un glorioso esercizio di stile", e di fatto lo è, perchè ne "La Grande Bellezza" l'unica cosa che si salva è proprio lo stile, che fa notare fin da subito come Sorrentino abbia curato particolarmente il lato estetico trascurandone però il contenuto, e non di poco. Stile che ammalia nei primi 20/30 minuti ma che poi fa subentrare nello spettatore un progressivo calo di interesse con totale perdita delle emozioni.

"La Grande Bellezza" sembra davvero uno spot pubblicitario, e probabilmente lo è: basti pensare che l'hanno dato direttamente in televisione (con la crisi e la pirateria che ci sono in giro non hanno voluto rischiare un fiasco al cinema).

Tuttavia, la qualità delle immagini è sorprendente e il film è girato a meraviglia, ma ciò non basta a rendere "La Grande Bellezza" un'opera cinematografica. Questo film è una raffinata operazione di marketing, fatta per rilanciare il cinema italiano a livello internazionale (ci avevano già provato con l'ottimo "Gomorra" ma gli era andata male), ed è proprio per questo che ho messo un voto più severo di quello che avrei voluto mettere: anziché un sei come premio all'aspetto tecnico, un cinque tondo tondo.


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Ultima risposta 05/03/2014 22.36.59
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catisidoro  @  05/03/2014 00:57:58
   4 / 10
appena finita la visione che dire... m'aspettavo moolto di meglio da un film premio oscar... mi chiedo.. ma gl ialtri erano forse peggio?? mahhh mistero... un film che se hai il cibo sullo stomaco puo' provocare il vomito e se soffri d'insonnia puo essere un toccasana x farti dormirei ..film strampalato con scene sconnesse senza ne capo ne coda salta come si suol dire di palo in frasca .. senza nesso logico trama bhe se la scriveva il mio gatto astro era più convincente ed avvincente , visto in compagnia ci chiedevamo come minchia ha fatto a vincere il premio oscar... e questo sarebbe il cinema italiano????? per chi giudica entusiasticamente questo film chiedo... allora nuovo cinema paradiso che voto meriterebbe??? 100? un film che non ci ha dato emozioni ne ci ha preso scialbo noioso e decadente come la sua trama e cio che vuol mostrare ma gia' si sa ed e'scontato e prevedibile --servillo e un buon attore x carita' ma qui non ci sembrava naturale ma troppo impostato...quanto agl ialtri attori definirli talil e ' un offesa ai veri attori sara' che non mi piace il cinema italiano a parte qualche film d'inchiesta o sulla mafia o terrorismo .. ma molti attori italiani tanto pompati dai media a Hollywood farebbero gli sturacesso.. e poi non parliamo delle patetiche fiction rai che a parte qualche raro caso sono penose e intrise di buonismo e luoghi comuni scontate e mielose non parliamo dei telefilm polizieschi i ris i carabinieri? e che sono cacate pazzesche se confrontate con i telefilm americani ma anchesolo tedeschi le attrici italiane con la pistola in mano sono tutto fuorche credibili .. solite trame solite zuppe e menate varie i film polizieschi i thriller i film d ifantascenza gli italiani non li fanno perché non l i sanno fare. almeno una volta avevamo grandi attori ora pochi si salvano... povero cinema italiano lagnoso mieloso buonista noioso scontato e ripetuto e che PALLE!

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Ultima risposta 05/03/2014 23.55.24
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Sofiatrenk  @  05/03/2014 00:40:42
   7 / 10
Dopo la prima mezz'ora di visione ho pensato ad una ****** pazzesca ma poi piano piano il film prende il volo grazie soprattutto alla bravura di Servillo e allo splendido scenario romano. Lo squallore e l'inutilità della "Roma bene" e il fascino storico/artistico della capitale si mescolano forgiando una trama che, soprattutto nella parte finale, affascina ed emoziona.
Tuttavia non ritengo questo film un capolavoro. Ho preferito di gran lunga "La migliore offerta" di Tornatore.

Fishbowl  @  05/03/2014 00:20:38
   9 / 10
Questo film é pungente, amaro, realistico, ma soprattutto nostalgico del "si stava meglio quando si stava peggio". Porta con se tutte quelle angosce per il futuro, quella sensazione di solitudine perenne e di inarrestabile allontanamento da chiunque ci circondi. Insomma: l'autoscatto dei nostri giorni. Ovviamente, trattandosi di Roma, le riprese sono magnifiche; Toni Servillo é fantastico e anche gli altri personaggi sono molto ben rappresentati. Oscar strameritato.

Urasawa  @  05/03/2014 00:07:38
   3 / 10
L'unica cosa decadente durante il film erano le mie palle.
Probabilmente non ho capito tutto quello che c'era da capire, ma non credo sia solo colpa mia. I personaggi vanno e vengono senza che si capisca chi siano o che ruolo abbiano, le scene sono completamente sconnesse tra di loro e per di più il miscuglio di accenti napoletano-romani renderebbe necessari i sottotitoli in più occasioni.

kastalya  @  05/03/2014 00:06:19
   10 / 10
Oscar strameritatto!
Anche se purtroppo
non tutti lo potranno capire...ed il perchè lo si capisce proprio nel film stesso...

14 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2014 16.21.17
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AMERICANFREE  @  05/03/2014 00:03:36
   8 / 10
a me e' piaciuto molto, rappresenta bene svogliatezza morale, la decadenza dela societa' e della volontà di non fare nulla, tranne le chiacchiere tra gente che si annoia e non sa cosa fare nulla. Immenso Servillo

Sayurisama  @  04/03/2014 23:44:32
   4 / 10
Regia incredibile. Fine. Sarà che non ero ben disposta, o che le aspettative erano diverse, ma resta il fatto che sono morta dalla noia.

krueger419  @  04/03/2014 23:08:00
   8½ / 10
Come film è un capolavoro, non si discute. La regia e la fotografia sono curatissime, Sorrentino ha quel modo di dirigere retorico e quieto che fa riflettere e lascia spazio alle proprie opinioni. La bravura di Servillo è messa in risalto. Si avvicina alla dolce vita di Fellini ma, secondo me, ha una visione della realtà in chiave più "patrizia". Il contesto in cui si svolge è il punto forte, una Roma moderna intrisa di lussuria e ricchezze che, come dice il retro della custodia del dvd, incarna il mito di una nuova babilonia. Cult moderno

Luther  @  04/03/2014 23:00:22
   3 / 10
Una volta l'Oscar come miglior film lo vinceva un certo capolavoro il quale é uno dei film piú belli di sempre (da 10 e lode pieno) , che ha come titolo "La vita é bella" ... e ora invece lo va a vincere questa mer*a di film (se cosí lo vogliamo chiamare) ??! ....no comment!!
Film lagnoso a dir poco, soporifero, (che non si capisce se si tratti di un film oppure di un documentario) senza ne capo e ne coda , mal messo quasi in tutto . Non ha praticamente quasi nulla , a parte alcune scene di tett-e e cul-i ! (come se bastassero a salvare un po' la baracca)
DELUSIONE TOTALE !
"La grande schifezza" .....
si l'Oscar , l'Oscar de sta gran cippa !!! xD -.-'

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/03/2014 23.11.18
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spockino  @  04/03/2014 21:39:58
   2 / 10
Doveva vincere l' oscar della noia..

13 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2014 23.15.23
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gabbiadini  @  04/03/2014 18:13:13
   7 / 10
Oscar meritato per questo film alla Fellini diretto da un ottimo Soorentino
La ricerca del significato di qualcosa che nella vita dovrebbe esserci, la sofferenza interiore e la sfrenatezza del piacere e degli odori della carne che colpiscono le generazioni di oggi, certe elitè della società cosi come della Roma-bene
Roma fantastica, Roma magnifica ma Roma anche decadente, sofferente, degradata, così come l'animo struggente e distrutto di Gambardella che solo la "scossa" dell'animo regalata da la "sofferenza" dell'atrocità di una suora-santa riesce a risvegliare, fonte d'ispirazione in questo modo vacuo, vuoto, pieno di "chiacchericcio", grande fratello, menzogne, ricatti, delusioni, bla bla bla....

m@ssì  @  04/03/2014 17:58:32
   8 / 10
Sinceramente mi è venuta voglia e curiosità di vederlo x la vittoria del premio oscar meritato: un ottimo film che miscela la bellezza e il degrado di Roma nel modo perfetto accompagnate da ottime colonne sonore perfette per le scene..inaspettato!!!

Jimiwave  @  03/03/2014 23:21:21
   7½ / 10
E' meraviglioso che un nostro prodotto abbia vinto l'oscar dopo 15 anni, ma accanto ai numerosissimi e accessibilissimi pregi, ci sono dei difetti che non riesco a ignorare, gli stessi che al termine della proiezione mi fecero pensare al mancato capolavoro.. per così poco! Meravigliosa fotografia, scenografie, inquadrature, lo stesso dicasi per la colonna sonora, atmosfere sognanti.. in particolare quella del flashback è di una purezza e di un romanticismo disarmante, ma chissà quali parole mi sarei aspettato fuoriuscire dalle labbra socchiuse di lei, nel suo rimandare quel bacio, col protagonista che tira la suspence fino all'inverosimile.. ma poi? nulla, tutto si risolve nel più banale dei modi. E che senso ha la parentesi finale della "santa" (i venti minuti più inutili del film), il continuo insistere nei primi piani sulla sua faccia sdentata, il continuo ironizzare sulla sua scelta di povertà, la sua demenza ingravescente? non voglio essere bacchettone ma oggettivamente l'intero episodio non ha alcun senso ai fini della storia.. lo si poteva eliminare tranquillamente e nessuno se ne sarebbe accorto. E la risposta lenta, inutile e scontata sul perchè mangia solo radici? E la "risposta" che gli da la giovane amante nel flashback di quella notte d'estate, posticipata per l'intero film? altrettanto scontata, semplicistica e deludente.. Insomma, sorrentino sembra voler dire tante cose per poi lasciarti con l'amaro in bocca, non dice nulla, non ti lascia nulla a parte l'estetica, la Bellezza Mozzafiato di scene, colori e inquadrature.. Da questo punto di vista la Bellezza, e la sua banalità protratta, monotematica, eletta a credo delle vite dei protagonisti, sembra anche l'impalcatura sulla quale si regge l'intero film. Ma anche quella a lungo andare stanca, come mangiare d'un fiato un barattolo di Nutella.. Sembrava chissà quali profonde verità volessero trasparire, ma proprio nei momenti cruciali, dove sembra finalmente uscire un senso, qualcosa di profondo potrebbe venir detto, il protagonista se ne esce con un "facciamo festa?" e via con l'inquadratura che si sposta sull'ennesimo festino.. praticamente una costante dell'intero film.. Carenza di idee del regista? scelta strategica? chissà, sta di fatto che se l'occhio vuole la sua parte, anche il cuore reclama, e da un film del genere, le cui scene evocano tante aspettative, rimane per forza qualche rimpianto. Per il resto, meraviglioso Servillo, probabilmente il più grande attore Italiano vivente, ed eccellente spalla Verdone.

corey  @  02/03/2014 13:06:28
   8 / 10
La grande bellezza di Sorrentino si ama o si odia, non c'è una via di mezzo.. Esplode di immagini di una Roma stupenda con tutte le sue contraddizioni, esplode di mondanità decadente, esplode di intellettualità... Prova superba di Servillo e spero che dopo tutti i premi già raccolti anche l'Oscar si accorga della grande bellezza di questa grande bellezza...

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  23/02/2014 15:12:10
   7 / 10
Lo sfarzo, il lusso, il vivere fino all'eccesso come patina dorata a celare la povertà' delle umane debolezze e miserie. Da sfondo una Roma come raramente è stata celebrata un film, splendida, imponente ed ammaliante: la vera grande bellezza di questo audace lavoro!

Oskarsson88  @  18/02/2014 22:55:42
   7 / 10
Ci ho messo tanto a decidere che voto mettere. Mi troverei d'accordo con chiunque che desse un voto tra il 4 e l'8. Perchè se da una parte l'autocompiacimento e la vanità stilistico-intellettuale di Sorrentino si respirano in ogni fotogramma, è anche vero che lo stile del film è eccellente e le prove degli attori sono di buona qualità. La trama sostanzialmente tratta la decadenza di alcuni riccastri italiani, senza mai però avere un suo perchè totale, sembra di vedere tante scene, anche fatte bene, ma un po' fini a se stesse. Comunque, per essere il più obiettivo possibile, e senza avere pregiudizi sul regista, dico che il film in sè e per sè un 7 se lo merita comunque.

Invia una mail all'autore del commento eureka!!!  @  18/02/2014 19:21:36
   6 / 10

Inzomma..... inzomma inzomma....

Di sicuro vincerà l'Oscar, ci sono troppi interessi sotto. Lo spiegamento di forze per realizzare questo film è stato enorme e vi hanno partecipato un sacco di produttori "importanti", non solo italiani.
Per loro, questo film, deve vincere l'Oscar!
E così sarà, anche perchè agli ammericani basta che gli fai vedere Piazza Navona deserta di notte a vanno subito fuori di testa...

Quindi, che Oscar sia!

Però il film... inzomma, inzomma (la z è voluta eh..)

Per fare un commento in pohissime parole potrei usare la dialettica cara alla Ferilli: Du' palle!!
Anzi, "Du' palle di qualità" (come gli artiggggiani di poltrone sofà).

Si perchè questo film ha due caratteristiche fondamentali: è palloso, ma è anche di qualità.

Sulla qualità tencica non si discute: grande sforzo, anzi grandissimo sforzo produttivo, quasi incredibile che sia un prodotto dell'italietta, bellissime immagini, ben studiate, ottima recitazione, anche se i perosnaggi minori ogni tanto barcollano un pò, ottimo audio, musiche, i carrelli, i dolly, steadycam, fenicotteri e chi più ne ha più ne metta! Nel minestrone si può mettere di tutto!
Si perchè Sorrentino insiste con la sua linea di genio autoproclamato e non può resistere a raccontare una "pseudo-storia" senza esagerare.
Questa triste e troppo autocompiaciuta tendenza è cominciata, sottilmente a dir la verità, con Il Divo, in cui cominciava ad affiorare il sospetto che per il regista stesse diventando più importante l'apparato tecnico che la storia. Nel Divo però, tutto sommato, la storia c'era.
In This must be the place, Sorrentino, genio assoluto italiano passato-presente-futuro, ha voluto strafare ancora di più e, sotto ansia da prestazione, ha tirato fuori un film banalotto ma con bellissime immagine corredate da dolly, carrelli, steadycam e chi più ne ha più ne metta. Il primo vero minestrone sorrentiniano!
Poi, con quest'ultimo La Grande bellezza, Sorrentino ha strafato completamente: via la storia, via "il cinema" e ben venuta la bella immagine con effetto "Wow", tipo spot televisivo di due ore. Soltanto che due ore di "wow" alla fine stancano....

La sensazione che ho è che, detto in modo estremo, molto estremo, Sorrentino non sappia cosa sia un "regista":

Domanda: chi è il regista?
Risposta: è colui che racconta una storia tramite l'immagine in movimento.
Domanda: come fa il regista a raccontare una storia?
Risposta: viene aiutato da alcuni professionisti che formano la troupe. Gli attori recitano, al trucco ci pensa il truccatore, le scenografie sono compito dello scenografo e l'immagine, nella sua generalità, è affidata al direttore della fotografia che cura sia l'esposizione sia l'inquadratura.
Il regista è un pò come un direttore d'orchestra: nella pratica non fa nulla, ma in sostanza è colui che mantiene tutta la baracca viva, dando idee, opinioni, ritmo e facendo in modo che una parte della propria personalità entri nell'opera.
Se però qualche reparto prende il sopravvento, allora comincia ad esserci qualcosa che non quadra!
Se ad esempio durante un concerto, il violinista spicca troppo e diventa ingiustamente il protagonista assoluto, lasciando nell'oscurità tutti gli altri musicisti, la colpa è del direttore d'orchestra che non ha saputo o voluto tenere a bada il violinista.
Se in un film l'immagine diventa troppo ingombrante tanto da diventare stucchevole, la colpa, o meglio la responsabilità, è del regista che ha dato troppo spazio al direttore della fotografia, sicuramente in comune accordo, ma in ogni caso il regista crea uno sbilanciamento dell'opera.
Questo film, La grande bellezza, ha questo difetto. L'immagine è troppo bella, troppo pensata, troppo esagerata, troppo troppa.
E tutto questo a discapito della storia che è dichiaratamente messa in secondo piano. Se la storia (e per storia intendo tutto ciò che ne consegue a livello di emozioni per lo spettatore), fosse stata all'altezza dell'immagine allora ci saremmo trovati di fronte a un vero capolavoro (vedi Fellini e la Dolce Vita).
Ma cosi non è stato.
La conclusione quindi è: non bravissimo Sorrentino, ma bravissimo Bigazzi, il vero genio del film, che ha fatto una fotografia magistrale!
Sorrentino invece si è impegnato troppo nella confezione e troppo poco nella sostanza.
Diciamoci la verità.
Questo film è vuoto e non indendo dire che è vuoto perchè il regista voleva riproporre il vuoto dei salotti romani. Questo film è semplicemente vuoto, svuotato. Una bellissima confezione, ma poi dentro non c'è nulla.

Per essere più chiaro: la fotografia e il reparto tecnico di questo film è nettamente superiore al film stesso. Non c'è equilibrio!

Un film con una magistrale fotografia ma al tempo stesso con anche una grande regia? Apocalypse Now! Fotografia da paura (Storaro), regia pregna e densa in grado di tenerti incollato per quasi tre ore. Apocalypse Now è un film con una delle più belle fotografie che abbia mai visto, ma l'equilibrio fra regia e immagine è perfetto! Sembra davvero di stare su quel c@zzo di fiume con i vietcong intorno!
Qui invece manca l'equilibrio e il film ne risente: la trama non esiste, cosa difficilissima che solo i veri grandi registi sono in grado di fare, non quelli che si autoproclamano genii. I vari "episodi" alla fine stancano e risultano poco ben amalgamati fra di loro. Ad esempio, tutta la parte finale della Santa è totalmente inutile e non fa altro che allungare fastidiosamente il brodo.
Molte scene sono troppo slegate e trasformano il film in una serie di scenette a sè stanti e poi appiccicate insieme.
(Mò che ce metto? Ah si, una bambina che dipinge i quadri urlando! Che ideona!!)
Il risultato è un film freddo, poco profondo, intellettualoide e mostruosamente noioso. Altro che il "nuovo La Dolce Vita", quello si che era un capolavoro perchè riusciva a far provare allo spettatore emozioni chiare, lucide e dirette, e riusciva a far entrare lo spettatore nei personaggi e a vivere Roma al posto loro.
Qui, in La Grande Bellezza, non c'è nulla se non tante frasi d'effetto sussurrate con tono saccente e purtroppo tanta presunzione.


Per finire: Sorrentino si affida troppo al direttore della fotografia e al montaggio. Troppi carrelli, per altro tutti simili, spesso inutili e sovrabbondanti, troppo montaggio concettuale, troppa eleganza. E tutto questo a discapito dell'equilibiro del film.
Più che film, effettivamente, sembra un glorioso esercizio di stile, una specie di videoclip lungo due ore, che sicuramente può affascinare per i primi 15 minuti, poi diventa TROPPO!

Per quanto mi riguarda la visione è stata faticosa ma al tempo stesso sitmolante: faticosa perchè, come già detto, non c'è una storia, quindi il tempo passa lentamente e più va avanti il film e piu mi sono reso conto che era un agglomerato di scenette potenzialmente infinito. Stimolante perchè, nonostante la noia, ogni tanto rimanevo sbalordito per le bellissime immagini che mi lasciavano a bocca aperta. Ripeto, bravissimo Bigazzi, davvero il migliore direttore della fotografia in Italia!

Per quanto riguarda Sorrentino: ok, è il migliore regista italiano, ma semplicemente perchè è uno dei pochi rimasti degni di essere chiamato "regista" in questo paese. Ma la perfezione, la genialità, da lui tanto sospirata e invocata, è piuttosto lontana, molto lontana.
I primi suoi film avevano un fascino particolare, sempre molto snob, ma comunque erano intensi. Adesso è solo "confezione" e ninet'altro.

Peccato, davvero peccato.

Comunque complimenti per l'Oscar!!!

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Ultima risposta 05/03/2014 12.57.14
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7219415  @  18/02/2014 10:20:03
   6½ / 10
Non il migliore Sorrentino...sinceramente mi aspettavo di più

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Rask  @  17/02/2014 14:14:59
   9 / 10
L'ho visto due volte.
La prima sono stato schiaffeggiato dalla magniloquenza e dal manierismo, e poi l'autocompiacimento, la visionarietà un po' forzata, la tendenza a capolavorare, alcune interpretazioni sciatte, la sensazione di progetto giovanile lasciato in sospeso per evitare di cadere nel tranello dell'opera prima troppo ambiziosa e poi lasciato a marcire e ripreso quando ormai l'ispirazione autentica era finita. E ancora una rappresentazione favoleggiante di una Roma troppo eterna e poco urbe, la presenza ingombrante di Fellini che va dalla galleria di personaggi grotteschi all'umore delle situazioni fino alle citazioni esplicite sui mostri marini. Una sensazione generale di ambizione fallita, di scontatezza esistenziale e peggio ancora, di già visto, che però dava l'impressione di custodire un grandissimo film dietro le tende.
E per uno strano meccanismo emotivo che avrà sicuramente a che fare con i processi creativi dell'autore ma pure del fruitore, la seconda visione mi ha fatto perdonare tutto. No, non perdonare. In realtà mi ha riposizionato l'eccesso che straborda dal film in una prospettiva più autoreferenziale, in modo che fosse appropriato e coerente con il quadro, magari pure involontariamente. E' un film sul niente superficiale, come il mai finito romanzo di Flaubert, e che come il romanzo di Flaubert non poteva riuscire completamente; ma è anche un film sul niente profondo, sulla presa di coscienza della vanità del tutto, disperata come quella dell'Ecclesiaste, e sulla ricerca di autenticità (l'unico valore possibile?) anche tramite la nostalgia. Capita infatti che la nostra memoria, pur imperfetta e spesso menzognera, sia comunque fisiologicamente più autentica di noi: elimina spontaneamente il chiacchiericcio e il rumore e lascia nel setaccio le emozioni autentiche e la miseria esistenziale. La ricerca insistita della grande bellezza negli attimi quotidiani non basta. Gep ha fallito una vita intera nel rincorrere quadri di bambini che corrono con una suora cogliendo frutta, o gli stupefacenti palazzi vecchi della Roma nobile, e ha deciso che non vale più la pena scrivere libri. E' un trucco, e a forza di subire il trucco la verità della morte ti accompagna da inconsapevole, mentre "soffri e non capisci". Ma anche la vita stessa è un trucco. E' una Roma astratta in cui tutti sono in overdose: di coca, di arte, di feste. Nella metropoli c'è anche l'overdose di eventi: "a Roma succede sempre qualcosa, non è successo niente". La miseria viene sepolta dietro la vacuità verbale del cardinale esorcista che deve sostenere il peso di una vita intera di menzogne e non parla d'altro che di ricette, o la marxista da televisione con una vita devastata che disprezza e giudica. Oppure viene ignorata, come il latitante vicino di casa. Quello che rimane è il silenzio e il dolore e gli sprazzi di bellezza. E pure la ricerca della grande bellezza sa di missione autentica, per quanto frivola e impossibile. Così com'è autentico il pianto "immorale" di Gep al funerale. Tutto muore e la vita è un trucco, persino la nostalgia e la bellezza sono trucchi, ma tanto vale perpetrare il trucco, realizza Gep.
Diceva un signore del '700 che quando il bello viene avvertito si esige che anche gli altri lo avvertano. Aggiungo io che pure quando invece non si avverte, si vorrebbe che neanche gli altri lo avvertano. Questo spiega bene le guerre tra detrattori e amanti dei film e conferma una volta per tutte che la bellezza non salverà il mondo, come pensava un Idiota.

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Ultima risposta 07/03/2014 12.18.47
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sagara89  @  16/02/2014 18:00:41
   4 / 10
l'idea di mostrare il lato nascosto e ipocrita della societa' della Capitale e' buono ma della realizzazione nn ce niente da salvare..noia piu' totale

DogDayAfternoon  @  15/02/2014 17:48:05
   4½ / 10
E sarebbe questa la punta di diamante del nostro cinema? Siamo messi bene.

Un insieme di immagini di alta qualità ma prive di senso, assenza completa di trama e un continuo chiedersi cosa diavolo sto guardando?? Per carità, alcune scene hanno un bel colpo d'occhio (soprattutto all'inizio) ma un insieme di fotogrammi e inquadrature interessanti non fanno un film, il cinema per come lo intendo io è ben altro e ben di più. Tra gli attori non ne salvo uno, nemmeno il tanto non so perché elogiato Servillo, dei dialoghi non voglio nemmeno parlarne...

Mai titolo fu meno azzeccato.

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Ultima risposta 20/02/2014 12.38.42
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marcogiannelli  @  11/02/2014 13:22:24
   7 / 10
Leggete il commento di kowalski...son d'accordo con lui

torino78  @  10/02/2014 15:00:25
   7 / 10
il voto è tutto per Servillo e per la splendida fotografia che gli gira intorno.

7edo7  @  10/02/2014 12:08:38
   5 / 10
Ha tutte le componenti che fanno di un grande film un capolavoro.
Peccato manchi il grande film.

Beefheart  @  07/02/2014 15:04:58
   6 / 10
Pro e contro.
Scenografie, location, musiche, alcune interpretazioni.
Manierismo, visionarietà gratuita, sceneggiatura frammentata e... vacuità (proprio ciò in cui fallirono prima Flaubert e poi Gambardella)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  06/02/2014 22:20:45
   9 / 10
Qualità altissima per quest'ultima opera di Sorrentino, uno schiaffo alla solita commedia e al buonismo italiano. Il regista ci accompagna per una Roma sfarzosa fuori e decadente all'interno, set ideale per un paese in crisi d'identità. Cinico e maledettamente bravo Toni Servillo, punta di diamante in un cast all'altezza. Il livello artistico emerge nelle inquadrature, quasi sempre d'effetto, nella sceneggiatura graffiante, nella fotografia minuziosa.
Un capolavoro che mi sento di elogiare con passione.

Charlie Firpo  @  04/02/2014 10:50:05
   2½ / 10
Immondizia mista a noia e una totale mancanza di idee... già che c'erano potevano inserire i soliti idioti, Belen e Valeria Marini con Boldi e Desica, un film che biascica inesorabilmente fino alla fine e che non lascia nulla a parte l'amarezza di aver buttato via 2 ore, incredibile pure la boria del regista e dei produttori *****set colti da megalomania pura dopo essere stati nominati alla notte degli oscar, sì certo manca pure che Piersilviuccio Bananoni paragoni questa sciatteria a il Padrino e lo proclami come miglior film della storia del cinema, Orgoglio italiano ? ma de chè!!! , si vergognino và.

In generale poi taglierei tutti i finanziamenti pubblici al cinema e non gli darei nemmeno un centesimo, la crisi di settore esiste per il semplice fatto che sono incompetenti e superati sotto tutti i punti di vista e quindi non si lamentino, il prossimo capolavoro quale sarà... l'ennesimo film sulla mafia o qualche stronxata radical-chic o ancora qualche nuova scemenza benignana, il tutto contornato da un nuovo cinepanettone.

A sentire il nome di caccole come Sorrentino gente come Sergio Leone si sarà rivoltata nella tomba.

E per concludere questo film nel giro di due anni non se lo ricorderà quasi più nessuno. e ora potete aprire le danze delle critiche, per voi questo film sarà da 10, per me è tutto fumo e niente arrosto.

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Ultima risposta 05/03/2014 23.57.34
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calso  @  02/02/2014 20:40:09
   7½ / 10
Un quadro di una Roma mondana riuscitissimo e coinvolgente sottolineando il tipico malcostume, se cosi si può definire, italiano...grandissimo Servillo, anche lui avrebbe meritato la candidatura...anzi forse più lui che il film

werther  @  31/01/2014 09:47:12
   7 / 10
I film che hanno un minimo di spessore sono sempre ben graditi, se poi fa da sfondo Roma rischia di diventare di parte il mio giudizio, il quale credo rispecchia anche il senso un pò del film : La Grande Bellezza (Roma), ma solo quella!

Jumpy  @  28/01/2014 22:57:02
   6 / 10
Un grande esercizio di stile, inquadrature e fotografia perfette, Toni Servillo bravissimo come sempre.
Credo anch'io che l'intento del regista sia far capire "dove siamo arrivati" facendo un gran calderone di personaggi, situazioni, tenendo furbamente sullo sfondo la splendida Roma e puntando tutto sulla presentazione, sulla confezione, sull'apparire.
Non posso ignorare però il fatto che il film non mi ha trasmesso nulla, assolutamente nulla.
Sarei tentato di dare un voto ancora più basso per la durata esagerata, ma lasciamo perdere va'.

130300  @  28/01/2014 19:58:04
   10 / 10
facile il commento.. La grande Bellezza!
dialoghi fantastici e chiavi di lettura mai scontate. questo è Cinema

marimito  @  27/01/2014 21:46:40
   8 / 10
Un film daOscar.....Regia strepitosa, fotografia incantevole, interpretazioni di livello.. tema ostico quello del tempo che scorre.. della vita che passa, che si spreca in ciò che è effimero, privo di consistenza ed assolutamente passeggero. Sorrentino riesce ad incantare ancora, complice un Toni Servillo sempre al top, capace di profonde riflessioni e di grandi sorrisi. Meno male che il cinema italiano ha Paolo Sorrentino.

barone_rosso  @  26/01/2014 18:30:12
   2 / 10
Monnezza allo stato puro, che ovviamente piace tanto agli americani: infinite immagini-cartolina di Roma, qualche tetta, non sense a gogo, stereotipi italo-vaticani a profusione e canzoni italiane piu' o meno famose sbattute alla rinfusa qua e là.
Del resto se la concorrenza sono i cinepanettoni, Sorrentino vince proprio facile.

Nel suo tentativo di confezionare questa luccicante scatola vuota, Sorrentino poteva almeno evitare di cercare di creare il clone della dolce vita (che già di per sé non amo come genere di film, ma almeno li' c'era il fascino degli anni 50).

E poi, la Ferilli dai.... La prova attoriale piu' significativa della sua vita è stata "beato chi s'o fa l'sofà... Ao' li mortacci vostri".

Incredibilmente NEANCHE VERDONE, che fra gli attori di questo è film è sicuramente quello piu' in gamba, viene sfruttato a dovere la Sorrentino, che lo fa sembrare peggio di una comparsa.

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Ultima risposta 05/03/2014 02.35.40
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Izivs  @  26/01/2014 11:34:27
   6½ / 10
Un film particolare, con una Roma bellissima e suggestiva e un cast veramente notevole. La solitudine di certe esistenze, bramose di tutto ma, in realtà, possidenti del nulla, porta certamente a riflettere sulla decadenza della nostra era.....Non è certo un film che entusiasma ma è sicuramente un prodotto che si distacca dai filmacci della produzione nostrana.
Personalissimo giudizio.....non certo da oscar quale miglior film straniero.

felliniano  @  24/01/2014 12:30:56
   10 / 10
Per fortuna in Italia non ci sono solo i filmetti di checcozalone e boldi.
Film osannato all'estero, ma in Italia incompreso e denigrato. A mio modo di vedere l'italiano medio oggi non è in grado di capire ed apprezzare film di simile profondità e bellezza estetica.
Parafrasando Nanni Moretti mi sento di dire:"ve lo meritato checcozalone,ve lo meritate".

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Ultima risposta 17/02/2014 12.19.13
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Index12  @  23/01/2014 22:35:13
   4 / 10
Rispetto i commenti entusiastici degli altri recensori, però personaalmente non sono riuscito a cogliere alcunchè di entusiasmante in questo film. Io e la mia compagna abbiamo desiso (stoicamente...) di resistere fino alla fine, senza essere assolutamente prevenuti, anzi...la delusione tuttavia è stata totale.
Dipende naturalmente dai punti di vista, ma per me un film per essere superlativo deve appassionare, coinvolgere, interesssare, senza essere una mera esercitazione di immagini e suoni: questo film non è statoassolutamente (per noi: ripeto che rispetto le opinioni degli altri) quello che avremmo desiderato .

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Ultima risposta 23/01/2014 23.32.10
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suboost  @  23/01/2014 21:48:37
   5 / 10
Ecco, dopo aver visto Nebraska credo di poter commentare meglio questo film.
Trovo infatti che ci siano molte affinita', perlomeno negli intenti.
Entrambi offrono una riflessione sui ricordi e sulle aspirazioni dell'essere umano.
I protagonisti, entrambi tormentati dal passato e dal presente in cui vivono si muovono nelle rispettive cornici che li hanno accompagnati nel corso della loro vita fornendo un'affresco dei rispettivi luoghi elettivi, ma ovviamente le somiglianze si fermano qua. se da un lato in nebraska ho trovato minimalismo e una storia semplice presa in prestito per raccontare temi universali, la stessa cosa non si puo' dire dell'ultimo di Sorrentino.
Chiaramente si puo' e si deve dire che le differenze stilistiche sono proporzionali alla diversita' dei luoghi e dei personaggi raccontati, ma per quanto mi riguarda, ho trovato questo film cosi barocco nel metodo quanto vuoto nel merito.
Un esercizio di stile un po' fine a se stesso, che non comunica e non trasmette molto nella sua interezza ma lascia ad alcune buone scene il compito di sorreggere l'intero film.
Tutto trasuda ricerca di consenso.
Non posso fare a meno di pensare ad esempio all'uso eccessivo dei movimenti di macchina, dolly, zoom e quant'altro senza che ve ne sia realmente bisogno se non per stupire lo spettatore. anche quando si usano inquadrature fisse, per altro armonizzate male a mio avviso col dinamismo delle altre , si eccede nella composizione sempre cosi eccessivamente ricercata, anche grazie a location che sembrano assolvere al bisogno ridondante di mostrare senza pero' raccontare molto. a volte sembra quasi di assistere a un moderno intervallo con paesaggi o a molteplici pubblicita' glamour di qualche alcolico di successo.
LA sceneggiatura poi ha qualche buco e penso che la pecca piu' grande del film sia l'eccessiva durata. forse con un semplice 90 min di girato alcuni difetti e ostentazioni di questo film sarebbero apparse piu' funzionali alla storia invece qua ci si ripete senza sapere un perche'. A parte poi alcuni memorabili dialoghi di Jab, il cui cinismo e' reso magistralmente, sembra anche qua tutto un po' lasciato al caso e alla singola scena.
LA caratterizzazione dei personaggi e' abbozzata nonostante la durata ciclopica non si approfondisce molto la psicologia, anche perche' sinceramente sembra un film concepito e realizzato per compiacere il trio regia, attore protagonista e direttore della fotografia, senza che pero' a mio avviso si siano mai seduti tutti e tre a un tavolo e abbaino discusso di quello che volevano comunicarci.


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Ultima risposta 23/01/2014 22.42.43
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Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  20/01/2014 18:11:06
   10 / 10
Sorrentino non mi è mai piaciuto, a parte "Il Divo" mi ha sempre lasciata più che indifferente. Ho detestato fino alla nausea "This Must be the Place". Ero partita quindi con molti pregiudizi ma questo film me li ha demoliti uno per uno. Mi ha incantata, non sono un'esperta di tecniche cinematografiche ma credo di poter dire che regia, colonna sonora e scenografia sono strepitose e di gran lunga superiori alla media del cinema italiano odierno. Certo potrebbe essere una rivisitazione della Dolce Vita ma è una rivisitazione comunque originale, personalissima, piena di stile ed aggiornata ai nostri tempi. Gli attori, di cui molti caratteristi, sono bravissimi, scontato dirlo per servillo e verdone ma non per la ferilli che mi ha sorpresa. Scene visivamente ed emotivamente potentissime, per chi ne ha la capacità e la sensibilità, inorridiscono e commuovono all'ennesima potenza sia quelle di bruttezza che quelle di bellezza. Io ci ho visto anche una grande spiritualità che secondo me è il sottotesto di questo film. La Grande Bellezza è una Suora di 104 anni che si trascina in ginocchio lungo una scala sacra.

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Ultima risposta 23/01/2014 21.01.49
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ale0606  @  20/01/2014 17:40:30
   10 / 10
Film straordinario, molto intenso, un capolavoro da gustare minuto per minuto e possibilmente da rivedere. Di questo film va colto ogni attimo perchè ogni dettaglio ha il suo perchè, ogni scena è in contapposizione, ma al tempo stesso in perfetta sintonia con quella precedente, in un susseguirsi di immagini, dialoghi e ricordi che rapiscono lo spettatore, e lo rendono partecipe di un viaggio introspettivo, alla ricerca del senso della vita, ma con il carpe diem oraziano che aleggia in ogni sequenza. Splendide anche le musiche, sempre in perfetta sintonia con le scene e le ambientazioni. Un film da vedere e rivedere.

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Jim17  @  20/01/2014 17:34:42
   9 / 10
Un trionfo di cinematografia italiana , questo film mi ha fatto rivalutare il mio paese facendomi comprendere quanto sia ricco di storia , arte e cultura . Tutto questo patrimonio dovrebbe essere la maggiore invidia per i paesi esteri . Sorrentino riesce pienamente a raccontarci nel migliore dei modi la vera mondanità , il suo significato ma soprattutto le sue origini , complice anche l'eccezionale Toni Servillo , attore di gran calibro ma soprattutto attore che non ha nulla da invidiare alle prove recitative di altri colleghi hollywodiani. Il genere potrebbe non piacere a tutti , ma chi sa farsi coinvolgere , come me , rimarrà completamente entusiasta e mai annoiato , anzi quasi entrerà in simbiosi con il personaggio "Jep Gambardella". Vedere altri italiani come me che demoliscono un film a cui spetterebbe di diritto l'oscar è davvero triste , mostrando da quanti misantropi siamo circondati.

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M.R.  @  19/01/2014 20:29:02
   8 / 10
Non capisco così tante critiche nei confronti di questo film. E' così realista e suggestivo e chi dà dei voti così bassi non è abituato a vedere film di qualità come questo film suggestivo e realista, ma anche malinconico e triste. Non deve per forza rappresentare l'italiano ma la miseria e la perdizione umana in generale.

Memorabile l'entrata in scena di Jep Gambardella.

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genki91  @  19/01/2014 18:50:35
   8 / 10
Davvero non riesco a digerire tutti questi voti bassi, fra l'altro immotivati per la maggior parte.
Un gran bel film, ottima realizzazione estetica ed estesica, personalmente mi ha incantato.
Poi ci sono da tessere le lodi di Servillo, un attore poliesdrico e completo che avrebbe bisogno di maggior considerazione, specie in un paese come il nostro, in cui da un po' di tempo a questa parte si tende a far uscire più gente bella che brava.
Il film racconta una storia, quella di Jep Gambardella e della sua mondanità che lo caratterizza fin da quando approda a Roma. La storia è intrigante e ottimamente strutturata, sono contento sia in corsa per l'Oscar al miglior film straniero.
Consigliato.

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sepho  @  19/01/2014 13:10:35
   9 / 10
Quanto mi piace la regia di Sorrentino...sarà anche compiaciuto di se in alcune scene,ma riesce a catturare delle immagini bellissime.La grande bellezza o si ama o si odia,ma a prescindere da questo,è Servillo che meriterebbe l'oscar.

Sorrentino è bravo ad inventare,parte con degli elementi reali e poi crea un contesto quasi onirico,riuscendo a descrivere il vuoto di questi personaggi che danzano in una Roma bella e malinconica.

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Jigen  @  19/01/2014 11:18:21
   6½ / 10
Ho appena finito di visionare il film, dagli 8 e i 9 fioccati dal web e le impressioni della critica estera, pensavo di essermi perso un filmone d'altri tempi. Invece è la solita parodia di Roma, impreziosita da una splendida fotografia e scenografia e da qualche battuta arguta di Servillo, ottimamente calato nella parte. Tralasciando tanti "difetti", forse dovuti proprio all'argomento trattato. Per me questo film non va oltre il 6,5. Rimango tuttavia stupito dal fatto che possa essere in lizza per un Oscar, ma se nel resto del mondo quest'anno non hanno fatto di meglio ben per noi.

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korecano  @  19/01/2014 10:21:58
   3 / 10
Dopo tutti sti premi vinti e una candidatura agli oscar ho pensato di essermi perso un capolavoro di film e allora ho deciso di vederlo. Sarò io anormale sicuramente come pochi ormai, ma questo film è insipido boh non so come descriverlo o meglio il classico film all'italiana sesso, donne, e cocaina. Giusto per fare un esempio tutti i personaggi presi ad hoc per sto "presunto capolavoro" Servillo si è bravo ma sto personaggio stile pappone non lo so ma non mi ha detto nulla, Verdone ormai questo personaggio se lo porta avanti da 15 anni il classico 60 enne sfigato che ci ha rotto, Ferilli che dire stendiamo un velo pietoso può fare solo quello, Buccirosso mi piace tanto e in questo film ha dato quel pizzico di simpatia che serviva e cosa dire di Serena Grandi qui veramente c'è da stendere un tappeto pietoso ma come si può, non ha interpretato un personaggio ma è stata se stessa in pieno tra cocaina e tette all'aria è stata da brividi. Per finire fateci caso ma secondo voi un film che potrebbe vincere un'oscar può mai iniziare con tre battute del genere, Me rut u caz (quello che scende dall'autobus), te chiavasse (Buccirosso alla cubista), ma che ***** fai (Verdone quando gli buttano il cocktail in faccia). Pensare che quindici anni fa ci rappresentava benigni con la vita è bella, guarda ora dove siamo giunti.....

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Ultima risposta 23/01/2014 20.58.00
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Wyrael  @  18/01/2014 03:18:58
   4 / 10
Imbarazzante, il film, i premi che ha vinto e la sua candidatura agli Oscar.
Un esercizio di stile di un regista senz'altro bravo con la macchina da presa, ma pessimo sotto tanti altri punti di vista. A partire dal montaggio e gran parte degli attacchi completamente sballati, un caos ingiustificato di immagini e movimenti di camera che non seguono alcun filo narrativo e si concentrano esclusivamente su di un'estetica mediocre (paragonata a gran parte dei film che vengono girati in tutto il resto del mondo). Recitazione irritante e deprimente da parte dell'80% del cast. Carlo Verdone è forse quello più credibile (ed ho detto tutto).
Comparse che guardano continuamente in camera senza alcun ritegno.
Pubblicità alla Martini fuori luogo ed inutilmente forzata.
Una parodia nella parodia, una rappresentazione stereotipata di un paese che ha e può offrire molto di più. Ma si sa come all'estero e sopratutto in America amino gli stereotipi; ed ancora non riesco a capire perchè diamine ne siano attratti.
Una sceneggiatura inesistente e raffazzonata, dialoghi già di per sè ridicoli che riescono a risultare ancora più imbarazzanti ed insopportabili dalle performance dei pseudoattori. Noioso e privo di alcuna trama. Potrei andare avanti ma davvero non ci riesco... Sono avvilito. Si ok, parliamo di un film superiore alla media delle normali produzioni italiane... E quindi? Che razza di ragionamento è?! Rimane comunque al di sotto della media Europea, asiatica ed americana... Film come "il passato" o che ne so, un "Giovane e bella", usciti anch'essi quest'anno: sparo i primi che mi vengono in mente, allora cosa sarebbero? Capolavori della storia del Cinema?
Non ho parole.
Io personalmente il film l'ho già dimenticato e l'idea di una seconda visione potrebbe davvero spingermi alla depressione; in caso contario se quello di deprimere era l'intento di Sorrentino con il suo "La Grande C.agata" beh, allora un plauso... Ci riesce molto bene.

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Ultima risposta 22/01/2014 13.06.14
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lester66  @  17/01/2014 23:13:37
   5 / 10
Il solito Sorrentino che gira i suoi film con una semplice successione di immagini senza un vero e proprio filo conduttore. Grande fotografia come sempre ma rimane, a mio modesto parere, solo fine a se stessa. Merita una sola visione e nulla più. Prolisso

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Ultima risposta 21/01/2014 01.07.35
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TonyStark  @  17/01/2014 13:14:24
   8 / 10
Sorrentino si lascia ispirare dal pessimismo imperante nella "Dolce vita" di Fellini, e ne sforna una specie di seguito, facendoci capire che, a distanza di anni, Roma è rimasta sempre la stessa. Ma sempre così è stata, sin dagli antichi romani, teatro di bellezza infinita e immoralità, mescolarsi di sacro e profano. Jep è un uomo che fluttua, non vive, non ha direzione, non ha scopi ne' passioni, fluttua in questo vortice di bellezza e perdizione che è la città di Roma oggi. "I nostri trenini sono i più belli perché non vanno da nessuna parte". la grande bellezza è un'opera d'arte, e in quanto tale può piacere o non piacere ma non si può negare che arte sia.

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Ultima risposta 21/01/2014 01.07.52
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Trixter  @  16/01/2014 22:58:34
   6½ / 10
Va bene, lo ammetto: probabilmente di cinema non ci capisco nulla. Perchè se un film osannato dal pubblico e dalla critica, vincitore di premi ed aspirante vincitore di altri premi non mi ha fatto impazzire, probabilmente è colpa mia. O forse tutto dipende, semplicemente, da ciò che un fruitore cerca in un film.
La Grande Bellezza è, senza dubbio, una pellicola esteticamente superba: ma, a mio parere, si ferma lì.
Un film, prima di tutto, è una storia: più o meno articolata, ma pur sempre una vicenda che si racconta, che si sente il bisogno di raccontare.
La Grande Bellezza, ahimè, non ha una trama: ecco perchè l'estetica va anche bene, ma per non più di 10-15 minuti. Dopodichè deve subentrare qualcosa, che qui manca clamorosamente. Certo gli attori sono tutti bravi, Servillo stavolta non interpreta un personaggio, lui E' Gambardella.
Inoltre Sorrentino ci racconta la Roma dei tramonti, dei ponti sul Tevere, del Colosseo, del Gianicolo, dell'arte, dei palazzi... una città finta; per chi ci vive, ahimè Roma è la città della sporcizia, dell'arroganza, del traffico, della puzza di piscio alla stazione.
Forse il film è volontariamente vuoto esattamente come la vita dei personaggi, delle feste organizzate dal Gatsby de noantri. Certo, Sorrentino ci regala dei frangenti fantastici: il monologo di Gambardella contro la scrittrice di partito, la recita di Verdone sulla nostalgia, la scena prolungata dal chirurgo estetico... tutte chicche davvero notevoli, ma, appunto, sono frangenti. Perchè Sorrentino regala anche tanta noia ed un ritmo a tratti troppo soporifero. Un film da Oscar? mah non saprei...

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Ultima risposta 21/01/2014 01.08.21
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maitton  @  16/01/2014 22:19:55
   10 / 10
i commenti li lascio a quelli bravi.

lasciatemi solo dire che non sono mai stato cosi'fiero del nostro cinema, cosi'orgoglioso delle mie radici.

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Ultima risposta 18/01/2014 06.35.21
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benzo24  @  16/01/2014 13:24:22
   8 / 10
Ottimo, affascinante esercizio di stile di Sorrentino, con un grandissimo Servillo.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  16/01/2014 13:23:15
   8½ / 10
E così dopo una serie di personaggi repellenti (nella quale includiamo anche Il Divo), soggetti sacrificati all'altare di una crescita sperimentatrice di linguaggio cinematografico, una persistente ricerca dello stile più autoriale, e con poco più di 2 lustri di lungometraggi pare esserci arrivato.
Ha già dimostrato con 'Il Divo' di avere un' innata dote nel presentare gli incipit, quei 10 minuti iniziali, da laurea del videoclip, con Servillo sbucare dalla massa danzante sono un antipasto che soddisfa il palato, ma ancora non sai dove voglia arrivare. Occorre fare un passo indietro, a inizio carriera, Sorrentino si era distinto nel cinematografare lo squallore morale del paese, 'L'amico di famiglia' inquadrava il paese dal basso, metteva nello stesso girone dantesco usurai e aspiranti veline, peccanti entrambi di ingordigia venale.
'La Grande Bellezza' è il meno fruibile della sua carriera, è un film praticamente senza trama, si regge su questi scorci di vita raggruppati con armonia, l'effetto malickiano dello staccare la narrazione con immagini di vita, inquadrature casuali, disordinate, come lo sguardo di un turista di fronte alle bancherelle o alle vetrine di un negozio. Imputato di fare del cinema da cartolina, ma in quello l'aveva preceduto Allen l'anno prima con la trasferta a Roma, mostrare il degrado dell'Italia agli italiani mediante la commedia, con personaggi dallo spessore della carta velina, convogliati con clichè da commedia sexy. Sorrentino si traveste da Fellini (tanto caro ad Allen), rimembra la grande tematica viscontiana del decadentismo borghese, palesando come i sogni col tempo son diventate chimere, accoglie lo spettatore in questo trenino da ultimo dell'anno (che come dice il protagonista 'non portano da nessuna parte'), e ci conduce lungo i gironi di una divina commedia, una borghesia nella quale non alberga neanche l' intellettualità che per smascherare la propria vacuità si fa carico di pseudo citazioni filosofiche, e lo fa recuperando una serie di attori lontano anni luce dal suo cinema, Petrolo, la Grandi, Pasotti, la Ferilli, Verdone (imbrigliato diventa un valore aggiunto). Infine, mi stupisce ma non può che farmi piacere vedere del cinema d'autore così apprezzato oltreoceano, loro che non sono mai stati così avvezzi a insignirlo di premi.

morbillo  @  14/01/2014 13:50:06
   5 / 10
Esteticamente è un'opera d'arte, non c'è che dire...
Però a me di un film interessano altri aspetti.
L'ho trovato troppo lungo e di una noia mortale. Si salva solo Servillo e poco altro.

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Ultima risposta 05/03/2014 20.49.46
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maxwin  @  07/01/2014 09:14:50
   5½ / 10
Un voto cosi' basso solo perchè P.Sorrentino può e deve fare film più strabilianti, solo come lui sa fare. A parer mio è stato solo un esaltante esercizio di stile.

ben4  @  04/01/2014 18:06:11
   9 / 10
ho iniziato la visione del film già pronto e felice di scrivere una recensione negativa visto che come tanti odio profondamente tutte le opere pretenziose e saccenti, e questo film a detta di tutti è zeppo di scene pretenziose. (se così si puo dire)
detto questo, quasi a malincuore, devo dire che il film mi è piaciuto davvero molto , è vero che ci sono scene che a parer mio potevano essere evitate, ma alla fine il film mi ha davvero convinto, l'ho trovato un gradino se non due sopra al precedente this must be the place.
penso che per essere visto ed apprezzato si debba guardare oltre alla facciata stilistica del regista che effettivamente a volte (troppe) risulta un po troppo boriosa ed odiosa.
per questo motivo capisco chi non è riuscito a vederlo fino alla fine, forse perche mi sono messo a guardare con poche aspettative (anzi) o forse era solo il mio momento giusto di guardare questo film ma durante la visione sono stato catturato piano piano da questa grande bellezza... non è stato un colpo di fulmine ma un lento avvicinarsi scena dopo scena...
mi sono già dilungato troppo...
il mio consiglio è di guardarlo e di lasciarsi catturare piano e non badare troppo agli eccessi stilistici di sorrentino.

Matteoxr6  @  31/12/2013 00:23:26
   6 / 10
Premetto che se tutti i film italiani degli ultimi tempi fossero su questo livello, allora saremmo a posto.
Tornando alla pellicola, non mi è dispiaciuta: tecnicamente discreta e ben recitata. A tratti però si perde e/o diventa un po' troppo compiaciuta di sé.
Non è il capolavoro declamato, ma merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  30/12/2013 14:11:39
   7½ / 10
La promessa italiana per gli Oscar 2014 è sì diretto da dio, ha sì delle sequenze memorabili (soprattutto, aforismi memorabili). Ma, sinceramente, lo stile di Sorrentino arriva quasi a stuccare, nella sua maniera, per quanto si compiace di sé, sin dalla prima sequenza: con quelle avvolgenti carrellate, quelle prospettive alterate, quei movimenti di macchina con cui ti rapisce, dentro il quadro, incessantemente, quasi meccanicamente. Nell'ipnotica rapsodia di questo film, c'è ritmo e sapienza: e se alcune figure o episodi sono probabilmente troppo caricati, molti sono memorabili. Il limite del film non sta dunque nell'apparente inconcludenza del suo esser rapsodico. Anche "La dolce vita", dichiarato riferimento e termine di paragone, era rapsodico. E non vorrei incorrere nell'equivoco per cui, secondo un severo Pasolini, l'affresco di Fellini non era un capolavoro, ma ne "La dolce vita" vi sarebbero stati piuttosto solamente "frammenti di capolavoro".

Il limite del film di Sorrentino, che non mi appare il suo capolavoro, sta piuttosto nell'attenersi a un personaggio centrale mediocre, oltre che immobile, cui l'autore vuole bene come sempre con i suoi protagonisti, ma, stavolta, molto più bene di quanto meriti. Diversamente da quanto faceva Fellini con Marcello, Sorrentino è troppo bonario con il suo Jep Gambardella. Jep non è affatto diverso dalla mediocrità di cui si circonda. Non si salva neanche un po', è co-responsabile. Non basta la sua graffiante ironia da Oscar Wilde dei giorni nostri. Anzi, tutta la sua consapevolezza, in realtà anziché distinguerlo in meglio, come invece Sorrentino ci fa credere, lo rende semmai più colpevole degli altri. Della propria ignavia, innanzitutto.

La società descritta da Sorrentino non è poi la nostra società, ma una sua sezione solamente. E' l'élite bobo e radicl chic di una Roma affondata nel suo splendido marciume, da cui Sorrentino è troppo affascinato per accorgersi che questo spaccato sociale non funziona come parte per il tutto. Non rappresenta l'Italia del nostro tempo. "La grande bellezza" va allora circoscritto al ritratto, di squisito espressionismo, di una città Eterna nel suo putrido, ossimorico splendore. Oggi come ieri, e come secoli fa probabilmente. Un ritratto, quindi, non universale, come un capolavoro dovrebbe essere. Per giunta, un ritratto manierato, e a tratti persino indulgente.

Elmatty  @  29/12/2013 22:12:11
   7 / 10
Il livello tecnico della pellicola è ineccepibile.
Il problema di questo film è che è stato pubblicizzato come un capolavoro assoluto, addirittura come un film che potrebbe eguagliare una pellicola di Federico Fellini, quando in verità non è nessuno delle due.
Certo, il film dimostra molto bene della decadenza di un tipo di società fatta di persone vuote e aggrappate ad un filo a cose frivole, inserita in una Roma che espone la sua bellezza ma inquadrata in modo che sembri un qualcosa che decade anche lei, come le persone raccontate della pellicola.
In ogni caso è un film abbastanza pesante, fatto da momenti quasi introvabili nel panorama cinematografo italiano, a quelli inutili e tirati per le lunghe.
Un opera riuscita a metà, di cui una parte che sfiora il capolavoro e l'altra che può competere con i film più noiosi mai visti.

Saifer  @  28/12/2013 15:36:33
   9 / 10
Eccellente, regia sublime, fotografia mozzafiato, ogni fotogramma potrebbe essere preso, inserito in una cornice e appeso come quadro. aiutato dal setting di una Roma più bella che mai. Servillo maestoso, film da gustare.

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