l'affido - una storia di violenza (2017)

Senza dubbio un film riuscito, di denuncia, ma secondo me comunque sopravvalutato; cinema del reale, ok, ma non privo di noia e limiti.

Il finale quasi Kubrickiano aggiunge suspance ma prima di arrivarci occorre sorbirsi storie e scene che si son già viste in altri lidi, anche se non necessariamente in modo migliore.

Attori buoni.

Xavier Lagrand al suo primo lungometraggio dirige una storia di attualità e dimostra bravura alla regia. Un inizio che sembra un giallo giudiziario senza prendere parti, poi durante l'andamento conosciamo sempre meglio i personaggi e capiamo senza indugi chi sono le vittime e chi il lupo, fino ad arrivare ad un finale veramente ansiogeno. Consigliato.

Il film di Legrand presenta i due coniugi dalle caratteristiche fisiche molto definite: lei piccola, minuta e indifesa nei confronti di lui, dall'aspetto simile ad un orco crudele e minaccioso. Sembrano apparenze, ma tali caratteristiche in realtà rappresentano appieno i personaggi. Una separazione difficile, violenta e complicata ulteriormente dall'affidamento condiviso del figlio minore, che a malincuore deve vedere il padre. La storia è molto semplice, lo stile asciutto e senza fronzoli. Tale distacco offre uno sguardo abbastanza neutro degli eventi, non giudica e non vuole giudicare, ma offre una radiografia di un quotidiano carico di tensione e di un'escalation di crudeltà graduale privo di eccessi. Una buona opera prima premiata con il Leone Opera Prima, appunto. Il Leone d'argento per la miglior regia mi è sembrato francamente eccessivo.