lady in the water (2006)

Una fiaba semplice sulla fiducia, credo che debba essere visto così questo film e lasciarsi trasportare in questo mondo a metà tra il reale e l'immaginario.
Ho molto apprezzato gli attori, soprattutto ho trovato giusta la scelta di Paul Giamatti nel ruolo dell'uomo medio che con la sua goffaggine riesce a coinvolgere in una fiaba l'intero residence abitato da comprimari anch'essi bravi. Molto divertenti madre e figlia coreane ed anche il resto del cast.
Il film però ha alcuni difetti, la lentezza della prima parte, un po' troppa confusione nel finale e per quanto il film sia girato bene le creature spesso fanno sorridere.
Ma la cosa davvero irritante di questo film è il ruolo presuntuoso ed arrogante che sceglie per se stesso il regista; una scelta che proprio non mi è piaciuta.

Il voto è frutto di una media tra me e la mia ragazza
Nor: 6 1/2 Nonostante la fotografia non fosse avvincente, ho trovato la favola affascinante..diversa dalle solite trame e oltrettutto ambientata in epoca contemporanea...sì, si poteva fare di meglio, ma non è così male.
Mat: 5 1/2 Io bo..sinceramente faticavo a comprendere la trama, intrecciata arzigogolata..c'era questa fata che arrivava e non si capiva bene che cosa dovesse fare.. Vabbè forse andava visto nell'ottica di una favola..ed oggi non ero in vena di favole :)

decisamente deludente, nn all'altezza dei precedenti film di Night Shyamalan...

L'ho affittato in dvd qualche giorno fa e PERSONALMENTE ho trovato "Lady in the water" un film bruttissimo...trama stupidina, mostriciattoli ridicoli e moooolta noia in agguato.
Mio modesto parere

una storia stupida, noiosa e scontata. un film che non regala emozioni, un susseguirsi di situazioni assurde e ridicole. Stavolta il regista ha proprio sbagliato.

Questo film si può giudicare una favola, una storia fantastica, diversa dagli altri film del regista.

Da dimenticare. Ingaurdabile. Una storia veramente cretina e senza suspence.

SPOILER

A me è piaciuto molto. Paul Giamatti grandioso.

Bellissimo sto film, mi è piaciuto molto, un po' come tutti i film del regista indiano d'altronde.
:)
Ottimo Giamatti e gli altri comprimari del film.

Viste le tutte le critiche negative (anche da parte del pubblico) mi sarei aspettato di peggio. Secondo me non è malissimo ed è pure girato bene.
Il problema principale stà tutto nella sceneggiatura. L'idea di base è anche buona ma è tutto troppo forzato, gestito male e alcune cose si potevano eliminare. Bravissimo poi Paul Giamatti.

SPOILER

il voto lo alza paul giamatti per il resto ennesima boiata di shyalaman , basta questa era la sua ultima chance! perchè dopo il capolavoro sesto senso è diventato un regista allucinante? perchè mi chiedo!??!? ha sbattuto con la testa a terra??!

Così così.
Non è tanto horror

un po' deludente e noioso

bellissima e sexissssima cindy cheung...................................
peccato che aveva un ruolo marginale..............

voglio che continui a fare film... .... ... ... smack smack

a parte lei comunque un bel film......

M. Night Shyamalan con questo film ha voluto fare qualcosa di diverso
dal solito,e per me è riuscito benissimo,la storia è originale e ci sono molti contenuti ,veramente bello.

io lo sapevo,lo sapevo che sto Shyamalan è imprevedibile. I suoi film sono il festival dello strano e del colpo di scena (tutti molto belli) ma sto lady in the water non mi ha convinto troppo.....un fiabone,una sorta di storia infinita riattata.

temevo peggio, una bella favola

Non mi è piaciuto, dal trailer sembrava meglio...mi ha fregato!Si salva Paul Giamatti,bravissimo... tutto il film in pratica ruota su di lui

film senza troppe pretese adatto a tutti, una bella favola.

Appunto letteralmente...LA SIGNORA NEL CESSO!!!!!

L'ultimo film di Shyamalan è diverso dai precedenti ma non per questo brutto. Semplicemente, dopo aver parlato per tanto tempo di storie horror/strane/paurose qui tenta di acclimatarci ad un nuovo genere. Nuovo per lui e nuovo per noi, se prodotto da lui.

Partendo da una storia originale (scritta da lui), Shyamalan racconta, credo per la prima volta, una storia che si crea man mano che il tempo passa.

I personaggi prendono consapevolezza di se stessi man mano che la storia prosegue perchè sono loro a creare la storia.

Anche se il pretesto può essere infantile (una fiaba per bambini) non è infantile il modo in cui è narrata, anzi.

Con un grandissimo Paul Giamatti che la fa da padrone, LADY IN THE WATER è un bel film, confezionato molto bene e curato.

Ci sono pochi effetti speciali e non si trema di paura (al massimo, i bimbi al cinema, ma tant'è...) ma la narrazione (qui fine a se stessa...) è sicuramente di grande impatto.

Non mi sento di dare un voto minore perchè ho apprezzato lo sforzo di Shyamalan di raccontare una storia da un punto di vista differente: quello dei personaggi, qui in qualità di "personaggio".

Non che sia un capolavoro, potrebbe essere molto migliore. Vorrei sapere come hanno fatto a convincere tutte quelle persone a fare esattamente ciò che fanno. Un film del genere sarebbe bello se chi lo vede si potesse rispecchiare nei protagonisti, se immerso nella fantasia ci fosse qualche barlume di realtà o comunque che possa ricondurra ad essa (ad esempio sarebbe stato molto meglio se avessero fatto vedere almeno qualche scena di quando sono andati appartamento per appartamento a convincerli dell'accaduto)

CHE SCHIFOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Immaginate questi elementi: un plot bello, avvincente ed originale; attori azzeccati e convincenti; effetti speciali all'avanguardia; dialoghi d'effetto; una fotografia poetica ed evocativa; intermezzi comici esilaranti; un finale sorprendente.
Fatto?
Ok, dimenticate tutto....perchè questo film possiede esattamente il contrario!!!
I dialoghi sembrano scritti da uno sceneggiatore di fiction sotto acidi, la fotografia è scontata (irritanti le continue riprese dall'alto), gli attori a volte sembrano scelti a caso (il regista stesso, ci poteva risparmiare questo suo imabarazzante cameONE!), la colonna sonora sembra presa dal Milionario di Jerry Scotti (special thanx to Tiger Frank per la citazione!), le scene comiche fanno rabbrividire, le varie creature di erba fanno sorridere.

E vogliamo parlare della storia?.....l'unica spiegazione che potrebbe salvare Shyamalan è che abbia un figlio di 6 anni e che abbia trovato la storia che sta alla base di questo film scritta sul suo quaderno delle elementari (sapete quelli coi rigoni???) e gli abbia voluto regalare questo "imperdibile" capolavoro!!!!
Shyamalan......RIPIJATE!

SPOILER

Un film modesto che prosegue idealmente la traiettoria qualitativamente discendente dei film di Shyamalan. Dopo il meritato successo de "Il sesto senso" il regista ha via via deluso sempre di più sino alla consacrazione del totale inaridimento del proprio genio artistico e creativo. La trama, anche in questo caso, è quanto mai originale e testimonia una certa potenzialità, ma purtroppo viene sviluppata in maniera molto semplicistica, noiosa e stancante. L'eccessiva abbondanza di scene buie infastidisce, ma, d'altra parte, rimaneva l'unico espediente per mantenere almeno l'ultima briciola di mistero in un film esageratamente svelato e banalizzato.
La recitazione è pessima; prima fra tutte proprio quella del regista che ha tenuto per se proprio il ruolo del messia predestinato(!). La caratterizzazione dei personaggi è superficiale ed anonima. La sceneggiatura che in tempi passati aveva riservato inaspettate sorprese allo spettatore, in questo "Lady in th water" resta estremamente lineare ed insipida. Vano infine il tentativo di accattivarsi il pubblico per mezzo di un forzato taglio fiabesco o di inopportune elucubrazioni sui parallelismi tra vita e cinema. Insomma c'è veramente poco sia visivamente che sostanzialmente. Consigliato solo a chi piace guardarsi un film mentre è in altre faccende affaccendato.

esagero un 7 e 1/2 per alzare un pò la media...ma il film secondo me è molto poetico e accattivante, anche se il regista è decisamente più bravo come regista. Mi sarbbe piaciuto comprare il libro illustrato di questa tenera e allo stesso tempo terrificante fiaba della buona notte, ma in Itali non è stato tradotto: peccato!

ragazzi ma è una presa in giro............................................cos'é?!?!?!?!?!
saluti

E poi mi chiedo perchè nella top 25 la maggior parte dei film sono dal 1995 in giù..
...........questa è una delle tante conferme che il cinema di oggi sta diventando davvero pietoso.
Questo film pare sia fatto da un gruppo di bambini dell asilo nido.....non ha ne testa ne coda.
Ho avuto il privilegio di poter vedere questo obbrobrio con degli amici ....così almeno mi sono fatto non poche risate.
RAGAZZI CREDETEMI NON ANDATE A VEDERE QUESTO FILM ...SAREBBERO SOLDI BUTTATI.
Film assolutamente pessimo

"Lady in the water" mi ha decisamente sorpreso. Credevo fosse una ******, ma in realtà sono piuttosto felice di constatare che il film di Shyamalan si è rivelato superiore alle attese.
Il tipo di cinema che ci propone questo regista non è sicuramente convenzionale e, cosa ancor più importante, non è (quasi) mai banale. Nonostante svariati "errori" (ho ritenuto risibile la figura del critico e sopratutto la sua vicenda all'interno del finale), il film abbandona i clichè di un cinema commerciale che ormai sembra aver preso il sopravvento su tutto e tutti (si pensi, per esempio, a Spielberg). A molti può non piacere il tipo di cinema di Shyamalan (critici e grande pubblico), ma dopotutto in un'era di Bay e Verbinsky, bisogna anche provare anche ad adeguarsi.
"Lady in the water" perde la tensione e il senso di inquietudine presenti in "The village" (il capolavoro del regista), lasciando però scorgere dei rimandi simbolici piuttosto interessanti.
Di sicuro il film presenta un po’ troppi momenti ridicoli, oltre ad un'imbarazzante recitazione dello stesso regista, prevaricandosi così la possibilità di poter essere ritenuto un film completamente riuscito.
Inoltre ne sconsiglio la visione a coloro che non conoscono il regista: se volete un consiglio di un inesperto, guardatevi prima i suoi film precedenti.

Non il migliore di Shyamalan ma degno di almeno una visione.
Tutto è fruttato in base alla fantasia di questo buon regista che senza dubbio ha sempre avuto idee bellissime da proporre e da mostrare nel megaschermo. Infatti qua la trama c’è; un po’ bambinesca ma trasformata in un racconto fantastico.
Gli effetti speciali non eccedono, ma questo dimostra che Shyamalan si accontenta di poco e senza mettere come protagonista la spettacolarità, bensì la vicenda. È pur vero che la sceneggiatura poteva essere migliore, perché ci sono dei momenti un po’ confusi, ma è buona.
Gli attori fanno il loro dovere. Fotografia e scenografia discrete.
Voto: 6/7

SPOILER

uno dei 10 fil più brutti che abbia mai visto, senza ne capo ne coda, indecente.

Un film che sinceramente non colpisce e non delude. Però una favola carina ambientata un una situazione condominiale normale con personaggi "pseudo normali".
Attori un po' sotto la norma e film un po' lento, ma alla fine non mi è dispiaciuto e si merita un 6,5

Il film è brutto. Non interessa proprio. Sciatto mal recitato.

Una bella favola..shyamalan è uno dei registi che più mi colpisce per le storie che porta sullo schermo,e anche in questo caso l'ha fatto..in alcune parti il film sembra un pò forzato ma nel complesso è un buon film che cerca di far riscoprire la fantasia sopita che c'è in noi(vedi spoiler)..buone le prove di Giamatti e della Howard che nn mi era piaciuta in altre occasioni..qui la trovo molto elegante e accattivante..in fine,in Italia dovrebbero smettere di presentare i film di Shyamalan come i più terrificanti del secolo,credo sia questo che delude gli spettatori che si ritrovano a vedere qualcosa che nn si aspettavano..

SPOILER

C'è da fare una premessa. Storie di questo tipo o le si ama o le si odia. Io le amo alla follia, perchè col loro mescolare sogno e realtà, col far irrompere il fantastico nel quotidiano, sono come un raggio di Sole nel grigiore della banalità che ci circonda. Il soggetto è bellissimo, e avrei dato 9 o più fosse stato solo per quello. Il problema di questo film è che l'ottima storia è resa piuttosto male. Il film sembra girato in fretta, i particolari non sono curati, c'è una quantità di errori o difetti nella sceneggiatura molto approssimativa (vedi spoiler). Le creature, poi, sono veramente realizzate male. La Howard mi era piaciuta più in The Village dove interpretava una non-vedente e aveva un ruolo più carico di pathos.
Peccato, un'occasione mancata, ma Shyamalan è giovane e ha tutto il tempo per diventare un grande (anche se dal Sesto Senso in poi è peggiorato...).

SPOILER

M N Shyamalan è comprensibilmente a corto di fantasia, e allora poteva risparmiarsi lo sforzo in attesa di ritrovarla e risparmiare così a chi lo ho apprezzato fino ad ora questa delusione.

Paul Giamatti è senz'altro bravo, ma - come in questo caso - poco adatto a certi ruoli.

Shyamalan è senz'altro il regista attuale che preferisco

questo film però mi ha un po' deluso ed è senz'altro quello che mi è piaciuto di meno, un po' per la storia, in cui manca il solito phatos, un po' per (vedi spoiler)

un 6,5 comunque se lo merita, la sufficienza c'è comunque tutta, ma credo che alla fine sia un film più per bambini che per adulti...

insufficienze per questa pellicola comunque riesco anche a capirle

quello che non comprendo sono le insufficienze per film del calibro di Unbrakable, Signs e The Village, per me a dir poco bellissimi.
Riguardo all'ultimo sono convinto che il motivo sia stata la presentazione come film horror, che ha attratto al cinema gli amanti dello splatter, rimasti ovviamente delusi da un film così riflessivo....

a me piacciono un sacco i film di questo regista: lenti ma punteggiati da improvvise e brevi accellerazioni, si fanno gustare dall'inizio alla fine

è stato poi interessante, in questo film, vedere come il regista se la cava come attore...


p.s. il genere ovviamente è fantastico, non drammatico come scritto nella presentazione...

SPOILER

A me Night Shyamalan piace: racconta storie ai limiti dell'assurdo, ma lo fa con uno stile e una carica di suspence che nessuno dei registi contemporanei riesce a trasmettere. Però questa favoletta che ha la morale della storia infinita non mi ha entusiasmato granchè. Certamente un passo indietro rispetto a The Village. Paul Giamatti dovrebbe cambiare l'espressione del viso quando cambia film. Mi è sembrato lo stesso imbranato del bellissimo Sideways.

Una bella fiaba! Forse un po' troppo lento, ma molto piacevole.
Ricordate che se non sappiamo più sognare ad occhi aperti, diventiamo come il personaggio del critico letterario e di film.......e faremo una brutta fine!

Shyamalan è uno dei pochissimi autori contemporanei immediatamente riconoscibili, appartenente ad una non precisabile "categoria" a sè stante. I suoi film che coniugano poeticamente il fantastico e il mistico hanno la capacità di alienarci dalla banale realtà e far sognare ad occhi aperti. "Lady in the water" è quasi una parabola moderna in cui il nucleo centrale è la "fiducia" che ricorre in differenti chiavi di lettura: la fiducia come atto di fede, la fiducia negli altri, la fiducia come elemento essenziale nella persecuzione dei propri obiettivi. Evidente è, in tal senso, anche la polemica nei confronti delle case cinematografiche e del mondo del cinema in genarale (critica compresa) sempre diffidente verso prodotti "fuori standard". Shyamalan azzarda ancor di più rispetto ai lavori precedenti perchè racconta una fiaba ambientandola nel giardino di casa, immergendola completamente nel quotidiano, rinunciando come sempre di ricorrere ad artifizi digitali. E' forse nella definizione della sua condominiale microsocietà multirazziale che il film mostra le sue principali debolezze: ad un eccellente Paul Giamatti fa da contorno tutta una serie di personaggi abbastanza stereotipati e sottosviluppati (l'unica vera e propria nota stonata è comunque legata alla scelta quasi messianica di ritagliarsi il ruolo, peraltro mal interpretato, di colui che scriverà condizionando le sorti del mondo). E' il compromesso funzionale di una pellicola dai messaggi forti che sa emozionare e colpire al cuore. Ne abbiamo sempre bisogno. Lunga vita a Shyamalan.

Film particolare il cui intewnto penso sia uscire dai canoni dell'horror o fantasy qualunque genere sia. Secondo me c'è riuscito male: la storia è particolare, un pò troppo azzardata; i personaggi trp stupidi

SPOILER; mi sembra tutto un pò campato in aria: i ruoli, i personaggi; inoltre le bestie nn si possono grandare. Da vvero sembra un film fatto 20 anni fa. Non mi è piaciuto per niente!

Per apprezzare questo film è basilare aver voglia di sognare,di credere alle favole, di lasciarsi andare,insomma tornare un po’ bambini ed accettare qualsiasi sviluppo narrativo che il regista ci propone senza porsi troppe ,ed inutili,domande.
Non c’è da stupirsi che in un mondo cinico e materiale come il nostro questo film ottimista, lieve e delicato abbia ottenuto un’accoglienza cosi’ pessima,il problema sta tutto qui , cioe’ nel fatto che la gente si è dimenticata di come si fa a sognare,di quali siano le potenzialita’ del singolo e della massa,dell’importanza delle nostre azioni al fine di ottenere in futuro un mondo migliore...discorsi utopistici probabilmente che pero' ogni tanto bisognerebbe fare.
“Lady in the water” è una fiaba e cosi’ dev’essere interpretata,tant’è che il regista in un primo momento l’aveva inventata per raccontarla alle figlie prima che queste si addormentassero,non è un horror non è un thriller,il fatto che male e bene siano cosi’ distinti è semplicemente emblematico,il fatto che i condomini accettino cio’ che succede intorno a loro senza scetticismi è la prova che cio’ che vediamo è ambientato in un mondo fiabesco dove tutto puo’ accadere,una sorta di microcosmo dove una serie di personaggi bizzarri e dotati di una sana dose d’ironia si sono rifugiati,lontani da un mondo perennemente in guerra,a questo proposito basti pensare a cio’ che trasmettono le tv ogni volta che appaiono in scena.
E’ importante sottolineare anche la capacita’ del protagonista che dilaniato dai sensi di colpa, capisce di non essere assolutamente una nullita’ destinata all’oblio,ma una persona come tante, che seppur colpita pesantemente dal corso degli eventi ,puo’ ancora rialzarsi e correre per il proprio bene e quello altrui.
Bella la regia,bravi gli attori,Giamatti e Bryce Dallas Howard convincono,simpatici i personaggi di contorno in particolar modo le due donne coreane ed il gruppo di cannaioli,intensa l’interpretazione del regista che questa volta si ritaglia un posto in prima fila,davvero buone anche le musiche.
Capisco che si possa non apprezzare un film del genere ma per quanto mi riguarda è stato piacevole lasciarmi andare ,tornare bambino facendomi trasportare in un mondo pieno di speranza.

Delusione totale!
Mi aspettavo decisamente qualcosa di piu' , vista la grande pubblicita' a questo film riservata.
Come in the village , orrenda la Howard ( addirittura peggio del papa' , incredible!! )sia fisicamente che da un punto di vista recitativo.
Noioso e banale!
Da evitare!

Noioso... verso meta' film mi sono detto : non posso sprecare cosi' il mio tempo!!!!!

Questo film o meglio questa fiaba "incasinattisima" mi fa credere che M. Night Shyamalan sia stato un pò troppo sopravvalutato per i suoi precedenti, infatti togliendo "Il sesto senso" e "Signs" di questo regista, secondo me, non restano tracce.
Storia troppo fiabesca.....scene lunghe e monotone da "dormitorio"....molti attori risultano ridicoli escluso Giamatti, è il caso che Mr. Shyamalan si fermi un pò e mediti sul da fare.

A me il film non è che sia dispiaciuto, però l'ho trovato un po' noiosetto.
Ho trovato molto irreale che tutti i personaggi credano alla storia della ragazza senza essere nemmeno un pochino scettici!
Anche la ricerca di chi dovrebbe aiutarla è molto frivola e spiccia, nonostante questi due punti il film è decisamente lungo... diciamo che non è sviluppato molto bene.
Definirlo come genere drammatico però mi sembra decisamente fuori luogo...

Se fosse drammatico gli darei 3 perchè di drammaticità non ci ho visto nulla...
Io alla fine della fiera l'ho trovata + una storia di fantasia!!!

Vabbè morale non so bene che voto dargli... forse non si merita neanche la sufficienza, ma visto che "non mi è dispiaciuto" gli do un sei e mezzo

Qualcuno mi svegliiiiiiiiiiiiii!

Basta shyamalan hai rotto veramente, non ne azzecchi più una. E' un regista che deve la sua fama ancora ed esclusivamente al sesto senso, poi il buio noioso più completo. Ancora mi chiedo come è stato capace di fare un film come il sesto senso. Anche questo è l'ennesimo fallimento dopo the village, the signs e unbreackable.
mad max

Che razza di film...appunto: che genere è un filmdi tal fatta? esistono film che pur non inquadrabili in un genere preciso, sono cmq ottimi o eccellenti film. Non è proprio questo il caso...

horror? nn si riesce a definire con precisione il genere di qst film...
boh nn mi ha convinto...lo ho trovato piuttosto strano....

SPOILER

Film brutto, anche se racconta una favola. Anche la favola è brutta.
Sinceramente penso anche di non averla capita. Ma non sono scemo io, è il film o chi l'ha girato che non è riuscito a farmi capire un bel niente.

Favoletta dark con il solito sfondo spirituale dove "nulla accade per caso" al quale ci ha abituato Shyamalan,che tra l'altro questa volta si ritaglia per se una parte più consistente rispetto alle apparizioni fugaci fatte negli altri suoi film.Il film regge bene anche per la bella interpretazione di Paul Giamatti e della spendida Bryce Dallas Howard ed è un gradino più su di "the Village",ma alla lunga si ha la sensazione che il film nn decolli mai,ma tutto sommato vale la pena almeno una volta vederlo.

SPOILER

Vedi recensione.

Una bella favola

l'idea non era male... solo che secondo me questo regista non so perchè ma deve prolungare il film all'inverosimile rendendolo poi noioso... come gli altri suoi film ad esclusione del sesto senso che era eccezionale

con tutta l'ammirazione per alcuni film precedenti di questo regista, lady in the water è davvero improponibile. nn si fossero presi così sul serio poteva anche sembrare una favoletta simpatica, ma tutta questa autorevolezza.....



QUALCUNO MI SPIEGHI PERCHE' TUTTI I FILM DI SHYAMALAN VENGONO PRESENTATI NEI TRAILER COME HORROR QUANDO HORROR NON SONO!

questo film è imbarazzante..

Premetto che sono un fote sostenitore delle opere di shyamalan, all'internodelle quale è sempre presente un sottile e bellissimomessaggio di fondo ed una spiritualità mai negata. Purtroppo a mio giudizio questo è il primo mezzo passo falso del regista. PUNTI POSITIVI: La storia è veramente bellissima ed immaginifica come pochi ancora sanno fare, poteva essere sfruttata alla perfezione realizzando un piccolo capolavoro. La regia è come sempre perfetta e ricercata in ogni minimo particolare, mai inquadrature banali. La cosamigliore, comunque, rimane lei, ovvero BRYCEDALLAS HOWARD, che sembra realmente una sirena, bellissima ed ammaliante come poche.

PUNTI NEGATIVI: La fotografia. Al contrariodelle opinioni di molti, la particolarità della regia colpisce per i primi minuti, ma quel continuo senso di "sfocato" alla lunga stufa e si posiziona su quello che è realmente ill film: OPACO. Il film scorre lntamente, ed al contrario delle altre pellicole del regista non si raggiunge mai il vero CLIMAX, e ci si domanda continuamente : uhm, interessante, ma quando inizia?. Uno sbaglio può starci nella carriera dell'indiano, considerando anche la sua giovane età, ma che ritorni presto al passato!
Alla prossima night

La mia opinione su questo regista è che "Il sesto senso" sia stato un grandissimo colpo di fortuna. Veramente un brutto film questo, che mai decolla, ha un cast scarso in tutti i personaggi (pure Paul Giamatti, che ricordavo in maniera decisamente positiva in "Sideways") e una storia in alcune parti banale e ridicola. Si arriva alla fine con grande fatica!

Dopo l'ottimo The village Shyamalan scende di livello,ma non me la sento comunque di stroncarlo tout-court.
la storia è in effetti a tratti melensa e i dialoghi a tratti retorici,ma bisogna comunque apprezzare l'originalità del tutto.il film infatti è particolare un pò in tutto,tant'è che viene inizialmente difficile giudicarlo.alcuni personaggi sono azzeccati,rendendo azzeccata anche l'ambientazione nel condominio,da dove la cinepresa non esce mai.
è una favola,semplice ma al tempo stesso l'idea di girarla in questo modo è stata coraggiosa.non sarà un bel film,ma è comunque godibile.

PS:la scena della morte del critico,che molti considerano stupida,e secondo me la più simpatica.

Complimenti...Shyamalan dimostra di essere capace di umorismo...forse dovrebbe provare a girare qualche commedia, secondo me gli riuscirebbe meglio...ha caratterizzato bene i personaggi di contorno creando vari momenti divertenti ma è riuscito a togliere ogni incanto a quella che poteva essere una bellissima favola annacquandola con un approccio new age patetico ed irritante...la narf, interpretata dall'unica che poteva farlo, la bellissima Bryce Dallas Howard, per me non avrebbe dovuto neanche avere la parola...tutte quelle spiegazioni e quei tentativi di rendere concreta e credibile una storia che dovrebbe essere rappresentata in tutt'altro modo, appesantiscono e banalizzano la narrazione che diventa didascalica e soprattutto uccidono l'immaginazione...

Non male, ache se pensavo fosse un pochino diverso!!! Nonostante ciò credo sia comunque un film da vedere.

AVENDO VISTO TUTTI I SUOI FILM DIREI CHE è ANNI LUCE LONTANO DAL MITICO SESTO SENSO E SIGNS E DICIAMO CHE è MEGLIO DI THE VILLAGE MENTRE DICIAMO è SULLO STESSO LIVELLO DI UMBREKABLE...DICIAMO UNA CLASSICA FAVOLA CON I SUOI PERSONAGGI LE SUE COINCIDENZE E IL FATTO CHE OGNUNO HA LA SUA PARTE NELLA STORIA..FINALE MENO SBALORDITIVO DEI PRECEDENTI MA AD EFFETTO...

SPOILER

Mi ritrovo per la seconda volta a commentare un film del famoso indiano M. Night Shyamalan, dopo la visione de “Il sesto senso”.
Devo dire che sebbene da molte fonti abbia letto che questo film non è eccezionale (conserva, anche in questa sede, una media non superiore al sei e mezzo), rispetto al thriller psicologico del ’99, che ho trovato un bel film soltanto per la cura della regia e della fotografia, ho trovato questa favola (perchè altro non è) dai toni intensamente dark, bellissima per quanto riguarda ovviamente l’ormai consolidata ed applaudita qualità della regia e della fotografia, ma in questo caso soprattutto per la scenografia eccezionale e l’uso dei colori che svolgono una componente essenziale (il blu in contrapposizione al verde scuro ed al nero) ed interessante l’ispirazione a questo racconto mistico di chissà quale derivazione . E’ lo spirito in qualche modo pentito per la morte dei figli e della moglie, il rimorso per lo stile di vita semplice che ha condotto dopo il fatto tragico in cui ha cercato quasi di dimenticare il passato, che spinge il paffuto e balbuziente Paul Giamatti (che si dimostra un bravo attore e che entra molto nella parte) a trovare il proprio riscatto interiore nell’aiutare assieme ad altre persone una Narf in pericolo, colei che ricerca il contatto con gli uomini che questi esseri dell’acqua hanno perso anni prima e che ha portato alla perdizione ed alla guerra fra gli esseri umani.
Un misto di thriller/horror ed alcune scene divertenti, i personaggi sono ben caratterizzati ed esilaranti (compreso il semi-muscoloso, ed in questo caso non si fa per dire, Freddie Rodriguez che allena solo la parte destra del corpo ed in questo caso spero che sia tutta un’elaborazione al computer), enigmatica ed inaspettatamente marginale come d’altronde la figura del tramite (che non ho capito esattamente che ruolo abbia) il personaggio interpretato dal regista in vece di attore.
Non mi è molto chiara neanche la figura di Bob Balaban se devo essere sincero.
E’ bella l’idea del gruppo di persone che vivono alla giornata che si adopera per la salvezza del singolo perché sente risvegliare dentro di sé il proprio scopo nella vita. Un insieme di "eroi di tutti i giorni", se vogliamo anche un po' ingenui, che però di fronte ai problemi che li mettono in diretto pericolo tirano fuori tutta la loro semplice volontà e forza e non demordono. Mi riportano un po' alla mente certi personaggi di film di Yimou come "Non uno di meno" e "La locanda della felicità". Il fattore "microrealtà" è presente allo stesso modo.
Una favola in cui i personaggi diventano realtà e si fanno carne.
Il film inizia un po’ lentamente nella prima parte, dove può accadere che si scateni qualche perplessità ed incomprensione sul come si snodi la vicenda, poi si risolleva nella seconda dove si comincia a capire qualche cosa in più. Per questo secondo me lo si potrebbe apprezzare meglio dopo averlo visto una seconda volta. Per il resto l’ho trovato un film veramente piacevole finora il migliore di Shyamalan (anche se aspetto di vedere gli altri)

Premesso che sono un appassionato Shyamalan, questo film é veramente il suo peggiore. La storia banale, scontata, a volte fastidiosa per la sua pochezza. Non decolla mai ed oltretutto non ti lascia quel vuoto interiore che ti fa fermare a riflettere per qualche minuto che si avvertiva negli altri film. Il finale é a dir poco patetico. Una fiaba mal riuscita di cui non si salva neanche la morale buonista. Delusione totale

Adoro questo regista!!!
Shyamalan è davvero un grande narratore di storie....
immergere la favola nella quotidianeità (forse un po' troppo caratterizzata qst volta, con personaggi un po' troppo banali a volte...) è un'idea brillante, almeno qnt le interpretazioni di Giamatti e della Howard e tutto l'apparato tecnico del film (fotografia, regia e colonna sonora in primis!)
mi ha davvero colpito...anke per il messaggio profondo ke cerca di trasmettere!
l'accanimento contro il critico cinematografico è un po' troppo xò...sicuramente si sarà voluto vendicare dei numerosi critici ke hanno fin troppo atterrato le sue opere post SESTO SENSO . Coraggioso e visionario come sempre! meno male...

Buon film, ricco nei contenuti e colmo di colpi di scena.
Devo dire che ero alquanto scettico riguardo la qualità di questo lungometraggio, in quanto la prima metà del film entusiasma poco la fantasia dello spettatore, sfiorando in alcune scene la banalità.
Mi chiedevo: "Perchè questo personaggio, Cleveland, custode di un residence, accoglie nella sua abitazione una perfetta sconosciuta credendo senza esitazione alla sua storia, che a qualunque altra persona sarebbe risultata ridicola, fantasie di una ragazza fuggita da qualche istituto di igiene mentale della città? Perchè sembra così sicuro della veridicità di quella storia e senza battere ciglio decide di aiutare la fanciulla a portare a termine la sua missione?
Nessuna azione, nessun avvenimento, nessun dialogo tra i personaggi riusciva a dare a risposta a questi interrogativi, alchè ho cominciato a pensare che il regista avesse completamente fallito.
Ma è stato a questo punto, verso la seconda metà della storia che ho cambiato completamente opinione, le mie domande sembrano finalmente trovare risposta, la banalità sembra svanire. Story, la ninfa del mondo azzurro, protagonista della vicenda comincia a sfogliare il diario di Cleveland...

...Degli uomini entrarono in casa mia, mentre io non c'ero, svaligiarono l'appartamento e uccisero mia moglie e mio figlio. Non potrò mai perdonarmi per non essere stato li con loro a proteggerli...

Ecco perchè Cleveland decide di aiutare la Narf, credendo senza esitazione alla storia che gli viene raccontata. Un uomo che ha perso tutto ciò che ha di più caro, la famiglia, la casa, un buon lavoro, afflitto inoltre dai sensi di colpa, è in cerca di qualcosa che possa fargli dimenticare la sua esistenza turbata da questi spiacevoli avvenimenti e quando finalmente se presenta l'occasione di poter aiutare qualcuno per poter riscattare le colpe che egli stesso si attribuisce per non essere stato in grado di evitare l'assassinio dei suoi cari, non può farsela sfuggire.

Questo è il motivo per il quale do voto 8 a questo film.

"L'opinione vale 1"

Adoro Shyamalan....lo ritengo tutt'oggi uno dei pochi che sa quello che fa....
e per quanto vogliate negarlo...se i suoi film non godono di ottima reputazione...non è certo per la qualità in se per se...ma semplicemente perchè l'errata publicità che li precede,attira il publico sbagliato. Quante volte dovrò ripeterlo...non si tratta ne di film horror, ne triller, ne fantastici...ognuno ha un significato ben particolare che va oltre i fantasmi, i super eroi, gli alieni, i mostri della foresta e le ninfe marine.
Per quanto Lady in the water scada spesso nella noia...(e non ho problemi ad ammetterlo) fa parte comunque di quei film originalissimi e ambiziosi. La recitazione è molto buona (anche se Shyamalan dovrebbe restare dietro la macchina da presa) le musiche di James Newton Howard sono come sempre senzazionali, la scenegiatura è semplice..ma come ho gia detto..molto molto originale, e la fotografia è molto molto particolare...anche se a volte un pò snervante. A mio modestissimo parere...è il nuovo colpaccio di Shyamalan, che ad un età come la sua in cui la gente solitamente porta il caffè all'aiuto regista.....è già al suo quinto splendido film....

Non ci siamo proprio… Malgrado Shyamalan sia secondo me un regista tecnicamente valido i suoi film spesso e volentieri non mi piacciono (eccezion fatta per il discreto Il Sesto Senso e The Village che non ho ancora visto), e anche questo non mi è piaciuto per niente, anzi, onestamente non mi sarei mai immaginato (nemmeno nei miei incubi peggiori) un film di tale bruttezza… Lady in the Water è una favoletta caratterizzata da una storia di fondo abbastanza brutta; a questo si aggiunge una sceneggiatura piatta e una serie di scene che sfiorano il ridicolo (la scena in cui l’interprete e il sodalizio fanno le parole crociate mentre lei è in bagno mi ha lasciato basito, mentre faccio finta non ci siano le scene relative al critico altrimenti il voto si abbasserebbe ancora di più)… Il film a tratti è anche noioso e i momenti che vorrebbero essere comici, non strappano un sorriso nemmeno per sbaglio… Di questa porcheria si salvano solo il povero Giamatti e il finale, meno orribile di tutto quello visto precedentemente… Giuro, durante la visione non vedevo l’ora che il film finisse…

Pochi film sono in grado di essere al tempo stesso ridicoli, noiosi, mal recitati e banali... Questo invece c'è riuscito a meraviglia.
Non voglio dare 3 a questo film solo perchè tra cani giganti fatti d'erba e mondi nascosti in piscina mi sono fatto delle grosse risate.
Orrendo e terribilmente scontato il finale.

Un altro gioiello si aggiunge alla straordinaria filmografia di questo autore ... Intendiamoci "The village" è tutta un'altra storia ...(inarrivabile!!!)
Ma anche in questo caso il livello è altissimo ... Regia, colonna sonora, recitazione, sceneggiatura, caratterizzazione dei personaggi ... non riesco a trovare difetti ... più ci penso e più mi rammarico che in italia siamo davvero lontani dal "cinema" ...

Premettendo che adoro i film di Shyamalan anche questo è un film da "sentire" e non solo da vedere. Un fillm per chi ha voglia di qualcosa di diverso, che sa toccare nel cuore e colpire la sensibilità di chi riesce a lasciarsi andare e a interpretarlo . Come nelle parabole Il film nasconde tramite la narrazione di una storia tanti temi sia morali che caratteriali... è la forza del regista riuscire a dare un suo messaggio su tanti temi senza mai trattare direttamente la questione. Sta allo spettatore andare oltre alla superficie e capire ad apprezzare il vero significato del film..... varamente emozionante come tutti i suoi film. Grande l' interpretazione del protagonista e non solo ( ci sono volti già visti nei suoi film precedenti ) . Io adoro poi le musiche che fanno delle scene culmine dei momenti incredibilmente emozionanti...... in sostanza per me un film magnifico!

Tra tutti i film che ho visto ultimamente questo è sicuramente il migliore (e già è tutto un dire...). Bella l'idea di mescolare il meraviglioso mondo delle fiabe con la realtà; il film insegna che ogni persona ha un dono particolare, magari sottovalutato dal cinismo e la noncuranza degli altri, ma che invece, se scoperto, può aiutare o addiruttura salvare gli altri. E' una riflessione antica ma sempre attuale.

Ogni film di Shyamalan si porta dietro questa "s****": o lo ami o lo odi (a parte il solito Sixth Sense amato da tutti che a questo punto comincia a starmi antipatico!).
Questa volta Shyamalan torna tra i buoni sentimenti di Signs ma ci aggiunge un bel po' di commedia per sdrammatizzare (lo faceva anche in Signs ma si notava meno).
Forse incasina un po' la narrazione affastellando informazioni su informazioni, ma gli elementi del suo cinema ci sono tutti: la tragedia nel passato dei personaggi, il destino segnato, gli oggetti quotidiani più banali che diventano mistici, etc., e questo fa di Shyamalan un autore che ha saputo creare e mantenere un proprio immaginario.
Il film può anche fare schifo e i gusti non si discutono, ma ai più giovani fans dei film horror delusi dopo il trailer suggerisco di rivederlo magari fra qualche anno, quando avranno visto tutto l'horror/fantasy immaginabile e saranno in grado di apprezzare i film meno catalogabili.

"Eppure, non appartengo piu' alla stessa specie. Vi annuncio un'umanità nuova" (cfr. "La possibilità di un'isola" Houllenbecq)

Faccio una lunga (come al solito) premessa, che forse dovrei soddisfare in una recensione: Shyamalan va apparentemente contro la tradizione per quanto ne sia immerso, credere ai trailers è demagogico e squallido quanto pretendere che il piu' abile regista di genere costituisca una coerenza all'interno della sua stessa opera. Shyamalan non fa horror non fa film fantasy non parla di fantascienza, ma estrae ingredienti da questi generi atti a comporre un mosaico.

1 - "Gli uomini ascoltavano e la profezia si avverava"

Lo riconosco "lady in the water" è stata una grande delusione anche per me.
Si allontana dal naturalismo di "the village" e pretende una grande partecipazione d'animo, onde evitare fraintendimendi diro' che la sua bellezza (e di bellezza ce n'è fin troppa) è piu' legata alla percezione individuale che alla collettività dei risultati

2 - "L'uomo, forse, non sa piu' ascoltare"

Shyamalan contro la Disney. Shyamalan e il suo rapporto con la Warner.
Shyamalan e una galleria interminabile di film - faro a cui dà una luce incoerente, diversa. Cito, a memoria:
E.t. l'extraterrestre (lo stupore della conoscenza)
Incontri ravvicinati del terzo tipo (il dolore quasi spirituale del congedo)
The witches (sodalizio di 7 sorelle)
Big Fish (l'acqua come elemento purificatore e principio assoluto della vicenda)
Million dollar hotel (l'umanità inquietante del Cave)
Il mago di Oz (i sogni sono la realtà indotta)
L'altro uomo (l'orribile piscina a forma di "cane")
La storia infinita
Hitchcock, Spielberg, Wenders, Almodovar, Neil Jourdan ("in compagnia dei lupi"), Grmm Brothers

Incerto tra il Gibran classico e la speculare idiozia della new age corrente, S. decide di rovinare gradatamente un piatto potenzialmente straordinario, a due anni dal suo capolavoro ("the village"), e in effetti è fin troppo facile dire che questo film è compiaciuto, pretenzioso, ridondante e artificialmente sperimentale
Ha ragione chi afferma che nel suo cinema "c'è l'io, dall'altra parte il mondo" pero' trovo strumentale affermarlo quando la personalità dell'autore arriva a rivendicare la sua fetta di torta.

"Qualcuno arriverà ad ucciderti per quello che hai scritto"

Cio' che rende "Lady in the water" tanto insopportabile è l'appartenenza di Shyamalan al film stesso.
Credo sia assolutamente deprecabile l'artista che difende se stesso con l'obiettivo di ottenere per questo i necessari elogi.
A parte i suoi bellissimi occhi - ehm - il suo talento di attore è irrilevante, e in piu' scoprirlo nel ruolo di "colui che sta scrivendo una storia rilevante per l'intera umanità ("libro di ricette") puo' risultare irritante.
Se il film è un'esercizio tecnico assolutamente encomiabile, è anche vero che puo' scendere molto, molto in basso, come nel ridicolo racconto del bambino oratore, nel personaggio di Giamatti quando ripete allo stesso S. "è una specie di formicolio dentro che senti?" , nell'immagine del lupo filtrato da un piano-sequenza (?) che riprende l'interno di una lavatrice

"Tu hai uno scopo. ogni essere umano ne ha uno"

In realtà il film ha parecchi pregi: i personaggi sono davvero azzeccati, spesso esilaranti i comprimari (l'uomo che allena un solo arto, i dialoghi e le discussioni animate tra madre e figlia coreane), Giamatti- Cleveland è un meraviglioso "medioman" (quello che dovrebbe opportunamente smettere di credere) che sembra sfuggito al villaggio simil-haddish di "the village", la ninfa-maga è androgina quanto basta, femminile e maschile, o assessuata come un angelo - il critico "poco aperto all'imprevisto" è l'emblema di una società di uomini che hanno smesso di credere nella "rivelazione", nell'interpretazione storica e teologica dell'universo.
E poi c'è soprattutto il Cove, in una spirale disomogenea di "comunità", nel segno di una fratellanza ritrovata, dell'ottimismo (questo è il film piu' ottimista di S.) e la festa quasi messianica che sembra ribaltare l'angoscia mortale e le oscure presenze di un Polansky per es. ("L'inquilino del terzo piano").
E un momento davvero emozionante, quando Giamatti rievoca il suo doloroso ricordo il suo lutto personale ("rimpiangero' tutta la mia vita di non essere stato lì con voi") ed è questa la chiave di lettura di tutto il film (come nei diari di "the village", con le vecchie foto celate e nascoste)
E proprio per questo il tema portante dell'opera è la speranza nella ritrovata integrità morale di un solo uomo, un difensore di sè che agisca per il bene degli altri ("un'azione di uno puo' influire sul futuro di tutti noi") , anche a costo di una conversione (autoanalisi) tardiva

Di questo film se ne potrebbe parlare per ore, ma non riesco a inserirlo tra i miei top 2006, purtroppo.
Rimango profondamente convinto che S. sia un autore di grande talento visionario (da sottolineare l'uso delle inquadrature, davvero impeccabili) ma resto perplesso davanti a un film come questo, ricco di potenzialità creative, ma troppo assunto all'incensamento dell'aspettativa (sembra che quella fauna che popola il Cove non sia affatto sorpresa della presenza di un'evento sovrannaturale nella propria comunità) e troppo autoindulgente (lo stesso autore che si autoelegge "profeta") per convincere del tutto.
E francamente, se di percezioni si tratta, non ho voluto piu' di tanto seguire le mie.
Eppure il film non mi ha affatto respinto: mi sono sentito - e non so se sia un bene- strumento passivo in mano del regista

Non capisco tutto questo accanimento verso questo film. ma cosa vi aspettate, solo film dove abbondano litri di sangue e azione a go go? è vero, il trailer trae in inganno, come del resto era successo con "The Village", ma sono rimasto molto contento e soddisfatto di aver speso i miei 7 euro, cosa che non accedeva da qualche mese in qua. io sono uno studente di cinema ma non mi voglio porre sul piedistallo per questo, la mia capacità di giudicare non è superiore a quella di qualsiasi altra persona; dico solo che un film del genere non si vedeva dai tempi di "Big Fish"; io mi sono entusiasmato ed è questa la cosa che conta di più; è vero, ci sono delle scene che veramente rasentano il ridicolo, tipo la scena nella grotta subacquea o quella del critico, ma per il resto il film è fatto bene e gli attori sono azzeccati, fra cui shyamalan stesso. il film non si propone come un cult o come manifesto del cinema horror ma come fiaba per adulti. perché allora non avete criticato "Il signore degli anelli"? anche questo può essere visto come frutto di una fumata di oppio. in questo mondo disastroso ogni tanto è bello uscire dalla realtà e affidarsi alla fantasia. "Se le porte della percezione fossero deterse, ogni cosa ci apparirebbe come veramente è, infinita" ,Blake.

Shyamalan non riuscirà mai a farsi capire o apprezzare del tutto (a parte il sesto senso)..
Chi va a vedersi un suo film di solito siaspetta un film dell'horrore. Un film da brividi e atmosfere forti..con questo presupposto rimane sempre deluso (vedi the village).
Questo film va preso come una FAVOLA-FANTASY con ambientazione moderna.
La trama e sceneggiatura è ORIGINALISSIMA, il tutto è girato praticamente su un set..l'albergo (esistente o no nella realtà).
Il film non annoia, i personaggi sono più che sufficentemente personalizzati.
Continuo a essere un grande fan di questo regista..mi dispiace che non sia mai realmente capito..
Ogni suo film non è banale..ma vi è sotto sempre qualcosa di profondo..
Ve lo sconsiglio se aveet voglia di brividi o atmosfere forti..non ne troverete..troverete solo un originale e ottima storia.

Il nuovo mondo di Shymalan e'in una piscina,punto di contatto tra realta'e favola.Un luogo nuovo per colui che partendo dagli incubi del Sesto Senso,prosegue artisticamente le scelte fatte con The Village:la comunita'fiabesca del suo film precedente ora riappare in un condominio dove ogni personaggio sembra aver un ruolo prestabilito,in una storia dall'incipt affascinante ma purtroppo minata da soluzioni e scelte alquanto deludenti(l'invasione di una creatura proveniente da un'altro mondo inserita con un innaturale disinvultura e l'ignobile soluzione dell'enigma da parte del bambino smontano tutto il fantastico contesto creato dal regista)....
Peccato perche'le buone intenzioni c'erano tutte:dopo un passato vissuto tra sensitivi ultraterreni e universi paralleli Shyalaman non sfrutta appieno l'occasione,raccontando cmq una fiaba moderna dotata di stile,controllo magistrale dei tempi della suspance e una lucida gestione dell'emotivita'.Il cast e'trainato da uno straordinario Paul Giamatti,calatosi perfettamente nella parte e confermatosi dopo la grande interpretazione offerta in Sideways.
Tremendamente inferiore a The Village ma pur sempre godibile.

Invece a me il film è piaciuto e gli dò un bel 7 e mezzo! Tiè!

Lady in the Water non è il film che potrebbe sembrare guardando il trailer (molto deviante...) ma è semplicemente una favola antica portata ai nostri giorni. E' una favola. Shyalaman la racconta con una regia semplice e complementare alla storia. Quello che manca è il ritmo: sempre piatto, non ci sono parti o scene che facciano deccollare il film che sembra sempre in una sorta di "prefazione". Sinceramente c'è di meglio e lo stesso The Village che a me è piaciuto è di molto superiore anche da un punto di vista registico e fotografico. Cmq non è malaccio non certo da 1, credo che si lasci guardare tranquillamente, sempre, e ripeto sempre, che si dimentichi il traile che fa pensare ad un film horror. Cosa tutt'altro che vera.