la donna esplosiva (1985)

Abbandonando quella vena seria ed impegnata che ha contraddistinto il suo apice artistico, con WEIRD SCIENCE John Hughes ritorna ad un carattere demenziale proprio del suo esordio registico, evidenziando un dietrofront improduttivo che si riversa sulla resa creativa della pellicola, poco elaborata nel suo contesto comico ed assente a livello contenutistico, presentando un sogno adolescenziale fiabesco troppo sterile ed elementare per intrattenere bene con la sua leggerezza.
La ricerca tanto grintosa quanto gratuita di un divertimento così marcato e singolare si affida ad uno sfondo ben disegnato dallo stile di Hughes ma superficiale nella rappresentazione dello spirito adolescenziale, inefficace nella sua sgargiante tonalità grottesca e infantile che caratterizza una sceneggiatura povera e poco potente, affidata all'azione dei due protagonisti e ad un comparto tecnico che soddisfa ma che non compensa con una storia poco interessante e mal raccontata.

Nonostante la popolarità, il film in questione è indubbiamente il film peggiore nella carriera di Hughes. Il regista si avvale ancora una volta del suo pupillo Hall nella solita parte del secchione goffo e bruttino, ed aggiungendo la bellezza della Lebrock (che personalmente non ho mai ritenuto sto gran splendore), sforna una debole commedia che ha senz'altro i suoi momenti divertenti sparsi qua e là (quando si tratta di inettitudine in fatto di sesso e pubertà Hughes diverte sempre) ma che alla fin fine risulta troppo stupida ed insulsa per rimanere impressa.
Gran delusione, sopratutto per chi ha apprezzato i lavori precedenti del regista (Breakfast Club e Sixteen Candles per intenderci). Questo non mi è mai piaciuto.

Piccole parti per Robert Downey jr., Bill Paxton e Steve James.
Danny Elfman con gli Oingo Boingo canta "Weird Science" nei titoli di testa.

Curiosità: l'altro protagonista nerd, Ilan Mitchell Smith, dopo qualche piccola apparizione in TV ed evidente calo di popolarità si ritirò dal mondo del cinema per intraprendere la carriera di professore universitario. Buon per lui.

Tra le commedie adolescenziali tanto in voga a quel periodo è una delle più celebri, soprattutto grazie alla pazzesca Kelly Le Brok, ma anche una delle più idiote. Tutto sommato si lascia seguire con simpatia, a costo che si spenga il cervello per la durata tutta. Oggi lo si riguarda con nostalgia e rimpianto verso la spensieratezza di determinati prodotti.

Brutto ma simpatico, poco da dire... con una serie di meteore di belle speranze che non hanno effettivamente nuotato a lungo...la Lebrock non ha neanche bisogno di recitare, visto il corpo che si ritrova... a modo suo un classico

Gran pacchianata anni '80 che ha devastato la pubertà di generazioni di adolescenti. Kelly Lebrock è una cosa buona che non ci si crede.

Teen-film si regge unicamente sulla bellezza di una Lebrock all'apice del suo splendore

Se non fosse per la bellezza di Kelly Le Brock, questo film te lo dimentichi dopo nemmeno mezz'ora dalla sua visione. Trama simile a tante teen comedy degli anni 80 con poco mordente e scarsa fantasia. L'unica variante è che il genio (o la geniessa) invece che dalla lampada, spunta fuori da un computer.