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I 60 anni appena compiuti si sentono eccome in tutto e per tutto però è una pellicola assai importante per essere stato uno dei primi film, forse il primo, assieme a "Ultimatum sulla Terra" ( anche se quest' ultimo meno) a trattare, a fondere il mondo dello sconosciuto con le tematiche dell' horror, a generare quello che è da sempre il mio genere prediletto, appunto il Fanta-horror. Quel fascino per me ineguagliabile dato dall' estrema curiosità verso l' infinito, l' ignoto, verso tutto ciò che c'è aldilà dei confini del minuscolo mondo terrestre; la consapevolezza (?), la speranza (?) e persino il timore, che, sebbene non ancor certificato, anzi ben lungi dall' esserlo, di una possibile esistenza di forme di vita intelligenti e con fattezze più o meno simili alle nostre, provenienti da mondi sconosciuti. E' su queste solide attrattive che il cinema, ma anche la letteratura ad esempio, ne han tratto giovamento accostandone svariati generi. Il film di Nyby ed Hawks si ispirà all' ottimo breve racconto di John W. Campbell, ed è assai prematuro perchè assolutamente non fedele. Prematuro e non fedele in quanto visto il magistrale lavoro compiuto da Rob Bottin nel remake del più vicino '82 che lo portò al ricovero ospedaliero, sarebbe stato impossibile compiere, rendere credibili per gli addetti ai lavori di quel tempo le continue evoluzioni della creatura campbelliana. Nonostante ciò, il make up ed alcuni effetti sono di notevole rilievo e la creatura non poteva non discostarsi molto dalle fattezze di una delle icone horror più famose ed autentico spauracchio dell' epoca, ovviamente parlo del vecchio Frank Junior. Ottima la ricostruzione della gelida location, il punto debole maggiore stà nella poco convincente recitazione in quanto delle volte i maschietti della base più che preoccupati dalla situazione, sembrano maggiormente intenzionati a fare colpo sulle 2 belle donnine dell' equipaggio. Però va anche detto a discolpa che in quel periodo gli Stati Uniti erano da poco usciti vincitori nel conflitto mondiale e detenevano la leadership assoluta. Insomma per loro tutte le cose erano più facili, persino quelle impossibili ( Vabbè che nulla è cambiato....). Nel 1982 dopo cinque anni di gestazione, il grande John Carpenter, da sempre fan sfegatato della pellicola di Hawks, decise di compierne il remake molto più fedele al racconto, che è proprio il caso di dirlo, MASSACRA codesta pellicola, e che tuttora rappresenta una delle vette massime del Cinema di genere e non. D' altronde come dare torto ad un GENIO che dice che per lui "la scena iniziale dove due tizi in elicottero nel gelo dell' antartide danno la caccia ad un cane tentando di sparargli incarna perfettamente l' Apocalisse". Ma ritornando al film, 7/8.
Dall'ottimo racconto di Campbell, Hawks realizza un film fin troppo legato ai canoni di una certa science fiction, perdendo, nelle pieghe delle regole di un genere, i punti di forza dell'originale cartaceo (la natura della cosa e le conseguenze che genera in un ambiente forzatamente circoscritto in termini di confini e di individui), fortunatamente recuperati in maniera mirabile da Carpenter oltre trent'anni dopo. L'inquietudine si stempera in una paura verso un nemico alieno sì, ma riconoscibile e quella sensazione di viscida sfiducia verso tutto e tutti, così evidente e comprensibile tanto nel racconto quanto nel film di Carpenter, non viene minimamente accennata. Nonostante tutto "The Thing" resta un discreto film di genere in cui non mancano le qualità di un grandissimo regista come Hawks, che gioca tutte le proprie carte onestamente, ma che perde l'occasione per essere un ottimo film.
Non uno tra i più memorabili sci-fi anni '50,almeno per me.il tutto si svolge in modo molto fiacco,monotono per tutta la sua durata e senza mai nessun colpo di scena,togliendo così la maggiorparte dell'atmosfera e della suspance del tutto inesistente.il mostro dello spazio si vede si e no due volte,e nemmeno quelle due volte che appare si riesce a vedere bene.insomma si poteva fare molto di meglio,anche per l'epoca.la media è improponibile.
Originale da cui Carpenter ha tratto un ottimo film, qui siamo ad un prodotto più modesto dati anche i tempi...in B/N e con dialoghi forzati, si salva la suspance e qualche scena ma è ampiamente prevedibile ormai, scene telefonate e regia scarna
Dovrebbe essere un fantahorror. Dovrebbe, perché nonostante il potenziale di una trama simile, si è creato un "mostro", anzi un umanoide travestito, che fa quasi pena ed è più innocuo di Heidi. Penosa al massimo la regia con attori che al posto di essere spaventati e dare la caccia a questo (povero) nemico se la spassano alla grande nella base, tra un bicchierino e la ricerca di una facile conquista di segretaria. Per fortuna, per fortuna, per fortuna Carpenter ne ha fatto il remake ("La cosa" - 1982).
M'è piaciuto più il remake di Carpenter..sia perchè l'ho visto cronologicamente prima di questo (e quindi c'era l'effetto sorpresa non conoscendo a fondo la trama) sia perchè ovviamente il masetro negli anni '80 aveva decisamente più mezzi tecnici per realizzare forse il suo più bell'horror. Ma non posso trascurare il fatto che questo film è l'originale dal quale lo stesso Carpenter ha preso spunto. Inoltre è un film molto "avanti" per l'epoca in cui è stato girato ed anche fatto molto bene..con un'ottima sceneggiatura carica di tensione che viene di tanto in tanto smorzata da una buona dose di ironia dei protagonisti. Considerando che al remake ho dato 9 mi sento di premiare con lo stesso voto anche questo che pur essendomi piaciuto leggermente di meno perchè come dicevo fu fonte di ispirazione per lo stesso John.
Capolavoro della fantascienza anni '50, senza effetti speciali il grande Hawks realizza un'opera che sarà punto di riferimento non solo per questo genere. Assolutamente non datato, si conserva benissimo e riesce a coinvolgere e anche a spaventare grazie a ottimi colpi di scena e a dialoghi tutti riusciti. Buona anche la prova del cast. Carpenter ne ha fatto un remake che preferisco, ma non di molto. Il film con Kurt Russel è completamente diverso, credo sia stato più un omaggio che un vero remake.
Un classico di fantascienza, a pochi anni dal caso dei primi avvistamenti Ufo e dell' Area 51, una pellicola che ne ricalca le atmosfere, le paure e le incognite. Già di per sè superiore al remake di Carpenter, soprattutto nella sceneggiatura, se lo si decontestualizza ne esce una vera perla di questo genere. Molto interessante nella trama, assolutamente fantasiosa ma non del tutto strampalata nel mostrarci una possibile forma vivente superiore alla nostra, anche se in parte vegetale, per non avere quei "limiti" dell' essere umano, dall' impulso sessuale al semplice provar emozioni, che entrambi, nei casi estremi, rappresentano dei veri e propri ostacoli nel corso della vita. Certo ci sono delle incongruenze logiche di base ma non ha alcun peso nella valutazione dell' opera. Diretto dal montatore di almeno tre film di Hawks, questo certo Nyby, è supervisionato dallo stesso regista di "Scarface", e dai dialoghi -di evidentissimo stampo delle commedie americane di allora come le "sophisticated"- lo si sente nettamente. Grande film.