la citta' proibita regia di Zhang Yimou Hong Kong, Cina 2006
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la citta' proibita (2006)

 Trailer Trailer LA CITTA' PROIBITA

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locandina del film LA CITTA' PROIBITA

Titolo Originale: CURSE OF THE GOLDEN FLOWER

RegiaZhang Yimou

InterpretiChow Yun-Fat, Gong Li, Jay Chou, Ye Liu, Qin Junjie, Man Li, Dahong Ni

Durata: h 1.51
NazionalitàHong Kong, Cina 2006
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2007

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Trama del film La citta' proibita

Cina, X Secolo, tarda dinastia Tang. Phoenix, una bellissima guardia dell'imperatore, si innamora del principe Ping. Il loro amore è profondo e totale, ma la loro storia trova subito degli ostacoli e dovrà scontrarsi con i segreti della famiglia imperiale...

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Voto Visitatori:   6,93 / 10 (72 voti)6,93Grafico
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Voti e commenti su La citta' proibita, 72 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  15/10/2007 13:51:41
   7 / 10
Film incredibilmente fastoso, a tratti quasi esagerato visivamente,un’opera che affascina soprattutto da questo punto vista,ma anche al tempo stesso risulta in alcuni punti un po’ stancante.
Da sottolineare comunque la maniacale cura con cui sono stati creati abiti, oggetti ed ovviamente le scenografie.Il rischio maggiore è quello di scadere nel kitsch,cosa che non avviene grazie alla grande esperienza del regista che riesce a trasmettere adeguatamente lo sfarzo,la potenza e la ricchezza dell’impero cinese.
”La citta’ proibita”,ricchissima confezione a parte,è una storia basata su intrighi famigliari di corte che sfoceranno nell’inevitabile tragedia come da tradizione,nulla di nuovo sotto il sole insomma anche se sufficientemente trascinante.
Zhang Yimou,dopo “Hero” e “La foresta dei pugnali volanti”, firma un altro wuxiapan movie,anche se per la verita’ si discosta abbastanza evidentemente dai precedenti lavori,soprattutto per il maggiore spazio che concede alle relazioni che si vengono a creare tra i protagonisti trascurando un pochino il lato piu’ action e spettacolare.
Gli attori sono molto bravi e tra essi spiccano Chow Yun-Fat e l’eccezionale (e sempre stupenda) Gong Li,risultano buone le scene di massa anche se in alcune sequenze Yimou sembra esagerare un po’ con la computer grafica,i cromatismi come al solito sono studiati in maniera approfondita e paiono ben calibrati.
Complessivamente un buon film,non esente da difetti ma coinvolgente e affascinante quanto basta.



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Ultima risposta 04/02/2008 15.40.22
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ebenezer  @  28/06/2007 14:09:24
   3½ / 10
bello lo scenario,belli i costumu,bello tutto....ma non se pò vedè

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Ultima risposta 11/07/2007 11.18.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  13/06/2007 21:09:59
   8 / 10
Con “The Curse of the Golden Flower” (titolo internazionale decisamente più azzeccato del nostro) e dopo Hero e La foresta dei pugnali volanti (una trilogia spezzata solo da Mille miglia lontano), Yimou sembra definitivamente aver deviato il suo interesse cinematografico verso la Cina (più o meno) antica e pare ormai aver scelto due parametri fissi da inserire nei suoi copioni: il primo, rendere visivamente il meglio possibile il fascino, sia naturale che artificiale, dell’Impero Celeste, uno dei più vasti e sontuosi della storia antica; il secondo, raccontare storie drammatiche personali che siano inserite in questo suggestivo sfondo storico.
La vicenda sembra una tragedia shakespeariana nel suo svolgimento, intrighi familiari nelle alte sfere, passati inconfessati e foschi, insospettate parentele, insomma in tutto e per tutto un dramma familiare che si dipana quasi del tutto all’interno di una reggia, fra le infinite, lussuose camere e lungo gli ornatissimi e labirintici corridoi (dove, al passaggio dei personaggi, voci di altri personaggi non visibili ne annunciano l’arrivo, una trovata di gusto teatrale) ed ogni tanto impreziosito (come gli orientali, devo ammetterlo, sanno fare come nessun altro) da scene di combattimento, individuali e di massa, coreograficamente davvero originali, spesso illustrate con l’uso del rallenty (una moda che si è ormai imposta dopo il successo di 300). E’ evidente però che Yimou affronta il proprio film (proprio perché lo sente “suo”, vicino a sé come persona, non solo come regista) anche con uno spirito diverso, e cioè con l’intenzione, come forse non aveva fatto mai, di porre il personale elogio al glorioso passato della sua nazione, alla nobiltà del suo popolo, alla cultura cinese, per cui tutto quello che circonda i personaggi viene esagerato, ingigantito (non solo nelle dimensioni): i costumi fastosissimi ed enormi, le scenografie ridondanti, curate nei particolari; l’esercito imperiale, i ninja, i funzionari e le geishe della reggia, nella loro esasperata e devota sudditanza e nei loro organizzatissimi e veloci movimenti di massa (non che questa aria autocelebrativa – autoencomiastica nelle proprie opere sia una novità, presente già nel film-“elogio della prateria” di Costner “Balla coi lupi” ed in altri), cioè dipingendo tutto con i tratti tipici della narrazione epica delle gesta di popoli antichi, operando quella leggera distorsione della realtà dei fatti che tanto accresceva lo stupore nell’utente al tempo dei greci (le narrazioni degli aedi) e che impressiona ancora adesso.
La scena della battaglia finale è davvero visivamente imponente (sebbene aiutata dalla computer grafica), incredibile, geniale: come in una partita a scacchi di proporzioni gigantesche ed invertite (il campo di gioco enorme, i contendenti piccoli), i due giocatori schierano i propri combattenti e scatenano una guerra nella reggia, a dimostrare la loro onnipotenza sul loro piccolo mondo. La trama ci offre anche un’ottima analisi dei personaggi, che assumono ognuno il proprio preciso ruolo nella lotta per il potere (anche l’insospettato figlio minore) e dei rapporti fra di essi; in particolare molto umana e sentita la prova di Gong Li nei panni dell’imperatrice, che riesce a trasmettere l’idea che, prima di essere una sovrana, è una donna ed una madre, nella parte anche l’ultrarichiesto Chow Yun Fat.
Come d’abitudine nel genere della tragedia, la divisione bene-male è assolutamente ben marcata ed è facile capire chi dei due vince alla fine, dopotutto quel che conta, qua come in ogni tragedia, è notare i valori morali di chi opera per la giustizia in contrasto con l’abiettezza e la cupidigia dell’antieroe, demarcazione, se vogliamo, qua individuabile anche visivamente, rappresentata dai mastodontici separé-scudi dell’esercito imperiale nella sequenza dello scontro finale.
Un ottimo lavoro dunque, ma io personalmente (ma questo è soltanto un mio capriccio, squisita questione di gusti…) spero che il regista cinese ora sia soddisfatto e che cambi direzione, tornando a dirigere sullo stile delle sue buone vecchie commedie drammatiche.

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Ultima risposta 14/06/2007 09.03.27
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zeta  @  06/06/2007 14:52:07
   3 / 10
Trama inverosimile, nessuna contestualizzazione storica, nessun tentativo di immergere lo spettatore nell'ambientazione socio-culturale dell'epoca, attori mediocri. Da per scontato che tutti conoscano la storia cinese e non si prende la briga di spiegare nulla della lotta tra le due dinastie. Poco più di una cartolina opulenta.

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Ultima risposta 23/06/2007 17.11.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anakin  @  04/06/2007 14:35:18
   5½ / 10
Film che si basa quasi esclusivamente sull'impatto visivo, dovuto alle maniloquenti ambientazioni e coreografie.
Per contro, i personaggi sono poco approfonditi e la storia è blanda e priva di pathos.
Decisamente al di sopra della media le scene dei combattimenti, ma a parte queste, rimane un film freddo e che sarebbe potuto essere sviluppato meglio.

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Ultima risposta 25/06/2007 13.20.03
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pepe  @  01/06/2007 09:07:15
   5½ / 10
Il film a tratti è bellissimo!
Il pezzo dei ninjitsu è stupendo,le ricostruzioni e parte dei combattimenti anche,ma a mio avviso è fin TROPPO LENTO...si riprende negli ultimi 20 minuti, ma ormai è troppo tardi !
La trama anche non mi sembra questo capolavoro!

Sconsigliato se vi siete alzati presto la mattina...da vedere invece verso le 8:30 del mattino con colazione già fatta!

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Ultima risposta 01/06/2007 12.46.26
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i28408  @  31/05/2007 08:52:02
   6½ / 10
Pro: il film è molto bello da vedere, sopratutto nelle scene all'aperto magnifiche, mentre gli interni son si belli ma sembrano girati in uno stanzino, è possibile che avessero così poco spazio degli imperatori?
Bello anche il sonoro.

Contro: La cosa più terribile è il titolo, VERGOGNOSO tradurre il film con quel nome, non centra NULLA! Il titolo originale ti spiega la poesia che c'è dietro questo film,è tutto racchiuso li.
La seconda cosa che odio odio odio sono le americanate dove una persona sola non riesce ad essere ucciso da un intero esercito, dove guarda quaso riesce a salvarsi dagli attacchi nemici, non dimentichiamo poi che qualsiasi personaggio è abilissimo con le arti marziali.
Insomma o fai un film d'azione o un film drammatico, non mi piacciono i miscugli.

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Ultima risposta 31/05/2007 12.41.50
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