la casa dalle finestre che ridono regia di Pupi Avati Italia 1976
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la casa dalle finestre che ridono (1976)

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locandina del film LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO

Titolo Originale: LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO

RegiaPupi Avati

InterpretiLino Capolicchio, Francesca Marciano, Gianni Cavina, Giulio Pizzirani, Vanna Busoni, Andrea Matteuzzi

Durata: h 1.50
NazionalitàItalia 1976
Generehorror
Al cinema nel Settembre 1976

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film La casa dalle finestre che ridono

Stefano è un pittore che viene chiamato da Antonio, un suo amico in un paesino della Pianura Padana per restaurare un affresco di Buono Legnani che si trova in una chiesa. Mentre il suo lavoro procede iniziano a succedere cose strane: Antonio si suicida proprio dopo avergli detto che aveva scoperto delle cose molto importanti e la gente in paese comincia ad evitarlo...

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Voto Visitatori:   7,53 / 10 (208 voti)7,53Grafico
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Voti e commenti su La casa dalle finestre che ridono, 208 opinioni inserite

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Lucio 1982  @  07/10/2021 21:13:44
   7 / 10
Ci sono passato per caso qua
E visto che non avevo ancora votato lo faccio ora
Nel complesso mi e piaciuto
Thriller ben diretto e ottima fotografia
Forese un po' lento in alcune parti ma per il resto merita una visione
Consigliato , soprattutto per gli amanti dei gialli/thriller

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Ultima risposta 05/05/2022 18.28.16
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jason13  @  18/01/2018 19:57:55
   10 / 10
Leggere il commento prima del mio...ma perche' ste' persone non vengono censurate?? preferisco una persona che scrive bestemmie a questi incopetenti che si divertono a sparare voti e sentenze a caso senza vedere il film e probabilmente senza sapere nulla della cinematografia. Comunque...uno dei piu' rappresentativi film italiani veramente bellissimo e un finale che resta impresso. Pupi Avati d'altronde e' un Regista con la R maiuscola.

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Ultima risposta 18/01/2018 21.08.28
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alex94  @  06/06/2015 18:06:43
   8½ / 10
Capolavoro del thriller/horror italiano,oltre che il miglior film diretto da Pupi Avati.
Avati realizza una storia gotica piuttosto angosciante ed inquietante,caratterizzata da un ritmo parecchio lento ma mai noiosa,sempre coinvolgente fino ad un finale abbastanza inaspettato e pienamente convincente.
Atipica ma buona l'ambientazione.
Nonostante il film sia stato girato con un budget abbastanza limitato (appena 150 milioni di lire) devo dire che è piuttosto curato dal punto di vista tecnico,la regia è ottima ricca di soluzioni efficaci e in grado di mantenere alta l'attenzione fino alla fine,bellissima anche la fotografia ed azzeccate le musiche.
L'aspetto meno riuscito del film è sicuramente la recitazione,purtroppo non sempre convincente.
Consigliato ad ogni amante del genere,assolutamente imperdibile.

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Ultima risposta 11/06/2015 14.45.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  18/02/2015 02:31:22
   7½ / 10
Stefano ama il suo lavoro di restauratore di dipinti.
Deve portare alla luce un affresco disastrato in una chiesetta del ferrarese.
Iniziano una sequela di minacce, ostruzionismo e una specie di morbosa tranquillità nella piccolo paese difficili da superare.
L'unico personaggio col quale Stefano può parlare, o comunicare sinceramente è Coppola che non sa nemmeno da che parte è girato.

Ok, basta così.
Per me questo vecchio film è convincente. Non si mostrano contraddizioni né stupidi dilungamenti sui particolari. E' essenziale e ben coordinato.
Ottima l'ambientazione, buona la recitazione e tensione quanto basta.
Inquietante.
Buono Legnani: il pittore delle agonie.




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Ultima risposta 01/03/2015 17.58.12
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ragazzoinblues  @  23/08/2013 16:13:10
   4½ / 10
Visto anni fa e ancora mi chiedo cosa ci veda di così trascendentale la gente in questo film. Trama che scorre lenta, annoiando. Finale che mi ha lasciato indifferente, non sembra né un thriller né un horror, forse al livello delle porcate di dario argento.

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Ultima risposta 23/08/2015 22.54.05
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Signor Wolf  @  05/06/2012 00:59:54
   6½ / 10
Per quanto ammetto che l'idea di fondo di questo thriller sia suggestiva, al giorno d'oggi la lentezza con cui questo film avanza risulta indigeribile

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Ultima risposta 03/05/2013 21.19.31
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tris  @  10/02/2012 01:25:56
   10 / 10
C'E' UNO SCONTRO FRA SCUOLE DI PENSIERO DEI FAN DEL GENERE SU QUALE SIA IL PIU' BEL CAPOLAVORO THRILLER ITALIANO DI TUTTI I TEMPI, ALCUNI COME LO SCENEGGIATORE DI HORROR DARDANO SACCHETTI SOSTENGONO CHE SIA PROFONDO ROSSO ALTRI LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO. COME PAURA SIAMO ALLA PARI - COME ORIGINALITA' MEGLIO LA CASA - COME CATTIVERIA FORSE MEGLIO PROFONDO ROSSO...

E' DIFFICILE ANCHE PER ME DARE UNA RISPOSTA. VOI CHE NE PENSATE?

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Ultima risposta 18/02/2012 22.11.20
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terubisco59  @  28/12/2011 20:48:22
   10 / 10
Film povero di mezzi in cui il regista ha potuto esprimere al meglio il proprio genio.
La trama è fortissima, una storia torbida e allucinante. Il ritmo è piuttosto lento, bene così, un voto in +. Il tema musicale, macabro e inquietante, si insinua in un ambiente campagnolo rassicurante e fa presagire un orrore sepolto dagli anni. I due attori protagonisti non mi hanno convinto, ma gli altri, da Gianni Cavina fino all'ultima comparsa, sono semplicemente perfetti. La regia magistrale, a volte geniale. La morte della madre dell'ubriaco, il misterioso canto in portoghese della sorella paralitica, la moglie pazza del ristoratore che raccoglie i fiori: sono chicche da grande regista. L'ultima parte ("tu sei un tipo curioso, eh?") è quanto di meglio si sia visto al cinema.

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Ultima risposta 21/04/2012 23.55.54
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mikeP92  @  31/08/2011 01:35:59
   4½ / 10
Brutto pseudothriller, lento, pesante, mal recitato, mal fotografato che scorre senza dare particolari emozioni per oltre un'ora in cui non succede praticamente nulla. Ho sperato inutilmente, dopo la visita alla casa dalle finestre che ridono verso la fine, che il ritmo si risollevasse, ma il finale è orrido e la scena col prete poco plausibile (per non dire ridicola). Tra l'altro avevo capito quasi subito la vera identità della donna paralitica e i buchi di sceneggiatura non si contano. Per esempio:

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Secondo molti l'idea geniale é stata ambientare la pellicola nei tranquilli paesi della Pianura Padana, ma se uno non é in grado di valorizzare gli scenari e i paesaggi a cosa serve? Cioè pratini, fiumiciattoli, case diroccate dovrebbero inquietare? Alla luce del giorno poi? Fa più paura il quartiere dove vive mia nonna, allora potrei girarci un thriller horror anche io. Che poi horror non lo é nemmeno, visto che solo due scene in tutto il film potrebbero farlo rientrare in questa categoria. Dario Argento é e rimarrà sempre l'unico maestro del genere in Italia!

Per concludere lascio un quesito al quale non sono riuscito a darmi una risposta, spero che qualcuno mi aiuti, grazie:

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Ultima risposta 13/10/2011 18.07.15
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looking-glass  @  22/07/2011 10:12:50
   9 / 10
capolavoro poco conosciuto! non ha bisogno di altri commenti da vedere e basta.

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Ultima risposta 23/07/2011 12.04.31
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rinuzeronte  @  11/06/2011 00:28:22
   10 / 10
Non lo so, non lo so, ....NON LO SO.

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Ultima risposta 27/12/2011 12.22.13
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Frank Kaufner  @  27/04/2011 20:23:46
   7½ / 10
bell'horror made in italy, peccato che Avati abbia abbandonato il genere...

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Ultima risposta 27/04/2011 22.09.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  23/12/2010 00:40:13
   3 / 10
Uno dei film più brutti che abbia mai visto. Insulso, mal recitato, mal diretto e che riesce nell'intento di non far paura, anzi, la noia regna sovrana.
Evitatelo se potete.
Orribileeeeeeeeeeeeee!!!!

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Ultima risposta 24/08/2013 15.47.03
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dobel  @  29/08/2010 13:22:07
   6½ / 10
Porte che cigolano, finestre che sbattono, telefonate anonime con roche voci minacciose, ombre che attraversano corridoi, urla e rumori improvvisi, garrire di uccelli nella notte... tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da un film horror è presente all'appello in questa pellicola girata nella campagna ferrarese da un bravo Pupi Avati. La storia non è scontatissima ma si appoggia ad una buona idea di fondo. Il tutto è tenuto assieme in modo professionale anche se la paura è un'altra cosa rispetto a quello che si prova vedendo questo film. Gli interpreti non sono certo strepitosi, ma servono allo scopo; il finale è certamente discreto. Magari il film poteva far attendere un po' meno un epilogo che si era già intuito da circa mezz'ora.
Comunque un buon prodotto che si lascia vedere volentieri... ma non rivedere.

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Ultima risposta 31/08/2010 17.09.59
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Xavier666  @  07/08/2010 12:45:33
   6 / 10
Una mezza delusione, eppure ho iniziato la visione a notte fonda, atmosfera buia... Eppure... Dai commenti mi aspettavo qualcosa di meglio, certo, i personaggi non funzionano, non hanno grinta, soprattutto lui, le atmosfere del paesino padano sono bellissime su questo non ci piove, ma dopo un avvio che metteva un pò di curiosità intorno al pittore delle agonie, mi aspettavo un crescendo dell'orrore fino a un finale orgasmico , invece il film si schianta all'improvviso, complici alcuni buchi nella sceneggiatura, dialoghi inutili, tempi lunghissimi, un'improbabile storia d'amore (maddai, lui le bussa a mezzanotte svegliandola e lei lo fa passare per portarselo a letto il giorno dopo, manco fossimo in un paese dell'est, con tutto rispetto per la mentalità delle ragazze dell'est) mi stavo per addormentare quando è giunta la fine, beh lì un pò si è ripreso,

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Ma non è bastato. Mezza delusione.
Ci darò un'altra occhiata, ma non credo che cambierò idea.

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Ultima risposta 08/08/2010 14.22.50
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movieman  @  29/06/2010 00:17:32
   1½ / 10
Il peggior film che abbia mai visto e sopratutto il più sopravvalutato! Innanzitutto non lo definirei horror in quanto ho provato più tensione nel guardarmi cappuccetto rosso... Passiamo alla recitazione: pessima, tutti uguali, niente espressivi, sempre lo stesso tono di voce. Il tanto agognato finale dopo oltre un'ora e mezza di tortura (per me che ho visto una tale fesseria) è interessante ma non basta a salvare il film decisamente noioso. Alcune scene sono poi ridicole: in una si può notare il protagonista che esce dalla casa (nn quella del pittore) per pestare una ***** e poi rientrare. Poi quando si ritrova con il lavoro distrutto, c'è subito dietro il tizio con i capelli unti che aiuto il parroco, che pronuncia un discorso anti-sgamo direi... anche se l'han capiuto tutti che è stato lui. E poi perchè la gente del villaggio non l'ho aiuta, saran mica spaventati da due vecchiette! Sono letteralmente stupito da una media così alta per un film così penoso! Aspetto i vostri commenti e sopratutto le tesi che porterete a difesa di questo disastro cinematografico!!!!!!!

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Ultima risposta 22/08/2013 13.42.52
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Bathory  @  18/06/2010 01:23:39
   3 / 10
Di certo non pretendo una sceneggiatura perfetta in ogni horror che incontro, ma qui Pupi Avati (o chi per lui) ha deciso di tralasciare ogni minima logica e affidarsi al caso...in uno stream of consciousness dagli esiti raccapriccianti...

Oltre alle clamorose deficienze nella sceneggiatura, il film ha zero tensione, gli attori sono dei cani e la pianura padana con la sua perenne nebbia stanca dopo nemmeno dieci minuti di film.

Le (spero involontarie) scene trash si sprecano, ma il finale è in assoluto una delle perle più lucenti del cinema italiano da questo punto di vista, qualcosa di clamorosamente comico e grottesco..(se la batte con Suspiria)


Splendida e inquietante la sola scena iniziale...il resto è immondizia..

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Ultima risposta 23/08/2013 15.18.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  15/11/2008 20:17:41
   6½ / 10
Bella sceneggiatura veramente bella..........basta.

Mi spiace dirlo ma sebbene stavolta comprenda il perchè dell'entusiasmo che c'è intorno a questo film nello stesso tempo non posso condividerlo.

La casa con le finestre che ridono ha 32 ANNI E SE LI PORTA MALE PROPRIO.
E' vero che Avati è fra coloro che apre il filone del "c'è del torbido in provincia" che tanto piacerà poi a David Lynch, nello stesso tempo però è un film che fatica a coinvolgerti.
Vuoi perchè l'edizione dvd (che dovrebbe essere la migliore) ha un audio scadente, vuoi che gli attori sono da schiaffi e francamente non riesco nemmeno a capire perchè i grandi registi horror come Argento, Fulci o Avati abbiano tralasciato questo particolare nei loro pur validi film.

Certo è il primo vero horror all'italiana nel senso che non scopiazza il gotico inglese ma è molto "padano" anche come ambientazione.
Però se ci si mette anche il doppiaggio................

Forse A PRESCINDERE DA TUTTO il film è validissimo ma siccome non c'è una versione con buoni attori, con un buon doppiaggio e con un buon audio bisogna rassegnarsi

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Ultima risposta 06/12/2008 11.38.13
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goldtw  @  13/10/2008 22:54:49
   7½ / 10
finalmente in italia si riesce a produrre ogni tanto qualcosa di degno nel panorama horror-thriller,non riesco completamente a capire tutti quelli che dicono che sto film è piatto..per quello che riguarda la recitazione,sono d'accordo...è orripilante,grottesca,anche divertente(sentire i protagonisti che sbraitano in romagnolo è spassosissimo!)..il fulcro caratterizzante del film è fondamentalmente l'atmosfema cupa che si respira minuto per minuto,rendendo questo paesino della pianura padana(vicino a ferrara)a dir poco inquietante.come dicono in tanti,il trash e le scene fuori luogo non mancano..anche secondo me questo prodotto è un pò troppo sopravvalutato,ma certe scene valgono davvero la visione(per gli amanti del genere).il finale nella sua assurdità,alza parecchio i punti. ;)

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Ultima risposta 20/11/2008 21.45.39
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  18/08/2008 14:35:16
   7 / 10
bellino ma ci sono delle cose troppo assurde

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comunque a parte queste piccole pecche il film è davvero carino anke se la qualita' audio non è delle migliori. Piu ke 1 horror è 1 thriller e come atmosfere mi ha ricordato parecchio l inquilino del 3 piano di polanski

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Ultima risposta 23/08/2008 12.52.50
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Sestri Potente  @  08/08/2008 19:05:12
   10 / 10
Pupi Avati ci presenta la storia più feroce mai raccontata: non ho mai visto un film tanto crudele e spietato come questo. L'atmosfera di questo paesino in provincia di Ferrara è terrificante, così come la gente che lo abita, totalmente soggiogata da una forza occulta molto potente. L'affresco situato in chiesa nasconde il più orribile dei delitti, e ci vorrà tutta la buona volontà del protagonista per raggiungere un'amara verità condita da un colpo di scena fulminante. Purtroppo mi era già stato rivelato in anticipo e l'effetto è stato minore, ma in ogni caso si tratta di una trovata geniale.
"La casa dalle finestre che ridono" non si dimostra solo un capolavoro di genere, ma una pietra miliare del cinema italiano. Da ammirare.

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Ultima risposta 28/01/2009 14.06.21
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  05/06/2008 15:44:19
   9 / 10
"La casa dalle finestre che ridono" è un esempio lampante di cinema che funziona.
La pittura rappresentata qui come arte epidermica, il cinema come emozioni sottocutanee, entrambi sono arti fuse in un unico prodotto di elementi, in questo caso il concetto stesso di veicolo del dolore e della malattia, figurativo per la pittura, sinestetico per il cinema.
Il film mette tensione con un linguaggio cinematografico di un Maestro di questo genere, con lunghi silenzi interrotti sistematicamente da un calibrato sonoro, inquadrature di spazi stretti e chiusi, primi piani e zoomate di presentazione dei personaggi chiave, tempi di attesa e dei colpi di scena nella corretta logica del thriller, horrorifico in questo caso.
Si tratta di un prodotto che sfiora veramente la tensione di "Shining", successivo a "Profondo rosso", quest'ultimo non è neanche lontanamente paragonabile al risultato di Pupi Avati.

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Ultima risposta 18/01/2009 12.11.26
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JOKER1926  @  27/05/2008 17:06:18
   5 / 10
"La casa dalle finestre che ridono" è un film che attrae soprattutto per il titolo, una volta "compiuto" il processo di avvicinamento, di interessamento dello spettatore alla pellicola ci sarà un conseguenza: la delusione...
Pupi Avati confeziona un film stile Argento, l'inizio de "La casa dalla finestre che ridono" è ben fatto, misterioso l'episodio delle telefonate.
Una delle scene più belle è sicuramente la morte di Antonio che pochi attimi prima parlava di fatti misteriosi con il suo amico Stefano, scena misteriosa, buon lavoro del regista...(scena che si rifà allo stile di Dario Argento...)
Il film vive in seguito un momento (o meglio diversi momenti) di crisi totale; infatti Avati non sarà in grado di "gestire" le sue varie "pedine" in poche parole possiamo dire che Pupi Avati non ha la grazia di Argento e quindi, rende il film molto confuso e improbabile...
FIlm che si nutre di troppi episodi confusi "accartorciati" e messi penosamente insieme...
L'obbiettivo del regista era di fare un giallo/trhiller stile Argento ma, ripeto, non riesce a "gestire" i vari episodi, film molto dispersivo, confuso in cui vengono tirati in ballo molti protagonisti...
Il regista non riesce ad esporre al pubblico le sue idee...
FIlm in parte dispersivo, e a volte esso incappa, cade, è preda della noia...
Il quadro, le stesse telefonate, la casa con i disegni sopra (!?!), le due sorelle sono tutti ingredienti "distruttivi" che messi insieme compongono un film particolare e se vogliamo anche un po' fantasioso, pieno di idee (di pessime idee...).
Film strutturato penosamente, la dinamica del film è da censura, le note positive della pellicola non mancano...
Le atmosfere sono magnifiche, buona la scena iniziale del film (tensione e mistero... scena perfetta sul piano cinematografico...), la tensione comunque e quasi inesistente, tranne in alcune scene...
La massa giudica questo film un capolavoro e alcuni folli lo paragonano ai vari trhiler di Argento...
Anche il finale mi è sembrato molto sbrigativo e banale, ma oltre a questi aggettivi mi và di aggiungere che esso è anche un po' troppo esagerato, grottesco e da censura...
Alla fine di ogni trhiller il regista deve dare spiegazioni, deve costruire un alibi all'assassino, deve "dimostrare" l'azione, il fine del killer; in cio' Avati non è maestro e "darà" una tesi bestiale, il tutto verrà contornato e allegoricamente sublimato dagli effetti speciali da censura totale...
Quindi Avati ci offre un finale lento, poco entusiasmante e molto banale che a tratti si collega a Psyco...
Tirando le somme dico che il film non soddisfa lo spettatore, anzi...
Molte idee "ammucchiate" e buttate incensuratamente nel film, effetti speciali che risulteranno il più delle volte fatali nella negatività del film e soprattuto come citato sopra un finale molto grottesco e deludente...
Film molto lento e con poca tensione, esso presenta numerosissime pecche e pochi pregi, la buona volontà c'è (almeno fino a cinque minuti dalla fine...) ma i risultati sono da censura...

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Ultima risposta 11/09/2008 21.35.08
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Da&Le'  @  18/11/2007 17:27:53
   6 / 10
Belle le ambientazioni e l'atmosfera in generale ma il fim è troppo lento e gli attori troppo brutti... no davvero...

Lento in molte parti ma nel complesso interessante, specie la trama.


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Ultima risposta 18/11/2007 18.24.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  12/11/2007 12:26:34
   8½ / 10
La Casa Dalle Finestre Che Ridono,rappresenta sicuramente uno dei piu'grandi capolavori del cinema horror italiano:girato con un badget irrisorio,la pellicola e'dotata di un'atmosfera davvero inquietante,immersi in una provincia delineata da un Pupi Avati in stato di grazia.Ottima la sceneggiatura(con un colpo di scena finale davvero ben congeniato),perfetta la performance di Gianni Cavina(mai cosi eccessivo nella sua carriera),buona la colonna sonora formata da due motivi semplici ma molto efficaci,da urlo i titoli di testa iniziali.Un cult la scena in cui vengono mostrate le finestre dipinte a mano.Da non perdere....

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Ultima risposta 27/05/2008 20.19.02
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shogun  @  07/08/2007 00:39:14
   7½ / 10
Buon thriller sulla falsariga di Profondo Rosso. Non all'altezza ovviamente, a volte lentuccio, altre in cui vi è tensione ed il finale è una bomba. Il quadro da restaurare è divenuto un classico. Erano i tempi in cui insegnavamo agli americani un po' di stile al di fuori dello splatter e dell'horror demenziale.

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Ultima risposta 14/08/2007 21.23.51
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norah  @  01/07/2007 16:05:29
   9½ / 10
Con un titolo simile, impossibile dimenticare questo film.
L'ambientazione opprimente é accompagnata da una colonna sonora davvero claustrofobica,a cominciare dall'agghiacciante musichetta che accompagna i titoli di testa.
Il punto forte della pellicola é rappresentato proprio dalle ambientazioni: sotto un'assolata cittadina italiana,l'oscurità delle ombre non potrebbe essere più minacciosa.
Qui non ci troviamo in un film d'azione,il terrore non é mai veramente esplicito:una lunga inchiesta poliziesca,ci porterà verso la scoperta di una verità a dir poco sinistra.
La sequenza finale fa della casa dalle finestre che ridono(assieme a profondo rosso),uno dei film più terrificanti della storia del cinema italiano.
Una piccola meraviglia di genere.

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Ultima risposta 16/11/2007 12.03.31
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Lory_noir  @  13/05/2007 14:56:36
   3 / 10
Antico, esagerato, recitato male, lungo e noioso. Non mi riesce proprio di apprezzare gli horror datati. Visto oggi è davvero brutto!

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Ultima risposta 07/08/2007 00.40.30
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  27/06/2006 10:22:47
   4 / 10
Vado completamente controcorrente. "L'arcano incantatore", un pò troppo lento, alla fine non mi ha eccessivamente deluso (ho messo 5,5); questo, oltre ad essere lentissimo e, a differenza di quanto sostiene la massa, con pochissima suspance, non decolla mai. Avevo letto di questo finale angosciante; ebbene, non mi è piaciuto neanche questo, probabilmente perchè mi aspettavo il super-colpo di scena. Ad ogni modo, un film non può essere solo il finale, c'è altro...e questo altro per me è stata noia e difficoltà a vederlo tutto in una sera.

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Ultima risposta 15/07/2006 00.06.33
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Hugolino  @  30/05/2006 14:01:44
   9 / 10
Tensione, angoscia, mistero, suspence e curiosità sono tutti fattori che sono presenti nel film sin dal primo minuto!
Protagonista bravissimo peccato che non c'è più...
Finale sconvolgente!
Ma c'è un dubbio che ancora mi pervade...

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3 risposte al commento
Ultima risposta 15/07/2006 00.07.27
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clone 1975  @  05/05/2006 16:34:13
   9 / 10
m e succesa una cosa strana cn questo film.m e capitato cn diversi thriller tipo trauma , dopo una secondas visione d rivalutarli,ma cn questo e successa una cosa particolare,la prima volta che lo vidi ,nn gli avrei messo piu d 5 ,l'ho rivisto ieri,e addirittura penso sia un capolavoro ,un po lento forse.ricorda troppissimo l'uccello dalle piume di cristallo,ma proprio troppo ,per poi arrivare ad una fine al limite dell'incredibile,veramente stupendo thriiller

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Ultima risposta 07/05/2006 14.14.59
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  02/04/2006 20:48:04
   8 / 10
Davvero ottimo!!! L'ho gradito molto e credo ke ci sono scene nn poco inquietanti qui... Nel finale qndo quelle vekkie ridono poi... I fan dell'horror nn devono xderlo!

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Ultima risposta 26/05/2006 16.00.10
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giancarlochille  @  30/03/2006 00:34:30
   4½ / 10
Secondo me non rientra neanche tra il genere horror. Un film piuttosto piatto, che non ha niente di più che porte che sbattono senza motivo dietro le spalle degli attori, finestre che si chiudono d'improvviso, sorrisini di qualche personaggio che vogliono dire tutto e niente. Non mi è piaciuto.

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Ultima risposta 23/05/2006 13.29.15
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  31/01/2006 21:25:59
   8½ / 10
Bel film, con un super cavina ed un'ottima sceneggiatura, recentemente (ma non troppo) ripresa dagli autori di Dylan Dog per fare da ambientazione per un'avventura dell'indagatore dell'incubo, con un finale alternativo... putroppo non ricordo il titolo dell'albo, ma c'è in copertina il famoso dipinto che fa da tema centrale del film. Non particolarmente credibile il finale, ma se ci si lascia coinvolgere dall'idea, non si può che restare soddisfatti della trovata. Il miglior Avati di sempre, assieme all'antitetico Regalo di Natale.

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Ultima risposta 27/05/2008 17.15.08
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  23/11/2005 15:14:30
   9 / 10
Uno dei film horror più bello di tutti i tempi...

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Ultima risposta 30/03/2006 00.36.09
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FedericoBlasco  @  11/11/2005 20:03:27
   2 / 10
una *******ta,***** di film è?cosa ha concluso avati con questo film?un minkiata.......basta

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Ultima risposta 18/11/2006 19.16.33
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alesfaer  @  06/10/2005 00:43:34
   1 / 10
noiosissimo tentativo di accattivarsi la simpatia di 1 pubblico italiano ke in molti trovano esigente, ma ke a mio parere ha solo buongusto. qst film è patetico. 1 chiangone di film, nn finisce mai. nn vi stupite se il cinema italiano è quello ke è....

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Ultima risposta 06/10/2005 12.01.09
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polbot  @  08/06/2005 08:48:55
   8 / 10
ottimo.... x essere un esordio si vedon già le qualità del grande Pupi...sebbene in un genere mai + rivisitato!

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Ultima risposta 02/07/2007 11.31.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  27/03/2005 18:53:49
   8 / 10
Famoso horror degli anni '70, originalissimo nell'ambientazione (per me la cosa migliore) ,senza particolari ambizioni, ma con un'atmosfera molto suggestiva, che prende molto lo spettatore e lo spaventa.
Avati racconta una spece di favola dark, in modo originale, cedendo qualcosa nella parte centrale, ma riprendendosi alla grande nella parte finale.
Adatto ovviamente solo ai cultori delle origini del genere negli anni '70. Tutti gli altri lo troveranno (molto a torto) noioso o ridicolo.

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Ultima risposta 10/04/2005 23.38.38
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the nerVous  @  05/03/2005 15:22:16
   4 / 10
per quanto esaltato da molti questo film mi ha fatto veramente schifo!
indubbiamente ha molti anni sulle spalle...ma non può essere una scusa...
la storia è stupida, gli attori sono dei cani e la colonna sonora, che in questo genere di film ha un ruolo importante, non è niente di che...
'nsomma un film horror che non trasmette tensione, angoscia, paura...
se un film horror non riesce in questo...potrà averlo fatto chi volete, quando volete,con 2 soldi...ma rimane un niente...
ola

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Ultima risposta 23/08/2005 02.51.05
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alekhine  @  22/02/2005 13:28:12
   9 / 10
semplicemente geniale....


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Ultima risposta 12/03/2005 20.25.47
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Lord Arathom  @  10/02/2005 00:21:46
   8 / 10
Uno dei pochi film "pisciasotto" che mi è piaciuto

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/03/2005 20.26.58
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liu_mi  @  30/12/2004 22:19:20
   5 / 10
Mi spiace ma non sono d’accordo con nessuno dei voti precedenti. Il film non mi è proprio piaciuto ed accomunarlo a classici come suspiria e profondo rosso è esagerato. Non fa paura, la sceneggiatura è sconclusionata, gli attori recitano male: ad un certo punto il protagonista ferito scappa per la pianura padana in bici verso la sacra dell’involontariamente comico! Il finale è agghiacciante (in senso inversamente negativo). Ok, sono d’accordo a voler rivalutare gli anni settanta ma non esageriamo.

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Ultima risposta 12/03/2005 20.28.24
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  25/10/2004 14:32:38
   9 / 10
beati anni settanta. L'atmosfera che un bravo regista riusciva a carpire allora è qualcosa per oggi impensabile. la trama è ai massimi livelli, i personaggi credibili e la fine veramente TOSTA. Accusa qualche colpo nel momento centrale, dove forse c'è qualcosa di troppo che induce a noia, ma è solo un quarto d'ora. E comunqua meglio un po' di più che un po' di meno! Tra gli sceneggiatori risulta anche Costanzo. Incredibile.

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Ultima risposta 25/10/2004 14.48.02
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  20/10/2004 15:48:55
   9 / 10
Ecco il classico esempio, uno dei più lampanti che conosca, di come le idee siano molto più importanti degli effetti speciali e della tecnica. Con quattro soldi (veramente 4) Pupi Avati ha costruito un horror carico di tensione, non banale e con un finale del tutto imprevedibile.
Un film che ha l'unico scopo di spaventare (come dev'essere appunto per i film di paura). Veramente un classico imperdibile per chi ama i film dell'orrore.

1975: Profondo rosso
1976: La casa dalle finestre che ridono
1977: Suspiria
1978: Zombi

Che anni!

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Ultima risposta 12/03/2005 20.30.51
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