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Un low budget francese che tenta di inserirsi nel profilico filone dell'ero-svastica inaugurato dal celebre "Ilsa" ed in quello del women in prison.... Ovviamente si rivela un fallimento su tutta la linea, molto pudico per quanto riguarda il sesso (anche se bisogna ammettere che ne esiste una versione hard) e la violenza, poverissimo per quanto riguarda ambientazioni e scenografie e con una Longo che per quanto ci provi a fare la sadica torturatrice non riesce neanche lontanamente ad avvicinarsi all' Ilsa della Thorne. Parecchio noioso ed inutile, non merita la perdita di tempo.
Sulla scia dei porno-nazi coevi in cui Rhomm e Longo avevano dato un "fondamentale" contributo l'anno precedente, ma qua la storia è senza nazisti e l'ambientazione contemporanea, almeno sembra, in più è girato in doppia versione, soft con questo titolo, con tanto di simpatica celebre omonimia nell'edizione italiana e hard col nome di MARION LA PERVERSE, che include delle scene porno girate in pratica con lo stesso cast, escluse Malisa Longo e Patrizia Gori. A parte queste curiosità la pellicola ha da regalare solo noia e sbadigli, la trama va a vuoto sin da subito e ripiega inutilmente su stessa sui soliti clichè propinati senza mostrare praticamente niente, la Longo prova a fare la cattiva sadica ma a causa anche di un copione pessimo suscita pietà, regia, scenografie, recitazione e musiche sono sotto al livello di guardia: spaventosamente brutto.