knockout - resa dei conti (2011)

Nulla di memorabile ma, ancora una volta, Soderbergh si lascia apprezzare dal punto di vista delle scelte (l'affidare il ruolo di protagonista ad una vera lottatrice, il cast megastellare, ecc.) e dirige un thriller frenetico, breve e, almeno, decoroso.

Mancano colpi di scena o idee realmente originali, ma anche così il film è stringato e meritorio di un'occhiata.

Perlomeno, dopo questo film, la Carano ne face svariati altri, per lo più d'azione, risultando lanciata anche in ambito cinematografico.

Ieri sera sul canale 20 ho recuperato questo film. Trama a parere mio modesto, mi aspettavo di meglio, come sviluppo. Buona azione ed scene di location, ok ma non basta. Finale ci stà. Filmetti spy d'azione che lascia un po' il tempo che trova, sta volta lo dico. Piaciuto alcune fasi, altre troppo lenti...

Un ricco ed onesto cast da prim'ordine !

Gina Carano: la diva di turno, la scena è suo, salva il salvabile, ha fascino ed carisma e lo dimostra fin in fondo.
Ewan McGregor: una garanzia nel suo piccolo
Micheal Douglas: attore intramontabile, ci sta la sua parte
Micheal Fassbender: bene fino in fondo, salva con Gina l'intero film.
Channing Tatum : buona prova
Antonio Banderas: piaciuta la sua presenza, anche se non lo ho mai idolatriato come attore.

Il regista, famoso per altro, sta volta ha fatto un passo "falso" forse il suo film meno riuscito, forse il genere, forse l'esser monotono, pochezza di trama e senza sotto una storia ben articolata od magari anche solo originale. Ok come fotografia ed scenografia come location. Buon effetti speciali ed buona azione.

Il cast e la regia, seppure scialba, sto giro, salva il film. Consigliato.

La storia è nota-l'avete già sentita-ma non l'avete mai vista realizzata così. Soderbergh rifiuta le regole stilistiche del genere: nessun trucco per creare adrenalina, niente macchina a mano mossa, nessun montaggio frenetico, nessuna musica metal/techno, nessun ralenti. Gli scontri e gli inseguimenti si basano sulla fisicità degli attori, si avvertono la fatica e talvolta anche il dolore dei protagonisti. Soderbergh riesce a rappresentare in modo originale due azioni come il combattimento corpo a corpo e la fuga.
Il reparto visivo è coinvolgente, dalla scelta dei diversi tipi di pellicola all'evoluzione dei colori. Stesso dicasi del reparto sonoro, del montaggio (l'uso del silenzio è notevole) e della colonna sonora. Tutti questi elementi si combinano felicemente in un film d'azione che si segue con soddisfazione.
Gina Carano è bellissima, un po' robotica nei dialoghi ma trascinante nell'azione fisica, è stata fantastica. Come al solito nei film di Soderbergh vediamo avvicendarsi numerose star: Ewan McGregor, Michael Fassbender, Bill Paxton, Channing Tatum, Antonio Banderas, Mathieu Kassovitz e Michael Douglas.
E' un solido e appassionante action-movie.

L'ennesima occasione mancata per il povero Steven Soderbergh che, nonostante l'impegno encomiabile, proprio non ce la fa a diventare "autore". Sulla carta l'idea era brillante, forse addirittura geniale: ribaltare il genere azione/spionaggio in chiave "seria" - cioè, senza scadere in commedia o parodia - affidando a una donna il ruolo principale (un po' quel che fecero Ridley Scott e James Cameron con Sigourney Weaver nei primi due "Alien", rivoluzionando la fantascienza). Purtroppo, Soderbergh inciampa su una trama contorta quando non incongruente e, soprattutto, su uno *******ssimo finale tronco che si può spiegare solo con l'improvviso decesso dello sceneggiatore e il simultaneo esaurimento del budget per sostituirlo in corso d'opera. Cast di lusso sprecato (Michael Douglas, Ewan McGregor, Antonio Banderas, Michael Fassbender). A caldo, un parere personalissimo sulla seducente protagonista Gina Carano, ex campionessa di arti marziali, dotata di un sex appeal che al cinema non si vedeva da tempo, sintesi sublime di avvenenza, sensualità, magnetismo e doti atletiche, in grado di radere al suolo tutte le divette da profumeria degli ultimi dieci anni, da sola vale il film. VOTO: 6= (GINA CARANO: 10)

Steven Soderbergh sceglie dal pallottoliere il genere su cui lavorerà.
Questa volta è l'azione.
Sin da subito l'occhio dello spettatore coglierà delle particolarità atipiche, anche fastidiose, visto la modifica apportata al canone a cui siamo abituati.
La fotografia prevalentemente statica, senza mai dedicarsi a troppi sollecitamenti, dai colori più vicini alla realtà, si muove con movimenti che passano dai più classici, allo sperimentale. Il sottofondo musicale poco ritmato, nè coinvolgente, sembra puntare su una continuità d'ambiente, vantando l'elettronica di David Holmes (teorema del delirio e altri film) Uno stile che mi ha ricordato film black anni '80, senza però un preciso collegamento. Haywire parte purtroppo con delle scene che non giova l'attenzione dello spettatore. Ci sarebbero state bene a metà film. A suo vantaggio porta a schermo una protagonista che riesce ad amalgamarsi esemplare con le scene d'azione. Gina Carano, la bella campionessa di arti marziali, che potrebbe ricordare la "tarantiniana" Zoe Bell, permette una regia con pochi stacchi, sottolineando e aumentando un senso di concretezza, rivelandosi spettacolare, ma mai esagerata.

Tutto è fatto bene; dalla regia, trama articolata, cast super extra stellare. Malgrado l'eccesso di qualità paga il suo senso di realismo con dialoghi volatili, e la poca empatia con i personaggi.
Visto le particolarità negative, ma anche positive, mi va di consigliarlo anche a chi piace analizzare un film.

Niente di eccezzionale,questa pellicola con questo cast,poteva essere sicuramente migliore.

A ME E' PIACIUTO BUONA AZIONE BUONI I RUOLI DEGLI ATTORI DA VEDERE

pensavo meglio,ho comunque apprezzato le numerose sequenze silenziose,che descrivon minuziosamente tutte le operazioni e le gesta della protagonista.
taglio amatoriale,da un film uscito al cinema non me lo sarei aspettato.

Altro film fatto su misura per un "non attore/attrice" che però può contare su altre qualità, in questo caso una artista marziale, la fotografia tipica di Sodenbergh e i ritmi lenti danno un atmosfera particolare, per contorno un cast di (quasi tutti) grandi nomi, quì tutti preparati con un corso di autodifesa di 5 minuti fatto per corrispondenza, e per protagonista un Jason Bourne con le te**e, alcune scene sono belle ma film del genere non sono facili da realizzare, poichè o sa di già visto, e come spesso accade, o si esagera, o non si esagera abbastanza con l'azione, quì c è un certo equilibrio, ciò nonostante si arriva alla fine con un senso di insoddisfazione. Non so se lo consiglierei. 6 per la Carano che comunque come protagonista (non so perchè) non mi è dispiaciuta.

Un gran c###o di film!!! Altroche! Un taglio registico eccezionale,una storyline potente e avvincente per un film originale e fuori dai classici schemi hollywoodiani. Musiche stupende che ricordano i grandi film anni '70 e combattimenti crudi e superbi con la Carano imbattibile.

Spy-story dai toni tenui.Come il grigio,il blu e il giallo della fotografia:la classica caratterizzazione spazio/temporale di Soderbergh.
Ma toni tenui non vuol dire toni dimessi.
Nelle scene d'azione è ottimo l'accompagnamento musicale in stile oceanico.
Nelle scene di combattimento, invece, viene lasciato spazio ai suoni sordi dei calci e dei pugni e delle ossa sottoposte a stress.
In tutto questo si eleva la figura di Gina Carano alias Mallory Kane.
Una lottatrice di arti marziali (nella vita) che si è naturalmente trovata a suo agio a fare il suo mestiere, ma che ha saputo unirci un recitazione altrettanto valida.
Un'eroina cattiva ed elegante allo stesso tempo.
Da temere.

Gingillino che consiglio solo agli spettatori più consumati, troppo vuoto, alternativo (Il taglio di Soderbergh c'è ed è un taglio da cinefili in grado di capire la sua differenza) e gigionesco (più che un film vero e voluto sembra solo il pilot/bozza di una serie di telefilm...) per piacere ad un pubblico giovane e imberbe di cinema.
A me non è dispiaciuto, ma lo giudico per quel che è, cioè un esercizio simpatico costruito attorno ad una protagonista acrobatica e, sebbene l'ho trovato carino, per tutti questi motivi non reputo che valga il prezzo intero.

Non imperdibile, un 'passabile' che diventa 'interessante' se avete già masticato più di 5000 film o siete appassionati del regista.

Un film "minore" di Sodembergh ma che invece mostra le ottime doti multitematiche di questo regista che crea una vicenda credibile e spettacolare e anche abbastanza verosimile. Gina Carano da sfoggia delle sue arti marziali miste, che coniugano potenza ed agilità, inoltre essendo una donna deve faticare non poco per mettere ko i maschi. Notevole il cast maschile che denota una sapiente scelta dei ruoli, M. Douglas, burocrate della cia che non si sporca le mani, McGregor che usa la forza lavoro per i contratti nel migliore dei modi, C.Thatum il classico macho grosso e pericoloso, Banderas, ambiguo e mellifluo, così come Matthie Kassowitz, Fasbender l'agente che deve risolvere il divorzio. Interessanti le location di dublino e Barcelona, così come quelle in New Mexico e New York. Colonna sonora azzeccata, ottima fotografia, in sostanza un action comunque atipico perchè ben studiato e credibile. Bill Paxton in un ruolo insolito, il padre di Mallory, con i baffetti è irriconoscibile. I dialoghi come sempre sono perfettamente amalgamati alla storia, tutto ha un suo perchè, e niente è lasciato al caso. Inoltre Gina Carano non è certo la classica "patriota" ma più banalmente una lavoratrice a progetto dello spionaggio USA e getta, che ha schiere di manovalanza in giro per il mondo. Insomma un buon film che non merita i superficiali commenti che vedo comunque fino ad ora sono solo 2, e non molto logici.

La presenza di un cast d'eccezione, anche se usato marginalmente, contribuisce a dar valore a questa pellicola, senza mettere in ombra il ruolo della protagonista, molto brava secondo me. Carina l'idea, la storia regge bene, belle le scene d'azione e dei combattimenti.