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A Sidney Lumet e Joseph L. Mankiewicz spetta l'onore di ricordare Martin Luther King, l'uomo, il reverendo sociale e il predicatore dei diritti umani. Meno significativo è l'onore di aver montato KING: A FILMED RECORD... MONTGOMERY TO MEMPHIS, giacché si tratta semplicemente di un accumulo riassuntivo di testimonianze audiovisive, dalle quali viene bandita alcuna idea di narrazione. Se da una parte chi è all'oscuro della vicenda di King potrà così scoprire i temi, per esempio quelli cristiani, e la forma discorsiva che egli usò per parlare ad oceani di gente; se da una parte si tratta pur sempre di una delle più importanti figure della seconda metà del XX secolo; se da una parte gli episodi che portarono a quelle proteste sono già delle vicende umane indelebili; se da una parte abbiamo tutto questo, dall'altra parte, a mala pena, si può considerare questo cinema, dal momento che la destinazione di questo documentario non sembra neanche lo spettatore, ma l'archivio.