king of new york regia di Abel Ferrara USA, Italia 1990
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king of new york (1990)

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locandina del film KING OF NEW YORK

Titolo Originale: KING OF NEW YORK

RegiaAbel Ferrara

InterpretiJanet Julian, Laurence Fishburne, David Caruso, Christopher Walken, Steve Buscemi, Wesley Snipes

Durata: h 1.43
NazionalitàUSA, Italia 1990
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1990

•  Altri film di Abel Ferrara

Trama del film King of new york

Frank White (Walken) esce dal carcere, si installa al Plaza Hotel di New York e riprende le sue attività criminali nel traffico della droga, con lo scopo di finanziare un ospedale nel Bronx. Bande rivali e una squadra di poliziotti irlandesi vogliono bloccarlo a tutti i costi.

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Voto Visitatori:   7,14 / 10 (50 voti)7,14Grafico
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Voti e commenti su King of new york, 50 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  14/01/2022 16:05:47
   7½ / 10
Primo grande film di Ferrara & St. John, personalissimo, cupo, violento, pieno di gente che crede che il fine giustifichi i mezzi ad ogni costo, con una morale via via sempre più sfumata e complessa. Walken è monumentale e magnetico, ma lo sono anche i comprimari (Fishburne su tutti).

bitlis69  @  21/03/2021 13:10:35
   7½ / 10
Grande Ferrara,atmosfere decadenti,immagini bluastre,walken strepitoso, bel film!!

Filman  @  13/04/2020 22:59:18
   7½ / 10
Si avverte un'atmosfera crepuscolare in KING OF NEW YORK, effettiva testimonianza di un tipo di gangster movie metropolitano, moderno e molto pop, dai colori blu, dalle musiche elettrogene e dall'ambientazione degradata. Un tipo di gangster movie che già non esisteva più alla sua uscita. Il problema di un film fuori dal proprio contesto come questo è che si ha difficoltà a percepire i suoi caratteri e stereotipi come qualcosa di appartenente alla natura stessa del film, vedendoli molto più facilmente come caricature. Abel Ferrara voleva fare un film nostalgico e raffinato ma non c'è abbastanza forza ed epicità in quest'opera per parlare di un intera parte della storia del cinema di genere e se viene meno questo ruolo di portabandiera allora si sta parlando di un film come un altro, ma fuori moda.

StIwY  @  24/01/2019 17:37:16
   5 / 10
Mi duole dover dare una insufficienza ad un film col mitico Walken. Le sparatorie sono un aborto e molto poco realistiche. Anche il sangue finto sembra ketchup...... Le armi hanno 0 rin****, e come al solito tutti sembrano avere le canne s torte, perchè ci vogliono settemila colpi prima che becchino qualcuno. Bestiale e forzata la scelta di uccidere uno dei poliziotti nel bel mezzo di un funerale...strapieno di poliziotti!. E poi il finale...davvero patetico. Alcuni personaggi poi non hanno avuto alcun approfondimento, come l'avvocato donna bionda, e qualche altro. Del passato, non se ne parla del protagonista. Sembra un film fatto di fretta. Per me è bocciato.

VincVega  @  18/04/2017 00:43:20
   7½ / 10
Pellicola cult di Abel Ferrara, che dipinge una New York oscura e violenta, in cui la lotta fra polizia e criminalità, la fa da padrone. Coloro i quali dovrebbero essere dalla parte della legge, pur di prevalere, usano gli stessi metodi dei loro opposti, risultando essere non molto distanti in quanto a ferocia. Non mancano le scene di azione e sparatorie, assolutamente intense, anche se talvolta risultano fracassone, a causa di alcune velocizzazioni che ne minano la qualità. Cast da urlo (se il film l'avessero realizzato qualche anno dopo, non so quanto avrebbero dovuto pagare un cast del genere), capitanato da Christopher Walken, sempre bravo e maestoso, anche se a volte un po' gigionesco, tra gli altri un carichissimo Laurence Fishburne, gli allora poco noti Wesley Snipes e Giancarlo Esposito, Steve Buscemi in un piccolo ruolo, l'attore feticcio di Ferrara Victor Argo e un sorprendente David Caruso, a mio modo di vedere il migliore, capace di dare vita ad un personaggio, in egual misura sgradevole e affascinante. Buona la colonna sonora.
"King of New York" è un film imperefetto, non esente da difetti, forse a volte troppo esagerato ma possiede stile, intensità, svariate sequenze da ricordare e lo sguardo di una New York cupa come non mai.


Da sbellicarsi il balletto di Christopher Walken all'inizio del film quando ritrova i suoi compari!!

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hghgg  @  27/02/2017 22:16:17
   7½ / 10
Un bel film che apre la strada al periodo dorato della carriera di Ferrara, a questo seguirà infatti il trittico di capolavori "Il cattivo tenente" "The Addiction" e "The Funeral". Niente male.

"King of New York" della coppia Ferrara/St.John è un film esagerato, ben poco verosimile ed estremamente violento. La violenza qui è libera ed onnipresente, allo stato brado, se possibile più che nei suoi film successivi, dove era equilibrata da una maggior presenza di contenuti. Qui la violenza, le sparatorie, la voglia di ammazzare gente con gusto sembra l'unico tema del film. Ovviamente anche Frank White cerca, a modo suo, la redenzione che Ferrara fa agognare a tutti i suoi personaggi migliori, ma in questo caso anche la redenzione sembra poter giungere unicamente tramite l'uso della violenza incondizionata e spietata. Ferrara e St.John chiariscono benissimo questo concetto, basta ascoltare il dialogo tra White e il poliziotto prima della scena in metropolitana, dopo aver visto gli innumerevoli massacri precedenti, per comprendere il percorso del protagonista, costellato di morti in cerca di una redenzione tutta particolare.

Se White cerca redenzione attraverso una spirale di violenza, è invece probabilmente un malato ed esaltato senso di giustizia anche quello che cerca il gruppo di poliziotti irlandesi che da la caccia a White, ciò che li spinge a superare il confine per diventare, a conti fatti, un'altra gang rivale di quella di White. La spirale di violenza totale che Ferrara aziona in "King of New York" non risparmia nessuno.

Non tutto è ben calibrato nella scrittura, ci sono momenti o scelte narrative che mi sono poco chiare, anche nel ritmo narrativo a dire il vero. Il grande fascino che la regia di Ferrara riesce a dare alla sempre oscura e fetida New York è indiscutibile, secondo solo, per me, al maestro Scorsese, ma registicamente ha fatto cose più interessanti dopo, inoltre i mezzi tecnici/economici sono scarsi e si vede. Pazienza, è parecchia roba anche così, Ferrara.

A reggere sulle sue spalle il film è un ottimo Christopher Walken, impeccabile e carismatico come sempre, grande attore che collaborerà ancora con Ferrara in alcune delle pellicole successive, fortunatamente per noi spettatori.

Attore eccezionale, tra i migliori della sua generazione e quindi di sempre, in America, Walken offre l'ennesima bella prova della carriera.

Va notato come il suo magnetico e spietato Frank White sia circondato da un piccolo esercito di giovani virgulti talentuosi e futuri attori famosi del cinema americano: si nota soprattutto uno scatenato Laurence Fishburne totalmente fuori di testa, molto bravo (indimenticabile la sua risata-latrato in "quella scena lì" in notturna sotto la pioggia, il suo gran finale); ma possiamo vedere qui anche dei giovani Wesley Snipes, Giancarlo Esposito e addirittura Steve Buscemi in ruoli secondari.

A risaltare invece tra i poliziotti è l'esaltato e giovane David Caruso, in una prova abbastanza convincente. Poi lo perderemo in interminabili serie tv poliziesche di scarsa qualità ambientate in Florida ma questa è un'altra storia.

Intuibile il finale della storia, White inizia e conclude osservando la sua New York, re sanguinante, dall'interno di un taxi. Suggestiva la conclusione.

Nonostante nel complesso "King of New York" non brilli quanto i film successivi di Ferrara, ha al suo interno alcune scene memorabili (quella all'inizio con i colombiani, l'inseguimento con i poliziotti, il finale) e resta, appunto, un film memorabile secondo me. Con un grande Christopher Walken in più, che fa sempre guadagnare parecchi punti ad un film.

Guy Picciotto  @  13/08/2015 17:34:29
   8 / 10
altra grande parabola morale di Ferrara, e con la maschera di Walken non si può dare meno di 8

Project Pat  @  16/12/2014 04:58:40
   7 / 10
Un buon thriller, anche se un po' lento. La storia di un criminale onesto interpretato da Christoper Walken. Non è comunque un cult.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  08/10/2014 15:16:38
   6½ / 10
Francis "Frank" White, dopo anni di galera, è deciso a riprendere le redini delle sue attività criminali, intenzionato a crearsi un impero economico che lo porti in una posizione politica dominante. Quest'ascesa lo porterà a capire, in fiumi di sangue, che non sarà facile sbarazzarsi di tutti i suoi nemici.

Abel Ferrara non è di apprezzamento facile né universale: vicoli bui, fotogrammi violenti, anime perdute.
"King of New York" segue questa linea inconfondibile: le trame si snodano in territori degradati, nelle vie più oscure e luride della metropoli di bella facciata.
I personaggi non sono prettamente buoni o spudoratamente cattivi: tutti, anche i cattivi, conoscono il "giusto" (Frank e i suoi sgherri hanno sempre un occhio di riguardo per i poveri del ghetto); tutti, anche i buoni, conoscono la "corruzione" (dei soldi, del potere, della violenza).
In questo confuso valzer sulla linea tra giusto e sbagliato, ne vengono create definizioni applicate ad hoc e ad personam: ne viene un caos etico, morale, comportamentale.

In questa sanguinaria celebrazione di un'amoralità diffusa, in questa celebrazione di paradossi (un boss protetto da due donne? un "white" che si appoggia a gang di neri? un killer che fa beneficenza, un poliziotto che imbroglia?), si spreca il cast: potenzialmente fenomenale, ma obiettivamente evanescente. Si vocifera che spicchi Walken, ma i suoi picchi di carriera sono altrove.

E così il film si perde nel suo specchio.
Non incide: rimane una storia fra tante.

DogDayAfternoon  @  20/05/2014 19:57:11
   7 / 10
Cromaticamente parlando la prima parte del film è abbastanza inconsueta per Ferrara, il bianco la fa da padrona (e pure il protagonista si chiama White) in controtendenza rispetto alla tipica fotografia cupa e malsana del regista. E la prima parte è anche quella meno riuscita del film, sicuramente più lenta ma soprattutto poco incisiva, quasi inutile direi. Una volta che il film entra nel vivo, allora ecco che riconosco il classico stampo di Ferrara: il colore nero, un senso di negatività onnipresente fino al prevedibile epilogo finale di un Walken solo contro tutti.

Ma Walken è solo e contro tutti anche a livello interpretativo, emerge facilmente in un gruppo di attori sottotono e soprattutto di personaggi dallo scarso spessore, o forse è la sua bravura a oscurare tutti gli altri. Sta di fatto che si nota solo il suo personaggio, mancano sia dei comprimari che una nemesi all'altezza: il peggiore in questo caso Laurence Fishburne, l'ho trovato veramente insopportabile.

Si poteva fare qualcosina di più.

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Ultima risposta 21/05/2014 20.11.26
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giraldiro  @  16/09/2013 23:07:14
   6½ / 10
Un po' noioso nella prima parte. Diventa interessante più che altro verso la fine.

JB488  @  20/08/2013 05:22:41
   5 / 10
a tratti è veramente ridicolo,peccato perchè potenzialmente poteva essere un super Cult ma invece rimane uno scadente c movie dove i clichè sono all'ordine del giorno,c'è anche una semi sosia di Kim Basinger e uno dei power rangers.... non molto incoraggiante direi..

markos  @  28/12/2012 17:54:22
   7½ / 10
Frank re di New York, buon film di criminalità e droga...nn il più bello in assoluto!!!

BlueBlaster  @  03/08/2012 13:16:09
   4 / 10
Allora: trama già vista, spesso troppo lento e fotografia troppo scura/bluastra!
Mi è piaciuto davvero poco...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/05/2012 09:40:56
   7 / 10
L'ascesa al potere di un boss della malavita Neworkese che appena uscito di prigione eliminera' ad uno ad uno tutti i suoi concorrenti del mercato della droga...
L'incipt non è dei piu' originali ma Ferrara si muove bene dentro al genere gangster-movie mostrando una New York cupa,fumosa ma anche affascinante!
Walken è il gelido boss che da un altro punto di vista potrebbe sembrare un personaggio positivo...del resto toglie di mezzo la feccia e contribuisce alla costruzione di opere pubbliche...
Ferrara non aggiunge nulla al genere,pellicole come quelle di De palma o Scorsese sono lontane, ma il film si lascia guardare con piacere...

Invia una mail all'autore del commento Bathory  @  12/04/2012 23:55:29
   4½ / 10
King of New York è un film indubbiamente affascinante, dalle atmosferi decadenti, lugubri, malate...ma l'aspetto esteriore è indubbiamente il solo ed unico pregio di un film noioso, superficiale che scorre via tra sparatorie improvvisate e situazioni al limite del paradossale.
Abel Ferrara dimostra di essere un ottimo regista e Walken un eccellente attore, ma questo film non ha assolutamente un briciolo di spessore, e la colpa purtroppo è di una sceneggiatura davvero dilettantistica...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/09/2011 15:57:06
   7½ / 10
Buon film di Ferrara.
Una Grande Mela buia, violenta in discesa libera verso gli inferi.
Ambiguo e intrigante il personaggio di White: delinquente-filantropo che mira a una realizzazione personale che oltrepassa i soliti schemi da gangster. Eccelente prova di Walken, memorabili performance di Fishourne e Snipes.
Bello il finale.

Attila 2  @  21/07/2011 18:05:14
   5 / 10
Trama vista e rivista,ma senza sostanza molto più incosistente rispetto a altri film sul genere.Il film scorre noioso che a volte non si capisce neanche cosa stia succedendo e perchè. Sparatorie e basta,e neanche molto spettacolari.Finale che non dice nulla.Walken senza espressione facciale,delusione.

Larry Filmaiolo  @  20/05/2011 18:58:19
   6 / 10
molto al di sotto delle mie aspettative.........gangster movie apatico, abbastanza inverosimile, cade nei clichè del genere senza grandi particolari degni di nota, nonstante la regia altisonante di Abel Ferrara. Walken e Fishburne sufficienti. mah

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  10/05/2011 10:54:07
   6½ / 10
Far del bene lasciandosi dietro un'interminabile scia di cadaveri e trarre profitto dallo spaccio di coca.Un paradosso messo in atto da Frank White,appena uscito di prigione e deciso a mettere le mani sulla criminalità organizzata nella Grande Mela.
La singolarità del soggetto sta tutta nelle intenzioni del malavitoso,novello filantropo orientato a spendere i suoi sporchi proventi nella realizzazione di un ospedale in un quartiere periferico.
Per riuscire nell'impresa non si farà scrupoli a scatenare una vera e propria guerra urbana con clan rivali e poliziotti pronti a loro volta a trasgredire la legge pur di farlo capitolare.
Ferrara gira un film notturno e violento,capace però di accendere gli animi solo nelle scene più movimentate,si fatica ad entrare in sintonia con il sinuoso plot e la noia più volte prende il sopravvento.La caratterizzazione di un sottobosco che ha attecchito in sospensione tra legalità e delinquenza è più volte superflua,descrizioni e avvenimenti lasciano il dubbio su quanto siano realmente utili per una descrizione che spesso scaturisce macchinosa,ulteriormente compromessa da un nugolo di personaggi che non lasciano tracce degne di nota.
"King of New York" paga anche il ridotto ascendente di un protagonista poco graffiante, interpretato da Christopher Walken,eccellente appena entra in scena con la sua gang,poi assorbito da una escalation discontinua di episodi indirizzati ad una chiusura finalmente potente e degna di insindacabile lode .Il mestiere di Ferrara si vede tutto,bravissimo nell'inquadrare il degrado di una città in mano alla malavita,accorto nel non precipitare in moralismi di comodo e nel tracciare una linea sottilissima tra bene e male.
Il film però a mio avviso resta tra i più sopravvalutati dell'eccentrico Abel,questa volta fin troppo didascalico nei momenti topici.

Danyeluzzo  @  25/01/2011 00:46:01
   6½ / 10
Non male, ma nulla di eccezionale... Uno dei tanti di questo genere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  08/01/2011 21:41:52
   7½ / 10
Al di là di alcune ingenuità in uno script non proprio perfetto,Walken e Ferrara riescono a raddrizzare il film con la loro bravura,senza dimenticare un Fishburne che spesso ruba la scena allo stesso Walken.
Ferrara dirige muovendosi in territori che conosce perfettamente e lo fa con un certo stile in cui la violenza non manca di certo e neanche le scene forti. Ma forse il film dura poco rispetto a ciò che vuole dire e alle personalità che mette in mezzo; conta poco questo aspetto,anche perché alla fine Ferrara raggiunge il risultato: un film in cui la legge non ha abbastanza forza e in cui New York diventa il luogo di uno scontro tra gang, con poliziotti che agiscono al di fuori di quel che sarebbe loro consentito,una New Yotk oggetto del contendere in cui non esiste più alcuno scrupolo se non la vendetta.
Difficile se non impossibile trovare un protagonista con cui identificarsi,quando sono tutti ritratti come uomini che agiscono secondo un proprio codice morale senza preoccuparsi minimamente di leggi. Certo tutti dimostrano di provare amicizia verso i loro amici (Walken con Fishburne e Caruso con Snipes) ma alla fine non risulteranno vincitori ma solo vinti.
La figura glaciale e imperscrutabile di Walken è inquietante ed affabile quanto basta.

Accostabile al Padrino e Quei bravi ragazzi? Solo di genere,ma siamo lontani anni luce.

kamikaze91  @  12/10/2010 12:04:49
   7½ / 10
buon film davvero con un cast eccezionale. La storia non presenta molto di originale, ma la regia non pecca mai. Storia ben costruita e realizzata. Magistrale C. Walken e un inedito versione di Fishburne.

BlackNight90  @  07/09/2010 02:50:32
   8 / 10
La Grande Mela è completamente marcia al suo interno tanto quanto è rossa, luminosa e tentatrice all'esterno, non solo è luogo ideale per vermi insaziabili ma i suoi stessi semi sono fatti di violenza e dolore, Ferrara è il poeta di questo male urbano un po' come Baudelaire lo era di Parigi: l'uomo di New York, l'animale di Ferrara, è costretto a vivere in questo habitat maligno e sbagliato, in questo sistema che permette a un criminale di diventare suo eroe, anzi il suo re; dove quelli che devono assicurare la giustizia (degli uomini) sono i primi a violarla senza scrupoli, e quindi non c'è differenza tra giusti e ingiusti, soprattutto nel loro destino comune.
Frank White torna tra queste strade infernali cambiato: il suo volto pallido, spettrale e quasi cadaverico, come il Nosferatu che viene citato nel film, è una delle tante dimostrazioni della sua diversità, lui che è l'unico bianco, come dice il suo stesso cognome, in una banda di neri, lui che ha il volto che manifesta la lotta interiore della sua anima: un sorriso spesso complice e sghignazzante che contrasta con degli occhi freddi ma che non riescono a nascondere il suo tormento.
Un tormento che nasce dalla contraddizione tra il suo bisogno di redenzione attraverso il fare "qualcosa di buono", la sua spietata volontà di vendetta, ancora più negativa perché viene a sostituirsi a quella divina, verso quelli che si sono arricchiti quando lui era in prigione (redenzione e vendetta, in pratica i due temi principali del primo Ferrara), la consapevolezza che non c'è un modo per conciliare i due sentimenti perché a mancare è proprio il Dìo che dovrebbe mettere ordine a queste cose e che il regista questa volta mette da parte, a differenza di quanto farà poi in altri film più declinanti verso la religione.
Oltre al sempre grandissimo Walken sono degni di nota il Fishburne di Matrix e David Caruso nella parte che gli è più congeniale, quella dell'irlandese bastardo, particina insignificante invece per Buscemi, e io che mi aspettavo di divertirmi parecchio con lui!
Il finale è splendido, i due capi delle rispettive fazioni (che in realtà tali non sono) si affrontano, ma in questo mondo, in questa New York, uscirne vincitori non è possibile, la salvezza non lo è ancora.

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Ultima risposta 01/11/2010 14.01.11
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Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  13/07/2010 02:01:30
   6½ / 10
Film d'autore di Ferrara che pregna il tutto con il suo solito stile antihollywoodiano. Degrado, violenza e notti sinistre con Walken magistrale nell'interpretazione

pinhead88  @  05/06/2010 19:30:30
   7 / 10
Caratterizzazioni non troppo riuscite in questo mafia movie,ma Ferrara è un re nel creare le atmosfere marce e decadenti di una metropoli.

Suskis  @  14/03/2010 17:16:19
   7 / 10
Un cast stellare! Walken, in una delle sue migliori interpretazioni (in Una Vita al Massimo di Scott sembra continuare questa parte!), Caruso (ne ha fatta di strada dal primo Rambo!), Snipes (meno vampiro del solito), Fishbourne (quasi irriconoscibile nei panni di un gangster da strapazzo) e perfino Steve Buscemi! E infatti sono i personaggi a fare questo film (la storia è veramente uguale a 1000 altre) insieme alla gelida violenza che avvolge tutta la pellicola (insieme alla droga, onnipresente).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  24/01/2010 11:55:06
   7½ / 10
Credo che C. Walken abbia recitato una parte perfetta per lui e in maniera sublime. Mi è davvero piaciuto questo lavoro di Abel Ferrara che dirige da maestro senza sbavature. Una storia di potere di traffici illegali e di violenza sanguinosa che appassiona anche per la sua atmosfera notturna davvero suggestiva. Tutto da vedere.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  15/09/2009 14:50:52
   7½ / 10
Gran bel film, violento al punto giusto e con un finale veramente eccellente....Walken perfetto nel ruolo, buoni anche Caruso e Fishburne..vale la pena vederlo!

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DarkRareMirko  @  14/08/2009 01:00:59
   8½ / 10
Eccezionale film di Ferrara, con un Walken da manuale, ambiguo (nè buono nè cattivo) come non mai.

Strepitoso anche il resto del grandissimo cast (c'è pure il Caruso di CSI).

Epico drammone a metà strada tra Carlito's way ed Heat la sfida, non rinunciante nemmeno a scene gratuite di violenza esplicita stile Tarantino.

Invisibile la regia di Abel.

Da non perdere.

TheLegend  @  20/07/2009 17:21:49
   5 / 10
Solito film con droga,omicidi e cose di questo genere.
Il film non ha niente da dire e non spicca nemmeno per originalità.
Sopravvalutato!!

bulldog  @  16/07/2009 00:57:52
   8½ / 10
Ottimo Walken,uno dei prodotti migliori di Ferrara

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  16/05/2009 12:37:18
   7½ / 10
Abel Ferrara e Nicholas St. John rappresentano il vano tentativo di redenzione di un anti-eroe che, appena uscito di prigione, ha in animo di far edificare un grande ospedale in una delle zone più degradate di New York. Le sue velleità umanitarie sono, però, puntualmente osteggiate da una serie di personaggi che, pur collocandosi in diverse sfere di azione (in quelle delinquenziali in narcotrafficanti, in quelle della giustizia i poliziotti), convergono (cfr. l’operazione di infiltraggio) fino a dare vita ad un’unica forza volta a neutralizzare la tensione al bene del gangster Frank White. Proprio da questa sorta di coalizione tra opposti schieramenti, la cui sinergia costituisce una trappola senza uscita per l’uomo da eliminare, viene fuori con estrema intensità l’immagine, avvolta da un opprimente aura di solitudine, del personaggio principale: un soggetto esternamente algido, ma che cova dentro di sé il bisogno spasmodico di emendarsi delle sue colpe. Egli è continuamente braccato sia dai “buoni” e che dai “cattivi”: e se inizialmente sembra avere la meglio, col prosieguo della narrazione emerge lentamente il ribaltamento dei “giochi di potere” fino alla metaforica fuga del finale, che sfocia e culmina in uno dei momenti cinematografici più alti in assoluto: il gangster ripreso solitario in un taxi che, mostrando la ferita mortale allo stomaco (inferta da quello stesso poliziotto che gli ha risparmiato), prende coscienza del suo fallimento, mentre esternamente si assiste a un brulicare di movimento (gli agenti della polizia che progressivamente si assiepano nei pressi del taxi), il cui effetto è quello di amplificare il senso di solitudine del protagonista: quest’ultimo colto, all’apice del momento conclusivo, con lo sguardo perso nel vuoto nell’attesa dell’imminente liberazione.
A questo finale si ispirerà Michael Mann per “Collateral”. Il faccia-a-faccia nella metropolitana, con cui termina il film, riconduce sempre, anche se in maniera più semplice e lineare, al vuoto che circonda il personaggio negativo della storia. Nel complesso “Collateral” è per certi aspetti superiore alla pellicola di Ferrara, soprattutto in virtù di una regia, di un montaggio e di una tecnica narrativa davvero superlative: ma quel finale, impreziosito dalla straordinaria e complessa intensità espressiva che Christopher Walken riesce infondere al personaggio, è qualcosa di unico.

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Ultima risposta 17/05/2009 13.57.48
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mikland83  @  08/11/2008 19:00:59
   7½ / 10
Un film discreto, se paragonato a ciò che viene prodotto oggi,
Walken sempre impeccabile nei ruoli che interpreta.
Storia un po' la solita ma con un qualcosa in più che però non è molto tangibile, intuibile più che altro e ovviamente legato alla figura di Frank Whyte.
In definitiva un buon film, crudo e spietato.
Altri tempi...

clint 85  @  06/11/2008 02:26:33
   6½ / 10
Film che si lascia guardare, crudo e sanguinario.
Poteva sicuramente essere fatto meglio... sopratutto il finale!!!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  03/04/2008 16:11:05
   8 / 10
Ottimi spunti e ottimo girato. La coppia Ferrara/St. John dimostra un'altra volta essere una delle migliori del cinema.
Ritengo che in verità, almeno contenutisticamente, il personaggio di White sia solo un apparente protagonista; ai livelli della storia certo è il motore, ma se diamo uno sguardo globale alla filmografia di tale splendido regista noteremo come il lato istituzionale in relazione a quello morale (la polizia insoma) dei personaggi, anche se passato in secondo piano per meri motivi di trama, si riservi in realtà sempre un posto speciale, quasi preponderante (vd. "The Bad Liutenant").
L'interrogativo etico che pone White al frustrato, ma coerente (e anche qui c'è da discutere) ispettore è semplice, ma lacerante: è giusto indagarmi per aver ucciso i peggiori mostri della società?
all'apparenza banale, o perlomeno convenzionale (e direi piuttosto retorico), ma che dire quando un altro se ne accompagna, proferito dall'incoerente, ma sincero (almeno con se stesso) personaggio di Caruso: è giusto che a soggetti come questo che hanno ucciso, spacciato, frodato basti un ospedale per diventare le star del quartiere? Abitudine che a distanza di diciott'anni non ha smesso di insozzare parlamenti e senati...
E il bello di questi film è che la polizia diventa la pecora nera della situazione, sta allo spettatore decidere da che parte stare.
Ottimi tutti gli attori, veramente.
nel cast anche Paul Calderon, il Gallardo Escobar di Nip/Tuck e un giovanissimo Harold Perrineau aka Micheal Dawson in Lost e Augustus Hill in OZ...

Dan of the KOB  @  02/04/2008 21:16:42
   8 / 10
Il tema della redenzione, tanto caro a Ferrara, non manca neanche in questo film!
È un gangster movie caratterizzato da atmosfere cupe e personaggi violenti (la stessa polizia usa metodi molto forti), fra cui spicca la figura di Frank, un personaggio circondato da un’aura malvagia e caritatevole allo stesso tempo, un uomo che cerca la salvezza spirituale in un modo tutto suo!

Walken,nell'interpretare Frank White, riesce a caratterizzarlo in maniera divina, fornendo una prova d’attore stupenda, pari a quella che era riuscito a dare nel Cacciatore di Cimino! Ottimo tutto il resto del cast, composto da un gran numero di bravi attori!
Sicuramente uno dei più bei film di Ferrara e anche uno dei più “accessibili”!

Lo consiglio vivamente!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/02/2008 23:38:37
   7½ / 10
E' uno dei film di Ferrara che ho più apprezzato, una regia eccellente con un protagonista come Walken in una delle sue parti più ispirate, un gangster con un sua etica particolare: freddo, gelido, senza un gusto sadico verso la violenza. Deciso comunque ad intraprendere, a modo suo, un percorso verso la redenzione. I personaggi che si muovono in questa New York notturna diventano quasi intercambiabili. Difficile distinguere chi è il criminale e chi è il poliziotto. Oltre a Walken, anche il resto del cast non è da meno con Fishburne nella animalesco guardiaspalle di Frank e la coppia di poliziotti Snipes-Caruso.

dgarofalo  @  26/12/2007 11:45:36
   8 / 10
bel film ma nn un capolavoro come lo hanno descritto precedentemente da altri critici un film gangsters dove ci sono parecchie sparatorie e buona colonna sonore ma non mi convince tanto la trama cmq
da vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  29/10/2007 23:33:26
   8 / 10
Un cast veramente d'eccesione per un film diretto in modo ottimo.
Veramente crudo, intenso gestito senza esitazione da Abel Ferrara che firma così una delle sue più belle pellicole.
Il tutto è impreziosito da un monumentale Walken, ma anche Fishburne,Snipes, Caruso fanno la loro bella figura.
Tutto è ponderato, controllato, tutti i personaggi sembrano scrivere pian piano il proprio destino correndo verso quest'ultimo senza indugi e consapevoli che la morte presto verrà a far visita a loro.
Ferrara rappresenta il tutto in una New York oscura, malata fin dalle radici, dove il crimine la fa da padrone. Una città in cui il potere è strettamente legato alla delinquenza, alla corruzione.
Anche la giustizia è marcia sin dalle sue fondamenta.
Il finale risulta coerente con l'intera pellicola, regalandoci così un esempio di come è possibile recitare senza neppure proferir parola ma trasmettendo il sentimento, lo stato d'animo solo dagli occhi del protagonista, che in questo caso, ripeto, è un grande come Christopher Walken

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  21/10/2007 16:10:44
   7½ / 10
Christopher Walken nei panni dell' "angelo sterminatore" di turno,vale da solo la visione del film:affascinante,freddo e controverso fino al midollo,l'attore americano e'la vera attrazione della pellicola,per un Abel Ferrara lanciato verso il suo successivo capolavoro,Fratelli.
Ottimo anche il resto del cast(caratterizzato alla perfezione),con la presenza di un bravissimo Laurence Fischburne,un giovane David Caruso e il sempre efficace W,Snipes.Struggente e indimenticabile il finale.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/04/2008 16.12.08
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gordon4  @  05/10/2007 15:48:27
   2 / 10
Brutto, non c'è che dire. Stupiscono le recensioni entusiastiche, per un film che non vuol dire assolutamente un c***o. Non vale la pena.

Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  22/08/2007 18:41:03
   10 / 10
se lo merita 10...
walken sembra davvero king of new york...
ke faccia...uno dei migliori attori mai esistiti.

Jumpy  @  01/05/2007 22:10:47
   8 / 10
A mio parere la migliore interpretazione di Cris Walken, regia magistrale e trama che incolla alla poltrona.

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  01/05/2007 21:11:46
   9 / 10
bello bello e bello,magnifico gangster movie pieno di colpi di scena e tanta violenza messa nei punti giusti,non conoscevo questo regista e mi sa che ho beccato uno dei suoi film migliori(a quanto ho sentito dire).da vedere più e più volte,le espressioni di walken sono indimenticabili

lupin 3  @  23/01/2007 17:22:03
   8½ / 10
Veramente bello sto KING OF NEW YORK non perdetelo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/01/2007 13:07:23
   9 / 10
probabilmente il film che preferisco di ferrara.
adoro di questo regista la capacità di ammantare di melodrammatico anche le storie più dure e cruente, e qui è aiutato da un mostruoso walken che, come ne 'la zona morta', sembra avere negli occhi una tristezza e una malinconia che paiono non avere mai fine.
i personaggi sembrano andare placidamente incontro all'inesorabile, quasi che i loro ruoli fossero prestabiliti da un qualcosa di superiore ed immutabile e a cui l'unica reazione possibile è ola rassegnata accettazione del proprio destino.
magnifico.




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testadilatta  @  29/05/2006 01:38:03
   10 / 10
Cosa posso scrivere......
Abel Ferrara e Cristopher Walken......
Un regista assolutamente straordinario e Walken in una delle sue parti migliori ossia Frank White.
Film crudissimo, decadente, drogato ma anche emozionante, perchè Frank White pur essendo un bastardo spietato prova emozioni sincere e cercherà di costruire un ospedale nel Bronx a tutti i costi...
Ci riuscirà?
Finale commovente.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  05/12/2005 23:08:30
   7½ / 10
E’ il film della svolta per A. Ferrara.
Le tematiche chiave del regista iniziano qui il cammino che sfocerà solo qualche anno più in la in “Fratelli”.
Questo King of NY resta un’opera comunque interessante perché riesce a mantenere aspetti del cinema d’autore legandoli a quelli tipici di alcuni B-movie americani.
Inoltre si avvale di un mostruoso C. Walken davvero ispirato nella parte (dalla quale forse non è più uscito....).

renton  @  05/10/2005 21:36:29
   7 / 10
Ho appena finito di vedere questo film e a quanto pare...sono stato l'unico ad averlo visto!
Film cupo, oscuro che ci mostra una New York decadente e degradata come solo Ferrara poteva dipingere. I suoi personagi sono introversi, incomprensibili e imprevedibili nelle motivazioni del loro agire.
E' una pellicola violenta, pessimista, realizzata con uno stile inconfondibile, fatto di lunghe pause riflessive come già in altri film di Ferrara ( Il Cattivo Tenente, The Addiction) quasi a comunicare il senso di colpa, lo sporco, il male di un'umanità peccaminosa e dipinta irrimediabilmente compromessa dal cattolicissimo regista. Citazione al Nosferatu di Murnau.

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