Trama del film King arthur - il potere della spada
Il giovane Arthur vive nei vicoli di Londonium con la sua gang, all'oscuro della vita a cui è destinato fino a quando si impadronisce della spada di Excalibur ed insieme a lei del suo futuro. Sfidato dal potere di Excalibur, Arthur deve compiere scelte difficili. Coinvolto nella resistenza e affascinato da una misteriosa donna, deve imparare a gestire la spada, affrontare i propri demoni e unire il popolo contro il tiranno Vortigern, che si è impadronito della sua corona ed ha assassinato i suoi genitori.
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"King Arthur" è esattamente quello che ci si aspetterebbe dalla variante (l'ennesima) moderna/tamarra delle leggende arturiane. Il problema grosso non è tanto il modo "grossolano" con cui vengono trattate le vicende (quello lo si sa in partenza) ma il fatto che il film in questione non riesca ad essere divertente pur essendo l'intrattenimento l'unico e solo obbiettivo di un prodotto simile. Fastidioso anche il fatto che, oltre allo stesso Artù, tutti gli altri personaggi (compreso il villain di Jude Law, il quale sembra essersi adagiato in questi ruoli) risultino essere delle macchiette insignificanti nonostante il carisma dei rispettivi personaggi della leggenda. Assolutamente bocciato.
Belli gli effetti speciali, praticamente non c'è altro. Trama sbrigativa, montaggio pessimo con scene tagliate come quando si affettano carote. Attori mediocri messi in mezzo a scene turbolenti. Non voglio essere terribile con il voto ma sinceramente, guardando l'intera produzione cinematografica mondiale, c'era bisogno di spendere risorse umane e ambientali per far uscire una pellicola del genere? Chi ovviamente è, per vari motivi, limitato all'arco temporale di 10 anni di film si astenga dal rispondere.
non sentivo la necessità di questa rivisitazione in chiave moderna e tamarra... cioè, se si è consapevoli di vedere una cag ata, è una cag ata ben fatta, ma pur sempre una cag ata di film!!
L'idea di un Artù tamarro mi stava pure bene (Hunnam tvb) e sia chiaro, il film in sè non è brutto, ma si perde nel più becero e abusato digitale e in una durata eccessiva.
film fantasy che non ha il pathos epico dei grandi capolavori del genere e non ha l'azione adrenalica di un vero film del genere .. qualche trovata originalie di Ritchie qua e la c'e' ma comunque è veramente troppo poco .. il resto è un minestrone di effetti speciali che deve giustificare il prezzo del biglietto .. e francamente rimpiango i soldi spesi .
Flop assoluto. Guy Ritchie mi andava bene agli esordi, quando si muoveva in microcosmi popolati di gangster surreali, ma il suo stile con pellicole come Sherlock e questo King Arthur c'entra davvero poco. Fiumi di digitale, attori del tutto sprecati, storie che faticano a decollare, soliti rallenty nelle sequenze di azione. Bah, due palle.
King Arthur in versione coatto antico non si può proprio guardare. Alza il punteggio solo l'interpretazione di Jude Law. Per il reato è un film da dimenticare
Ritchie è ormai un altro regista completamente schiavo dei suoi vezzi. Ralenty, freeze frame, accelerazioni improvvise....keppalle... aggiungiamo al mix la solita oscena CGI, con scenografie penose che sembrano avanzi de Lo Hobbit, la solita estetica del grigiume/livido, lense flare posticcio a go-go.... sono uscito dal cinema con la voglia sfrenata di rivedermi Excalibur con la meravigliosa fotografia di Alex Thomson. Un film che fa rivalutare il King Arthur di Fuqua.
Ritchie con la sua solita grazia e delicatezza da catherpillar si butta nel fantasy muscolare, cafone e giggione con tanto di Re rockstar, ma il tutto si schianta di fronte a mal caratterizzati personaggi monodimensionali.
Jude Law è davvero bravo in questa pellicola che è proprio una "****** pazzesca", con un Re Artù che diventa "Il Boss" (inascoltabile!!), narrazione traballante e nessuna scena degna di nota. Leggo che è il primo di sei capitoli: dubito ce ne sarà mai un secondo!!