killing zoe regia di Roger Avary Francia,USA 1994
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killing zoe (1994)

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locandina del film KILLING ZOE

Titolo Originale: KILLING ZOE

RegiaRoger Avary

InterpretiEric Stoltz, July Delpy, Jean-Hugues Anglade

Durata: h 1.38
NazionalitàFrancia,USA 1994
Generethriller
Al cinema nel Novembre 1994

•  Altri film di Roger Avary

Trama del film Killing zoe

Parigi 4 Luglio. In una camera d'albergo la splendida squillo Zoe (July Delpy), e lo scassinatore Zed (Eric Stoltz), consumano l'illusione dell'amore alla vigilia di una rapina che, apparentemente semplice e senza imprivesti, li vedrà coinvolti insieme ad Eric (Jean-Hugues Anglade).

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Voto Visitatori:   6,32 / 10 (36 voti)6,32Grafico
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Voti e commenti su Killing zoe, 36 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

StIwY  @  20/04/2021 14:30:06
   6 / 10
Una sorta di B-movie che scimmiotta da Pulp Fiction. Alterna alcuni momenti discreti, ad altri realizzati male come ad esempio nel finale quando:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

E poi ci sono le immancabili armi senza il minimo rin****! Vabbè...

Detto questo, merita comunque una visione senza pretese.

Scanlon  @  01/06/2018 11:09:20
   7½ / 10
Rimane di diritto tra i miei cult personali degli anni 90'...

E' dura, leggendo commenti e rielaborazioni del film, notare come sull'onda di un malinteso (il tarantinismo mancato di Killing Zoe) la pellicola di Avary non sia stata affatto capita e apprezzata.

Avary dimostra infatti grande versatilità e dopo aver aiutato Quintino a redigere le sceneggiature di Le Iene, Una vita al massimo e Pulp Fiction (per il quale vincerà l'Oscar) se ne esce con un film che di "tarantiniano" ha poco e niente, e a dispetto del suo collega, registicamente non eccelso, Avary qui dimostra una capacità in fatto di ripresa, montaggio, sintesi visive e colonna sonora che lo pone in una luce particolare e lo rende artista nel vero senso della parola.
Precursore del thriller francese anni 90' (come qualcuno ha già ricordato), Killing zoe, superata la prima mezz'ora, diventa un vortice di dinamismo cinematografico che ti incolla allo schermo fino all'ultimo secondo, attraverso una discesa a climax che si conclude con un epilogo roboante. Delizioso quanto appagante.

Poi possiamo aprire un capitolo a parte e chiederci anche perché Avary sia stato martirizzato dall'ottusità dei producers americani (al tempo in fissa con Pulp Fiction)
che mai più lo hanno considerato - ritornerà alla regia solo un decennio dopo con Le Regole dell'attrazione - e del perché in generale in pochi abbiano afferrato la cinefilia colta del buon Roger a scanso di quella grezza dell'ex amico Tarantino.

Morale: non sempre nella vita si ottiene ciò che davvero si merita, nel bene o nel male... e ci vuole anche fortuna nell'esordire al momento giusto...

DogDayAfternoon  @  05/04/2015 13:50:14
   6½ / 10
Come me probabilmente la maggior parte della gente ha visto questo film sull'onda dell'entusiasmo di Pulp Fiction. Ricordo che mi aspettavo qualcosa di simile (seppur in proporzioni minori) e rimasi molto deluso, e come me probabilmente anche molti altri.

Rivisto recentemente a sangue freddo e senza condizionamenti o aspettative particolari non è che le sensazioni siano state tanto diverse: un film molto scostante, tra alti e bassi, con situazioni a volte riuscite altre molto meno, dialoghi non sempre all'altezza e in alcuni frangenti un po' troppo forzati.

Resta comunque un film abbastanza piacevole, non mi sentirei di stroncarlo più di tanto, migliore anche rispetto a Le regole dell'attrazione. Per Roger Avary Pulp Fiction è stata una lama a doppio taglio, gli ha permesso una certa visibilità ma è stato anche un continuo metro di paragone per le sue opere dal quale ne esce abbastanza a pezzi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  28/09/2014 17:47:15
   5½ / 10
La prima mezz'ora, piatta e statica, e l'ultimo quarto d'ora, frettoloso da morire, sono una schifezza; al centro, un film senza obbiettivo (a parte il voler mostrare a tutti i costi la propria natura alternativa) campato per aria, tirato per le lunghe e con scelte registiche del tutto inutili (e pure brutte da vedere), ma in ogni caso ravvivato dalla quantità elevata di sangue e turpiloquio, da qualche scambio di battute divertente, e dalla performance sopra le righe di Anglade (già visto in "Nikita" e qui doppiato da Pedicini).

Nel complesso un mezzo pasticcio senza capo ne coda, che puo' piacere come no; per me, seppur non privo di momenti interessanti e di un'appropriata colonna sonora, rimane un tentativo maldestro di uscire dagli schemi seguendo/imitando i modelli imposti da Tarantino e Besson.
Avary sappiamo tutti chi e', ma come regista farà di molto meglio con il sottovalutatissimo "Le Regole dell'Attrazione".

deliver  @  27/08/2014 01:48:58
   6½ / 10
Premessa d'obbligo: non cercate in questo film qualcosa di vagamente simile a Pulp Fiction o alle Iene. Benché Avary sia stato amico, collega e co-sceneggiatore dei due capolavori del compagno Tarantino, qui sembra prendere tutt'altra strada, facendo addirittura quasi da aprifila del thriller francese ed europeo degli anni 90. Perché in effetti Killing Zoe va collocato più nella direzione dello sperimentalismo e dell'underground - e che in America arriverà con gli esordi di Aronofsky . Manca certamente quello stile ipercinetico tipico di Tarantino e dei suoi dialoghi (non a caso la parte più noiosa del film e' quella iniziale, dove si parla troppo e a vuoto, preambolo della parte seconda, ricca invece di azione e interesse). Tuttavia, la specialità della pellicola in questione non sta tanto nel parlato o nella sceneggiatura (di per se scolastica) quanto nella resa di inquadrature e montaggio che Avary decide di adottare. Killing Zoe e' un film sporco, grezzo, fieramente sopra le righe, a metà percorso tra il cinema d'autore e un delirante sfoggio di una violenza lisergica e spettinata.

C.Spaulding  @  08/07/2012 01:58:51
   6 / 10
La prima volta che lo vidi non mi piacque più di tanto e a rivederlo a distanza di tempo la mia idea non cambia film piuttosto piatto che regala pochi momenti interessanti Eric Stoltz è bravo ma non basta per far rialzare le sorti del film. Tuttavia non è girato male....si può vedere se non si ha altro di meglio.

pinhead88  @  03/06/2012 19:33:44
   7½ / 10
Un discreto palpone frenetico e allucinogeno con una bella spruzzata di nichilismo metropolitano.
Adoro Eric Stoltz( con i capelli lunghi sembra la reincarnazione di Cristo che si sfonda di eroina) ma non ce lo avrei mai visto a fare la parte del 'buono e innamorato'.
Divertente.

Scuderia2  @  28/10/2011 10:08:20
   3½ / 10
Parigi.Rapina in banca.
Banda:stile quelle che infastidivano Bud Spencer e Terence Hill. Solo più violenti e armati e fottutamente più strafatti e idioti.E banalmente mascherati da Drughi.
Capo della banda:Eric (il vikingo?). E' uguale a Bob Sinclar.
Socio:Zed (Eric Stoltz,lo 'spaccia' di Pulp Fiction).
Zoe:è una studentessa che fa l'impiegata di banca e la prostituta(??????).
Special Guest:Ron Jeremy (sti caxxi).
Colonna sonora:roba elettronica che sembra elettrotecnica,una sorta di rumore di fondo che sembra provenire da una qualche fonderia dei bassifondi.
E' un sottoprodotto acido e distorto.
Tipo la Cola Cola.
Sgasatissimo.

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Ultima risposta 28/08/2014 20.09.32
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  24/06/2011 22:12:09
   7 / 10
Avery guarda ai film degli anni Settanta come ad un modello da far rivivere in pratica così com'erano. Lo schema è lo stesso: un personaggio molto negativo, dalla personalità forte, dai sentimenti e dai modi estremi, contornato da compari/comparse e da alcuni personaggi "positivi", solo per il fatto che hanno un animo più nobile, ma che in quanto ad atti non sono da meno del personaggio "negativo". Da questo modello vengono fuori film pieni di pathos, molto tesi, cupi, su cui grava un'atmosfera di morte, di condanna annunciata, di spirale negativa, di (auto)distruzione.
Altra caratteristica basilare è il fatto che ci si concentra quasi esclusivamente sugli effetti spettacolari della devianza umana. Abbondano quindi scene violente, esplicite, scene descrittive degli stati abnormi e della vita anticonvenziali di questi "eroi" negativi. Perché di eroi si tratta. Anche se spesso nelle vicende il punto di vista è quello del personaggio "buono", il personaggio cattivo riluce e occupa la scena e a lui viene riservata sempre una fine spettacolare che rimane impressa e che in qualche maniera lo "celebra".
Il concentrarsi sull'effetto comporta il fatto che si tralascia tutto il resto: dei personaggi sappiamo poco o niente, soprattutto di quello negativo. La società esterna fa un po' da spettatrice o da semplice sfondo, brilla comunque per l'inazione e per l'influenza quasi nulla sulla storia. Questo porta spesso a sceneggiature caricate e forzate, a volte assurde, dove non mancano coincidenze o casi fortuiti e il finale accomodante.
Tutte queste caratteristiche base dei film anni '70 le ritroviamo pari pari in "Killing Zoe".
Zed è l'apparente protagonista, il carattere "positivo", quello in cui si identifica lo spettatore. Il fatto che sia uno scassinatore non ha importanza, quello che "nobilita" è il fatto che ha buoni sentimenti, rispetta gli altri e usa la violenza solo quando serve, non per gusto e piacere. E' razionale, ma allo stesso tempo "debole", in quanto subisce il fascino dei suoi amici più disinibiti di lui.
Attraverso di lui lo spettatore fa un viaggio nella devianza umana, nella parte scura, distruttiva e violenta, ne prova la vertigine e ne esce fuori alla fine come Dante dall'Inferno.
Tutto questo grazie al personaggio di Eric, il vero protagonista, un autentico angelo del male. Megalomane, drogato, acceccato dalla sete di ricchezza, distrugge e si autodistrugge. La sua filosofia è consumare il massimo dalla vita senza limitazioni, arrivare all'estremo, tutto e subito. Ad aumentarne la perversione gli viene data una chiara omosessualità latente. Si vede lontano un miglio che è innamorato di Zed e che odia le donne che gli ronzano attorno. Molto bravo l'attore che lo impersona, che alterna dolci sguardi e sorrisi (rivolti a Zed), a scatti rabbiosi e a ghigni kubrickiani.
L'unica scena che potrebbe far pensare a Tarantino è quella in cui i malviventi asserragliati in una banca ingannano il tempo raccontando una barzelletta. Questa scena ha un effetto stranissimo. Visto il contesto del film (angosciante e cupo dall'inizio alla fine) stona alquanto e non contribuisce ad alleggerire l'atmosfera e nemmeno a rendere i malviventi più a portata di spettatore. Se ne poteva francamente fare a meno.
Altri difetti sono la lentezza con cui la storia ingrana e l'assurdità di una tale banda di malviventi e di come agiscono (da dilettanti allo sbaraglio).
L'omaggio agli anni '70 è anche formale: sonoro non perfetto, riprese "sporche" e buie, lunghi piani sequenza con riprese cittadine, camera fissa sui personaggi.
Nonostante ciò "Killing Zoe" rimane in tutto e per tutto un film degli anni '90. C'è riflesso tutto il nichilismo, la disperante ricerca di un'evasione dal normale tramite l'estremo, l'accettazione e quasi la ricerca della morte. Lo stesso spirito che è stato tradotto in film da quel capolavoro che è "Crash" di Cronenberg.

goodwolf  @  28/10/2010 23:17:13
   6½ / 10
A parte la soporifera ed estenuante parte di quando i "rapinatori" escono la sera a drogarsi (dove avrei preferito "farmi" con loro piuttosto che assistere a quelle scene), ho apprezzato questo film. E' scarno in tutto, ma in generale, funziona.

Cannibal Bunny  @  13/10/2010 20:01:54
   6 / 10
Dal co-sceneggiatore di Pulp Fiction era lecito aspettarsi di più di questo thriller povero di contenuti e trama.

Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  20/08/2010 12:28:40
   4 / 10
B-movie senza sceneggiatura, in cui nella prima metà non succede praticamente nulla e il finale è pure peggio dell'inizio.
Si salva solo la parte centrale, ma dove tutto è già visto, e la recitazione di Jean-Hugues Anglade in mezzo a una scarsezza generale di notevole livello.

topsecret  @  22/01/2010 14:59:54
   6 / 10
Prodotto da Tarantino, questo film è abbastanza allucinato, dal ritmo vertiginoso e dalle interpretazioni parecchio sopra le righe. Ma alla fine si riduce alla solita storia, quella di un gruppo di bastardi drogati e senza scrupoli che tentano il colpo che li sistemerà per tutta la vita....eccome se lo farà.
Vedibile, ma se non vi va non fatevene una colpa.

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Ultima risposta 22/01/2010 19.56.03
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gandyovo  @  29/12/2009 17:23:24
   7 / 10
tutto sommato, vale la pena vederlo.

DiReCtOr  @  11/10/2009 00:10:04
   2 / 10
Inguardabile, banale e scontato... ridicolo in tutto.

Dam182  @  10/09/2009 12:08:00
   6 / 10
Prima parte noiosissima poi si riprende ma speravo meglio...

Invia una mail all'autore del commento RadicalGrinder  @  13/07/2009 13:28:53
   7 / 10
Sai... ho l'AIDS... per l'ago...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  23/06/2009 22:56:48
   3½ / 10
'Na menata pazzesca, roba che Harpo a confronto è piacevole da ascoltare.
Mi accodo senza indugio al socio qui sotto; 'sto film è brutto forte, a partire dalle scelte registiche francamente condivisibili e visivamente proprio terribili.
Della storia in sé non parliamone neanche.

Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  20/06/2009 18:12:31
   2 / 10
Palp o non palp, per me è stato uno strazio.
Lento da paura, non succede praticamente mai nulla. Aspetti, continui ad aspettare, perseveri nell'attesa, fiducioso.
Niente.
Finisce addirittura peggio di come inizia. E sì che ce ne voleva, eh.
Da qualche parte avevo letto che non c'è una scena elementi/scene che somiglino ad altri film (peraltro motivo principale per cui ho deciso di guardarlo), e ce credo, NON C'È proprio nulla! Una sceneggiatura che può essere contenuta in un post-it.
L'unica cosa che si salva è l'interpretazione di Jean-Hugues Anglade, tutto il resto invece... bah..

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Ultima risposta 22/06/2009 21.33.23
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Febrisio  @  21/03/2009 09:54:06
   6½ / 10
Ci farà piacere vederlo, ma nulla di speciale. Dopo averlo visto andrà nel dimenticatoio ben presto. L'unica cosa che ricorderò sempre è il nome Zoe, bellissimo.

benzo24  @  17/03/2009 12:25:41
   7½ / 10
ricordo con piacere la visione di questo film.

Cliff72  @  06/06/2008 17:50:10
   7 / 10
Storia allucinata e violenta, ben girata ed interpretata che mi ha saputo coinvolgere soprattutto nelle fasi concitate della rapina in banca.
Film "nero" che non potrà non piacere agli amanti del genere.

emagiul  @  21/04/2008 16:02:40
   8 / 10
mi è piaciuto molto questo film, ha qualcosa dei film dei film di tarantino, girato molto bene ,è un vero viaggio ipnotico della droga...e della criminalità

Guy Picciotto  @  05/03/2008 11:15:20
   6½ / 10
Descritto come un "cult movie" il film si è alla fine rivelato per quello che è,ovvero un onesto heist-movie a basso costo.
Prima parte noiosa fino all'inverosimile,seconda che invece risolleva le sorti di una pellicola che viaggiava nei binari della mediocrità.
L'umorismo sardonico funziona a corrente alternata e anche le frequenti esplosioni di violenza sono alquanto gratuite e lasciano un pò indifferenti.
Molto buona invece la regia di Avary,istintiva e sperimentale;sembra infatti di essere catapultati nel trip allucinogeno che vive il protagonista,merito anche di lenti deformanti,riprese sbilenche e tanta telecamera a spalla.
Anonimo il cast,tranne uno Stoltz in buona forma.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/01/2008 01:43:55
   6½ / 10
Thriller abbastanza atipico, allucinato, volutamente sopra le righe, con un plot che putroppo il finale scontato rovina un po'. Bisogna dare atto che tre quarti della pellicola sono da vedere.

7HateHeaven  @  22/01/2008 17:44:57
   6½ / 10
Per me fan sfegatato di Pulp fiction e Le Iene questo film è stata una grossa delusione. Pensavo di trovare almeno un pò di quell' originalità che distingue questi 2 film scritti da Avary.
Invece oltre a un pò di violenza e qualche ambiente underground non trovo niente da citare...

Sestri Potente  @  19/11/2007 21:39:32
   7 / 10
Bel thriller! La fonte di ispirazione massima credo sia stato "Quel pomeriggio di un giorno da cani" e il risultato è piacevole e interessante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/08/2007 20:57:12
   6½ / 10
Sulla carta, un'ottimo action-movie, ma sicuramente sopravvalutato dalla critica che non ne ha secondo me percepito i limiti narrativi: un plot che cita alla lontana "dog day" e che a una prima parte quasi sensazionale, ne fa seguire un'altra dove l'esplosione della violenza rischia di diventare caricaturale ed eccessiva: e non mi si dica che in tutto questo c'è l'ironia truce alienante e "nera" di Tarantino, perchè a volte sembra di assistere realmente a un film la cui dimensione "estrema" non fa che esibire un delirante emblema di fiction-movie radicale.
Comunque la performance di Stoltz è notevole, Avary ha indubbiamente del talento e il prodotto è più che interessante: soltanto, meno persuasivo e geniale di quanto si dica in giro

aivlis83  @  29/05/2007 15:06:43
   6½ / 10
premettendo che le condizioni della visione del film non sono state ottimali a causa del pessimo audio e video del mio dvd, non mi ha lasciato particolarmente entusiasta, sopratutto per per l'assenza di trama e contenuti..
i personaggi però sono fenomenali!! specie protagonista e co-protagonista..un rosso e un moro da panico..
finale di una banalità sconcertante..si intuisce troppo facilmente l'epilogo..
cmq si lascia vedere scorrevolmente..

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1 risposta al commento
Ultima risposta 28/10/2010 23.13.37
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Phelps  @  04/09/2006 00:01:53
   6½ / 10
non riesco a dare un voto basso a questo film , anche se il finale lo merita...cmq godibilissimo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  06/04/2006 13:14:01
   9 / 10
bellissimo film di avary,dopotutto mica poteva essere un pirla il co-sceneggiatore di pulp fiction...è veloce,violento,allucinato... una citazione in particolare per eric stoltz,bravissimo.

sweetyy  @  21/02/2006 16:52:27
   7½ / 10
Carino,il finale me lo aspettavo migliore comunque non è male

lupin 3  @  21/02/2006 13:03:42
   7 / 10
Buon film.............

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kaiser soze  @  27/07/2005 13:37:14
   8 / 10
Che dire. Un film assolutamente da vedere. Assolutamente.

liu_mi  @  06/12/2004 20:59:01
   7 / 10
Interessante thriller, piuttosto violento, ma ben realizzato. Scade un po’ nel finale, forse troppo scontato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  29/11/2004 20:56:34
   8 / 10
Ottimo esordio del co - sceneggiatore di Pulp Fiction.
Un film violento che col tempo è diventato un vero Cult. Memorabili alcune sequenze, non assomiglia assolutamente a niente.
Da vedere!

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