killers anonymous (2019)

L'idea di fondo per quanto improbabile poteva anche risultare interessante peccato che la vicenda si sviluppi in modo poco originale e privo di sorprese, piena di dialoghi scarsamente interessanti e personaggi tratteggiati in modo irritante.
L'unico nel cast degno di nota è Gary Oldman che però si vede fin troppo poco, mentre risultano sprecate le location ed una buona fotografia (prevalentemente in notturna).
Nel tentativo (fallimentare) di creare un cult movie, il regista e sceneggiatore Martin Owen ha perso di vista l'obbiettivo principale e cioè realizzare una pellicola scorrevole e gradevole, da dimenticare.

Funziona tutto poco in questo film diretto da Martin Owen, un guazzabuglio di idee buttate a caso senza una logica anche se l'idea di un gruppo di supporto per serial killer non era malaccio all'origine. Come scritto giustamente negli altri commenti la pellicola è un mix tra Guy Ritchie, Tarantino e mettiamoci anche il recente "7 Sconosciuti A El Royale" di Goddard. Gary Oldman si vede poco e forse è meglio almeno si dimenticherà presto di aver preso parte a questo film...

Sti registi dovrebbero smetterla di scopiazzare le scemenze di Tarantino. Filmaccio di una noia sconfinata.

Non ci siamo proprio.
Mi aspettavo un thriller/noir con personaggi interessanti ed un ritmo coinvolgente.
Nulla di tutto ciò. La sceneggiatura è sciatta e priva di originalità.

Logorroico, teatrale, tarantinesco. In una parola: ripugnante.

Mauro Lanari

Lo spunto non sarebbe nemmeno male, peccato che questo thriller da stanza chiusa abbia il torto non tanto di pescare a piene mani da Tarantino e Ritchie, ma di rendere poco interessanti sia i personaggi, anzi direi proprio odiosi in toto, sia l'intreccio stesso, povero di sorprese e scarso come coinvolgimento. Considerando lo spunto mi aspettavo qualcosa di meglio, invece così fa pienamente fede al suo titolo: anonimo