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Cortometraggio super mega ultra amatoriale che gioca sulle classiche figure spettrali femminili nate dal famosissimo "Ringu" per poi proseguire con "Ju-on" e via discorrendo...... Carino?.....ma si dai,giusto per vedere come si dilettano i giapponesi quando devono puntare sui loro clichè.....ma niente di più insomma; quasi viene da fare un sorrisetto per l'ingenuità.... ...vorrei dare la sufficenza ma.......ma non posso dai....
Una specie di prequel di "Ju-On", abbastanza inquietante e realizzato in modo decente.............. nulla di speciale comunque. Dura solo tre minuti quindi una visione gli si può concedere tranquillamente.
Divagazione allo stato embrionale sul celebre "Ju-On", pellicola con la quale Takashi Shimizu qualche anno dopo raggiungerà il meritato successo per poi spalmare (poche) idee e perdersi tra non riuscitissimi sequel. In questo caso il contesto sembra frettoloso soprattutto nella chiusura troppo "monca", quasi fosse stato estraopolato da una pellicola che per qualche ragione non è mai stata portata a termine o non ha mai trovato distribuzione. La tensione è ben gestita, ed il regista giapponese utilizza la soggettiva stile "La casa" di Raimi in un paio di sequenze senza dubbio efficaci. Ovviamente chi si è già sorbito la storia di Toshyo e rancorosa mammina in tutte le salse (compresa quella a stelle e strisce) difficilmente troverà motivi di interesse. Astenersi anche chi da tempo non sopporta più i fantasmi gorgoglianti con lunghi capelli corvini.
Pare proprio (o magari davvero è) una scena decontestualizzata tratta da un film più lungo, ma anche così intrattiene ed inquieta.
Più o meno ben fatto ed interpretato, è un valido corto horror anche se presenta un pò di deja-vu.
Curiosamente poi è uscito lo stesso anno di Ringu di Nakata, quindi non si riesce a ben capire chi ha preso ispirazione per primo (il fantasma si muove in maniera simile a Sadako)...
Leggermente inferiore rispetto a"4444444444",ma comunque in grado di trasmettere ansia,anche se in 3 minuti si può fare ben poco. La trametta non è sta gran cosa,e realizzata in modo alquanto approssimativa,secondo me.
Anche in questo corto la tensione è assente e la recitazione delle due attrici è insufficiente. Le idee del regista verranno sviluppate meglio con la saga JU-ON
Come ha già detto Ciaby questo, con "4444444444", è il debutto del regista, che abbozza le proprie idee in questi due corti. "Katasumi" l'ho trovato meno coinvincente dell'altro corto, ma il modo come è girato e la poca tensione sono ben concentrate, e come video sperimentale è molto buono. Grazie ha questi 4 minuti è nato una superba saga quale quella di "Ju-On". 6 politico e meritato.
Insieme a "4444444444", "Katasumi" è il debutto di Shimizu, dove già le idee per la saga "Ju-On" vengono abbozzate in due brevissime storie d'orrore (nel caso di "4444444444", umorismo grottesco) che, però, dimostrano un grande talento visivo che porterà i suoi frutti nella saga del rancore.
Rispetto al gemello numerico, "Katasumi" sembra la bozza di una scena di un qualsiasi film d'orrore: brevissimo e privo di trama, il corto sembra non avere alcuna utilità, eppure mantiene a livelli altissimi una tensione inverosimile.