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Tutti hanno bistrattato questa pellicola, compreso il mio amico che me lo ha fatto vedere, ed invece io l'ho trovata più che gradevole. Ovviamente è un filmetto da poco interpretato da quella che fà la pubblicità del caffè insieme a George Clooney eppure a parer mio unisce bene gli stilemi di due cinema dell'orrore: quello americano più diretto senza tante cerimonie e quello giapponese basato sui fantasmi ed i rancori. La storia poi si basa su un concetto serio come quello del suicidio ed i rapporti familiari -interessante il rapporto tra le gemelle-; ne viene fuori un vedibilissimo dramma-horror che magari in un paio di punti è sconclusionato (come il personaggio di Aiden che ha senso fino ad un certo punto) ma non sfocia mai nel ridicolo, nel forzato e con pochi ma buoni jump scare. E poi non possiamo trascurare l'ambientazione: un tetro bosco dove le persone vanno a suicidarsi...già quello fà venire i brividi. Secondo me come horror d'atmosfera svolge il suo onesto lavoro.
film ben diretto e ben interpretato, con un'idea solida alla base e un buon sviluppo, anche se un pò telefonato e buona parte di quello che succede te lo aspetti per buona parte del film, dove comunque tutto si riprende nel finale. da notare che questa foresta esiste veramente ed è davvero teatro di eventi strani e di suicidi e questo da fascino al film. da vedere, anche se non bisogna aspettarsi nulla di particolarmente innovativo, di fatti molte situazioni sanno di già visto in altri film del genere.
Ne avevo sentito parlare spesso di questo film prima di guardarlo, e onestamente mi aspettavo qualcosa in più. Il film sfrutta l'idea di un luogo realmente esistente: la foresta di Aokigahara, luogo in cui si verifica il maggior numero di suicidi in Giappone, attestandosi tra i primi al mondo per questo tragico primato: è stato calcolato che da metà secolo scorso in poi, il numero di persone che si sono tolte la vita nella foresta, annualmente, si aggira attorno alla trentina. Per questo è comprensibile il fascino, un po' macabro, che la foresta ha su scrittore e cineasti, per quel senso di spettrale mistero che assicurerebbe una notevole e suggestiva atmosfera. In The forest ci si avvale molto dei jumpscare, qualcuno è fatto anche bene e ti fa saltare dalla poltrona, ma molti sono fastidiosamente troppo gratuiti, non rendono banale il film, ma sanno di già visto e quindi risulta abbastanza scontato. Oltre alla bellissima e suggestiva ambientazione (sicuramente è il perno del film), The forest tiene un merito non di poco conto: quello di saper fondere con equilibrio lo spirito di due diversi approcci all'horror, attingendo sia all'estetica più propriamente occidentale che a quella dei j-horror che hanno spopolato diversi anni fa con l'esplosione del fenomeno. Per la parte attori, una prova così e così, non mi hanno trasmesso molto, del cast conosco solo Natalie Dormer (l'ho già vista in Hunger Games e in qualche puntata vista di GOT) ma onestamente non mi ha convinto molto, stessa cosa gli altri attori. Un horror abbastanza convenzionale, non ci racconta nulla di nuovo, peccato perché vista la storia poteva essere un gran bel horror.
Una giovane insegnante americana di una scuola giapponese , si smarrisce in una foresta sulle pendici del monte Fujiyama , famosa per il gran numero di suicidi che vi avvengono . La gemella parte dall' America , in maniera piuttosto disorganizzata , per andare a cercarla . I soliti demoni interiori ed i consueti sensi di colpa latenti non tarderanno a scatenarsi nella mente della giovane , che risulterà meno tosta di quanto vorrebbe apparire ... Horror psicologico del genere che io non amo troppo , con apparizioni improvvise che suscitano paranoie che una mente sanamente logica dovrebbe rigettare come fasulle allucinazioni . La pellicola procede su questa falsariga per tutta la sua durata , nell' inquietante scenario di questa bella foresta in cui pure la Polizia pare avere timore ad entrare , con qualche riuscito jumpscare , fino al colpo di scena finale , che perlomeno la rende un pochetto meno prevedibile . Degli attori noti più che altro a livello di serie televisive , una regia sicura anche se priva di spunti originali , una buona fotografia " fredda " ed una discreta colonna sonora mi inducono a dare 6 a questo film .
Pensavo peggio...E comunque un luogo esistente...crea tensione e si lascia vedere...potevano sfruttare il luogo un Po di più ma da un filmetto horror questo ti aspetti
Buona l'idea di sfruttare un luogo realmente esistente dalla fama piuttosto macabra, ovvero la foresta di Aokigahara situata in Giappone alla base nord-occidentale del monte Fuji. Si cerca quindi una commistione tra realtà e immaginario inquietante, considerato che nell'intricata vegetazione vanno a darsi la morte ogni anno numerose persone. Leggenda vuole che in questo jukai (ovvero "mare di alberi") abitino gli yurei, spiriti rancorosi pronti ad accentuare la paranoia e il disagio di persone già psicologicamente instabili. La fusione tra tradizione nipponica e pragmatismo occidentale trova nell'iniziale scetticismo della protagonista (in cerca della gemella scomparsa) le motivazioni per cui gli aspetti soprannaturali vengano ignorati a prescindere, sfumando poi sempre più in una forte consapevolezza alimentata da apparizioni e inquietudini messe in scena seguendo stilemi del j-horror con risultati generalmente apprezzabili. L'ambiguità di uno dei personaggi aumenta il livello di incertezza mentre i jump scares pagano il più delle volte dazio alla banalità. Tuttavia il lavoro di Zada scorre in scioltezza sino ad un finale piuttosto beffardo e amaragnolo, seppur molto forzato. L'incontro tra culture diverse poteva essere sicuramente sfruttato meglio, la suggestiva ambientazione aiuta non poco.
Ottimo horror e piacevolissima sorpresa per me. La Dormer oltre ad essere splendida risulta anche credibile, ed il film funziona alla grande per quello che vuole fare un horror di questo tipo. Diversi jump-scare azzeccati, ottima atmosfera e storia interessante. Per me promosso .
A me non è dispiaciuto tutto sommato e mi ha intrattenuto come speravo senza annoiarmi nonostante sia colmo di clichè e luoghi comuni del genere. Cast ridotto al minimo che risulta decente, personaggi però poco strutturati e molto banali...sceneggiatura che segue "scolasticamente" il canovaccio da ghost story risultando alquanto scontata nonostante cerchi qualche colpo di scena (qualcuno decente c'è). Mi ha intrigato il soggetto di partenza della foresta tratto dalla realtà (attualità anche visto alcuni avvenimenti accaduti sui social) ed il modo abbastanza serio e realistico con cui si parla di questa "stranezza" della cultura giapponese. Le location sono sfruttate abbastanza bene, vi sono attimi di tensione nelle sequenze notturne e qualche discreta scena horror tipo quelle miriadi di yūrei che la circondano nel bosco; qualche sequenza orrorifica invece fa cadere le braccia per quanto scontata o mal realizzata. Tirando le somme per me si può guardare se interessanti agli horror boschivi, per me migliore sicuramente del remake della strega di Blair e compagnia bella.
Non mi è affatto dispiaciuto e trovo che le valutazioni sono un tantinello basse per un prodotto moderno che, si ha varie lacune, ma che tutto sommato si fa guardare piacevolmente. Le atmosfere mi son piaciute molto e ho trovato alienante e a tratti disturbante la manipolazione psicologica degli spettri sulla protagonista..
Adorabile la ragazzina spettrale giapponese che ho trovato squisitamente subdola ed inquietante. Un po meno mi è piaciuto il tema patetico del legame metafisico tra le due gemelle.
un buon horror ambientato nella foresta dei suicidi in Giappone. Storia interessante, location perfetta per un horror, buona atmosfera, e sono saltata dalla sedia una volta. finale inaspettato! Bello, da vedere!!!!