judy (2019) regia di Rupert Goold Gran Bretagna 2019
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judy (2019)

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locandina del film JUDY (2019)

Titolo Originale: JUDY (2019)

RegiaRupert Goold

InterpretiRenée Zellweger, Jessie Buckley, Finn Wittrock, Rufus Sewell, Michael Gambon

Durata: h 1.58
NazionalitàGran Bretagna 2019
Generebiografico
Al cinema nel Gennaio 2020

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Trama del film Judy (2019)

Judy Garland, leggendaria artista, nel 1968 arriva a Londra per tenere una serie di concerti. Per lei si tratta di un periodo non felice: la sua situazione finanziaria non è delle migliori e la sua vita privata è un completo disastro.

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Voto Visitatori:   6,45 / 10 (11 voti)6,45Grafico
Migliore attrice protagonista (Renée Zellweger)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore attrice protagonista (Renée Zellweger)
Miglior attrice in un film drammatico (Renée Zellweger)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Renée Zellweger)
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Voti e commenti su Judy (2019), 11 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

JohnRambo  @  26/04/2023 17:40:31
   7 / 10
Un film biografico che rientra nel pluriesplorato filone delle biografie di tutti quei "belli dannati e sfruttati" dal sistema che si è abbondantemente arricchito grazie al loro stesso disagio e scarso amore di sé.
René Zellweger interpreta alla perfezione una Judy Garland a fine carriera, fino a pochi momenti prima della morte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/09/2020 08:28:01
   6 / 10
Biopic piuttosto convenzionale che mostra la classica caduta di una "stella".
Sicuramente una delle piu' importanti di Hollywood ma tolta l'interpretazione della protagonista resta poco nei ricordi purtroppo.
Una regia troppo convenzionale che regala solo qualche buon flash-back sul passato...curioso infatti come le parti migliori del film siano proprio dove non appare la Zellweger.
La memoria della Garland meritava piu' approfondimento.

Manticora  @  29/06/2020 12:34:51
   7 / 10
questo biopic su Judy Garland prende spunto da un libro ma soprattutto si concentra sull'ultimo anno di vita dell'attrice da metà 1967 a meno della metà del 1968. Inutile dire che tutto il peso della pellicola si regge sulle spalle esili ma ferme di Reneè Zellweger che vince con questa interpretazione il suo primo oscar da protagonista, dopo quello da non protagonista per Ritorno a Cold Mountain. La storia di Judy Garland è un esempio della deriva che hanno attraversato queste attrici bambine, trasformate in star precoci, sottoposte ad un controllo ferreo, senza farle mangiare e soprattutto imbottendole di droghe. La Zellwegger se la cava egregiamente, soprattutto nei numeri musicali in cui dimostra un eclettismo non indifferente. Il tutto condito con buone scenografie, comprimari di lusso come Rufus Sewell e Michael Gambon ma soprattutto non candendo troppo nei cliche e nello scontato. Insomma un buon film che vale la pena di vedere, comunque.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  22/05/2020 07:37:08
   6 / 10
Film che si salva soltanto per la maiuscola prova della Zellweger, per il resto è un biopic fatto maluccio , non si approfondiscono i rapporti con gli Studios, con i precedenti mariti, il rapporti coi figli è marginale .. insomma si trascina stancamente ,cercando una redenzione pubblica prima che personale, verso un finale melenso e alla ricerca del consenso empatico . Film debole.

Kit Carson  @  01/03/2020 19:28:11
   6½ / 10
Un discreto biopic incentrato sugli ultimi mesi di vita di Judy Garland, con alcuni flash su Judy bambina, importanti perchè in fondo gran parte dei suoi problemi hanno origine proprio da lì.
La Zellweger è molto brava ed in pratica regge da sola il film, la regia è appena sufficiente, buona la fotografia, la durata mi è sembrata davvero eccessiva, dandomi più di una volta l'impressione che il film più che procedere con decisione si trascini stancamente verso la bellissima la scena finale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  25/02/2020 15:57:32
   6 / 10
Renée Zellweger porta sulle spalle l'intero biopic che non va' mai oltre all'essere un semplice biopic.
Regia mediocre. Lunghezza eccessiva. Belle scenografie.
Ovviamente bravissima Renée Zellweger.

TheLegend  @  11/02/2020 00:23:14
   7 / 10
Ottima Zellweger,il film è lei.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/02/2020 23:26:58
   6 / 10
Judy è la faccia più oscura dello star system della vecchia Hollywood. C'è lo splendore degli studios, la cosidetta fabbrica dei sogni, ma c'è il rovescio della medaglia. Judy Garland ha fatto parte di quella fabbrica. Ha fatto sognare milioni di persone, appena adolescente, nel Mago di Oz, ma quando la gallina dalle uova d'oro non produceva più tante uova arriva la meginalizzazione. Ciò che si vede nel film di Gould è una Garland ormai spezzata nell'anima, spremuta totalmente da quel meccanismo da cui non più riuscita a riprendersi. La narrazione su piani paralleli differenti mostra quello stesso perverso meccanismo sia agli albori della carriera che al suo crepuscolo, ormai preda di alcool e dosi massiccie di barbiturici, quest'ultimi fatali a soli 47 anni. Sia pure sostenuta dall'ottima interpretazione della Zellweger, questo biopic fatica ad essere più di un biopic. La cura tecnica e l'allestimento della scenografia sono ineccepibili, ma manca quell'ulteriore approfondimento, allargare il contesto oltre la stessa protagonista, che esuli dal solito schematismo e la solita convenzionalità.

marcogiannelli  @  09/02/2020 11:42:00
   7 / 10
Judy è stata una ragazzina a cui hanno tolto l'infanzia e l'adolescenza per stare al servizio delle case di produzione cinematografiche. Questo ha portato disturbi del sonno e soprattutto gravi abusi di ogni tipo di barbiturici, e di alcool. Quello che vediamo sono gli ultimi mesi del suo declino.
Questo film di primo acchito sembrerebbe un classico biopic, seppure sono gli aspetti drammatici della persona che vogliamo esplorare, più che la sua storia di successo e poi caduta. E' la storia di un'adolescenza negata, di un successo che ti toglie tutto, di un sistema che quando ti esclude ti ammazza e ti dimentica.
Judy non era uno stinco di santo, ma questo perché Hollywood ne ha annullato ogni tipo di velleità.
Ovviamente questo film è poco visto, poco diffuso e poco considerato perché forse non il classico film che oggi si va a vedere, e soprattutto parliamo di una donna morta 50 anni fa. In The Irishman l'infermiera non sapeva chi fosse Jimmy Hoffa dopo 20 anni, oggi parlare con i giovanissimi e chiedere "sai chi era Judy Garland" è come chiedere il nome del terzino riserva dell'Albinoleffe quasi. Quindi ovviamente meno risalto meno notorietà per un bel film tutto sommato.
L'unico motivo di notorietà è stata Renée Zellweger. L'attrice è stata capace di dare al personaggio lo spessore tragico giusto; una trasformazione fisica iniziata con un vocal coach un anno e mezzo prima delle riprese. La Zellweger si muove, parla e canta come Judy Garland; le spalle curve, i gesti nervosi del volto, gli occhi persi nella magia del palcoscenico. A volte sembra quasi caricaturale ma in molti momenti è solo da fermarsi e inchinarsi.
Ovvio, regia e comparto tecnico sono di livello medio, però nulla toglie ad una buonissima esperienza da sala.

Jokerizzo  @  09/02/2020 09:39:15
   7½ / 10
L'interpretazione della Zellweger salva il tutto!

Mauro@Lanari  @  08/02/2020 09:55:08
   5 / 10
C'è tramonto e tramonto: almeno "Stanlio & Ollio" (Baird, 2018) mostrava la tragedia dietro la comicità, mentre "Judy" gir'intorno alla performance della Zellweger e la sceneggiatura gir'a vuoto intorno all'autoreferenzialità della critic'allo star system/showbiz. Utile per un po' di gossip: la statura della Garland era di 147 cm.

Mauro Lanari

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