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Bel corto di Svankmajer criptico e suggestivo,caratterizzato dalla stupenda musica di Bach che accompagna per dieci minuti le immagini che si alternano sullo schermo........ Se aveva un qualche significato confesso di non averlo compreso,però è ugualmente un opera affascinante che merita una visione.
Bellissimo il connubio immagini/musica, soprattutto nella sequenza delle porte. Purtroppo non ne ho colto il significato. Non entusiasmante, comunque bello.
Salvo solo la musica sublime e trascendente di Bach e le sequenze iniziali. Il resto stento a collegarlo al nome di Svankmajer. Va opportunamente citato però che questo film ha permesso la nascita del più bel commento di filmscoop. Quello di Harpo. Onore.
Un altro buon corto di Svankmajer! Una buona introduzione e ho apprezzato molto lo svolgimento. Interessanti le immagini scelte, azzeccate e ben immerse nell'atmosfera creata dalla musica. Immagini semplici, intuitive, a portata di mano. Descritte da una musica affatto semplice o ingenua, che ne delinea i contorni, le forme e ne da vigore. Interessante!
Non ho ben capito quello che Svankmajer voleva comunicare, a differenza di altri corti non mi ha colpito nonostante il buon connubio di immagini e Bach.
Fantastico corto di Svankmajer che in 10 minuti riesce a dare una sua interpretazione simbolica a una delle fantasie più belle di Bach. In questo caso a mio parere il regista lascia allo spettatore una sua personale interpretazione...è quindi inutile secondo me cercare di ricostruire una visione oggettiva del corto. Ottimo!
Dei 4 corti visti finora di Svankmajer è quello che m è piaciuto di meno. è comunque molto sperimentale e claustrofobico ma manca la fantasia degli altri corti,forse,anche se la musica di Bach è perfetta per le immagini mostrate.
Difficile da interpretare anche se si nota chiaramente il tono molto claustrofobico di questo corto, in cui la musica di Bach non riesce a trovare un vero sfogo verso l'esterno. Dapprima le sbarre, le grate e le porte chiuse, ma quando quest'ultime si aprono conducono verso il buio e dopo nel cortile del palazzo di nuovo altre barriere costiuite dai muri. Molto interessante da vedere anche per apprezzare la musica di Badh che si sposa molto bene con le immagini.
è veramente arduo votare un trip del genere!a fine visione sono rimasto allucinato..immagini e animazioni in stop motion alquanto suggestive,con musiche particolarmente azzeccate.è davvero un peccato che questo regista non sia molto conosciuto in italia..è senz'altro da tener d'occhio.niente male!
Valutare un film sperimentale è sempre qualcosa di estremamente complicato. Se potessi, non gli darei neanche il voto. L'interpretazione dell'organista, comunque, è valida: suona la fantasia dandole un'impronta drammatica e solenne più vicino allo stile della Alain, che a quello di Koopman, il quale mette in risalto il suo totale virtuosismo. Discutibile l'utilizzo del registro (mi sembra un 4') della seconda tastiera. Non sempre chiarissimo il pedale (chiaramente un 16', direi). Manca la fuga.