jimmy grimble (2000)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Meh, l’ho trovato un po’ un filmaccio, il classico da domenica pomeriggio su Italia1 per bambini un po’ sognatori che si muove tra forzature e situazioni riviste all’infinito, e allo stesso tempo uno dei film più “inglesi” che abbia mai visto.

Jimmy Grimble è un bambino un po’ sfigato un po’ anticonformista che viene bullizzato dai suoi compagni, ha la madre divorziata che ora convive con un biker che non gli sta per nulla simpatico e tifa per il Manchester City, in un contesto in cui tutti tifano per lo United, erano anni in cui lo United era una delle squadre dell’olimpo del calcio, anche recente vincitore di una Champions League con la gestione di Sir Alex Ferguson che stava portando trofei su trofei, il City invece a quei tempi puzzava, curioso come ad oggi la situazione si è quasi del tutto ribaltata.

Ma excursus calcistici a parte, il film riesce ad essere abbastanza irritante, tra i soprusi che deve subire il povero Jimmy a le parti giocate che mi hanno ricordato un po’ “Gol” altro film che non amo, anzi. C’è questa mania delle super rimonte col gol decisivo all’ultimo minuto, santo cielo ma non potevano segnare dieci minuti prima della fine? E poi tutti in difesa, no invece deve succedere per forza all’ultimo minuto.

Insomma, poca roba, cosa si salva? Il solito Carlyle, qui nel ruolo di mentore che quantomeno col suo talento recitativo regala qualche gioia, per il resto, nsomma.

Sono d'accordo con chi scrive che è un Billy Elliott ambientato nel mondo del calcio, oltretutto rappresentato in modo troppo stilizzato e surreale. Non lo consiglio.

Billy Elliott era una mezza checca, gli biacevano il balletto ed il tutù; e allora riproponiamolo in salsa mascula, chiamiamolo Jimmy Grimble e facciamolo emergere in uno sport da uomini duri, il calcio!
Cambiano gli addendi, ma il risultato è lo stesso: due palle.